POMALIDOMIDE GRIN 21CPS 3MG

9.780,88 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: POMALIDOMIDE
  • ATC: L04AX06
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 14/05/2025

Pomalidomide Grindeks in associazione con bortezomib e desametasone è indicato nel trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo, che hanno ricevuto almeno un precedente regime di trattamento comprendente lenalidomide. Pomalidomide Grindeks in associazione con desametasone, è indicato nel trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario, che hanno ricevuto almeno due precedenti regimi di trattamento, comprendenti sia lenalidomide che bortezomib, e con dimostrata progressione della malattia durante l’ultima terapia.
Pomalidomide Grindeks 1 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 1 mg di pomalidomide. Eccipienti con effetti noti: Ogni capsula rigida contiene 0,0130 mg di nero brillante PN e 0,0024 mg di azorubina - carmoisina. Pomalidomide Grindeks 2 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 2 mg di pomalidomide. Eccipienti con effetti noti: Ogni capsula rigida contiene 0,0275 mg di giallo tramonto FCF, 0,0164 mg di nero brillante PN e 0,0030 mg di azorubina - carmoisina. Pomalidomide Grindeks 3 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 3 mg di pomalidomide. Eccipienti con effetti noti: Ogni capsula rigida contiene 0,0208 mg di nero brillante PN e 0,0039 mg di azorubina - carmoisina. Pomalidomide Grindeks 4 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 4 mg di pomalidomide. Eccipienti con effetti noti: Ogni capsula rigida contiene 0,0259 mg di nero brillante PN e 0,0048 mg di azorubina - carmoisina. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Gravidanza.
• Donne potenzialmente fertili, a meno che non siano rispettate tutte le condizioni del programma di prevenzione della gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
• Pazienti di sesso maschile non in grado di seguire o attenersi alle misure contraccettive richieste (vedere paragrafo 4.4).
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e monitorato sotto la supervisione di medici con esperienza nel trattamento del mieloma multiplo.
Il dosaggio può essere proseguito o modificato in base ai risultati clinici e di laboratorio (vedere paragrafo 4.4).
Posologia Pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone La dose iniziale raccomandata di Pomalidomide Grindeks è di 4 mg una volta al giorno assunto per via orale nei giorni da 1 a 14 di cicli ripetuti di 21 giorni.
Pomalidomide viene somministrato in associazione con bortezomib e desametasone come mostrato nella Tabella 1.
La dose iniziale raccomandata di bortezomib è 1,3 mg/m² una volta al giorno per via endovenosa o sottocutanea, nei giorni indicati nella Tabella 1.
La dose raccomandata di desametasone è di 20 mg assunto per via orale una volta al giorno nei giorni indicati nella Tabella 1.
Il trattamento con pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone deve essere somministrato fino alla progressione della malattia o fino al verificarsi di tossicità inaccettabile.
Tabella 1.
Schema di somministrazione raccomandato per Pomalidomide Grindeks in associazione con bortezomib e desametasone
Ciclo 1-8 Giorno (di un ciclo di 21 giorni)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Pomalidomide (4 mg)       
Bortezomib (1,3 mg/m²)                 
Desametasone (20 mg) *             
Dal ciclo 9 in poi Giorno (di un ciclo di 21 giorni)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Pomalidomide (4 mg)       
Bortezomib (1,3 mg/m²)                   
Desametasone (20 mg) *                 
*Per i pazienti di età superiore a 75 anni, vedere Popolazioni speciali.
Modifica della dose o interruzione del trattamento con pomalidomide Per iniziare un nuovo ciclo di pomalidomide, la conta dei neutrofili deve essere ≥1 x 109/L e la conta piastrinica deve essere ≥50 x 109/L.
Le istruzioni per le interruzioni o le riduzioni della dose di pomalidomide correlate a reazioni avverse sono riportate nella Tabella 2 e i livelli di dose sono definiti nella Tabella 3: Tabella 2.
Istruzioni per la modifica della dose di pomalidomide
Tossicità  Modifica della dose
Neutropenia*ANC** <0,5 x 109/L o neutropenia (febbre ≥38,5°C e ANC <1 x 109/L) febbrile Interrompere il trattamento con pomalidomide per il resto del ciclo.
Controllare i valori del CBC*** settimanalmente.
ANC ritorna a ≥1 x 109/L  Riprendere il trattamento con pomalidomide ad un livello di dose inferiore al precedente.
Per ogni calo successivo <0,5 x 109/L  Interrompere il trattamento con pomalidomide.
ANC ritorna a ≥1 x 109/L  Riprendere il trattamento con pomalidomide ad un livello di dose inferiore al precedente.
TrombocitopeniaConta piastrinica <25 x 109/L  Interrompere il trattamento con pomalidomide per il resto del ciclo.
Controllare i valori del CBC*** settimanalmente.
Conta piastrinica ritorna ≥50 x 109/L  Riprendere il trattamento con pomalidomide ad un livello di dose inferiore al precedente.
Per ogni calo successivo <25 x 109/L  Interrompere il trattamento con pomalidomide.
Conta piastrinica ritorna ≥50 x 109/L  Riprendere il trattamento con pomalidomide ad un livello di dose inferiore al precedente.
Rash cutaneoRash cutaneo = Grado 2-3  Valutare l’interruzione o la sospensione del trattamento con pomalidomide.
Rash cutaneo = Grado 4 o formazione di vesciche (compreso angioedema, reazione anafilattica, rash esfoliativo o bolloso o in caso di sospetta sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) o reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) Interrompere definitivamente il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
AltroAltre reazioni avverse di grado ≥3 correlate a pomalidomide Interrompere il trattamento con pomalidomide per il resto del ciclo.
Riprendere il trattamento al ciclo successivo ad un livello inferiore al precedente (la reazione avversa deve essere risolta o migliorata ad un grado ≤ 2 prima di riprendere la somministrazione).
Le istruzioni sulla modifica della dose in questa tabella si applicano a pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone e a pomalidomide in associazione con desametasone.
*In caso di neutropenia, il medico deve considerare l'uso di fattori di crescita.
**ANC - Conta assoluta dei neutrofili; ***CBC - Quadro emocromocitometrico completo.
Livello di dose Dose di pomalidomide orale
Dose iniziale 4 mg
Livello di dose -1 3 mg
Livello di dose -2 2 mg
Livello di dose -3 1 mg
La riduzione della dose in questa tabella si applica a pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone e a pomalidomide in associazione con desametasone.Se le reazioni avverse si verificano dopo la riduzione della dose a 1 mg, il medicinale deve essere interrotto.
Forti inibitori del CYP1A2 In caso di somministrazione concomitante di pomalidomide con forti inibitori del CYP1A2 (ad es.
ciprofloxacina, enoxacina e fluvoxamina), ridurre la dose di pomalidomide del 50% (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Modifica o interruzione della dose di bortezomib Per le istruzioni sulle interruzioni o riduzioni della dose di bortezomib dovute a reazioni avverse, i medici devono consultare il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) di bortezomib.
Modifica o interruzione della dose di desametasone Le istruzioni per le interruzioni o le riduzioni della dose di desametasone a basso dosaggio correlate a reazioni avverse sono riportate nella Tabella 4 e Tabella 5 seguenti: Tuttavia le decisioni sull'interruzione o la ripresa della dose sono a discrezione del medico in base al Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP).
Tabella 4.
Istruzioni per la modifica della dose di desametasone
Tossicità Modifica della dose
Dispepsia di Grado 1-2 Mantenere la dose e trattare con antagonisti dell’istamina (H2) o equivalenti.
Ridurre la dose di un livello se i sintomi persistono.
Dispepsia di Grado ≥3 Interrompere la somministrazione fino a quando i sintomi non sono sotto controllo.
Aggiungere un H2-antagonista o equivalente e riprendere ad un livello di dose inferiore al precedente.
Edema di Grado ≥3 Utilizzare diuretici al bisogno e ridurre la dose di un livello.
Confusione o alterazione dell’umore di Grado ≥2 Interrompere la somministrazione fino alla risoluzione dei sintomi.
Riprendere il trattamento ad un livello di dose inferiore al precedente.
Debolezza muscolare di Grado ≥2 Interrompere la somministrazione fino alla riduzione della debolezza muscolare a Grado ≤1.
Riprendere il trattamento ad un livello di dose inferiore al precedente.
Iperglicemia di Grado ≥3 Ridurre la dose di un livello.
Trattare con insulina o agenti ipoglicemizzanti orali quando necessario.
Pancreatite acuta Interrompere il regime di trattamento con desametasone.
Altre reazioni avverse di Grado ≥3 correlate al desametasone Interrompere la somministrazione di desametasone fino alla risoluzione della reazione avversa a Grado ≤2.
Riprendere il trattamento ad un livello di dose inferiore al precedente.
Se il recupero dagli eventi di tossicità si prolunga oltre 14 giorni, la dose di desametasone sarà ripresa ad un livello di dose inferiore al precedente.
Tabella 5.
Riduzione della dose di desametasone
Livello di dose ≤75 anni di etàDose (Ciclo 1-8: giorni 1, 2, 4, 5, 8, 9,11, 12 di un ciclo di 21 giorni Ciclo ≥9 Nei giorni 1, 2, 8, 9 di un ciclo di 21 giorni) >75 anni di etàDose (Ciclo 1-8: giorni 1, 2, 4, 5, 8, 9,11, 12 di un ciclo di 21 giorni Ciclo ≥9 Nei giorni 1, 2, 8, 9 di un ciclo di 21 giorni)
Dose iniziale 20 mg 10 mg
Livello di dose -1 12 mg 6 mg
Livello di dose -2 8 mg 4 mg
Desametasone deve essere sospeso se il paziente non è in grado di tollerare 8 mg se ha un'età ≤75 anni o 4 mg se ha un'età >75 anni.
In caso di interruzione permanente di uno qualsiasi dei componenti del regime di trattamento, la continuazione dei rimanenti medicinali è a discrezione del medico.
Pomalidomide in associazione con desametasone La dose iniziale raccomandata di Pomalidomide Grindeks è di 4 mg una volta al giorno assunti per via orale nei giorni da 1 a 21 di ciascun ciclo di 28 giorni.
La dose iniziale raccomandata di desametasone è di 40 mg una volta al giorno assunti per via orale nei giorni da 1, 8, 15 e 22 di ciascun ciclo di 28 giorni.
Il trattamento con pomalidomide in associazione con desametasone deve essere somministrato fino alla progressione della malattia o fino al verificarsi di tossicità inaccettabile.
Modifica della dose o interruzione del trattamento con pomalidomide Le istruzioni per le interruzioni o le riduzioni della dose per reazioni avverse correlate a pomalidomide sono descritte nella Tabella 2 e nella Tabella 3: Modifica o interruzione della dose di desametasone Le istruzioni per la modifica della dose per reazioni avverse correlate a desametasone sono descritte nella Tabella 4.
Le istruzioni per la riduzione della dose per reazioni avverse correlate a desametasone sono descritte nella Tabella 6 seguente.
Tuttavia le decisioni sull'interruzione/la ripresa della dose sono a discrezione del medico in base al Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP).
Tabella 6.
Riduzione della dose di desametasone
Livello di dose ≤75 anni di etàGiorni 1, 8, 15 ed 22 di ciascun ciclo di 28 giorni >75 anni di etàGiorni 1, 8, 15 ed 22 di ciascun ciclo di 28 giorni
Dose iniziale 40 mg 20 mg
Livello di dose -1 20 mg 12 mg
Livello di dose -2 10 mg 8 mg
Desametasone deve essere sospeso se il paziente non è in grado di tollerare 10 mg se ha un'età ≤75 anni o 8 mg se ha un'età >75 anni.
Popolazioni speciali Anziani Non è necessario alcun aggiustamento della dose per pomalidomide.
Pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone Per i pazienti di età >75 anni, la dose iniziale di desametasone è: • per i Cicli da 1 a 8: 10 mg una volta al giorno nei giorni 1, 2, 4, 5, 8, 9, 11 e 12 di ciascun ciclo di 21 giorni • per i Cicli da 9 in poi: 10 mg una volta al giorno nei giorni 1, 2, 8 e 9 di ciascun ciclo di 21 giorni.
Pomalidomide in associazione con desametasone Per i pazienti di età >75 anni, la dose iniziale di desametasone è: • 20 mg una volta al giorno nei giorni 1, 8, 15 e 22 di ciascun ciclo di 28 giorni.
Compromissione epatica I pazienti con bilirubina sierica totale >1,5 ULN (limite superiore della norma) sono stati esclusi dagli studi clinici.
La compromissione epatica ha un effetto modesto sulla farmacocinetica di pomalidomide (vedere paragrafo 5.2).
Non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale di pomalidomide per i pazienti con compromissione epatica definita in base ai criteri di Child-Pugh.
Tuttavia, i pazienti con compromissione epatica devono essere attentamente monitorati per rilevare la comparsa di reazioni avverse e si deve procedere a una riduzione della dose o all’interruzione di pomalidomide, se necessario.
Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose di pomalidomide per i pazienti con compromissione renale.
Nei giorni di emodialisi, i pazienti devono assumere la dose di pomalidomide dopo aver terminato l’emodialisi.
Popolazione pediatrica Non esiste un uso specifico di pomalidomide nei bambini di età compresa tra 0 e 17 anni per l’indicazione del mieloma multiplo.
Al di fuori delle indicazioni autorizzate, pomalidomide è stato studiato in bambini di età compresa tra 4 e 18 anni con tumori cerebrali ricorrenti o progressivi, tuttavia i risultati degli studi non hanno consentito di concludere che il beneficio di tale utilizzo superi i rischi.
I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.
Modo di somministrazione Uso orale.
Pomalidomide Grindeks capsule rigide deve essere assunto per via orale ogni giorno alla stessa ora.
Le capsule non devono essere aperte, spezzate o masticate (vedere paragrafo 6.6).
Le capsule devono essere deglutite intere, preferibilmente con acqua, con o senza cibo.
Se il paziente dimentica di assumere una dose di pomalidomide un giorno, deve assumere la dose normale prescritta come previsto il giorno successivo.
I pazienti non devono aggiustare la dose per compensare una dose dimenticata nei giorni precedenti.
Si raccomanda di fare pressione solo su un lato della capsula per estrarla dal blister, riducendo così il rischio di deformarla o romperla.

Avvertenze e precauzioni

Teratogenicità Pomalidomide non deve essere assunta durante la gravidanza poiché è atteso un effetto teratogeno.
Pomalidomide è strutturalmente correlata alla talidomide, noto teratogeno nell’uomo che causa gravi difetti congeniti potenzialmente letali.
Pomalidomide si è dimostrata teratogena sia nei ratti che nei conigli quando è stata somministrata durante il periodo dell’organogenesi principale (vedere paragrafo 5.3).
Devono essere soddisfatte le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza per tutte le pazienti, a meno che non vi siano prove certe che la paziente non è in grado di concepire.
Criteri per stabilire che una donna non sia potenzialmente fertile Una paziente di sesso femminile o la partner di un paziente di sesso maschile è considerata non in grado di concepire se rispetta almeno uno dei seguenti criteri: • Età ≥50 anni e amenorrea naturale per ≥1 anno (l’amenorrea conseguente a una terapia antitumorale o durante l’allattamento non esclude la potenziale fertilità) • Insufficienza ovarica precoce confermata da un ginecologo• Pregressa salpingo-ovariectomia bilaterale o isterectomia• Genotipo XY, sindrome di Turner, agenesia uterina.
Orientamento Pomalidomide è controindicata per le donne potenzialmente fertili a meno che non siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: • La paziente è consapevole che è atteso un rischio teratogeno per il feto • La paziente è consapevole della necessità di adottare metodi contraccettivi efficaci, senza interruzione, almeno 4 settimane prima di iniziare il trattamento, per l’intera durata del trattamento e per almeno 4 settimane dopo la fine del trattamento • Anche in presenza di amenorrea, una paziente potenzialmente fertile deve seguire tutte le raccomandazioni per una contraccezione efficace • La paziente deve essere in grado di attenersi a misure contraccettive efficaci • La paziente è informata e consapevole delle conseguenze potenziali di una gravidanza e della necessità di rivolgersi immediatamente al medico se esista il rischio di una gravidanza • La paziente è consapevole della necessità di iniziare il trattamento non appena le venga dispensata pomalidomide, a seguito di un test di gravidanza negativo • La paziente è consapevole della necessità e accetta di sottoporsi a test di gravidanza almeno ogni 4 settimane, ad eccezione dei casi di confermata sterilizzazione tramite legatura delle tube • La paziente dichiara di essere consapevole dei rischi e delle precauzioni necessarie associate all’uso di pomalidomide.
In caso di donne potenzialmente fertili, il medico deve assicurarsi che: • La paziente soddisfi i requisiti del Programma di Prevenzione della Gravidanza, compresa la conferma che la paziente abbia un adeguato livello di comprensione • La paziente abbia accettato le condizioni menzionate in precedenza.
Per quanto riguarda i pazienti di sesso maschile che assumono pomalidomide, studi farmacocinetici hanno dimostrato che pomalidomide è presente nel liquido seminale umano durante il trattamento.
Per precauzione e tenendo in considerazione le popolazioni speciali di pazienti con un tempo di eliminazione potenzialmente prolungato come ad esempio i pazienti con alterazione della funzionalità epatica, tutti i pazienti di sesso maschile che assumono pomalidomide devono soddisfare le seguenti condizioni: • Il paziente è consapevole del rischio teratogeno atteso in caso di attività sessuale con una donna in stato di gravidanza o potenzialmente fertile • Il paziente è consapevole della necessità di utilizzare profilattici in caso di attività sessuale con una donna in stato di gravidanza o potenzialmente fertile che non adotta misure contraccettive efficaci, per la durata del trattamento, durante la sospensione della dose e per 7 giorni dopo la sospensione della dose e/o l’interruzione del trattamento.
Ciò comprende i pazienti di sesso maschile vasectomizzati che devono utilizzare profilattici in caso di attività sessuale con una donna in stato di gravidanza o potenzialmente fertile, in quanto il liquido seminale potrebbe contenere pomalidomide anche in assenza di spermatozoi.
• Il paziente è consapevole della necessità, se la sua partner inizia una gravidanza mentre egli sta assumendo pomalidomide o 7 giorni dopo aver interrotto il trattamento con pomalidomide, di informare immediatamente il medico curante e della raccomandazione di indirizzare la partner presso un medico specialista o esperto in teratologia per valutazione e consulenza.
Contraccezione Le donne potenzialmente fertili devono utilizzare almeno un metodo contraccettivo efficace per almeno 4 settimane prima della terapia, durante la terapia e fino ad almeno 4 settimane dopo la terapia con pomalidomide, ed anche in caso di interruzione della dose, a meno che la paziente non si impegni a osservare un’astinenza assoluta e continua, confermata mese per mese.
Nel caso non sia stata già iniziata una terapia anticoncezionale efficace, la paziente deve essere indirizzata a un medico specialista per una consulenza sulla contraccezione, al fine di instaurare un metodo contraccettivo efficace.
Di seguito, esempi di metodi contraccettivi considerati adeguati: • Impianto • Sistema intrauterino a rilascio di levonorgestrel • Medrossiprogesterone acetato depot • Sterilizzazione tubarica • Rapporto sessuale solo con partner di sesso maschile vasectomizzato; la vasectomia deve essere confermata da due analisi negative del liquido seminale • Pillole a base di solo progestinico per inibire l’ovulazione (ad es.
desogestrel) A causa dell’aumentato rischio di tromboembolia venosa in pazienti con mieloma multiplo che assumono pomalidomide e desametasone, è sconsigliato l’uso di contraccettivi orali di tipo combinato (vedere anche paragrafo 4.5).
Se la paziente sta attualmente assumendo un contraccettivo orale di tipo combinato, deve sostituire il metodo anticoncezionale con uno di quelli sopra indicati.
Il rischio di tromboembolia venosa permane per 4-6 settimane dopo la sospensione del contraccettivo orale di tipo combinato.
L’efficacia di steroidi contraccettivi può ridursi durante il trattamento concomitante con desametasone (vedere paragrafo 4.5).
Gli impianti e i sistemi intrauterini a rilascio di levonorgestrel sono associati ad un aumentato rischio di infezione al momento dell’inserimento, nonché a sanguinamento vaginale irregolare.
Deve essere considerata la possibilità di una profilassi a base di antibiotici, in particolare nelle pazienti affette da neutropenia.
L’inserimento di dispositivi intrauterini a rilascio di rame è sconsigliato a causa del potenziale rischio di infezione dal momento dell’inserimento e a causa della perdita di sangue mestruale, che può avere effetti negativi sulle pazienti affette da neutropenia grave o trombocitopenia grave.
Test di gravidanza In accordo con la pratica locale, nelle pazienti potenzialmente fertili, si devono eseguire, sotto controllo medico, test di gravidanza, con una sensibilità minima di 25 mUI/mL, secondo le modalità descritte di seguito.
Questo obbligo è valido anche per le pazienti potenzialmente fertili che praticano astinenza assoluta e continua.
Idealmente, il test di gravidanza, la prescrizione e la dispensazione del medicinale devono avvenire nello stesso giorno.
Pomalidomide deve essere dispensata alle pazienti potenzialmente fertili entro 7 giorni dalla data di prescrizione.
Prima di iniziare il trattamento Stabilito che la paziente abbia adottato un metodo contraccettivo efficace da almeno 4 settimane, deve essere eseguito un test di gravidanza sotto controllo medico durante il consulto in cui viene prescritta pomalidomide, oppure nei 3 giorni precedenti la visita dal medico.
Il test deve garantire che la paziente non sia in stato di gravidanza quando inizia il trattamento con pomalidomide.
Follow-up e termine del trattamento Un test di gravidanza sotto controllo medico deve essere ripetuto almeno ogni 4 settimane, comprese le 4 settimane successive alla fine del trattamento, ad eccezione dei casi di confermata sterilizzazione tramite legatura delle tube.
Questi test di gravidanza devono essere eseguiti lo stesso giorno della prescrizione medica oppure nei 3 giorni precedenti la visita del medico.
Ulteriori precauzioni I pazienti devono essere istruiti a non dare mai questo medicinale ad altre persone e a restituire al farmacista le capsule non utilizzate alla fine del trattamento.
I pazienti non devono donare sangue, liquido seminale o sperma durante il trattamento (anche durante l’interruzione della dose) e per almeno 7 giorni dopo l’interruzione di pomalidomide.
Gli operatori sanitari e i caregiver devono indossare guanti monouso quando maneggiano il blister o la capsula.
Le donne in gravidanza o che sospettano una gravidanza non devono maneggiare il blister o le capsule (vedere paragrafo 6.6) Materiale informativo, limitazioni di prescrizione e dispensazione Per aiutare i pazienti a evitare l’esposizione del feto a pomalidomide, il titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio fornirà materiale informativo al personale medico, al fine di rafforzare le avvertenze sull’attesa teratogenicità di pomalidomide, di dare consigli sulla contraccezione prima che venga iniziata la terapia e di fornire indicazioni sulla necessità del test di gravidanza.
Il medico deve informare il paziente in merito al rischio teratogeno atteso e alle rigorose misure di prevenzione della gravidanza, come specificato nel Programma di Prevenzione della Gravidanza, e fornire ai pazienti l’apposito opuscolo informativo, la scheda per i pazienti e/o strumento equivalente, in conformità al sistema attuato a livello nazionale.
Idealmente, il test di gravidanza, la prescrizione e la dispensazione del medicinale devono avvenire nello stesso giorno.
Pomalidomide deve essere dispensata alle pazienti potenzialmente fertili entro 7 giorni dalla data di prescrizione e dopo l’esito negativo del test di gravidanza eseguito sotto controllo medico.
Per le donne potenzialmente fertili la durata massima della prescrizione è di 4 settimane in base ai regimi di dosaggio delle indicazioni approvate (vedere paragrafo 4.2), per tutti gli altri pazienti la durata massima della prescrizione può essere di 12 settimane.
Eventi ematologici La neutropenia è stata la reazione avversa ematologica di grado 3 o 4 più frequentemente segnalata nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario, seguita da anemia e trombocitopenia.
I pazienti devono essere controllati per rilevare la comparsa di reazioni avverse di natura ematologica, in particolare neutropenia.
I pazienti devono essere avvertiti di riferire immediatamente la comparsa di episodi febbrili.
I medici devono tenere sotto osservazione i pazienti per rilevare segni di sanguinamento, tra cui epistassi, soprattutto in caso di uso concomitante di medicinali noti per aumentare il rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.8).
Il quadro emocromocitometrico deve essere monitorato al basale, settimanalmente per le prime 8 settimane e, successivamente, una volta al mese.
Può essere necessaria una modifica della dose (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti potrebbero necessitare di una terapia di supporto con emoderivati e/o fattori di crescita.
Eventi tromboembolici I pazienti trattati con pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone o in associazione con desametasone hanno sviluppato eventi tromboembolici venosi (principalmente trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) ed eventi trombotici arteriosi (infarto del miocardio ed evento cerebrovascolare) (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti con fattori di rischio noti per tromboembolia, compresa una precedente trombosi, devono essere monitorati attentamente.
Devono essere prese misure atte a minimizzare tutti i fattori di rischio modificabili (ad es.
fumo, ipertensione e iperlipidemia).
I pazienti e i medici devono essere consapevoli della necessità di prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia.
Ai pazienti deve essere detto di richiedere cure mediche se sviluppano sintomi quali mancanza di respiro, dolore al torace o gonfiore delle braccia o delle gambe.
Si raccomanda una terapia anticoagulante, (ad es.
acido acetilsalicilico, warfarin, eparina o clopidogrel) (salvo controindicazioni), soprattutto nei pazienti con ulteriori fattori di rischio trombotico.
La decisione di adottare misure profilattiche deve essere presa dopo un’attenta valutazione dei fattori di rischio relativi ad ogni singolo paziente.
Negli studi clinici, i pazienti sono stati sottoposti a terapia profilattica con acido acetilsalicilico o a terapia antitrombotica alternativa.
L’uso di agenti eritropoietici comporta un rischio di eventi trombotici, incluso tromboembolia.
Pertanto, gli agenti eritropoietici, così come altri agenti che possono aumentare il rischio di eventi tromboembolici, devono essere utilizzati con cautela.
Disturbi della tiroide Sono stati segnalati casi ipotiroidismo.
Prima di iniziare il trattamento si raccomanda il controllo ottimale delle comorbidità che influenzano la funzione tiroidea.
Si raccomanda la misurazione della funzione tiroidea al basale e durante il trattamento.
Neuropatia periferica I pazienti con neuropatia periferica in corso di grado ≥2 sono stati esclusi dagli studi clinici con pomalidomide.
Occorre usare adeguata cautela nel considerare il trattamento di tali pazienti con pomalidomide.
Disfunzione cardiaca significativa I pazienti con disfunzione cardiaca significativa (insufficienza cardiaca congestizia [Classe III o IV della NY Heart Association], infarto del miocardio nei 12 mesi precedenti l'inizio dello studio, angina pectoris instabile o non efficacemente controllata) sono stati esclusi dagli studi clinici con pomalidomide.
Sono stati segnalati eventi cardiaci, inclusa insufficienza cardiaca congestizia, edema polmonare o fibrillazione atriale (vedere paragrafo 4.8), soprattutto in pazienti con cardiopatia preesistente o fattori di rischio cardiaco.
Occorre usare adeguata cautela nel considerare il trattamento di tali pazienti con pomalidomide, incluso il monitoraggio periodico per rilevare eventuali segni o sintomi di insufficienza cardiaca.
Sindrome da lisi tumorale I pazienti a maggior rischio di sindrome da lisi tumorale sono quelli con massa tumorale elevata prima del trattamento.
Si raccomanda di monitorare attentamente tali pazienti e di adottare le precauzioni appropriate.
Secondi tumori primari Sono stati osservati secondi tumori primari, quali neoplasie cutanee diverse dal melanoma, in pazienti trattati con pomalidomide (vedere paragrafo 4.8).
I medici devono valutare attentamente i pazienti prima e durante il trattamento, utilizzando lo screening oncologico standard per l'insorgenza di secondi tumori primari, e istituire il trattamento secondo le indicazioni.
Reazioni allergiche e gravi reazioni cutanee Sono stati riportati casi di angioedema e reazioni dermatologiche gravi, incluse SJS, TEN e DRESS, associate all’uso di pomalidomide (vedere paragrafo 4.8).
Chi prescrive il farmaco deve avvertire i pazienti relativamente ai segni e sintomi di queste reazioni e raccomandare ai pazienti di rivolgersi immediatamente a un medico qualora sviluppassero tali sintomi.
Pomalidomide deve essere interrotto in caso di rash esfoliativo o bolloso o se si sospetta la SJS, la TEN o la DRESS, e non deve essere ripreso dopo la sospensione avvenuta a causa di queste reazioni.
I pazienti che hanno avuto precedenti reazioni allergiche gravi associate a talidomide o a lenalidomide sono stati esclusi dagli studi clinici.
Tali pazienti potrebbero avere un rischio più elevato di reazioni di ipersensibilità e non devono essere trattati con pomalidomide.
Deve essere considerata la sospensione o l’interruzione di pomalidomide in caso rash cutaneo di grado 2 o 3.
Il trattamento con pomalidomide deve essere interrotto definitivamente in caso di angioedema e di reazione anafilattica.
Capogiri e confusione Sono stati osservati capogiri e stato confusionale con pomalidomide.
I pazienti devono evitare situazioni in cui capogiri o confusione possono rappresentare un problema e non devono assumere altri medicinali che possano causare capogiri o confusione senza prima consultare il medico.
Malattia polmonare interstiziale (ILD) Con pomalidomide sono stati osservati ILD ed eventi correlati, inclusi casi di polmonite.
Deve essere eseguita un’attenta valutazione dei pazienti con insorgenza acuta o improvviso peggioramento di sintomi polmonari preesistenti, al fine di escludere la ILD.
Pomalidomide deve essere interrotta nella fase di valutazione di questi sintomi e, in caso di confermata ILD, deve essere istituito un trattamento appropriato.
Il trattamento con pomalidomide deve essere ripreso solo dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi.
Patologie epatiche Nei pazienti trattati con pomalidomide sono stati osservati livelli marcatamente elevati di alanina aminotransferasi e bilirubina (vedere paragrafo 4.8).
Vi sono stati inoltre casi di epatite che hanno comportato l’interruzione di pomalidomide.
Si raccomanda un monitoraggio regolare della funzionalità epatica per i primi 6 mesi di trattamento con pomalidomide e successivamente in base alle indicazioni cliniche.
Infezioni Nei pazienti trattati con pomalidomide in associazione a desametasone, con pregressa infezione da virus dell'epatite B (HBV), è stata segnalata raramente la riattivazione dell’epatite B.
Alcuni di questi casi sono progrediti in insufficienza epatica acuta, che ha comportato l’interruzione del trattamento con pomalidomide.
Lo stato virale dell’epatite B deve essere stabilito prima di iniziare il trattamento con pomalidomide.
Per i pazienti che risultano positivi al test per l’infezione da HBV, si raccomanda di consultare un medico esperto nel trattamento dell’epatite B.
Si deve usare cautela quando pomalidomide in associazione con desametasone viene utilizzata in pazienti con pregressa infezione da HBV, inclusi i pazienti che sono anti-HBc positivi ma HBsAg negativi.
Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare segni e sintomi di infezione da HBV attiva durante la terapia Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) Con pomalidomide sono stati segnalati casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva.
PML è stata segnalata da vari mesi a vari anni dopo l'inizio del trattamento con pomalidomide.
I casi sono stati generalmente segnalati in pazienti che assumevano contemporaneamente desametasone o che erano stati sottoposti a precedente trattamento con un'altra chemioterapia immunosoppressiva.
I medici devono monitorare i pazienti ad intervalli regolari e devono considerare la PML nella diagnosi differenziale in pazienti con segni o sintomi neurologici, cognitivi o comportamentali di nuova insorgenza o in caso di peggioramento di quelli esistenti.
Ai pazienti deve inoltre essere consigliato di informare i propri partner o caregiver riguardo al trattamento, in quanto potrebbero notare sintomi di cui il paziente non è a conoscenza.
La valutazione della PML deve basarsi sull'esame neurologico, la risonanza magnetica del cervello, e l’analisi del liquido cerebrospinale per la presenza del DNA del virus JC (JCV) mediante reazione a catena della polimerasi (PCR) o biopsia del cervello con test per JCV.
Una PCR negativa a JCV non esclude la PML.
Può essere giustificato un follow-up aggiuntivo nel caso in cui non possa essere dimostrata una diagnosi alternativa.
In caso di sospetta PLM, deve essere interrotta l'ulteriore somministrazione fino a quando la PML sia stata esclusa.
Se la PML viene confermata, pomalidomide deve essere interrotta definitivamente.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioè è essenzialmente privo di sodio.
Contenuto di blu brillante PN, giallo tramonto FCF e azorubina - carmoisina Questo medicinale contiene i coloranti blu brillante PN, giallo tramonto FCF (solo capsula rigida da 2 mg) e azorubina - carmoisina, che possono provocare reazioni allergiche.

Interazioni

Effetto di pomalidomide su altri medicinali Non si prevede che pomalidomide causi interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti, dovute a inibizione o induzione degli isoenzimi del P450 o a inibizione dei trasportatori, in caso di somministrazione concomitante con substrati di tali enzimi o trasportatori.
Il potenziale di tali interazioni, incluso il potenziale impatto di pomalidomide sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali combinati, non è stato valutato dal punto di vista clinico (vedere paragrafo 4.4 Teratogenicità).
Effetto di altri medicinali su pomalidomide Pomalidomide è metabolizzata in parte dal CYP1A2 e dal CYP3A4/5.
È inoltre un substrato per la glicoproteina-P.
La somministrazione concomitante di pomalidomide e ketoconazolo, un forte inibitore del CYP3A4/5 e della P-gp, o carbamazepina, un forte induttore del CYP3A4/5, non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sull’esposizione a pomalidomide.
La somministrazione concomitante di fluvoxamina, un forte inibitore del CYP1A2, e pomalidomide in presenza di ketoconazolo ha aumentato l’esposizione media a pomalidomide del 107%, con un intervallo di confidenza al 90% [da 91% a 124%], rispetto a pomalidomide più ketoconazolo.
In un secondo studio per valutare l’effetto sul metabolismo di un inibitore della CYP1A2 da solo, la co-somministrazione di fluvoxamina da sola con pomalidomide ha aumentato l’esposizione media a pomalidomide del 125%, con un intervallo di confidenza al 90% [da 98% a 157%], rispetto a pomalidomide da sola.
In caso di somministrazione concomitante di pomalidomide con forti inibitori del CYP1A2 (ad es.
ciprofloxacina, enoxacina e fluvoxamina), ridurre la dose di pomalidomide del 50%.
Desametasone La somministrazione concomitante di dosi ripetute fino a 4 mg di pomalidomide con 20-40 mg di desametasone (un induttore debole-moderato di diversi enzimi del CYP, incluso CYP3A) a pazienti con mieloma multiplo non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di pomalidomide, rispetto alla somministrazione di pomalidomide da sola.
L’effetto del desametasone su warfarin non è noto.
Si consiglia un attento monitoraggio della concentrazione di warfarin durante il trattamento.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza • Pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone Le patologie del sistema emolinfopoietico segnalate più comunemente sono state neutropenia (54,0%), trombocitopenia (39,9%) e anemia (32,0%).
Altre reazioni avverse segnalate più frequentemente comprendevano neuropatia sensoriale periferica (48,2%), affaticamento (38,8%), diarrea (38,1%), costipazione (38,1%) ed edema periferico (36,3%).
Le reazioni avverse di Grado 3 e 4 segnalate più frequentemente sono state patologie del sistema emolinfopoietico comprese neutropenia (47,1%), trombocitopenia (28,1%) e anemia (15,1%).
La reazione avversa grave segnalata più comunemente è stata polmonite (12,2%).
Altre reazioni avverse gravi segnalate comprendevano piressia (4,3%), infezione del tratto respiratorio inferiore (3,6%), embolia polmonare (3,2%), fibrillazione atriale (3,2%), e danno renale acuto (2,9%).
• Pomalidomide in associazione con desametasone Le reazioni avverse più comunemente segnalate negli studi clinici sono state le patologie del sistema emolinfopoietico, incluse anemia (45,7%), neutropenia (45,3%) e trombocitopenia (27%); tra le patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento (28,3%), piressia (21%) ed edema periferico (13%); e tra le infezioni ed infestazioni: polmonite (10,7%).
Sono state osservate reazioni avverse di neuropatia periferica nel 12,3% dei pazienti e sono stati riportati eventi embolici venosi o trombotici (VTE) nel 3,3% dei pazienti.
Le reazioni avverse di grado 3 o 4 più comunemente segnalate rientravano tra le patologie del sistema emolinfopoietico, e includevano neutropenia (41,7%), anemia (27%) e trombocitopenia (20,7%); tra le infezioni ed infestazioni: polmonite (9%); e tra le patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento (4,7%), piressia (3%) ed edema periferico (1,3%).
La reazione avversa grave più comunemente segnalata è stata la polmonite (9,3%).
Altre reazioni avverse gravi osservate comprendevano neutropenia febbrile (4,0%), neutropenia (2,0%), trombocitopenia (1,7%) e reazioni avverse di VTE (1,7%).
Le reazioni avverse tendevano a comparire con maggiore frequenza entro i primi 2 cicli di trattamento con pomalidomide.
Elenco tabulato delle reazioni avverse Le reazioni avverse osservate in pazienti trattati con pomalidomide in associazione a bortezomib e desametasone, pomalidomide in associazione a desametasone e nella sorveglianza post-marketing sono elencate nella Tabella 7 in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC) e per frequenza per tutte le reazioni avverse e per le reazioni avverse di grado 3 o 4.
In conformità all’orientamento attuale, le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 7.
Reazioni avverse (ADR) segnalate nelle sperimentazioni cliniche e in ambito postmarketing
Associazione del trattamento Pomalidomide/ bortezomib/desametasone Pomalidomide/ desametasone
Classificazione per sistemi eorgani/Termine preferito TutteleADR ADR diGrado3-4 TutteleADR ADR diGrado3-4
Infezioni ed infestazioni
Polmonite Molto comune Molto comune - -
Polmonite (infezioni batteriche, virali e micotiche, incluse infezioni opportunistiche) - - Molto comune Comune
Bronchite Molto comune Comune Comune Non comune
Infezioni delle vie respiratorie superiori Molto comune Comune Comune Comune
Infezioni virali delle vie respiratorie superiori Molto comune - - -
Sepsi Comune Comune - -
Shock settico Comune Comune - -
Sepsi neutropenica - - Comune Comune
Colite da Clostridium difficile Comune Comune - -
Broncopolmonite - - Comune Comune
Infezioni delle vie respiratorie Comune Comune Comune Comune
Infezioni delle vie respiratorie inferiori Comune Comune - -
Infezione polmonare Comune Non comune - -
Influenza Molto comune Comune - -
Bronchiolite Comune Comune - -
Infezioni delle vie urinarie Molto comune Comune - -
Nasofaringite - - Comune -
Herpes zoster - - Comune Non comune
Riattivazione dell’epatite B - - Non nota* Non nota*
Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
Carcinoma basocellulare Comune Non comune - -
Carcinoma cutaneo basocellulare - - Non comune Non comune
Carcinoma cutaneo squamocellulare - - Non comune Non comune
Patologie del sistema emolinfopoietico
Neutropenia Molto comune Molto comune Molto comune Molto comune
Trombocitopenia Molto comune Molto comune Molto comune Molto comune
Leucopenia Molto comune Comune Molto comune Comune
Anemia Molto comune Molto comune Molto comune Molto comune
Neutropenia febbrile Comune Comune Comune Comune
Linfopenia Comune Comune - -
Pancitopenia - - Comune* Comune*
Disturbi del sistema immunitario
Angioedema - - Comune* Non comune*
Orticaria - - Comune* Non comune*
Reazione anafilattica Non nota* Non nota* - -
Rigetto di trapianto d'organo solido Non nota* - - -
Patologie endocrine
Ipotiroidismo Non comune* - - -
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipopotassiemia Molto comune Comune - -
Iperglicemia Molto comune Comune - -
Ipomagnesiemia Comune Comune - -
Ipocalcemia Comune Comune - -
Ipofosfatemia Comune Comune - -
Iperpotassiemia Comune Comune Comune Comune
Ipercalcemia Comune Comune - -
Iponatriemia - - Comune Comune
Diminuzione dell'appetito - - Molto comune Non comune
Iperuricemia - - Comune* Comune*
Sindrome da lisi tumorale - - Non comune* Non comune*
Disturbi psichiatrici
Insonnia Molto comune Comune - -
Depressione Comune Comune - -
Stato confusionale - - Comune Comune
Patologie del sistema nervoso
Neuropatia sensoriale periferica Molto comune Comune Comune Non comune
Capogiri Molto comune Non comune Comune Non comune
Tremore Molto comune Non comune Comune Non comune
Sincope Comune Comune - -
Neuropatia sensitivo motoria periferica Comune Comune - -
Parestesia Comune - - -
Disgeusia Comune - - -
Riduzione del livello di coscienza - - Comune Comune
Emorragia intracranica - - Comune* Non comune*
Evento cerebrovascolare - - Non comune* Non comune*
Patologie dell'occhio
Cataratta Comune Comune - -
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Vertigine - - Comune Comune
Patologie cardiache
Fibrillazione atriale Molto comune Comune Comune* Comune*
Insufficienza cardiaca - - Comune* Comune*
Infarto miocardico - - Comune* Non comune*
Patologie vascolari
Trombosi venosa profonda Comune Non comune Comune Non comune
Ipotensione Comune Comune - -
Ipertensione Comune Comune - -
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea Molto comune Comune Molto comune Comune
Tosse Molto comune - Molto comune Non comune
Embolia polmonare Comune Comune Comune Non comune
Epistassi - - Comune* Non comune*
Malattia polmonare interstiziale - - Comune* Non comune*
Patologie gastrointestinali
Diarrea Molto comune Comune Molto comune Comune
Vomito Molto comune Comune Comune Comune
Nausea Molto comune Non comune Molto comune Non comune
Stitichezza Molto comune Comune Molto comune Comune
Dolori addominali Molto comune Comune - -
Dolore addominale superiore Comune Non comune - -
Stomatite Comune Non comune - -
Secchezza delle fauci Comune - - -
Distensione addominale Comune Non comune - -
Emorragia gastrointestinale - - Comune Non comune
Patologie epatobiliari
Iperbilirubinemia - - Non comune Non comune
Epatite - - Non comune* -
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eritema Comune Comune Comune Comune
Prurito - - Comune -
Reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici - - Non nota* Non nota*
Necrolisi epidermica tossica - - Non nota* Non nota*
Sindrome di Stevens- Johnson - - Non nota* Non nota*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Debolezza muscolare Molto comune Comune - -
Dolore lombare Molto comune Comune - -
Dolore osseo Comune Non comune Molto comune Comune
Spasmi muscolari Molto comune - Molto comune Non comune
Patologie renali e urinarie
Danno renale acuto Comune Comune - -
Danno renale cronico Comune Comune - -
Ritenzione urinaria Comune Comune Comune Non comune
Insufficienza renale - - Comune Comune
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Dolore pelvico   Comune Comune
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Affaticamento Molto comune Comune Molto comune Comune
Piressia Molto comune Comune Molto comune Comune
Edema periferico Molto comune Comune Molto comune Comune
Dolore toracico non cardiaco Comune Comune - -
Edema Comune Comune - -
Esami diagnostici
Aumento di alanina aminotransferasi Comune Comune Comune Comune
Perdita di peso Comune Comune - -
Diminuzione della conta dei neutrofili - - Comune Comune
Diminuzione della conta dei leucociti - - Comune Comune
Diminuzione della conta piastrinica - - Comune Comune
Aumento di acido urico ematico - - Comune* Non comune*
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
Cadute Comune Comune - -
* Segnalato durante l'utilizzo post-marketing.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Le frequenze in questo paragrafo sono derivate da studi clinici in pazienti che hanno ricevuto il trattamento con pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone (Pom+Btz+Dex) o con desametasone (Pom+Dex).
Teratogenicità Pomalidomide è strutturalmente correlata alla talidomide.
La talidomide è un noto principio attivo teratogeno nell’uomo che causa gravi difetti congeniti potenzialmente letali.
Pomalidomide si è dimostrata teratogena sia nei ratti che nei conigli quando è stata somministrata durante il periodo dell’organogenesi principale (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).
In caso di assunzione durante la gravidanza, nella specie umana è atteso un effetto teratogeno di pomalidomide (vedere paragrafo 4.4).
Neutropenia e trombocitopenia Si è verificata neutropenia fino al 54,0% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti (47,1% (Pom+Btz+Dex) Grado 3 o 4).
La neutropenia ha portato all'interruzione di pomalidomide nello 0,7% dei pazienti ed è stata grave non di frequente.
La neutropenia febbrile (FN) è stata segnalata nel 3,2% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 6,7% (Pom+Dex) dei pazienti ed è stata grave nell'1,8% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 4,0% (Pom+Dex) dei pazienti (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
La trombocitopenia si è verificata nel 39,9% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 27,0% (Pom+Dex) dei pazienti.
La trombocitopenia era di Grado 3 o 4 nel 28,1% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 20,7% (Pom+Dex) dei pazienti, ha portato all'interruzione di pomalidomide nello 0,7% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nello 0,7% (Pom+Dex) dei pazienti, ed è stata grave nello 0,7% dei pazienti (Pom+Btz+Dex) e 1,7% (Pom+Dex) dei pazienti (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Neutropenia e trombocitopenia tendevano a verificarsi più frequentemente entro i primi 2 cicli di trattamento con pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone o con desametasone.
Infezione L’infezione è stata la tossicità di natura non ematologica più comune.
L'infezione si è verificata nell'83,1% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 55,0% (Pom+Dex) dei pazienti (34,9% (Pom+Btz+Dex) e 24,0% (Pom+Dex) Grado 3 o 4).
Le infezioni delle vie respiratorie superiori e la polmonite sono state le infezioni più comunemente segnalate.
Le infezioni fatali (Grado 5) si sono verificate nel 4,0% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 2,7% (Pom+Dex) dei pazienti.
Le infezioni hanno portato all'interruzione di pomalidomide nel 3,6% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti e nel 2,0% (Pom+Dex) dei pazienti.
Eventi tromboembolici La profilassi con acido acetilsalicilico (e altri anticoagulanti in pazienti ad alto rischio) era obbligatoria per tutti i pazienti negli studi clinici.
È raccomandata la terapia anticoagulante (salvo controindicazioni) (vedere paragrafo 4.4).
Gli eventi tromboembolici (VTE) si sono verificati nel 12,2% (Pom+Btz+Dex) e 3,3% (Pom+Dex) dei pazienti (5.8% (Pom+Btz+Dex) e 1,3% (Pom+Dex) Grado 3 o 4).
I VTE sono stati segnalati come gravi nel 4,7% (Pom+Btz+Dex) e 1,7% (Pom+Dex) dei pazienti, non sono state segnalate reazioni fatali, e i VTE sono stati associati a interruzione di pomalidomide al massimo nel 2,2% (Pom+Btz+Dex) dei pazienti.
Neuropatia periferica • Pomalidomide in associazione con bortezomib e desametasone I pazienti con neuropatia periferica attiva di grado ≥2 con dolore entro 14 giorni prima della randomizzazione sono stati esclusi dagli studi clinici.
La neuropatia periferica si è verificata nel 55,4% dei pazienti (10,8% Grado 3, 0,7% Grado 4).
I tassi aggiustati per esposizione erano confrontabili tra i bracci di trattamento.
Circa il 30% dei pazienti che ha manifestato neuropatia periferica aveva un'anamnesi di neuropatia al basale.
La neuropatia periferica ha portato all'interruzione di bortezomib in circa il 14,4% dei pazienti, di pomalidomide nell'1,8% e di desametasone nell'1,8% dei pazienti nel braccio Pom+Btz+Dex e nell'8,9% dei pazienti nel braccio Btz+Dex.
• Pomalidomide in associazione con desametasone I pazienti con neuropatia periferica in corso di grado ≥2 sono stati esclusi dagli studi clinici.
La neuropatia periferica si è verificata nel 12,3% dei pazienti (10,8% Grado 3 o Grado 4).
Nessuna reazione di neuropatia periferica è stata segnalata come grave negli studi clinici e la neuropatia periferica ha comportato l’interruzione della dose nello 0,3% dei pazienti (vedere paragrafo 4.4).
Emorragia Sono state osservate alterazioni emorragiche con pomalidomide in particolare nei pazienti con fattori di rischio, quali assunzione di medicinali concomitanti, che aumentano la predisposizione al sanguinamento.
Gli eventi emorragici sono stati epistassi, emorragia intracranica ed emorragia gastrointestinale.
Reazioni allergiche e gravi reazioni cutanee Sono stati riportati casi di angioedema, reazioni anafilattiche e reazioni dermatologiche gravi, incluse SJS, TEN e DRESS, associate all’uso di pomalidomide.
I pazienti con un’anamnesi precedente di rash in forma grave associata a lenalidomide o a talidomide non devono ricevere pomalidomide (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Le reazioni avverse segnalate nei pazienti pediatrici (di età compresa tra 4 e 18 anni) con tumori cerebrali ricorrenti o progressivi erano coerenti con il profilo di sicurezza noto nei pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

Gravidanza e allattamento

Donne potenzialmente fertili / Contraccezione negli uomini e nelle donne Le donne potenzialmente fertili devono adottare un metodo contraccettivo efficace.
In caso di gravidanza durante il trattamento con pomalidomide, la terapia deve essere sospesa e la paziente deve recarsi da un medico specialista o con esperienza in teratologia che possa valutare la situazione ed esprimere un parere.
In caso di gravidanza della partner di un paziente di sesso maschile che assume pomalidomide la partner deve essere informata di recarsi da un medico specialista o con esperienza in teratologia che possa valutare la situazione ed esprimere un parere.
Pomalidomide è presente nel liquido seminale.
Per precauzione, tutti i pazienti di sesso maschile che assumono pomalidomide devono utilizzare profilattici per l’intera durata del trattamento, durante la sospensione della dose e per 7 giorni dopo l’interruzione della terapia, qualora la propria partner sia in stato di gravidanza o potenzialmente fertile e non utilizzi alcun metodo anticoncezionale (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Gravidanza È atteso un effetto teratogeno di pomalidomide nell’uomo.
Pomalidomide è controindicata durante la gravidanza e nelle donne potenzialmente fertili a meno che non siano soddisfatte tutte le condizioni per la prevenzione della gravidanza, vedere paragrafo 4.3 e paragrafo 4.4.
Allattamento Non è noto se pomalidomide sia secreta nel latte materno umano.
Pomalidomide è stata rilevata nel latte di ratto dopo somministrazione alla madre.
Dato il potenziale di pomalidomide di causare reazioni avverse nei bambini allattati con latte materno, si deve decidere se sospendere l’allattamento con latte materno o l’assunzione del medicinale, tenendo conto del beneficio dell’allattamento con latte materno per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.
Fertilità È stato riscontrato che pomalidomide ha un impatto negativo sulla fertilità ed è teratogena negli animali.
Pomalidomide ha attraversato la placenta ed è stata rilevata nel sangue fetale dopo somministrazione a femmine di coniglio gravide (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.