METFORMINA ACC 50CPR RIV 500MG

1,97 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: METFORMINA CLORIDRATO
  • ATC: A10BA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 08/09/2023

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare in pazienti sovrappeso, quando il regime alimentare controllato e l’esercizio fisico da soli, non riescono a produrre un controllo glicemico adeguato. • Negli adulti, Metformina Accord può essere usato in monoterapia o in associazione con altri agenti antidiabetici orali o con insulina. • Nei bambini a partire da 10 anni di età e negli adolescenti, Metformina Accord può essere usato in monoterapia o in associazione con insulina. È stata dimostrata una riduzione delle complicanze correlate al diabete in pazienti adulti sovrappeso affetti da diabete di tipo 2, trattati con metformina come terapia di prima linea in seguito al fallimento del regime dietetico (vedere paragrafo 5.1).
Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 390 mg di metformina base. Ogni compressa rivestita con film contiene 850 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 662,9 mg di metformina base. Ogni compressa rivestita con film contiene 1000 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 780 mg di metformina base. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità alla metformina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
• Pre-coma diabetico.
• Insufficienza renale grave (GFR < 30 mL/min).
• Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzionalità renale come: disidratazione, infezione grave, shock.
• Patologie che possono provocare ipossia tissutale (specialmente patologie acute o peggioramento di patologie croniche) come: insufficienza cardiaca scompensata, insufficienza respiratoria, recente infarto miocardico, shock.
• Insufficienza epatica, intossicazione da alcol acuta, alcolismo.

Posologia

Posologia Adulti con funzione renale normale (GFR ≥ 90 mL/min) Monoterapia e associazione con altri agenti antidiabetici orali La dose di partenza usuale è pari a 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno somministrati durante o dopo i pasti.
Dopo 10 - 15 giorni la dose deve essere adattata in base agli esiti delle misurazioni del glucosio ematico.
Un lento incremento della dose può determinare un miglioramento della tollerabilità gastrointestinale.
Nei pazienti che assumono alte dosi di metformina cloridrato (da 2 o 3 grammi al giorno), è possibile sostituire due compresse rivestite con film di Metformina Accord 500 mg con una compressa rivestita con film di Metformina Accord 1000 mg.
La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 3 g al giorno, da assumere in 3 dosi separate.
Se è previsto il passaggio da un altro trattamento con agente antidiabetico orale: interrompere la terapia con l’altro agente e iniziare il trattamento con metformina alla dose sopraindicata.
Associazione con insulina Metformina ed insulina possono essere usate in terapia combinata per ottenere un miglior controllo del glucosio ematico.
Metformina cloridrato viene somministrata di norma alla dose di partenza di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre la dose di insulina è regolata sulla base delle misurazioni del glucosio ematico.
Anziani A causa della possibilità di ridotta funzionalità renale in soggetti anziani, la dose di metformina deve essere regolata in base alla funzione renale.
È necessario un regolare controllo della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con prodotti contenenti metformina e, successivamente, annualmente.Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es.
ogni 3-6 mesi.
GFR mL/min Massima dose giornaliera totale (da suddividersi in 2-3 dosi giornaliere) Considerazioni aggiuntive
60-89 3000 mg Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.
45-59 2000 mg I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
30-44 1000 mg
< 30 - Metformina è controindicata.
Popolazione pediatrica Monoterapia ed associazione con insulina Metformina Accord può essere utilizzato nei bambini di età uguale o superiore ai 10 anni e negli adolescenti.
La dose di partenza usuale è 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, assunta durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base delle misurazioni del glucosio ematico.
Un lento incremento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 g al giorno, assunta in 2 o 3 somministrazioni separate.

Avvertenze e precauzioni

Acidosi lattica L'acidosi lattica è una complicanza metabolica molto rara, ma grave, che insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzionalità renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (diarrea o vomito gravi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi ad un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzionalità renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, l’insufficienza epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L'acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica.
I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono ridotto pH ematico (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
Funzionalità renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2).
Metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzionalità renale (vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità cardiaca I pazienti con insufficienza cardiaca sono più a rischio di ipossia ed insufficienza renale.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile, la metformina può essere utilizzata attuando un regolare monitoraggio della funzionalità cardiaca e renale.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta ed instabile, la metformina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto, causando l’accumulo di metformina e un aumentato rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finchè non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, sempre che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafo 4.2 e 4.5).
Chirurgia Il trattamento con metformina deve essere interrotto al momento di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.
Popolazione pediatrica La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina.
Non sono stati rilevati effetti da parte della metformina su crescita e pubertà durante studi clinici controllati della durata di un anno, ma non sono disponibili dati a lungo termine relativi a questi punti specifici.
Pertanto, si raccomanda di effettuare un attento follow-up degli effetti della metformina su questi parametri nei bambini trattati con questo farmaco, in particolare nei bambini prepuberi.
Bambini di età compresa tra 10 e 12 anni Solo 15 soggetti di età compresa tra 10 e 12 anni sono stati inclusi negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti.
Sebbene la valutazione dell'efficacia e sicurezza della metformina somministrata a questi bambini non differisca dai parametri d'efficacia e sicurezza riscontrati nei bambini d'età superiore e negli adolescenti, si raccomanda particolare cautela nel prescrivere questo farmaco ai bambini di età compresa tra 10 e 12 anni.
Altre precauzioni Tutti i pazienti devono continuare a seguire una dieta che preveda una regolare distribuzione dell’assunzione di carboidrati durante il giorno.
I pazienti in sovrappeso devono continuare a seguire la loro dieta ipocalorica.
La metformina può ridurre i livelli sierici di vitamina B12.
Il rischio di bassi livelli di vitamina B12 aumenta con l'aumento della dose di metformina, della durata del trattamento e/o in pazienti con fattori di rischio noti per causare carenza di vitamina B12.
In caso di una sospetta carenza di vitamina B12 (come anemia o neuropatia), i livelli sierici di vitamina B12 devono essere monitorati.
Il monitoraggio periodico della vitamina B12 potrebbe essere necessario nei pazienti con fattori di rischio per carenza di vitamina B12.
La terapia con metformina deve essere continuata fino a quando è tollerata e non controindicata e deve essere fornito un appropriato trattamento correttivo per la carenza di vitamina B12 in linea con le attuali linee guida cliniche.
I consueti test di laboratorio per il monitoraggio del diabete devono essere effettuati con regolarità.
L’assunzione di metformina, in monoterapia, non determina l’insorgenza di ipoglicemia, sebbene si consigli cautela nel caso in cui sia somministrata in associazione con insulina o altri antidiabetici orali (per es.
sulfoniluree o meglitinidi).
Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Uso concomitante non raccomandato Alcol L’intossicazione da alcol è associata a un aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Agenti di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzionalità renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II e diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando si inizia o si utilizzano tali medicinali in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzionalità renale.
Medicinali con attività iperglicemica intrinseca (ad es.
glucocorticoidi - somministrati per via sistemica e locale - e simpaticomimetici)
Possono essere richiesti controlli più frequenti del glucosio ematico, soprattutto all'inizio del trattamento.
Se necessario, adeguare la dose della metformina durante la terapia con il rispettivo farmaco e all'interruzione di quest'ultimo.
Trasportatori di cationi organici (OCT) La metformina è un substrato di entrambi i trasportatori OCT1 e OCT2.
La co-somministrazione di metformina con • Inibitori di OCT1 (come verapamil), possono ridurre l'efficacia della metformina.
• Induttori di OCT1 (come la rifampicina), possono aumentare l'assorbimento gastrointestinale e l'efficacia della metformina.
• Inibitori di OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprime, vandetanib, isavuconazolo), possono ridurre l'eliminazione renale della metformina e quindi portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di metformina.
• Inibitori sia di OCT1 sia di OCT2 (come crizotinib, olaparib), possono alterare l'efficacia e l'eliminazione renale della metformina.
Si consiglia pertanto cautela, specialmente nei pazienti con compromissione renale, quando questi farmaci vengono somministrati in concomitanza con metformina, poiché la concentrazione plasmatica di metformina può aumentare.
Se necessario, si può prendere in considerazione un aggiustamento della dose di metformina poiché gli inibitori/induttori dell'OCT possono alterare l'efficacia della metformina.

Effetti indesiderati

All’inizio del trattamento gli effetti indesiderati più comuni sono nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e perdita dell'appetito che, nella maggior parte dei casi, si risolvono spontaneamente.
Per prevenire l'insorgere di questi sintomi, si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere e di incrementare la dose lentamente Durante il trattamento con metformina possono verificarsi i seguenti effetti indesiderati.
La frequenza è definita come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10,000, <1/1,000); molto raro (<1/10.000).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro • Acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4).
Comune • Diminuzione/carenza di vitamina B12 (vedere paragrafo 4.4) Patologie del sistema nervoso Comune • Disturbo del gusto Patologie gastrointestinali Molto comune • Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito.
Questi effetti indesiderati si verificano più frequentemente nelle fasi iniziali della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi.
Per prevenirne l’insorgenza, si raccomanda l’assunzione di metformina in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti.
Un incremento lento della dose può inoltre migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Patologie epatobiliari Molto raro • Casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite che si sono risolte in seguito a interruzione del trattamento con metformina Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro • Reazioni cutanee come eritema, prurito, orticaria Popolazione pediatrica Nell’ambito di dati clinici pubblicati e successivi alla commercializzazione e in studi clinici controllati in una limitata popolazione pediatrica di età compresa tra 10 e 16 anni, trattata per un periodo di 1 anno, la natura e la gravità degli eventi avversi segnalati erano simili a quelle riportati negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web:https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza L'iperglicemia non controllata nella fase periconcezionale e durante la gravidanza è associata ad un aumentato rischio di anomalie congenite, interruzione della gravidanza, ipertensione indotta dalla gravidanza, preeclampsia e mortalità perinatale.
È importante mantenere i livelli di glucosio nel sangue il più vicino possibile alla norma durante la gravidanza, per ridurre il rischio di eventi avversi correlati all'iperglicemia per la madre e il suo bambino.
La metformina attraversa la placenta con livelli che possono raggiungere le concentrazioni materne.
Una grande quantità di dati su donne in gravidanza (più di 1000 esiti esposti) da uno studio di coorte basato su registri e dati pubblicati (meta-analisi, studi clinici e registri) indica che dopo l'esposizione alla metformina nella fase periconcezionale e/o durante la gravidanza non vi è un aumento del rischio di anomalie congenite né tossicità feto/neonatale.
Esistono prove limitate e inconcludenti sull'effetto della metformina sull'esito a lungo termine del peso dei bambini esposti in utero.
La metformina non sembra influenzare lo sviluppo motorio e sociale fino a 4 anni di età nei bambini esposti durante la gravidanza, sebbene i dati a lungo termine siano limitati.Se clinicamente necessario, durante la gravidanza e nella fase periconcezionale l'uso di metformina può essere preso in considerazione in aggiunta o in alternativa all'insulina.
Allattamento La metformina viene escreta nel latte materno umano.
Non sono stati notati effetti avversi nei neonati/bambini allattati al seno.
Comunque, poiché sono disponibili solo dati limitati, si raccomanda di non allattare al seno durante il trattamento con metformina.
È quindi opportuno decidere se interrompere l’allattamento al seno, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti avversi sul bambino.
Fertilità La fertilità dei ratti maschi e femmine non è stata influenzata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/die, che sono approssimativamente pari a tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell’uomo calcolata in base all’area della superficie corporea.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.