ONIVYDE PEG EV 10ML 4,3MG/ML

1.325,65 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: IRINOTECAN SUCROSOFATO LIPOSOMIALE PEGILATO
  • ATC: L01CE02
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 02/12/2023

Trattamento dell'adenocarcinoma metastatico del pancreas, in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e leucovorin (LV), in pazienti adulti in progressione dopo una terapia a base di gemcitabina.
Un flaconcino da 10 ml di concentrato contiene 43 mg di irinotecan base anidra (come sale sucrosofato in formulazione liposomiale pegilata). Un ml di concentrato contiene 4,3 mg di irinotecan base anidra (come sale sucrosofato in formulazione liposomiale pegilata). Eccipiente con effetti noti Un ml di concentrato contiene 0,144 mmol (3,31 mg) di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Nell'anamnesi, ipersensibilità severa a irinotecan o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

ONIVYDE pegylated liposomal deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solamente da operatori sanitari esperti nell'uso di terapie antitumorali.
ONIVYDE pegylated liposomal non è equivalente alle formulazioni di irinotecan non-liposomiali e non deve essere scambiato con esse.
Posologia ONIVYDE pegylated liposomal, leucovorin e 5-fluorouracile devono essere somministrati in sequenza.
La dose e il regime raccomandati di ONIVYDE pegylated liposomal sono 70 mg/m² per via endovenosa nell'arco di 90 minuti, seguiti da 400 mg/m² di LV per via endovenosa nell'arco di 30 minuti, seguiti da 2.400 mg/m² di 5-FU per via endovenosa nell'arco di 46 ore, somministrati ogni 2 settimane.
ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere somministrato come singolo agente.
Per i pazienti dei quali è nota la condizione di omozigosi per l'allele UGT1A1*28 si deve considerare l'impiego di una dose iniziale ridotta di ONIVYDE pegylated liposomal di 50 mg/m² (vedere paragrafi 4.8 e 5.1).
Nei cicli successivi, se tollerato, si può prendere in considerazione un incremento della dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 70 mg/m².
Premedicazione Si raccomanda di somministrare ai pazienti una premedicazione con dosi standard di desametasone (o un corticosteroide equivalente) insieme a un antagonista istaminergico (5-HT3) (o altro antiemetico) almeno 30 minuti prima dell'infusione di ONIVYDE pegylated liposomal.
Aggiustamenti della dose Tutte le modifiche delle dosi devono fare riferimento alla peggiore tossicità precedente.
La dose di LV non richiede aggiustamenti.
Per le tossicità di grado 1 e 2 non sono raccomandate modifiche delle dosi.
Per la gestione delle tossicità di grado 3 o 4 correlate a ONIVYDE pegylated liposomal si raccomandano gli aggiustamenti posologici riassunti nella Tabella 1 e nella Tabella 2.
Per i pazienti che iniziano il trattamento con 50 mg/m² di ONIVYDE pegylated liposomal e che non incrementano la dose a 70 mg/m², la prima riduzione della dose raccomandata è a 43 mg/m² e la seconda è a 35 mg/m².
I pazienti che necessitano di un'ulteriore riduzione della dose devono interrompere il trattamento.
Nei pazienti dei quali è nota la condizione di omozigosi per l'UGT1A1*28 e che non presentano tossicità correlate al farmaco durante il primo ciclo di terapia (dose ridotta di 50 mg/m²), nei cicli successivi è possibile incrementare la dose di ONIVYDE pegylated liposomal fino a una dose totale di 70 mg/m² in base alla tolleranza individuale del paziente.
Tabella 1: Modifiche posologiche raccomandate per ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV per le tossicità di grado 3-4 per i pazienti non omozigoti per UGT1A1*28
Grado di tossicità (valore) secondo la v 4.0¹ degli CTCAE dell'NCI Aggiustamento di ONIVYDE pegylated liposomal/5-FU (per pazienti non omozigoti per UGT1A1*28)
Tossicità ematologiche
Neutropenia Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la conta dei neutrofili sia ≥ 1.500 cellule/mm³
Grado 3 o grado 4 (< 1.000 cellule/mm³) o febbre neutropenica Prima evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 50 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU del 25% (1.800 mg/m²)
Seconda evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 43 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU di un ulteriore 25% (1.350 mg/m²)
Terza evenienza Interrompere il trattamento
Trombocitopenia Leucopenia Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la conta delle piastrine sia ≥ 100.000 piastrine/mm³ Le modifiche delle dosi per la leucopenia e la trombocitopenia si basano sul grado di tossicità secondo i CTCAE dell'NCI e sono le stesse raccomandate sopra per la neutropenia.
Tossicità non ematologiche²
Diarrea Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la diarrea sia diventata di grado ≤ 1 (2 o 3 evacuazioni al giorno in più rispetto alla frequenza pre-trattamento).
Grado 2 Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la diarrea sia diventata di grado ≤ 1 (2 o 3 evacuazioni al giorno in più rispetto alla frequenza pre-trattamento).
Grado 3 o 4 Prima evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 50 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU del 25% (1.800 mg/m²)
Seconda evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 43 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU di un ulteriore 25% (1.350 mg/m²)
Terza evenienza Interrompere il trattamento
Nausea/vomito Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la nausea/il vomito sia diventata(o) di grado ≤ 1 o sia tornata(o) al livello basale
Grado 3 o 4 (nonostante la terapia antiemetica) Prima evenienza Ottimizzare la terapia antiemetica Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 50 mg/m²
Seconda evenienza Ottimizzare la terapia antiemetica Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 43 mg/m²
Terza evenienza Interrompere il trattamento
Tossicità epatica, renale, respiratoria o altre² tossicità Grado 3 o 4 Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che la reazione indesiderata sia diventata di grado ≤ 1
Prima evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 50 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU del 25% (1.800 mg/m²)
Seconda evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 43 mg/m² Ridurre la dose di 5-FU di un ulteriore 25% (1.350 mg/m²)
Terza evenienza Interrompere il trattamento
Reazione anafilattica Prima evenienza Interrompere il trattamento
¹ V 4.0 degli CTCAE dell'NCI = versione 4.0 dei criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute.
² Esclude astenia e anoressia; l'astenia e l'anoressia di grado 3 non richiedono un aggiustamento posologico.
Tabella 2: Modifiche posologiche raccomandate per ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV per le tossicità di grado 3-4 nei pazienti omozigoti per UGT1A1*28
Grado di tossicità (valore) secondo la v 4.0¹ Aggiustamento di ONIVYDE pegylated liposomal/5-FU (per pazienti omozigoti per UGT1A1*28 senza precedente incremento³ a 70 mg/m²)
Reazioni avverse² grado 3 o 4 Non si deve avviare un nuovo ciclo di terapia prima che l'evento avverso sia diventato di grado ≤ 1
Prima evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 43 mg/m² Modifica della dose di 5-FU come nella Tabella 1
Seconda evenienza Ridurre la dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 35 mg/m² Modifica della dose di 5-FU come nella Tabella 1
Terza evenienza Interrompere il trattamento
¹ V 4.0 degli CTCAE dell'NCI = versione 4.0 dei criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute.
² Esclude astenia e anoressia; l'astenia e l'anoressia di grado 3 non richiedono un aggiustamento posologico.
³ Nel caso di aumento della dose di ONIVYDE pegylated liposomal a 70 mg/m² se tollerato nei cicli successivi, le modifiche delle dosi raccomandate devono seguire la Tabella 1.
Popolazioni particolari Compromissione epatica Non sono stati condotti studi dedicati sulla compromissione epatica con ONIVYDE pegylated liposomal.
Si deve evitare di utilizzare ONIVYDE pegylated liposomal nei pazienti con bilirubina > 2,0 mg/dl, o con aspartato amminotransferasi (AST) e alanina amminotransferasi (ALT) > 2,5 volte il limite superiore della norma (LSN) o > 5 volte il LSN in presenza di metastasi epatiche (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale Non sono stati condotti studi dedicati sul compromissione renale con ONIVYDE pegylated liposomal.
Non si raccomanda alcun aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Si sconsiglia l'uso di ONIVYDE pegylated liposomal nei pazienti con compromissione renale severa (CLcr < 30 ml/min).
Anziani Il 41% dei pazienti trattati con ONIVYDE pegylated liposomal nel programma clinico aveva ≥ 65 anni.
Non si raccomanda alcun aggiustamento posologico.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di ONIVYDE pegylated liposomal nei bambini e negli adolescenti di età ≤ 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione ONIVYDE pegylated liposomal è per uso endovenoso.
Il concentrato deve essere diluito prima della somministrazione e somministrato come una singola infusione endovenosa nell'arco di 90 minuti.
Per maggiori dettagli, vedere il paragrafo 6.6.
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale ONIVYDE pegylated liposomal è un medicinale citotossico.
Si raccomanda l'uso di guanti, occhiali e indumenti di protezione durante la manipolazione o la somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal.
Il personale in gravidanza non deve manipolare ONIVYDE pegylated liposomal.

Avvertenze e precauzioni

Generali ONIVYDE pegylated liposomal è una formulazione liposomiale di irinotecan con proprietà farmacocinetiche differenti rispetto a irinotecan non-liposomiale.
La concentrazione della dose e la potenza sono differenti rispetto a irinotecan non-liposomiale.
ONIVYDE pegylated liposomal non è equivalente alle formulazioni di altri irinotecan non-liposomiali e non deve essere scambiato con esse.
Nel limitato numero di pazienti esposti in precedenza a irinotecan non-liposomiale, non è stato dimostrato alcun beneficio apportato da ONIVYDE pegylated liposomal.
Mielosoppressione/neutropenia Durante il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal si raccomanda il monitoraggio dell'emocromo completo.
I pazienti devono essere informati del rischio di neutropenia e del significato della febbre.
Il tempo medio al nadir per la neutropenia di grado ≥ 3 è di 23 giorni (intervallo 8-104 giorni) dopo la prima dose di trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal.
La neutropenia febbrile (temperatura corporea > 38 °C e conta dei neutrofili ≤ 1.000 cellule/mm³) deve essere trattata d'urgenza in ospedale con antibiotici ad ampio spettro per via endovenosa.
ONIVYDE pegylated liposomal deve essere sospeso in presenza di febbre neutropenica o qualora la conta dei neutrofili scendesse al di sotto di 1.500 cellule/mm³.
In pazienti con adenocarcinoma metastatico del pancreas trattati con ONIVYDE pegylated liposomal è stata osservata sepsi con febbre neutropenica e conseguente shock settico con esito fatale.
Nei pazienti che hanno sviluppato gravi eventi ematologici si raccomanda una riduzione della dose o l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti con insufficienza midollare severa non devono essere trattati con ONIVYDE pegylated liposomal.
Una precedente radioterapia addominale aumenta il rischio di neutropenia e neutropenia febbrile severe in seguito al trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal.
Nei pazienti che hanno ricevuto in precedenza un'irradiazione addominale si raccomanda un attento monitoraggio del conteggio delle cellule ematiche; si deve inoltre prendere in considerazione l'uso dei fattori di crescita mieloidi.
Si deve prestare particolare attenzione nei pazienti ai quali ONIVYDE pegylated liposomal viene somministrato in concomitanza con l'irradiazione.
Nei pazienti con deficit della glucuronidazione della bilirubina, come quelli affetti dalla sindrome di Gilbert, il rischio di mielosoppressione durante la terapia con ONIVYDE pegylated liposomal può essere maggiore.
Rispetto ai pazienti caucasici, gli asiatici sono più a rischio di sviluppare neutropenia severa e neutropenia febbrile in seguito al trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV (vedere paragrafi 4.8 e 5.2).
Effetti immunosoppressivi e vaccini La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati in pazienti immunocompromessi a causa di medicinali chemioterapici, incluso ONIVYDE pegylated liposomal, può dare luogo a infezioni gravi o fatali; per questo motivo si deve evitare di praticare vaccinazioni con vaccini vivi.
È possibile somministrare vaccini uccisi o inattivati; tuttavia la risposta a tali vaccini può essere ridotta.
Interazioni con induttori forti del CYP3A4 ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere somministrato con induttori forti dell'enzima CYP3A4 come anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital o carbamazepina), rifampicina, rifabutina e iperico, a meno che non vi sia alcuna alternativa terapeutica.
La dose iniziale adeguata per i pazienti che assumono questi anticonvulsivanti o altri induttori forti non è stata definita.
Si deve prendere in considerazione la sostituzione di questi con terapie prive di attività di induzione enzimatica almeno 2 settimane prima dell'inizio della terapia con ONIVYDE pegylated liposomal (vedere paragrafo 4.5).
Interazioni con inibitori forti di CYP3A4 o con inibitori forti di UGT1A1 ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere somministrato con inibitori forti dell'enzima CYP3A4 (per es.: succo di pompelmo, claritromicina, indinavir, itraconazolo, lopinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telaprevir, voriconazolo).
Gli inibitori forti del CYP3A4 devono essere sospesi almeno 1 settimana prima di iniziare la terapia con ONIVYDE pegylated liposomal.
ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere somministrato con inibitori forti dell'UGT1A (per es.: atazanavir, gemfibrozil, indinavir) a meno che non vi sia alcuna alternativa terapeutica.
Diarrea La diarrea può manifestarsi precocemente (esordio in ≤ 24 ore dall'inizio di ONIVYDE pegylated liposomal) o tardivamente (> 24 ore) (vedere paragrafo 4.8).
Nei pazienti che manifestano diarrea precoce si deve prendere in considerazione la profilassi o il trattamento con atropina, a meno che non sia controindicato.
I pazienti devono essere informati del rischio di diarrea tardiva che può essere debilitante e, in rare occasioni, potenzialmente fatale dal momento che feci costantemente sciolte o acquose possono provocare disidratazione, squilibrio elettrolitico, colite, ulcerazione gastrointestinale, infezione o sepsi.
Non appena si presentano le prime feci liquide, il paziente deve iniziare a bere grandi quantità di bevande contenenti elettroliti.
I pazienti devono avere loperamide (o un farmaco equivalente) prontamente disponibile per iniziare il trattamento per la diarrea tardiva.
L'assunzione della loperamide deve iniziare alla prima comparsa di feci poco formate o sciolte o al primo manifestarsi di una frequenza delle evacuazioni superiore alla norma.
La loperamide deve essere somministrata fino a quando il paziente è libero dalla diarrea da almeno 12 ore.
Se la diarrea persiste per più di 24 ore mentre il paziente è in terapia con la loperamide, prendere in considerazione l'aggiunta di un antibiotico orale di supporto (per es.: fluorochinolone per 7 giorni).
A causa del rischio di ileo paralitico la loperamide non deve essere utilizzata per più di 48 ore consecutive.
Se la diarrea persiste per più di 48 ore, sospendere la loperamide, effettuare un monitoraggio degli elettroliti liquidi e rimpiazzarli, e proseguire la terapia antibiotica di supporto fino alla risoluzione dei sintomi di contorno.
Il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal deve essere posposto fino a quando la diarrea diventa di grado ≤ 1 (2 o 3 evacuazioni al giorno in più rispetto alla frequenza pre-trattamento).
ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere somministrato a pazienti con ostruzione intestinale, e malattia infiammatoria intestinale cronica, fino alla risoluzione.
In seguito a diarrea di grado 3 o 4, la successiva dose di ONIVYDE pegylated liposomal deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni colinergiche La diarrea a esordio precoce può essere accompagnata da sintomi colinergici quali rinite, salivazione aumentata, rossore, sudorazione, bradicardia, miosi e iperperistalsi.
In presenza di sintomi colinergici si deve somministrare atropina.
Reazioni acute all'infusione e reazioni correlate Nei pazienti sottoposti al trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal sono state segnalate reazioni all'infusione costituite principalmente da eruzione cutanea, orticaria, edema periorbitale o prurito.
Nuovi eventi (tutti di grado 1 o di grado 2) si sono verificati di solito durante la fase iniziale del trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal e solo in 2 pazienti su 10 sono stati osservati eventi dopo la quinta dose.
Possono verificarsi reazioni da ipersensibilità, inclusa la reazione acuta all'infusione, reazione anafilattica/anafilattoide e angioedema.
In caso di gravi reazioni da ipersensibilità, ONIVYDE pegylated liposomal deve essere interrotto.
Precedente procedura di Whipple I pazienti sottoposti in precedenza a una procedura di Whipple sono a più alto rischio di infezioni gravi in seguito al trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal associato a 5-FU e LV (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono essere monitorati per evidenziare i segni di infezione.
Disturbi vascolari ONIVYDE lipsomiale pegilato è stato associato ad eventi tromboembolici quali embolia polmonare, trombosi venosa e tromboembolia arteriosa.
È necessario effettuare una attenta anamnesi per identificare pazienti con molteplici fattori di rischio in aggiunta alla neoplasia sottostante.
I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi del tromboembolismo e avvisati di contattare immediatamente il proprio medico o l'infermiere qualora tali segni o sintomi si verifichino.
Tossicità polmonare Eventi simili alla malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease, ILD) con esito fatale si sono verificati in pazienti che assumevano irinotecan non-liposomiale.
Non sono stati segnalati casi di eventi ILD-simili con la terapia con ONIVYDE pegylated liposomal negli studi clinici.
I fattori di rischio includono una malattia polmonare preesistente, l'uso di medicinali pneumotossici o di fattori stimolanti le colonie o l'essersi sottoposti in precedenza a radioterapia.
I pazienti con fattori di rischio devono essere sottoposti a un attento monitoraggio per evidenziare sintomi respiratori prima e durante la terapia con ONIVYDE pegylated liposomal.
In una piccola percentuale di pazienti arruolati in uno studio clinico con irinotecan, la radiografia del torace ha mostrato un aspetto reticolo-nodulare.
Dispnea di nuova insorgenza o in progressione, tosse e febbre richiedono l'immediata interruzione del trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal, in attesa della valutazione diagnostica.
Nei pazienti con diagnosi di ILD confermata, ONIVYDE pegylated liposomal deve essere sospeso.
Compromissione epatica I pazienti con iperbilirubinemia hanno presentato concentrazioni più elevate di SN-38 totale (metabolita attivo di irinotecan, vedere paragrafo 5.2), con un maggiore rischio di neutropenia.
Nei pazienti con bilirubina totale di 1,0-2,0 mg/dl si deve effettuare il monitoraggio periodico dell'emocromo completo.
È necessario procedere con cautela nei pazienti con compromissione epatica (bilirubina > 2 volte il limite superiore della norma [LSN]; transaminasi > 5 volte LSN).
È necessario procedere con cautela quando si somministra ONIVYDE pegylated liposomal in associazione con altri medicinali epatotossici, soprattutto in presenza di una compromissione epatica preesistente.
Compromissione renale L'uso di ONIVYDE pegylated liposomal nei pazienti con compromissione renale significativa non è stato stabilito (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti sottopeso (indice di massa corporea < 18,5 kg/m²) Nello studio clinico che ha valutato ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, 5 degli 8 pazienti sottopeso hanno sviluppato reazioni indesiderate di grado 3 o 4, prevalentemente mielosoppressione, mentre in 7 pazienti su 8 è stata necessaria una modifica della dose, come la somministrazione ritardata, la riduzione della dose o l'interruzione della somministrazione.
Si deve prestare particolare attenzione con l'uso di ONIVYDE pegylated liposomal nei pazienti con indice di massa corporea <18,5 kg/m².
Eccipienti Questo medicinale contiene 33,1 mg di sodio per flaconcino, equivalenti a 1,65% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Interazioni

Le informazioni sulle interazioni farmacologiche con ONIVYDE pegylated liposomal sono tratte dalla letteratura scientifica pubblicata relativa a irinotecan non-liposomiale.
Interazioni che incidono sull'uso di ONIVYDE pegylated liposomal Induttori forti del CYP3A4 Nei pazienti che assumono irinotecan non-liposomiale in concomitanza con gli anticonvulsivanti induttori dell'enzima CYP3A4 fenitoina, fenobarbital o carbamazepina, si riduce notevolmente l'esposizione a irinotecan (riduzione dell'AUC del 12% con iperico, del 57%-79% con fenitoina, fenobarbital o carbamazepina) e al suo metabolita attivo SN-38 (riduzione dell'AUC del 42% con iperico, del 36%-92% con fenitoina, fenobarbital o carbamazepina).
Quindi la co-somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal con induttori del CYP3A4 può ridurre l'esposizione sistemica di ONIVYDE pegylated liposomal.
Inibitori forti del CYP3A4 e inibitori dell'UGT1A1 Nei pazienti che assumono in concomitanza irinotecan non-liposomiale e ketoconazolo, un inibitore di CYP3A4 e UGT1A1, l'esposizione a SN-38 metabolita attivo di irinotecan, aumenta del 109%.
Quindi, la co-somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal con altri inibitori del CYP3A4 (per es.: succo di pompelmo, claritromicina, indinavir, itraconazolo, lopinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telaprevir, voriconazolo) può aumentare l'esposizione sistemica di ONIVYDE pegylated liposomal.
Sulla base dell'interazione farmacologica tra irinotecan non-liposomiale e ketoconazolo, anche la co-somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal con altri inibitori dell’UGT1A1 (per es.: atazanavir, gemfibrozil, indinavir) può aumentare l'esposizione sistemica di ONIVYDE pegylated liposomal.
Sulla base dell'analisi della farmacocinetica di popolazione, la co-somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV non altera la farmacocinetica di ONIVYDE pegylated liposomal.
Agenti antineoplastici (inclusa la flucitosina come un profarmaco del 5-fluorouracile) Gli effetti avversi di irinotecan, come la mielosoppressione, possono essere aggravati da altri agenti antineoplastici aventi un profilo di effetti avversi simile.
Non si conoscono interazioni di ONIVYDE pegylated liposomal con altri medicinali.

Effetti indesiderati

Sintesi del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza è basato sullo studio clinico NAPOLI-1.
Le seguenti reazioni avverse, considerate possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione di ONIVYDE pegylated liposomal, sono state segnalate in 264 pazienti con adenocarcinoma metastatico del pancreas; di questi, 147 avevano assunto ONIVYDE pegylated liposomal in monoterapia (100 mg/m²) e 117 ONIVYDE pegylated liposomal (70 mg/m²) in associazione con 5-FU/LV.
Le reazioni indesiderate più comuni (incidenza ≥ 20%) di ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV sono state: diarrea, nausea, vomito, appetito ridotto, neutropenia, affaticamento, astenia, anemia, stomatite e piressia.
Le reazioni avverse serie più comuni (≥ 2%) della terapia con ONIVYDE pegylated liposomal sono state diarrea, vomito, neutropenia febbrile, nausea, piressia, sepsi, disidratazione, shock settico, infezione polmonare, insufficienza renale acuta e trombocitopenia.
I tassi delle reazioni avverse che hanno comportato l'interruzione permanente del trattamento sono stati dell'11% per il braccio di ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV e del 12% per il braccio della monoterapia.
Le reazioni avverse che hanno comportato l'interruzione segnalate con maggiore frequenza sono state infezione e diarrea per il braccio di ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV e vomito e diarrea per il braccio della monoterapia.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse descritte in questo paragrafo derivano dai dati dello studio e dall'esperienza successiva alla commercializzazione di Onivyde Pegylated Liposomal.
Le razioni avverse che possono verificarsi durante il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal sono riepilogate qui sotto e vengono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e per categoria di frequenza (Tabella 3).
All'interno di ogni classe di sistemi e organi e categoria di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di serietà.
Le categorie di frequenza utilizzate per le reazioni indesiderate sono: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)* e non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
Tabella 3: Reazioni avverse segnalate con la terapia con ONIVYDE pegylated liposomal
Classificazione per sistemi e organi MedDRA Frequenza delle reazioni avverse*
Infezioni e infestazioni Comuni: shock settico, sepsi, infezione polmonare, neutropenia febbrile, gastroenterite, candidiasi orale
Non comuni: sepsi biliare
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comuni: neutropenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia
Comuni: linfopenia
Disturbi del sistema immunitario Non comuni: ipersensibilità
Non nota: reazione anafilattica/anafilattoide, angioedema
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comuni: ipokaliemia, ipomagnesiemia, disidratazione, appetito ridotto
Comuni: ipoglicemia, iponatremia, ipofosfatemia
Disturbi psichiatrici Comuni: insonnia
Patologie del sistema nervoso Molto comuni: capogiro
Comuni: sindrome colinergica, disgeusia
Patologie cardiache Comuni: ipotensione
Patologie vascolari Comuni : embolia polmonare e infarto polmonare, embolia, trombosi venosa profonda
Non comuni: trombosi
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comuni : dispnea, disfonia
Non comuni: ipossia
Patologie gastrointestinali Molto comuni: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, stomatite
Comuni: colite, emorroidi
Non comuni: esofagite, proctite
Patologie epatobiliari Comuni: ipoalbuminemia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comuni: alopecia
Comuni: prurito
Non comuni: orticaria, eruzione cutanea, eruzione cutanea maculo-papulare, alterazione del colore delle unghie
Non nota: eritema
Patologie renali e urinarie Comuni: insufficienza renale acuta
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comuni: piressia, edema periferico, infiammazione della mucosa, affaticamento, astenia
Comuni: reazione correlata a infusione, edema
Esami diagnostici Molto comuni : calo ponderale
Comuni : bilirubina aumentata, alanina amminotransferasi aumentata, aspartato amminotransferasi aumentata, aumento del rapporto internazionale normalizzato
* A causa delle dimensioni ridotte del campione, dallo studio NAPOLI-1 non è possibile stimare la frequenza rara.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Nello studio clinico NAPOLI-1 sono state osservate le seguenti reazioni indesiderate: Mielosoppressione La mielosoppressione (neutropenia/leucopenia, trombocitopenia e anemia) è risultata più comune nel braccio ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV rispetto al braccio di controllo 5-FU/LV.
Neutropenia/leucopenia La neutropenia/leucopenia è stata la più degna di nota tra le tossicità ematologiche importanti.
Neutropenia di grado 3 o superiore si è verificata con frequenza maggiore nei pazienti trattati con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV (27,4%) rispetto ai pazienti trattati con 5-FU/LV (1,5%).
Febbre neutropenica/sepsi è comparsa più di frequente nel braccio dell'associazione ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV [in 4 pazienti (3,4%)] rispetto al braccio di controllo 5-FU/LV [in 1 paziente (0,7%)].
Trombocitopenia Trombocitopenia di grado 3 o superiore si è verificata nel 2,6% dei pazienti trattati con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV e nello 0% dei pazienti trattati con 5-FU/LV.
Anemia Anemia di grado 3 o superiore si è verificata nel 10,3% dei pazienti trattati con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV e nel 6,7% dei pazienti trattati con 5-FU/LV.
Insufficienza renale acuta Sono stati identificati casi di compromissione renale e insufficienza renale acuta, di solito in pazienti ipovolemici a causa di nausea/vomito e/o diarrea.
Insufficienza renale acuta è stata segnalata in 6 dei 117 pazienti (5,1%) nel braccio ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, in 10 dei 147 pazienti (6,8%) nel braccio ONIVYDE pegylated liposomal in monoterapia e in 6 dei 134 pazienti (4,5%) del braccio 5-FU/LV.
Diarrea e reazioni avverse correlate La diarrea è una reazione avversa molto comune che induce colite, ileo, gastroenterite, affaticamento, disidratazione, calo ponderale, tossicità renali, iponatremia e ipokaliemia.
Sono stati identificati casi di compromissione renale e insufficienza renale acuta, di solito in pazienti divenuti ipovolemici a causa di vomito e/o diarrea gravi.
Nello studio clinico, diarrea di grado 3 o di grado 4 si è verificata in 15 pazienti su 117 (12,8%) che assumevano ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV.
Per i pazienti che hanno sviluppato diarrea tardiva, il tempo mediano alla comparsa della diarrea è stato di 8 giorni dalla precedente dose di ONIVYDE pegylated liposomal.
Può verificarsi, ed è di solito transitoria, diarrea a esordio precoce, che in genere si manifesta ≤ 24 ore dopo la somministrazione della dose.
La diarrea a esordio precoce può essere anche accompagnata da sintomi colinergici che possono includere rinite, salivazione aumentata, rossore, sudorazione, bradicardia, miosi e iperperistalsi che può indurre crampi addominali.
Nello studio clinico, diarrea a esordio precoce si è verificata in 35 pazienti (29,9%) e gli eventi colinergici si sono verificati in 4 pazienti (3,4%) che assumevano ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV.
Con diarrea di grado 2-4 sospendere ONIVYDE pegylated liposomal e iniziare il trattamento per la diarrea.
In seguito al ritorno a diarrea di grado 1, riprendere ONIVYDE pegylated liposomal a dose ridotta (vedere paragrafo 4.2).
Reazione all'infusione Reazioni acute all'infusione sono state segnalate in 8 dei 117 pazienti (6,8%) nel braccio ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, in 3 dei 147 pazienti (2,0%) nel braccio ONIVYDE pegylated liposomal in monoterapia e in 8 dei 134 pazienti (6,0%) del braccio 5-FU/LV.
Altre popolazioni particolari Anziani Complessivamente, non sono state segnalate differenze cliniche importanti nella sicurezza o nell'efficacia tra i pazienti di età ≥ 65 anni o di età < 65 anni, nonostante sia stata osservata una maggiore frequenza di interruzione (14,8% vs 7,9%) nel primo gruppo trattato con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV nello studio NAPOLI-1 e in alcuni casi le reazioni avverse non si sono risolte.
Le reazioni avverse di grado 3 o superiore e quelle serie emergenti dal trattamento sono state più frequenti nei pazienti di età < 65 anni (84,1% e 50,8%) rispetto ai pazienti di età ≥ 65 anni (68,5% e 44,4%).
Viceversa, nei pazienti con > 75 anni (n=12) le reazioni avverse serie, il ritardo nella somministrazione, la riduzione della dose e l'interruzione sono stati più frequenti che nei pazienti con ≤ 75 anni (n=105) durante il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV nello studio sull'adenocarcinoma metastatico del pancreas.
Popolazione asiatica Rispetto ai caucasici, nei pazienti asiatici è stata osservata una minore incidenza di diarrea [14 caucasici su 73 (19,2%) hanno avuto diarrea di grado ≥ 3 rispetto a 1 asiatico su 33 (3,3%) con diarrea di grado ≥ 3], ma una maggiore incidenza e una gravità superiore di neutropenia.
Nei pazienti che assumevano ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, l'incidenza di neutropenia di grado ≥ 3 è risultata più elevata tra i pazienti asiatici [18 su 33 (55%)] rispetto ai pazienti caucasici [13 su 73 (18%)].
Febbre neutropenica/sepsi neutropenica è stata riportata nel 6% dei pazienti asiatici rispetto all'1% dei pazienti caucasici.
Questo dato è compatibile con l'analisi farmacocinetica di popolazione che ha mostrato una minore esposizione a irinotecan e una maggiore esposizione al suo metabolita attivo SN-38 negli asiatici rispetto ai caucasici.
Pazienti con compromissione epatica Negli studi clinici su irinotecan non-liposomiale somministrato con un regime posologico settimanale, i pazienti con livelli basali di bilirubina sierica totale leggermente elevati (1,0-2,0 mg/dl) hanno avuto una probabilità significativamente maggiore di sviluppare neutropenia di grado 3 o di grado 4 durante il primo ciclo rispetto a quelli con livelli di bilirubina inferiori a 1,0 mg/dl.
Pazienti con precedente procedura di Whipple Nello studio clinico che ha valutato ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, i pazienti sottoposti in precedenza a una procedura di Whipple sono risultati a più alto rischio di infezioni serie in seguito al trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV [9 su 29 (30%) rispetto a 11 su 88 (12,5%) pazienti senza precedente procedura di Whipple].
Pazienti con allele UGT1A1 I soggetti 7/7 omozigoti per l'allele UGT1A1*28 sono più a rischio di neutropenia con irinotecan non-liposomiale.
Nello studio clinico che ha valutato ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, la frequenza di neutropenia di grado ≥ 3 in questi pazienti [2 su 7 (28,6%)] è risultata simile alla frequenza nei pazienti non omozigoti per l'allele UGT1A1*28 che hanno assunto una dose iniziale di ONIVYDE pegylated liposomal di 70 mg/m² [30 su 110 (27,3%)] (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti sottopeso (indice di massa corporea < 18,5 kg/m²) Nello studio clinico che ha valutato ONIVYDE pegylated liposomal +5-FU/LV, 5 degli 8 pazienti sottopeso hanno sviluppato una reazione avversa di grado 3 o 4, prevalentemente mielosoppressione, mentre in 7 pazienti su 8 è stata necessaria una modifica della dose, come la somministrazione ritardata, la riduzione della dose o l'interruzione della somministrazione (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco all’ indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/contraccezione negli uomini e nelle donne Durante il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal e per i 7 mesi successivo, le donne in età fertile devono utilizzare una contraccezione efficace.
Durante il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal e per i 4 mesi successivi, gli uomini devono utilizzare il preservativo.
Gravidanza Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di ONIVYDE pegylated liposomal nelle donne in gravidanza.
Se somministrato alla donna in gravidanza ONIVYDE pegylated liposomal può danneggiare il feto, dal momento che irinotecan, il principale componente, ha dimostrato di essere embriotossico e teratogeno negli animali (vedere paragrafo 5.3).
Quindi sulla base dei risultati degli studi sugli animali e del meccanismo d'azione di irinotecan, ONIVYDE pegylated liposomal non deve essere utilizzato in gravidanza se non strettamente necessario.
Se ONIVYDE pegylated liposomal viene utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, la si deve informare del potenziale rischio per il feto.
Allattamento al seno Non è noto se ONIVYDE pegylated liposomal o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
A causa delle possibili reazioni indesiderate serie di ONIVYDE pegylated liposomal nei neonati allattati al seno, ONIVYDE pegylated liposomal è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3) Le pazienti non devono allattare fino a un mese dopo l'ultima somministrazione.
Fertilità Non sono disponibili dati sull'impatto di ONIVYDE pegylated liposomal sulla fertilità negli esseri umani.
Dopo somministrazioni giornaliere multiple di irinotecan negli animali, è stato dimostrato che irinotecan non-liposomiale causa atrofia degli organi riproduttivi maschili e femminili (vedere paragrafo 5.3).
Prima di iniziare il trattamento con ONIVYDE pegylated liposomal, valutare la possibilità di consigliare i pazienti sulla conservazione dei gameti.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare.
Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.