PECFENT SPRAY NAS 4FL 100MCG/D

293,51 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FENTANIL CITRATO
  • ATC: N02AB03
  • Descrizione tipo ricetta:
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 30/06/2013

PecFent è indicato per il trattamento del Dolore Episodico Intenso (DEI - Breakthrough Pain) negli adulti già sottoposti a terapia di mantenimento con oppioidi per il dolore oncologico cronico. Il dolore episodico intenso è un’esacerbazione transitoria del dolore che si aggiunge a un dolore di base persistente altrimenti controllato. I pazienti sottoposti a terapia di mantenimento con oppioidi sono i pazienti che assumono almeno 60 mg di morfina orale al giorno, almeno 25 microgrammi di fentanil transdermico l’ora, almeno 30 mg di ossicodone al giorno, almeno 8 mg di idromorfone orale al giorno o una dose equianalgesica di un altro oppioide per una settimana o più.
PecFent 100 microgrammi/erogazione spray nasale, soluzione Ogni mL di soluzione contiene 1.000 microgrammi di fentanil (come citrato). 1 erogazione (100 microlitri) contiene 100 microgrammi di fentanil (come citrato). I flaconi contengono: 0,95 mL (950 microgrammi di fentanil) - flacone da 2 erogazioni, oppure 1,55 mL (1.550 microgrammi di fentanil) - flacone da 8 erogazioni. PecFent 400 microgrammi/erogazione spray nasale, soluzione Ogni mL di soluzione contiene 4.000 microgrammi di fentanil (come citrato). 1 erogazione (100 microlitri) contiene 400 microgrammi di fentanil (come citrato). Ogni flacone contiene 1,55 mL (6.200 microgrammi di fentanil). Eccipienti con effetti noti: Ogni erogazione contiene 0,02 mg di paraidrossibenzoato di propile (E216). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Pazienti senza terapia di mantenimento con oppioidi, poiché vi è un aumentato rischio di depressione respiratoria;Severa depressione respiratoria o severe pneumopatie ostruttive;Trattamento del dolore acuto diverso dal DEI; Pazienti trattati con medicinali contenenti sodio oxibato.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e proseguito sotto la supervisione di un medico esperto nella terapia con oppioidi nei pazienti oncologici.
I medici devono tenere presente il potenziale abuso di fentanil.
Posologia PecFent deve essere titolato a una dose “efficace”, in grado di fornire un'adeguata analgesia e di ridurre al minimo le reazioni avverse, senza causare reazioni avverse eccessive (o intollerabili), per due episodi di DEI trattati consecutivamente.
L’efficacia di una data dose deve essere valutata nel corso dei 30 minuti successivi.
I pazienti devono essere attentamente monitorati fino al raggiungimento di una dose efficace.
PecFent è disponibile in due dosaggi: 100 microgrammi/erogazione e 400 microgrammi/erogazione.
Una dose di PecFent può prevedere la somministrazione di 1 erogazione (dosi da 100 microgrammi o 400 microgrammi) o 2 erogazioni (dosi da 200 microgrammi o 800 microgrammi) dello stesso dosaggio (dosaggio da 100 microgrammi o 400 microgrammi).
I pazienti non devono usare più di 4 dosi al giorno.
Dopo una dose, i pazienti devono attendere almeno quattro ore prima di trattare un altro episodio di DEI con PecFent.
PecFent può erogare dosi da 100, 200, 400 e 800 microgrammi, secondo lo schema seguente:
Dose richiesta (microgrammi) Concentrazione del medicinale (microgrammi) Quantità
100 100 Una erogazione somministrata in una narice.
200 100 Una erogazione somministrata in ciascuna narice.
400 400 Una erogazione somministrata in una narice.
800 400 Una erogazione somministrata in ciascuna narice.
Dose iniziale • La dose iniziale di PecFent per trattare episodi di DEI è sempre 100 microgrammi (una erogazione), anche nei pazienti che passano a PecFent da un precedente trattamento con altri prodotti contenenti fentanil per il DEI; • I pazienti devono attendere almeno 4 ore prima di trattare un altro episodio di DEI con PecFent.
Metodo di titolazione • Ai pazienti deve essere prescritta una scorta per la titolazione iniziale di un flacone (2 erogazioni o 8 erogazioni) di PecFent 100 microgrammi/erogazione.
• I pazienti per i quali la dose iniziale è 100 microgrammi, e che hanno la necessità di aumentare la dose per l’assenza di effetto, possono essere istruiti ad utilizzare due erogazioni da 100 microgrammi (una in ciascuna narice) per l'episodio di DEI successivo.
Se questa dose non è efficace, al paziente può essere prescritto un flacone di PecFent 400 microgrammi/erogazione, indicandogli di passare ad una erogazione da 400 microgrammi al successivo episodio di dolore.
Se questa dose non è efficace, il medico potrà indicare al paziente di aumentare la dose a due erogazioni da 400 microgrammi (una in ciascuna narice).
• Dall’inizio del trattamento, i pazienti devono essere seguiti attentamente e la dose deve essere titolata fino al raggiungimento di quella efficace e confermata per due episodi di DEI trattati consecutivamente.
Titolazione nei pazienti che passano da un medicinale a base di fentanil a rilascio immediato ad un altro Potrebbero esserci differenze sostanziali nel profilo farmacocinetico dei medicinali a base di fentanil a rilascio immediato, che comportano differenze clinicamente importanti nella velocità e nella entità di assorbimento del fentanil.
Pertanto, nel passaggio da un medicinale a base di fentanil indicato per il trattamento del dolore episodico intenso ad un altro, incluse le formulazioni intranasali, è essenziale che i pazienti siano sottoposti nuovamente a titolazione con il nuovo medicinale e non effettuino il passaggio secondo uno schema dose-per-dose (microgrammo-per-microgrammo).
Terapia di mantenimento Una volta stabilita la dose efficace durante la titolazione, i pazienti devono continuare ad assumere questa dose fino ad un massimo di 4 dosi al giorno.
Riaggiustamento della dose In generale, la dose di mantenimento di PecFent deve essere aumentata solo quando con la dose attuale non si ottiene un adeguato trattamento del DEI per diversi episodi consecutivi.
Una revisione della dose della terapia di base con oppioidi potrebbe essere necessaria se i pazienti presentano costantemente più di quattro episodi di DEI nelle 24 ore.
In assenza di un controllo adeguato del dolore, deve essere considerata la possibilità di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4).
Se le reazioni avverse sono intollerabili o persistenti, la dose deve essere ridotta oppure il trattamento con PecFent deve essere sostituito con un altro analgesico.
Durata e obiettivi del trattamento Prima di iniziare il trattamento con PecFent deve essere concordata con il paziente una strategia di trattamento che comprenda la durata e gli obiettivi dello stesso, e un piano per la conclusione del trattamento, in accordo con le linee guida per la gestione del dolore.
Durante il trattamento, vi deve essere un contatto frequente tra il medico e il paziente al fine di valutare la necessità di proseguire il trattamento, considerare l’interruzione del trattamento e, se necessario, adeguare la posologia.
In assenza di un adeguato controllo del dolore, deve essere considerata la possibilità di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4).
PecFent non deve essere utilizzato più a lungo del necessario.
Sospensione della terapia PecFent deve essere sospeso immediatamente se il paziente non manifesta più episodi di dolore intenso.
Il trattamento del dolore di base persistente deve essere continuato come prescritto.
Se è richiesta l'interruzione della terapia con tutti gli oppioidi, il paziente deve essere seguito con attenzione dal medico, in quanto è necessaria una terapia di riduzione graduale degli oppioidi al fine di evitare la possibilità di effetti causati da un’improvvisa sospensione.
Popolazioni speciali Anziani (di età superiore a 65 anni) Nel programma di studi clinici con PecFent, 104 (26,1%) pazienti avevano più di 60 anni, 67 (16,8%) più di 65 anni e 15 (3,8%) più di 75 anni.
Non sono emerse indicazioni di una tendenza dei pazienti anziani a richiedere dosi inferiori o a manifestare un maggior numero di reazioni avverse.
Ciononostante, in considerazione dell’importanza della funzione renale ed epatica nel metabolismo e nella clearance di fentanil, l’uso di PecFent negli anziani richiede ulteriore cautela.
Non sono disponibili dati sulla farmacocinetica di PecFent nei pazienti anziani.
Insufficienza epatica o renale PecFent deve essere somministrato con cautela ai pazienti con insufficienza epatica o renale moderata o severa (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di PecFent nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione PecFent è unicamente per uso nasale.
Il flacone deve essere estratto dal contenitore a prova di bambino immediatamente prima dell’uso e il cappuccio di protezione deve essere rimosso.
Prima del primo utilizzo, il flacone deve essere caricato tenendolo in posizione verticale e semplicemente premendo e rilasciando l’impugnatura su entrambi i lati dell’applicatore, fino a quando non appare una barra verde nella finestra contadosi (ciò dovrebbe avvenire dopo quattro erogazioni).
Flacone da 2 erogazioni Il flacone da 2 erogazioni non può essere ricaricato e, una volta utilizzate entrambe le dosi o qualora siano trascorsi più di 5 giorni dal caricamento, il flacone e il contenuto devono essere smaltiti come descritto al paragrafo 6.6.
Flacone da 8 erogazioni Se il prodotto non viene usato per 5 giorni, il flacone deve essere ricaricato spruzzando una volta.
Al paziente deve essere raccomandato di scrivere la data del primo utilizzo nell’apposito spazio sull’etichetta del contenitore a prova di bambino.
Per somministrare PecFent, l’applicatore va inserito a una breve distanza (circa 1 cm) nella narice e puntato leggermente verso il ponte del naso.
L’erogazione viene quindi somministrata premendo e rilasciando l’impugnatura su entrambi i lati dell’applicatore.
Si udirà un clic e il numero visualizzato sul contadosi avanzerà di uno.
I pazienti devono essere avvisati che potrebbero non avvertire l’erogazione somministrata e, per confermare l'effettiva erogazione, devono quindi fare affidamento sul clic udibile e sull'avanzamento del numero sul contadosi.
Le gocce di PecFent nebulizzate formano un gel all’interno del naso.
I pazienti devono essere avvertiti di non soffiarsi il naso subito dopo la somministrazione di PecFent.
Il cappuccio di protezione deve essere riposizionato dopo ogni utilizzo e il flacone deve essere riposto nel contenitore a prova di bambino per una conservazione sicura.

Avvertenze e precauzioni

A causa dei rischi, inclusi gli esiti fatali, associati all’esposizione accidentale, all’uso improprio e all’abuso, è necessario raccomandare ai pazienti e alle persone che li assistono di conservare PecFent in un luogo sicuro e protetto, inaccessibile ad altri.
I pazienti e le persone che se ne prendono cura devono essere informati che PecFent contiene un principio attivo in una quantità tale da poter risultare fatale per un bambino.
Al fine di ridurre i rischi di reazioni avverse correlate agli oppioidi e di individuare la dose efficace, è indispensabile che gli operatori sanitari monitorino attentamente i pazienti durante il processo di titolazione.
È importante che il trattamento con oppioidi a lunga durata d’azione, impiegato per il dolore persistente del paziente, sia stabilizzato prima di iniziare la terapia con PecFent.
Iperalgesia Come con altri oppioidi, in caso di insufficiente controllo del dolore in risposta a un aumento della dose di fentanil deve essere considerata la possibilità di iperalgesia indotta da oppioidi.
Può essere indicato ridurre la dose, interrompere il trattamento o rivedere il trattamento con fentanil.
Depressione respiratoria Esiste un rischio di depressione respiratoria clinicamente significativa associato all'uso di fentanil.
I pazienti con dolore sottoposti a terapia cronica con oppioidi sviluppano tolleranza alla depressione respiratoria, pertanto il rischio di depressione respiratoria in questi pazienti è ridotto.
L’uso concomitante di deprimenti del sistema nervoso centrale può aumentare il rischio di depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.5).
Pneumopatie croniche Nei pazienti con pneumopatie croniche ostruttive, fentanil può causare reazioni avverse più gravi.
In tali pazienti, gli oppioidi possono ridurre lo stimolo respiratorio e aumentare la resistenza delle vie aeree.
Aumento della pressione endocranica PecFent deve essere somministrato solo con estrema cautela nei pazienti che potrebbero essere particolarmente sensibili agli effetti endocranici della ritenzione di CO2, ad esempio quelli che evidenziano un aumento della pressione endocranica o un’alterazione dello stato di coscienza.
Gli oppioidi possono confondere il decorso clinico dei pazienti con trauma cranico e devono essere usati solo se clinicamente giustificato.
Cardiopatie Fentanil può indurre bradicardia.
PecFent deve essere quindi usato con cautela nei pazienti con bradiaritmie pregresse o preesistenti.
Insufficienza epatica o renale Inoltre, PecFent va somministrato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica o renale.
L’impatto dell'insufficienza epatica e renale sulla farmacocinetica del medicinale non è stato valutato; tuttavia, con la somministrazione endovenosa si è evidenziata un'alterazione della clearance di fentanil nell’insufficienza epatica o renale, a causa delle alterazioni della clearance metabolica e delle proteine plasmatiche.
Pertanto, occorre usare particolare cautela durante il processo di titolazione nei pazienti con insufficienza epatica o renale moderata o severa.
Attenta considerazione deve essere prestata ai pazienti con ipovolemia e ipotensione.
Tolleranza e disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza) Con la somministrazione ripetuta di oppioidi, quali fentanil, possono svilupparsi tolleranza e dipendenza fisica e/o psicologica.
L’uso ripetuto di PecFent può portare a disturbo da uso di oppioidi (Opioid Use Disorder, OUD).
Una dose più elevata e una durata prolungata del trattamento con oppioidi possono aumentare il rischio di sviluppare OUD.
L’abuso o l’uso improprio intenzionale di PecFent può provocare sovradosaggio e/o morte.
Il rischio di sviluppare OUD è aumentato nei pazienti con anamnesi personale o familiare (genitori o fratelli/sorelle) di disturbi da uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), negli attuali utilizzatori di tabacco o nei pazienti con anamnesi personale di altri disturbi di salute mentale (ad es.
depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).
Prima di iniziare il trattamento con PecFent e durante il trattamento, è necessario concordare con il paziente gli obiettivi e un piano di interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2).
Prima e durante il trattamento il paziente deve inoltre essere informato in merito ai rischi e ai segni di OUD.
Se si manifestano questi segni, i pazienti devono essere avvisati di contattare il medico.
Sarà necessario monitorare i pazienti per rilevare eventuali segni di comportamento di ricerca di sostanze d’abuso (ad es.
richieste troppo precoci di rinnovi).
Ciò comprende la revisione degli oppioidi e dei farmaci psicoattivi (come le benzodiazepine) assunti in concomitanza.
Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, si deve considerare il consulto con uno specialista in dipendenze.
Gli atleti devono essere informati che il trattamento con fentanil potrebbe comportare la positività ai test antidoping.
Sindrome serotoninica Si raccomanda cautela quando PecFent viene somministrato congiuntamente a medicinali che agiscono sul sistema dei neurotrasmettitori serotoninergici.
Una sindrome serotoninica potenzialmente fatale può svilupparsi in caso di uso congiunto con medicinali serotoninergici come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Selective Serotonin Re-uptake Inhibitors, SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (Serotonin Norepinephrine Re-uptake Inhibitors, SNRI), oltre che con medicinali che alterano il metabolismo della serotonina (compresi gli inibitori della monoamino-ossidasi [Monoamine Oxidase Inhibitors, IMAO]).
Questo può accadere alle dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.5).
La sindrome serotoninica può comprendere alterazioni dello stato mentale (per es.
agitazione, allucinazioni, coma), instabilità autonomica (per es.
tachicardia, pressione arteriosa instabile, ipertermia), anomalie neuromuscolari (per es.
iperreflessia, incoordinazione, rigidità), e/o sintomi gastrointestinali (per es.
nausea, vomito, diarrea).
Qualora si sospetti una sindrome serotoninica, il trattamento con PecFent deve essere interrotto.
Via di somministrazione PecFent è destinato unicamente all’uso nasale e non deve essere somministrato per altre vie.
A causa delle proprietà chimico-fisiche degli eccipienti contenuti nella formulazione, deve essere evitata in particolare l’iniezione endovenosa o endoarteriosa.
Disturbi nasali Se il paziente manifesta episodi ricorrenti di epistassi o fastidio nasale durante l'assunzione di PecFent, deve essere considerata una modalità di somministrazione alternativa per il trattamento del dolore episodico intenso.
Disturbi della respirazione correlati al sonno Gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, come apnea centrale nel sonno (Central Sleep Apnoea, CSA) e ipossiemia correlata al sonno.
L’uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente.
Nei pazienti che manifestano CSA, bisogna considerare la riduzione della dose totale di oppioidi.
Uso concomitante con sedativi L’uso concomitante di PecFent e medicinali sedativi, quali benzodiazepine o farmaci correlati, può provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso.
A causa di tali rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata a pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative.
Qualora si decida di prescrivere PecFent in concomitanza con medicinali sedativi, si deve utilizzare la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
I pazienti devono essere seguiti attentamente per rilevare segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo, si raccomanda fortemente di avvisare i pazienti e le persone che se ne prendono cura di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Eccipienti di PecFent PecFent contiene paraidrossibenzoato di propile (E216).
Paraidrossibenzoato di propile può causare reazioni allergiche (verosimilmente tardive) e, in casi eccezionali, broncospasmo (se il medicinale non è correttamente somministrato).

Interazioni

L’uso concomitante di medicinali contenenti sodio oxibato e fentanil è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Il trattamento con sodio oxibato deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con PecFent.
Fentanil è metabolizzato principalmente tramite il sistema dell’isoenzima 3A4 del citocromo P450 umano (CYP3A4), pertanto potrebbero verificarsi potenziali interazioni quando PecFent viene somministrato in concomitanza con medicinali che influiscono sull’attività del CYP3A4.
La cosomministrazione con medicinali che inducono l’attività del 3A4 può ridurre l’efficacia di PecFent.
L’uso concomitante di PecFent con forti inibitori del CYP3A4 (ad es.
ritonavir, ketoconazolo, itraconazolo, troleandomicina, claritromicina e nelfinavir) o moderati inibitori del CYP3A4 (ad es.
amprenavir, aprepitant, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, fosamprenavir, succo di pompelmo e verapamil) può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fentanil, causando potenzialmente gravi reazioni avverse da farmaco, inclusa depressione respiratoria fatale.
I pazienti trattati con PecFent in concomitanza con moderati o forti inibitori del CYP3A4 devono essere attentamente monitorati per un periodo prolungato.
Un aumento della dose deve essere effettuato con cautela.
L’uso concomitante di altri deprimenti del sistema nervoso centrale, inclusi altri oppioidi, sedativi o ipnotici, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, rilassanti muscolo-scheletrici, gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin), antistaminici sedativi e alcol può produrre effetti depressivi additivi.
L’uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi, quali benzodiazepine o farmaci correlati, aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC.
Si deve utilizzare la dose efficace più bassa dei medicinali sedativi e la durata dell’uso concomitante deve essere limitata (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali serotoninergici: La somministrazione congiunta di fentanil con un medicinale serotoninergico, come un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI), un inibitore della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) o un inibitore della monoamino-ossidasi (IMAO), può aumentare il rischio di sindrome serotoninica, una condizione potenzialmente fatale.
PecFent non è raccomandato per l’uso in pazienti che abbiano assunto inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) nei 14 giorni precedenti, in quanto con gli analgesici oppioidi è stato segnalato un potenziamento forte e imprevedibile da parte degli IMAO.
Non è raccomandato l’uso concomitante di agonisti/antagonisti parziali degli oppioidi (ad es.
buprenorfina, nalbufina, pentazocina).
Essi hanno un’elevata affinità per i recettori degli oppioidi, con attività intrinseca relativamente bassa, pertanto, antagonizzano parzialmente l’effetto analgesico di fentanil e possono indurre sintomi da sospensione nei pazienti dipendenti da oppioidi.
È stato dimostrato che l’uso concomitante di ossimetazolina per via nasale riduce l’assorbimento di PecFent (vedere paragrafo 5.2).
Non è pertanto raccomandato l’uso concomitante di decongestionanti nasali vasocostrittori durante la titolazione, in quanto ciò potrebbe portare a titolare una dose superiore a quella richiesta per il paziente.
Anche il trattamento di mantenimento con PecFent può essere meno efficace nei pazienti affetti da rinite, quando viene somministrato in concomitanza con un decongestionante nasale vasocostrittore.
Se ciò accade, i pazienti devono essere avvisati di interrompere l’assunzione del decongestionante.
L'uso concomitante di PecFent e altri medicinali (diversi da ossimetazolina) somministrati per via nasale non è stato valutato negli studi clinici.
Altri trattamenti per via nasale devono essere evitati entro 15 minuti dalla somministrazione di PecFent.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Con l’uso di PecFent sono da prevedersi le tipiche reazioni avverse degli oppioidi.
Spesso queste reazioni cessano o si riducono di intensità con l’uso continuato del medicinale, quando il paziente viene titolato alla dose più idonea.
Tuttavia, le reazioni avverse più gravi sono depressione respiratoria (che può portare potenzialmente ad apnea o arresto respiratorio), depressione circolatoria, ipotensione e shock; tutti i pazienti devono essere monitorati per rilevare la comparsa di queste reazioni.
Gli studi clinici condotti con PecFent sono stati concepiti per valutare la sicurezza e l’efficacia nel trattamento del DEI e tutti i pazienti erano anche sottoposti a terapie di base con oppioidi, ad esempio morfina a rilascio controllato o fentanil transdermico, per il dolore persistente.
Pertanto, non è possibile separare in modo definitivo gli effetti dovuti esclusivamente a PecFent.
Elenco tabellare delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con PecFent e/o con altri preparati contenenti fentanil durante gli studi clinici e l’esperienza post-marketing (la frequenza è definita come molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
  Comune Non comune Non nota
Infezioni ed infestazioni  Polmonite, Nasofaringite, Faringite, Rinite 
Patologie del sistema emolinfopoietico  Neutropenia 
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Disidratazione, Iperglicemia, Diminuzione dell’appetito, Aumento dell'appetito 
Disturbi psichiatrici Disorientamento Vaneggiamento (stato confusionale acuto), Allucinazioni, Stato confusionale, Depressione, Disturbo da deficit di attenzione/iperattività, Ansia, Umore euforico, Nervosismo Insonnia, Tossicodipendenza (dipendenza), Abuso di farmaci
Patologie del sistema nervoso Disgeusia, Capogiri, Sonnolenza, Cefalea Perdita di coscienza, Depressione del livello di coscienza, Convulsioni, Ageusia, Anosmia, Deficit della memoria, Parosmia, Disturbo del linguaggio, Sedazione, Letargia, Tremore 
Patologie dell'orecchio e del labirinto  Vertigini 
Patologie cardiache  Cianosi 
Patologie vascolari  Insufficienza cardiovascolare, Linfoedema, Ipotensione, Vampate di calore Rossore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi, Rinorrea, Fastidio nasale (ad es.
“bruciore al naso”)
Ostruzione delle vie respiratorie superiori, Dolore faringolaringeo, Rinalgia, Disturbi della mucosa nasale, Tosse, Dispnea, Starnuti, Congestione del tratto respiratorio superiore, Congestione nasale, Ipoestesia intranasale, Irritazione della gola, Scolo retronasale, Secchezza nasale Depressione respiratoria
Patologie gastrointestinali Vomito, Nausea, Costipazione Perforazione intestinale, Peritonite, Ipoestesia orale, Parestesia orale, Diarrea, Conati di vomito, Dolore addominale, Disturbi della lingua, Ulcerazione della bocca, Dispepsia, Secchezza della bocca 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Iperidrosi, Orticaria 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Artralgia, Spasmi muscolari 
Patologie renali e urinarie  Anuria, Disuria, Proteinuria, Minzione ritardata 
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella  Emorragia vaginale 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Dolore toracico non cardiaco, Astenia, Brividi, Edema facciale, Edema periferico, Disturbi dell’andatura, Febbre, Affaticamento, Malessere, Sete Sindrome da sospensione*, Sindrome di astinenza neonatale, tolleranza al farmaco
Esami diagnostici  Riduzione della conta piastrinica, Aumento ponderale 
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura  Cadute, Uso improprio intenzionale di farmaci, Errori terapeutici 
* sintomi di astinenza da oppioidi tra cui nausea, vomito, diarrea, ansia, brividi, tremore e sudorazione sono stati osservati in seguito ad assunzione di fentanil transmucosale.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Tolleranza Con l’uso ripetuto può svilupparsi tolleranza.
Dipendenza da sostanze d’abuso L’uso ripetuto di PecFent può causare dipendenza da sostanze d’abuso, anche a dosi terapeutiche.
Il rischio di dipendenza da sostanze d’abuso può variare a seconda dei fattori di rischio individuali del paziente, della posologia e della durata del trattamento con oppioidi (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non vi sono dati adeguati relativi all’uso del fentanil in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
PecFent non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
In seguito al trattamento a lungo termine, fentanil può causare sintomi da sospensione nel neonato.
Si consiglia di non usare fentanil durante il travaglio e il parto (incluso il parto con taglio cesareo), perché fentanil attraversa la placenta e può causare depressione respiratoria nel feto.
Se si somministra PecFent, deve essere prontamente disponibile un antidoto per il bambino.
Allattamento Fentanil passa nel latte materno e può causare sedazione e depressione respiratoria nel lattante.
Fentanil non deve essere usato da donne che allattano e l’allattamento non deve essere ripreso fino ad almeno 5 giorni dopo l’ultima somministrazione di fentanil.
Fertilità Non vi sono dati clinici sugli effetti di fentanil sulla fertilità.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C.
Non congelare.
Tenere il flacone nel contenitore a prova di bambino per proteggere il medicinale dalla luce.
Conservare sempre il flacone nel contenitore a prova di bambino, anche quando è terminato.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.