OCTANATE INIET FL 5ML100UI/ML

340,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FATTORE VIII UMANO DI COAGULAZIONE/FATTORE DI VON WILLEBRAND
  • ATC: B02BD02
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 31/05/2017

Trattamento e profilassi dell’emorragia in pazienti affetti da emofilia A (carenza congenita del fattore VIII). Octanate può essere utilizzato per tutte le fasce d’età. Questa preparazione non contiene il fattore di von Willebrand in quantità farmacologicamente efficaci e non è pertanto indicato per la malattia di von Willebrand.
Octanate 100 UI/ml Ogni flaconcino contiene nominalmente 500 UI del fattore VIII della coagulazione umano. Il prodotto contiene circa 100 UI* per ml del fattore VIII della coagulazione umano dopo ricostituzione con 5 ml di solvente. Il prodotto contiene circa ≤ 60 UI per ml del fattore di von Willebrand (VWF:RCo). Octanate 200 UI/ml Ogni flaconcino contiene nominalmente 1000 UI del fattore VIII della coagulazione umano. Il prodotto contiene circa 200 UI* per ml del fattore VIII della coagulazione umano dopo ricostituzione con 5 ml di solvente. Il prodotto contiene circa ≤ 120 UI per ml del fattore di von Willebrand (VWF:RCo) *Il titolo (UI) è determinato utilizzando il test cromogenico della Farmacopea Europea. L’attività specifica media di Octanate è ≥ 100 UI/mg di proteina. Prodotto da plasma di donatori umani. Eccipienti con effetti noti: Sodio fino a 1,75 mmol (40 mg) per dose Concentrazione di sodio dopo ricostituzione: 250-350 mmol/l Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’emofilia.
Monitoraggio del trattamento Durante il trattamento si consiglia di determinare in modo appropriato i livelli del fattore VIII per guidare la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni ripetute.
La risposta al fattore VIII può variare nei singoli pazienti, dimostrando differenti emivite e recuperi.
Nei pazienti sottopeso o sovrappeso può essere necessario aggiustare la dose in base al peso corporeo.
In particolare, in caso di interventi di chirurgia maggiore è indispensabile effettuare un accurato monitoraggio della terapia sostitutiva mediante l’analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore VIII).
Posologia La dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della carenza del fattore VIII, dalla sede e dall’entità dell’emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente.
Il numero delle unità del fattore VIII somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), che sono correlate all’attuale standard OMS per concentrati di prodotti a base di fattore VIII.
L’attività del fattore VIII nel plasma è espressa in percentuale (rispetto al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (rispetto allo Standard Internazionale per il fattore VIII nel plasma).
Una Unità Internazionale (UI) di attività del fattore VIII è equivalente alla quantità di fattore VIII contenuta in un ml di plasma umano normale.
Trattamento al bisogno Il calcolo della dose richiesta di fattore VIII si basa sul riscontro empirico che 1 Unità Internazionale (UI) del fattore VIII per kg di peso corporeo incrementa l’attività plasmatica del fattore VIII dell’1,5-2% dell’attività normale.
Il dosaggio richiesto è stabilito con la seguente formula: Unità richieste = peso corporeo (kg) x incremento desiderato del fattore VIII (%) (UI/dl) x 0,5 La quantità da somministrare e la frequenza delle somministrazioni devono sempre essere orientate all’efficacia clinica nel singolo caso.
Se compaiono i seguenti eventi emorragici, l’attività del fattore VIII non deve scendere sotto il livello di attività plasmatica richiesto (in% rispetto al normale) per il corrispondente periodo.
La seguente tabella può essere utilizzata per indirizzare il dosaggio negli episodi emorragici e in caso di interventi chirurgici:
Grado dell’emorragia/Tipo di intervento chirurgico Livello del Fattore VIII richiesto (%) (UI/dl) Frequenza somministrazioni (ore)/Durata della terapia (giorni)
EMORRAGIA   
Emartro in fase precoce, emorragie muscolari o sanguinamento orale 20-40 Ripetere ogni 12-24 ore per almeno 1 giorno, fino alla risoluzione dell’episodio emorragico come indicato dal dolore o a guarigione avvenuta
Emartri, emorragie muscolari o ematomi 30-60 Ripetere l’infusione ogni 12-24 ore per più estesi.3-4 giorni o più, fino a quando il dolore e l’infermità acuta sono risolti.
Episodi emorragici a rischio per la vita. 60-100 Ripetere l’infusione ogni 8-24 ore sino alla scomparsa del pericolo.
TRATTAMENTO CHIRURGICO   
Chirurgia minore Compresa estrazione dentale 30-60 Ogni 24 ore, per almeno 1 giorno, sino a cicatrizzazione.
Chirurgia maggiore 80-100 Ripetere l’infusione per 8-24 ore sino ad una adeguata cicatrizzazione della ferita, continuare poi la terapia per (pre e post almeno altri 7 giorni per mantenere operatorio) l’attività del Fattore VIII al 30%-60%.
Profilassi Nel caso della profilassi anti-emorragica a lungo termine in pazienti con grave emofilia A si devono somministrare dosi di 20 - 40 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo a intervalli di 2-3 giorni.
In alcuni casi, soprattutto nei pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli di dosaggio più brevi o dosi maggiori.
Infusione continua Prima del trattamento chirurgico, deve essere eseguita un’analisi farmacocinetica per ottenere una stima della clearance.
La velocità iniziale di infusione può essere calcolata nel seguente modo: clearance x livello allo stato stazionario desiderato = velocità di infusione (UI/kg/h).
Dopo le 24 ore iniziali di infusione continua, la clearance deve essere calcolata di nuovo ogni giorno utilizzando l’equazione dello stato stazionario con il livello misurato e la velocità di infusione nota.
Popolazione pediatrica Uno studio clinico condotto su 15 pazienti di età uguale o inferiore ai 6 anni non ha evidenziato alcuna necessità di dosaggio specifico per i bambini.
Per il trattamento e la profilassi la posologia è la stessa negli adulti e nei bambini.
Modo di somministrazione Uso endovenoso.
Si raccomanda di non somministrare più di 2 - 3 ml al minuto.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Per migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, la denominazione e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere registrati accuratamente.
Ipersensibilità Con Octanate sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico.
Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore VIII.
Se si verificano sintomi di ipersensibilità, i pazienti devono essere avvisati di sospendere immediatamente l’uso del prodotto e contattare il proprio medico.
I pazienti devono essere informati sui segni precoci delle reazioni di ipersensibilità, tra cui pomfi, orticaria generalizzata, oppressione toracica, sibili respiratori, ipotensione e anafilassi.
In caso di shock si devono osservare gli attuali standard clinici per il trattamento dello shock.
Inibitori La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) verso il fattore VIII rappresenta una complicanza nota nel trattamento di soggetti affetti da emofilia A.
Tali inibitori sono generalmente immunoglobuline IgG dirette contro l’attività procoagulante del fattore VIII, e sono quantificate in Unità Bethesda (UB) per ml di plasma per mezzo del saggio modificato.
Il rischio di sviluppare inibitori è correlato alla gravità della malattia e al tempo di esposizione al fattore VIII, essendo maggiore entro i primi 50 giorni di esposizione, ma che continua per tutta la vita, sebbene il rischio non sia comune.
La rilevanza clinica dello sviluppo di inibitori dipenderà dal titolo dell’inibitore: il basso titolo inciderà meno sul rischio di risposta clinica insufficiente rispetto agli inibitori ad alto titolo.
In generale, tutti i pazienti trattati con prodotti a base di fattore VIII della coagulazione devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori mediante appropriate osservazioni cliniche ed esami di laboratorio.
Se non si ottengono i livelli plasmatici di attività del fattore VIII attesi, o se l'emorragia non è controllata con una dose adeguata, deve essere eseguito un esame al fine di determinare se siano presenti inibitori del fattore VIII.
Nei pazienti con livelli elevati di inibitore, la terapia con fattore VIII potrebbe non essere efficace e devono essere prese in considerazione altre soluzioni terapeutiche.
La gestione di questi pazienti deve essere affidata a medici con esperienza nel trattamento dell’emofilia e degli inibitori del fattore VIII.
Eventi cardiovascolari Nei pazienti con esistenti fattori di rischio cardiovascolare, la terapia sostitutiva con FVIII può aumentare il rischio cardiovascolare.
Complicanze da catetere Se è necessario un dispositivo di accesso venoso centrale (CVAD), è necessario considerare il rischio di complicanze legate al CVAD, che includono infezioni locali, batteriemia e trombosi nella sede del catetere.
Agenti trasmissibili Misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marcatori di infezione e l'inclusione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione / rimozione dei virus.
Nonostante questo, quando sono somministrati prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere totalmente esclusa.
Questo vale anche per virus sconosciuti o emergenti ed altri agenti patogeni.
Le misure adottate sono considerate efficaci per virus capsulati come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), Il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV), e per il virus dell’epatite A (HAV) non capsulato.
Le misure adottate possono essere di valore limitato contro i virus non capsulati come il parvovirus B19.
L'infezione da parvovirus B19 può essere grave per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per le persone con immunodeficienza o aumento dell'eritropoiesi (ad esempio anemia emolitica).
Devono essere prese in considerazione vaccinazioni adeguate (epatite A e B) per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente prodotti con fattore VIII derivante dal plasma umano.
Si raccomanda vivamente, ogni volta che viene somministrato Octanate, di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto al fine di mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.
Questo medicinale contiene fino a 1,75 mmol di sodio (40 mg) per flaconcino, equivalente al 2% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Popolazione pediatrica Le avvertenze e le precauzioni indicate si applicano sia agli adulti che ai bambini.

Interazioni

Non sono state segnalate interazioni dei prodotti a base di fattore VIII della coagulazione umana con altri prodotti medicinali.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e rossore nel sito di infusione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione toracica, formicolio, vomito, dispnea) sono state osservate raramente e possono in alcuni casi progredire in anafilassi severa (incluso lo shock).
In rare occasioni, è stata osservata la comparsa di febbre.
Lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori) può verificarsi in pazienti affetti da emofilia A trattati con fattore VIII, incluso Octanate vedere paragrafo 5.1.
L’eventuale presenza di inibitori si manifesterà come un’insufficiente risposta clinica.
In tali casi, si raccomanda di contattare un centro emofilia specializzato.
Per le informazioni sulla sicurezza in merito agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
Lista tabulata delle reazioni avverse La tabella presentata di seguito rispetta la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC e livello termine preferito).
Le frequenze sono state valutate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse Frequenza
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Rari
Shock anafilattico Molto rari
Patologie sistematiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Rari
Patologie del sistema emolinfopoietico Inibizione del fattore VIII Non comune (PTP)*
Molto comune (PUP)*
Esami diagnostici Positività agli anticorpi anti-fattore VIII Rari
*La frequenza si basa su studi con tutti i prodotti a base di fattore VIII che hanno incluso pazienti con emofilia A grave.
PTP = pazienti trattati in precedenza, PUP = pazienti non trattati in precedenza.
Popolazione pediatrica La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono uguali a quelle negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il fattore VIII.
A causa del raro manifestarsi dell’emofilia A nelle donne non è disponibile alcuna esperienza sull’impiego del fattore VIII durante la gravidanza o l’allattamento.
Di conseguenza, il fattore VIII deve essere utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento solo se chiaramente indicato.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Non congelare.
Conservare i flaconcini nella loro confezione esterna per proteggere il prodotto dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.