NUSTENDI 28CPR RIV 180MG+10MG

120,15 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ACIDO BEMPEDOICO/EZETIMIBE
  • ATC: C10BA10
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 28/01/2023

Nustendi è indicato negli adulti affetti da ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non familiare) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta: • in combinazione con una statina nei pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi di colesterolo-lipoproteina a bassa densità (low density lipoprotein-cholesterol, LDL-C) con la dose massima tollerata di una statina oltre a ezetimibe (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4), • in monoterapia in pazienti intolleranti alle statine o nei quali ne è controindicato l’uso, e che non sono in grado di raggiungere gli obiettivi di LDL-C solo con ezetimibe, • nei pazienti già in trattamento con l’associazione di acido bempedoico ed ezetimibe sotto forma di compresse distinte con o senza statina.
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 180 mg di acido bempedoico e 10 mg di ezetimibe. Eccipiente(i) con effetti noti Ciascuna compressa rivestita con film da 180 mg/10 mg contiene 71,6 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Gravidanza (vedere paragrafo 4.6) • Allattamento (vedere paragrafo 4.6) • Uso concomitante con simvastatina > 40 mg al giorno (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.5).
• La somministrazione concomitante di Nustendi con una statina è controindicata nei pazienti con malattia epatica in fase attiva o innalzamenti persistenti inspiegabili delle transaminasi sieriche.
• Qualora Nustendi sia co-somministrato con una statina, si prega di fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) per quella particolare terapia a base di statine.

Posologia

Posologia La dose raccomandata di Nustendi è pari a una compressa rivestita con film da 180 mg/10 mg assunta una volta al giorno.
Somministrazione concomitante con sequestranti degli acidi biliari La somministrazione di Nustendi deve avvenire almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari.
Terapia concomitante con simvastatina Qualora Nustendi sia co-somministrato con simvastatina, la dose di simvastatina non deve essere superiore a 20 mg al giorno (o 40 mg al giorno per i pazienti affetti da ipercolesterolemia severa e ad alto rischio di complicanze cardiovascolari, che non hanno raggiunto gli obiettivi di trattamento a dosi più basse e quando si prevede che i benefici siano superiori ai rischi potenziali) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Popolazioni speciali Pazienti anziani Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata.
I dati disponibili sono limitati nei pazienti con compromissione renale severa [definita come velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) < 30 mL/min/1,73 m²]; inoltre, i pazienti con malattia renale allo stadio terminale in dialisi non sono stati studiati con l’acido bempedoico.
In questi pazienti può essere opportuno un monitoraggio addizionale delle reazioni avverse quando viene somministrato Nustendi (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con compromissione epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh A).
Il trattamento con Nustendi non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh B) o severa (Child-Pugh C) a causa degli effetti non noti della maggiore esposizione a ezetimibe (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Nustendi nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Ogni compressa rivestita con film deve essere assunta per via orale con o senza cibo e deve essere deglutita intera.

Avvertenze e precauzioni

Potenziale rischio di miopatia con uso concomitante di statine L’acido bempedoico aumenta le concentrazioni plasmatiche delle statine (vedere paragrafo 4.5).
Occasionalmente le statine causano miopatia.
In rari casi, la miopatia può assumere la forma di rabdomiolisi associata o meno a insufficienza renale acuta secondaria alla mioglobinuria, che può portare alla morte.
Nell’esperienza post-commercializzazione con ezetimibe, sono stati segnalati casi molto rari di miopatia e rabdomiolisi.
Nella maggior parte dei casi, i pazienti che hanno manifestato rabdomiolisi stavano assumendo una statina in concomitanza con ezetimibe.
I pazienti che ricevono Nustendi come terapia aggiuntiva a una statina devono essere monitorati al fine di rilevare eventuali reazioni avverse associate all’uso di alte dosi di statine.
Tutti i pazienti che ricevono Nustendi oltre alla statina devono essere informati del potenziale aumento del rischio di miopatia e della necessità di segnalare prontamente qualsiasi inspiegabile dolore muscolare, dolorabilità o debolezza.
Se tali sintomi si verificano mentre il paziente sta ricevendo un trattamento con Nustendi e una statina, deve essere presa in considerazione una dose massima inferiore della stessa statina o una statina alternativa, o la sospensione di Nustendi e l’inizio di una terapia alternativa per l’abbassamento dei lipidi, il tutto sotto stretto monitoraggio dei livelli di lipidi e delle reazioni avverse.
Se la miopatia è confermata da un livello di creatinofosfochinasi (CPK) > 10 x limite superiore della norma (ULN), è necessario interrompere immediatamente Nustendi e qualsiasi statina che il paziente stia assumendo in concomitanza.
Raramente è stata segnalata miosite con un livello di CPK > 10 x ULN con acido bempedoico e una terapia di base con simvastatina 40 mg.
Con Nustendi non devono essere usate dosi di simvastatina > 40 mg (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Aumento dell’acido urico sierico L’acido bempedoico può aumentare il livello di acido urico sierico a causa dell’inibizione dell’OAT2 tubulare renale e può causare o aggravare l’iperuricemia e accelerare la gotta in pazienti con un’anamnesi di gotta o predisposti alla stessa (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento con Nustendi deve essere interrotto in caso di comparsa di iperuricemia accompagnata da sintomi di gotta.
Enzimi epatici elevati Negli studi clinici sono stati riportati innalzamenti di > 3 x ULN degli enzimi epatici alanina aminotransferasi (ALT) e aspartato aminotransferasi (AST) con la somministrazione di acido bempedoico.
Questi innalzamenti sono stati asintomatici e non associati a innalzamenti ≥ 2 x ULN della bilirubina o a colestasi e sono tornati al basale con il proseguimento del trattamento o in seguito a sospensione della terapia.
Negli studi clinici controllati di co-somministrazione in pazienti che assumevano ezetimibe con una statina, sono stati osservati innalzamenti consecutivi delle transaminasi (≥ 3 x ULN).
All’inizio della terapia è necessario eseguire test di funzionalità epatica.
Nel caso persista un aumento delle transaminasi > 3 x ULN, il trattamento con Nustendi deve essere sospeso (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Compromissione renale L’esperienza con l’acido bempedoico è limitata nei pazienti affetti da compromissione renale severa (definita come eGFR < 30 mL/min/1,73 m²); inoltre, i pazienti con malattia renale allo stadio terminale in dialisi non sono stati studiati con l’acido bempedoico (vedere paragrafo 5.2).
In questi pazienti può essere opportuno un monitoraggio addizionale delle reazioni avverse quando viene somministrato Nustendi.
Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica da moderata a severa (Child-Pugh B e C) Nustendi non è raccomandato a causa degli effetti sconosciuti dell’aumentata esposizione a ezetimibe (vedere paragrafo 5.2).
Fibrati La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe somministrato insieme ai fibrati non sono state stabilite.
Se si sospetta colelitiasi in un paziente cui si somministrano Nustendi e fenofibrato, sono indicate indagini sulla cistifellea e occorre sospendere la terapia (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Ciclosporina Quando si inizia il trattamento con Nustendi è necessario prestare particolare attenzione alla determinazione della ciclosporina.
È necessario monitorare le concentrazioni di ciclosporina nei pazienti che assumono Nustendi e ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
Anticoagulanti Se Nustendi viene aggiunto a warfarin, ad altri anticoagulanti cumarinici o a fluindione, il rapporto internazionale normalizzato (INR) deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Contraccezione Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento.
Alle pazienti che intendono iniziare una gravidanza deve essere consigliato di interrompere l’assunzione di Nustendi prima di interrompere le misure contraccettive.
Eccipienti Nustendi contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.
Il medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa rivestita con film da 180 mg/10 mg (dose giornaliera), ossia è essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Non sono stati condotti studi specifici di interazione farmacocinetica con Nustendi.
Le interazioni farmacologiche identificate in studi con l’acido bempedoico o ezetimibe determinano le interazioni che possono verificarsi con Nustendi.
Effetti di altri medicinali sui singoli componenti di Nustendi Fibrati La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato leggermente le concentrazioni totali di ezetimibe (rispettivamente circa 1,5 e 1,7 volte).
Fenofibrato può aumentare l’escrezione di colesterolo nella bile, determinando colelitiasi.
In uno studio pre-clinico su cani, ezetimibe ha aumentato il colesterolo nella bile della cistifellea (vedere paragrafo 5.3).
Non si può escludere un rischio litogeno associato all’uso terapeutico di Nustendi.
Se si sospetta colelitiasi in un paziente cui si somministrano Nustendi e fenofibrato, sono indicati studi sulla cistifellea e deve essere presa in considerazione una terapia ipolipemizzante alternativa (vedere paragrafo 4.4).
Ciclosporina In uno studio su otto pazienti sottoposti precedentemente a trapianto renale con clearance della creatinina > 50 mL/min e una dose stabile di ciclosporina, una singola dose da 10 mg di ezetimibe ha portato a un aumento di 3,4 volte (intervallo 2,3-7,9 volte) dell’area media sotto la curva (AUC) per ezetimibe totale rispetto a una popolazione di controllo sana, trattata con ezetimibe in monoterapia, di un altro studio (n = 17).
In un altro studio, un paziente con trapianto renale con compromissione renale severa che riceveva ciclosporina e diversi altri medicinali ha mostrato un’esposizione 12 volte maggiore a ezetimibe totale rispetto ai pazienti di controllo concomitanti che ricevevano ezetimibe in monoterapia.
In uno studio crossover a due periodi su dodici soggetti sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una singola dose di ciclosporina da 100 mg al giorno 7 ha determinato un aumento medio del 15% nell’AUC della ciclosporina (intervallo dal 10% di diminuzione al 51% di aumento) rispetto a una singola dose di ciclosporina da 100 mg in monoterapia.
Non è stato condotto uno studio controllato in riferimento all’effetto di ezetimibe cosomministrato sull’esposizione alla ciclosporina nei pazienti con trapianto renale.
Quando si inizia il trattamento con Nustendi è necessario prestare particolare attenzione alla determinazione della ciclosporina.
È necessario monitorare le concentrazioni di ciclosporina nei pazienti che assumono Nustendi e ciclosporina (vedere paragrafo 4.4).
Colestiramina La somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito l’AUC media di ezetimibe totale (ezetimibe più ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%.
La riduzione incrementale di LDL-C dovuta all’aggiunta di Nustendi alla colestiramina può essere rallentata da questa interazione (vedere paragrafo 4.2).
Interazioni farmacologiche mediate dai trasportatori Gli studi in vitro di interazione farmacologica indicano che l’acido bempedoico, così come il suo metabolita attivo e la sua forma glucuronata, non sono substrati dei trasportatori di farmaci comunemente caratterizzati, ad eccezione dell’acido bempedoico glucuronide, che è un substrato per OAT3.
Probenecid Probenecid, un inibitore della glucuronoconiugazione, è stato studiato per valutare il potenziale effetto di questi inibitori sulla farmacocinetica dell’acido bempedoico.
La somministrazione di acido bempedoico 180 mg con probenecid allo stato stazionario ha portato a un aumento di 1,7 volte dell’AUC dell’acido bempedoico e a un aumento di 1,9 volte dell’AUC del metabolita attivo dell’acido bempedoico (ESP15228).
Questi innalzamenti non sono clinicamente significativi e non hanno alcun impatto sulle raccomandazioni di dosaggio.
Effetti dei singoli componenti di Nustendi su altri medicinali Statine Le interazioni farmacocinetiche tra acido bempedoico 180 mg e simvastatina 40 mg, atorvastatina 80 mg, pravastatina 80 mg e rosuvastatina 40 mg sono state valutate in studi clinici.
La somministrazione di una singola dose di simvastatina 40 mg con acido bempedoico 180 mg allo stato stazionario ha portato a un aumento di 2 volte dell’esposizione all’acido simvastatinico.
Innalzamenti da 1,4 a 1,5 volte dell’AUC di atorvastatina, pravastatina e rosuvastatina (somministrate in dosi singole) e/o dei loro metaboliti principali sono stati osservati se somministrate in concomitanza con acido bempedoico 180 mg.
Sono stati osservati innalzamenti superiori quando queste statine sono state somministrate in concomitanza con una dose di acido bempedoico superiore a quella terapeutica da 240 mg (vedere paragrafo 4.4).
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando ezetimibe è stato somministrato in concomitanza con atorvastatina, simvastatina, pravastatina, lovastatina, fluvastatina o rosuvastatina.
Interazioni farmacologiche mediate dai trasportatori L’acido bempedoico e il suo glucuronide inibiscono debolmente OATP1B1 e OATP1B3 a concentrazioni clinicamente rilevanti.
La somministrazione concomitante di Nustendi con medicinali che sono substrati per OATP1B1 o OATP1B3 [ovvero bosentan, fimasartan, asunaprevir, glecaprevir, grazoprevir, voxilaprevir e statine come atorvastatina, pravastatina, fluvastatina, pitavastatina, rosuvastatina e simvastatina (vedere paragrafo 4.4)] può provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali.
L’acido bempedoico inibisce OAT2 in vitro, con la probabilità che sia il meccanismo responsabile di innalzamenti minori di creatinina sierica e acido urico (vedere paragrafo 4.8).
L’inibizione di OAT2 da parte dell’acido bempedoico può anche potenzialmente aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali che sono substrati per OAT2.
L’acido bempedoico, inoltre, può inibire debolmente OAT3 a concentrazioni clinicamente rilevanti.
Anticoagulanti In uno studio condotto su dodici maschi adulti sani, la somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg una volta al giorno) non ha avuto alcun effetto significativo sulla biodisponibilità di warfarin e sul tempo di protrombina.
Tuttavia, ci sono state segnalazioni post-commercializzazione di aumento dell’INR in pazienti trattati con ezetimibe aggiunto a warfarin o fluindione.
Se Nustendi viene aggiunto a warfarin, ad altri anticoagulanti cumarinici o a fluindione, l’INR deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Altre interazioni studiate L’acido bempedoico non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali noretindrone/etinilestradiolo.
Negli studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel.
L’acido bempedoico non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica o sulla farmacodinamica della metformina.
Negli studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di dapsone, destrometorfano, digossina, glipizide, tolbutamide o midazolam durante una somministrazione concomitante.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono iperuricemia (4,7%) e stipsi (4,7%).
In studi clinici congiunti con acido bempedoico controllati con placebo, un numero maggiore di pazienti trattati con acido bempedoico rispetto a quelli trattati con placebo ha sospeso il trattamento a causa di spasmi muscolari (0,7% vs 0,3%), diarrea (0,5% vs < 0,1%), dolore a un arto (0,4% vs 0) e nausea (0,3% vs 0,2%), sebbene le differenze tra l’acido bempedoico e il placebo non siano risultate significative.
Tabella delle reazioni avverse Nella tabella 1 sono riportate le reazioni avverse segnalate con Nustendi secondo la classificazione per sistemi e organi e la relativa frequenza.
Sono state riportate anche ulteriori reazioni avverse segnalate con acido bempedoico o ezetimibe per fornire un profilo delle reazioni avverse più completo per Nustendi.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1.
Reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi (SOC) Reazioni avverse Categorie di frequenza
Reazioni avverse con Nustendi 
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia, Emoglobina ridotta Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperuricemiaa Comune
Appetito ridotto Comune
Patologie del sistema nervoso Capogiro, Cefalea Comune
Patologie vascolari Ipertensione Comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Comune
Patologie gastrointestinali Stipsi, Diarrea, Dolore addominale, Nausea, Bocca secca, Flatulenza, Gastrite Comune
Patologie epatobiliari Test della funzionalità epatica aumentatob Comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mal di schiena, Spasmi muscolari, Mialgia, Dolore a un arto, Artralgia Comune
Patologie renali e urinarie Creatinina ematica aumentata Comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza, Astenia Comune
Ulteriori reazioni avverse con acido bempedoico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Gotta Comune
Patologie epatobiliari Aspartato aminotransferasi aumentata Comune
Alanina aminotransferasi aumentata Non comune
Patologie renali e urinarie Urea ematica aumentata, Velocità di filtrazione glomerulare ridotta Non comune
Ulteriori reazioni avverse con ezetimibe
Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia Non nota
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità, compresi eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e angioedema Non nota
Disturbi psichiatrici Depressione Non nota
Patologie del sistema nervoso Parestesiac Non nota
Patologie vascolari Vampata di calore Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Non nota
Patologie gastrointestinali Dispepsia, Malattia da reflusso gastroesofageo Non comune
Pancreatite Non nota
Patologie epatobiliari Aspartato aminotransferasi aumentata, Alanina aminotransferasi aumentata, Gamma-glutamiltransferasi aumentata Non comune
Epatite, Colelitiasi, Colecistite Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Pruritoc Non comune
Eritema multiforme Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo CPK ematica aumentata Comune
Dolore al collo, Debolezza muscolarec Non comune
Miopatia/rabdomiolisi Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico, Dolore, Edema perifericoc Non comune
a. Iperuricemia comprende iperuricemia e acido urico aumentato b. Test della funzionalità epatica aumentato comprende test della funzionalità epatica aumentato e test della funzionalità epatica anormale c. Reazioni avverse con ezetimibe somministrato in concomitanza con una statina Descrizione di reazioni avverse selezionate Aumento dell’acido urico sierico Nustendi aumenta l’acido urico sierico probabilmente a causa dell’inibizione di OAT2 tubulare renale da parte dell’acido bempedoico (vedere paragrafo 4.5).
È stato osservato con Nustendi un aumento medio di 0,6 mg/dL (35,7 micromoli/L) di acido urico rispetto al basale alla settimana 12.
Gli innalzamenti di acido urico sierico si sono verificati di solito entro le prime 4 settimane di trattamento e i valori sono tornati al basale a seguito della sospensione del trattamento.
Non ci sono state segnalazioni di gotta con Nustendi.
Negli studi clinici congiunti controllati con placebo sull’acido bempedoico, la gotta è stata segnalata nell’1,4% dei pazienti trattati con acido bempedoico e nello 0,4% dei pazienti trattati con placebo.
In entrambi i gruppi di trattamento, i pazienti che hanno segnalato la gotta avevano più probabilità di presentare un’anamnesi di gotta e/o livelli al basale di acido urico superiori all’ULN (vedere paragrafo 4.4).
Effetti sulla creatinina sierica e sull’azoto ureico ematico (BUN) Nustendi aumenta la creatinina sierica e il BUN.
È stato osservato con Nustendi un aumento medio di 0,02 mg/dL (1,8 micromoli/L) della creatinina sierica e un aumento medio di 2,7 mg/dL (1,0 mm mmol/L) del BUN rispetto al basale alla settimana 12.
Gli innalzamenti di creatinina sierica e di BUN si sono verificati di solito entro le prime 4 settimane di trattamento, i valori sono rimasti stabili e sono tornati al basale a seguito della sospensione della terapia.
Gli innalzamenti di creatinina sierica osservati possono essere associati all’inibizione da parte dell’acido bempedoico della secrezione tubulare renale dipendente da OAT2 della creatinina (vedere paragrafo 4.5), che rappresenta un’interazione farmaco-endogena del substrato, e non sembra indicare un peggioramento della funzione renale.
Occorre prendere in considerazione questo effetto quando si interpretano le alterazioni nella clearance della creatinina stimata nei pazienti in terapia con Nustendi, in particolare nel caso di pazienti con patologie o che assumono medicinali che ne richiedono il monitoraggio.
Innalzamenti degli enzimi epatici Sono stati segnalati innalzamenti delle transaminasi epatiche (AST e/o ALT) di ≥ 3 x ULN nel 2,4% dei pazienti trattati con Nustendi rispetto a nessun paziente con placebo.
In quattro studi clinici controllati sull’acido bempedoico, l’incidenza degli innalzamenti (≥ 3 x ULN) nei livelli delle transaminasi epatiche (AST e/o ALT) è stata dello 0,7% per i pazienti trattati con acido bempedoico e dello 0,3% per il placebo.
Negli studi clinici congiunti controllati di ezetimibe iniziato in concomitanza con una statina, l’incidenza di innalzamenti consecutivi (≥ 3 x ULN) nei livelli delle transaminasi epatiche è stata dell’1,3% per i pazienti trattati con ezetimibe somministrato con statine e dello 0,4% per i pazienti trattati con le statine in monoterapia.
Gli innalzamenti delle transaminasi con acido bempedoico o ezetimibe non sono stati associati ad altre prove di disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.4).
Emoglobina ridotta Negli studi clinici congiunti controllati con placebo sull’acido bempedoico è stata osservata una diminuzione dell’emoglobina dal basale di ≥ 20 g/L e < limite inferiore della norma (LLN) nel 4,6% dei pazienti del gruppo trattato con acido bempedoico rispetto all’1,9% dei pazienti che assumevano placebo.
Sono state segnalate diminuzioni dell’emoglobina superiori a 50 g/L e < LLN a tassi analoghi nei gruppi trattati con acido bempedoico e in quelli che assumevano placebo (rispettivamente 0,2% vs 0,2%).
Le diminuzioni dell’emoglobina si sono verificate di solito entro le prime 4 settimane di trattamento e i valori sono tornati al basale a seguito della sospensione del trattamento.
Tra i pazienti che presentavano valori di emoglobina normali al basale, l’1,4% nel gruppo trattato con acido bempedoico e lo 0,4% nel gruppo trattato con placebo hanno presentato valori di emoglobina inferiori a LLN durante il trattamento.
È stata segnalata anemia nel 2,5% dei pazienti trattati con acido bempedoico e nell’1,6% dei pazienti trattati con placebo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Nustendi è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
I dati relativi all’uso di Nustendi in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali con l’acido bempedoico hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Poiché l’acido bempedoico riduce la sintesi del colesterolo ed eventualmente la sintesi di altri derivati del colesterolo necessari per il normale sviluppo fetale, Nustendi può causare danni al feto se somministrato a donne in gravidanza.
Nustendi deve essere sospeso prima del concepimento o non appena viene riconosciuta la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Allattamento Non è noto se l’acido bempedoico/metaboliti o ezetimibe/metaboliti siano escreti nel latte materno.
A causa del potenziale di gravi reazioni avverse, le donne che assumono Nustendi non devono allattare.
Nustendi è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono disponibili dati riguardo agli effetti di Nustendi sulla fertilità umana.
Sulla base di studi sugli animali, non si prevede alcun effetto sulla riproduzione o sulla fertilità con Nustendi (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.