LUNSUMIO EV 1FL 1ML 1MG
379,35 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 16/09/2023
Lunsumio in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma follicolare (LF) recidivante o refrattario che sono stati sottoposti ad almeno due terapie sistemiche precedenti.
Lunsumio 1 mg concentrato per soluzione per infusione Ogni flaconcino contiene 1 mg di mosunetuzumab in 1 mL a una concentrazione di 1 mg/mL. Lunsumio 30 mg concentrato per soluzione per infusione Ogni flaconcino contiene 30 mg di mosunetuzumab in 30 mL a una concentrazione di 1 mg/mL. Mosunetuzumab è un anticorpo umanizzato, a catena completa, della sottoclasse IgG1 diretto contro CD20/CD3, prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese Hamster Ovary, CHO) mediante tecnologia del DNA ricombinante. Eccipiente con effetti noti Ogni flaconcino da 1 mg contiene 0,6 mg di polisorbato 20. Ogni flaconcino da 30 mg contiene 18 mg di polisorbato 20. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Lunsumio deve essere somministrato soltanto sotto la supervisione di un medico esperto nell’uso di terapie oncologiche e in un ambiente con adeguata disponibilità di apparecchiature mediche di supporto per la gestione delle reazioni severe, come la sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS) e la sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (Immune Effector Cell-Associated Neurotoxicity Syndrome, ICANS) (vedere di seguito e paragrafo 4.4).
È importante controllare le etichette del medicinale per accertarsi di somministrare al paziente la formulazione corretta (endovenosa o sottocutanea a dose fissa), secondo quanto prescritto.
Lunsumio formulazione endovenosa non è destinato alla somministrazione sottocutanea e deve essere somministrato unicamente mediante infusione endovenosa.
Posologia Profilassi e premedicazione Lunsumio deve essere somministrato in pazienti ben idratati.
La premedicazione raccomandata per la CRS e le reazioni correlate all’infusione è illustrata in dettaglio nella Tabella 1.
Tabella 1 Premedicazione da somministrare ai pazienti prima dell’infusione di Lunsumio
La dose raccomandata di Lunsumio per ogni ciclo di 21 giorni è illustrata in dettaglio nella Tabella 2.Pazienti che necessitano di premedicazione Premedicazione Somministrazione Cicli 1 e 2: tutti i pazienti.
Cicli 3 e successivi: pazienti che hanno manifestato CRS di qualsiasi grado con la somministrazione precedente.Corticosteroidi endovenosi: 20 mg di desametasone (preferibilmente) o 80 mg di metilprednisolone Completata almeno 1 ora prima dell’infusione di Lunsumio Antistaminico: 50-100 mg di difenidramina cloridrato o antistaminico equivalente orale o endovenoso Almeno 30 minuti prima dell’infusione di Lunsumio Antipiretico: 500-1 000 mg di paracetamolo
Tabella 2 Dose di Lunsumio per i pazienti affetti da linfoma follicolare recidivante o refrattario
Durata del trattamento Lunsumio deve essere somministrato per 8 cicli, salvo nel caso in cui il paziente manifesti tossicità inaccettabile o progressione della malattia.Giorno del trattamento Dose di Lunsumio Velocità di infusione Ciclo 1 Giorno 1 1 mg Nel Ciclo 1 le infusioni di Lunsumio devono essere somministrate nell’arco di almeno 4 ore. Giorno 8 2 mg Giorno 15 60 mg Ciclo 2 Giorno 1 60 mg Se nel Ciclo 1 le infusioni di Lunsumio risulteranno ben tollerate, quelle successive potranno essere somministrate nell’arco di 2 ore. Cicli 3 e successivi Giorno 1 30 mg
I pazienti che ottengono una risposta completa dopo 8 cicli di terapia non necessitano di ulteriore trattamento.
Ai pazienti che ottengono una risposta parziale o presentano malattia stabile in risposta al trattamento con Lunsumio dopo 8 cicli devono essere somministrati ulteriori 9 cicli di trattamento (17 cicli in totale), salvo nel caso in cui il paziente manifesti tossicità inaccettabile o progressione della malattia.
Dose ritardata o non somministrata Tabella 3 Raccomandazioni per la ripresa della terapia con infusione endovenosa di Lunsumio dopo un ritardo della dose
*Per le dosi del Giorno 1, Giorno 8 e Giorno 15 del ciclo successivo, a tutti i pazienti deve essere somministrata la premedicazione indicata nella Tabella 1.Ultima dose somministrata Tempo trascorso dall’ultima dose somministrata Azione per la dose o le dosi successive 1 mg: Giorno 1 del Ciclo 1 1-2 settimane Somministrare 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 1), quindi riprendere il programma di trattamento pianificato. Più di 2 settimane Ripetere 1 mg (Giorno 1 del Ciclo 1), quindi somministrare 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 1) e riprendere il programma di trattamento pianificato. 2 mg: Giorno 8 del Ciclo 1 1-2 settimane Somministrare 60 mg (Giorno 15 del Ciclo 1), quindi riprendere il programma di trattamento pianificato. Da più di 2 settimane a meno di 6 settimane Ripetere 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 1), quindi somministrare 60 mg (Giorno 15 del Ciclo 1) e riprendere il programma di trattamento pianificato. Maggiore o uguale a 6 settimane Ripetere 1 mg (Giorno 1 del Ciclo 1) e 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 1), quindi somministrare 60 mg (Giorno 15 del Ciclo 1) e riprendere il programma di trattamento pianificato. 60 mg: Giorno 15 del Ciclo 1 Da 1 settimana a meno di 6 settimane Somministrare 60 mg (Giorno 1 del Ciclo 2), quindi riprendere il programma di trattamento pianificato. Maggiore o uguale a 6 settimane Ripetere 1 mg (Giorno 1 del Ciclo 2) e 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 2), quindi somministrare 60 mg (Giorno 15 del Ciclo 2), seguiti da 30 mg (Giorno 1 del Ciclo 3) e poi riprendere il programma di trattamento pianificato. 60 mg: Giorno 1 del Ciclo 2 Da 3 settimane a meno di 6 settimane Somministrare 30 mg (Giorno 1 del Ciclo 3), quindi riprendere il programma di trattamento pianificato. Maggiore o uguale a 6 settimane Ripetere 1 mg (Giorno 1 del Ciclo 3) e 2 mg (Giorno 8 del Ciclo 3), quindi somministrare 30 mg (Giorno 15 del Ciclo 3)*, seguiti da 30 mg (Giorno 1 del Ciclo 4) e poi riprendere il programma di trattamento pianificato. 30 mg: Dal Ciclo 3 in poi Da 3 settimane a meno di 6 settimane Somministrare 30 mg, quindi riprendere il programma di trattamento pianificato. Maggiore o uguale a 6 settimane Ripetere 1 mg il Giorno 1 e 2 mg il Giorno 8 durante il ciclo successivo, quindi somministrare 30 mg il Giorno 15*, seguiti da 30 mg il Giorno 1 dei cicli successivi.
Tutti i riferimenti al giorno e al ciclo sono specifici per il giorno e il ciclo indicati.
Modifiche della dose Per i pazienti che manifestano reazioni di grado 3 o 4 (ad es.
infezione grave, tumour flare, sindrome da lisi tumorale) il trattamento deve essere temporaneamente sospeso fino alla risoluzione dei sintomi (vedere paragrafo 4.4).
Sindrome da rilascio di citochine La CRS deve essere identificata in base alla manifestazione clinica (vedere paragrafo 4.4).
I pazienti devono essere valutati e trattati per altre cause di febbre, ipossia e ipotensione, quali infezioni/sepsi.
Le reazioni correlate all’infusione (Infusion Related Reaction, IRR) potrebbero risultare clinicamente indistinguibili dai sintomi della CRS.
In caso di sospetta CRS o IRR, la gestione del paziente deve avvenire secondo le raccomandazioni riportate nella Tabella 4.
Tabella 4 Classificazione per grado¹ e gestione della CRSGrado della CRS Gestione della CRS² Infusione successiva programmata di Lunsumio Grado 1 Se la CRS si manifesta durante l’infusione: I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell’infusione successiva.
Il paziente deve essere monitorato con maggiore frequenza.• l’infusione deve essere interrotta e i sintomi devono essere trattati; Febbre ≥ 38 °C • dopo la risoluzione dei sintomi l’infusione deve essere ripresa alla stessa velocità; • se la ripresa del trattamento si associa alla ricomparsa dei sintomi, l’infusione in corso deve essere interrotta. Se la CRS si manifesta dopo l’infusione: • i sintomi devono essere trattati. Se la durata della CRS è > 48 ore dopo trattamento sintomatico: • deve essere valutata la somministrazione di desametasone³ e/o tocilizumab4,5. Grado 2 Se la CRS si manifesta durante l’infusione: I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell’infusione successiva.
La premedicazione deve essere ottimizzata a seconda del caso7.
Deve essere valutata la somministrazione dell’infusione successiva al 50% della velocità, da associarsi a un monitoraggio più frequente del paziente.Febbre ≥ 38 °C e/o ipotensione che non richiedono terapia con vasopressori e/o ipossia che richiede ossigenoterapia a bassi flussi6 mediante cannula nasale o somministrazione di tipo blow-by • l’infusione deve essere interrotta e i sintomi devono essere trattati; • dopo la risoluzione dei sintomi l’infusione deve essere ripresa al 50% della velocità; • se la ripresa del trattamento si associa alla ricomparsa dei sintomi, l’infusione in corso deve essere interrotta. Se la CRS si manifesta dopo l’infusione: • i sintomi devono essere trattati. In assenza di miglioramento dopo trattamento sintomatico: • deve essere valutata la somministrazione di desametasone³ e/o tocilizumab4,5. Grado 3 Se la CRS si manifesta durante l’infusione: I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell’infusione successiva.
I pazienti devono essere ricoverati in ospedale per l’infusione successiva.
La premedicazione deve essere ottimizzata a seconda del caso [1] [2] .
L’infusione successiva deve essere somministrata al 50% della velocità• l’infusione in corso deve essere interrotta; Febbre ≥ 38 °C e/o ipotensione che richiedono terapia con vasopressori (con o senza vasopressina) e/o ipossia che richiede ossigenoterapia ad alti flussi8 mediante cannula nasale, maschera facciale semplice, maschera facciale con reservoir o maschera di Venturi. • i sintomi devono essere trattati; • devono essere somministrati desametasone³ e tocilizumab [3] , [4] [5] . Se la CRS si manifesta dopo l’infusione: • i sintomi devono essere trattati; • devono essere somministrati desametasone³ e tocilizumab4,5. Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab: • devono essere somministrati immunosoppressori alternativi9 e metilprednisolone per via endovenosa alla dose di 1 000 mg/die fino al miglioramento clinico. Grado 4 Se la CRS si manifesta durante o dopo l’infusione: Febbre ≥ 38 °C e/o ipotensione che richiedono vasopressori multipli (ad esclusione della vasopressina) e/o ipossia che richiede ossigenoterapia mediante pressione positiva (ad es.
CPAP, BiPAP, intubazione e ventilazione meccanica)• il trattamento con Lunsumio deve essere interrotto definitivamente; • i sintomi devono essere trattati; • devono essere somministrati desametasone³ e tocilizumab4,5. Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab: • devono essere somministrati immunosoppressori alternativi9 e metilprednisolone per via endovenosa alla dose di 1 000 mg/die fino a miglioramento clinico. Classificazione per grado e gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) L’ICANS deve essere identificata in base alla manifestazione clinica (vedere paragrafo 4.4).
Escludere altre cause di sintomi neurologici.
In caso di sospetta ICANS, la gestione del paziente deve avvenire secondo le raccomandazioni riportate nella Tabella 5.
Tabella 5 Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS)
a Criteri di classificazione dell’American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT).Gradoa Azioni Grado 1 Sospendere il trattamento con Lunsumio e monitorare i sintomi di tossicità neurologica fino alla risoluzione dell’ICANSc,d.
Somministrare una terapia di supporto e prendere in considerazione un consulto e una valutazione neurologici.
Prendere in considerazione una singola dose di desametasone da 10 mg, se non è in corso il trattamento con altri corticosteroidi.
Prendere in considerazione medicinali anticonvulsivanti non sedativi (es.
levetiracetam) per la profilassi delle crisi convulsive.ICEb 7-9 o riduzione del livello di coscienza ma si risveglia spontaneamente Grado 2 Sospendere il trattamento con Lunsumio e monitorare i sintomi di tossicità neurologica fino alla risoluzione dell’ICANSc,d.
Somministrare una terapia di supporto e prendere in considerazione un consulto e una valutazione neurologici.
Trattare con 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore, se non è in corso il trattamento con altri corticosteroidi, fino al miglioramento al Grado 1, quindi ridurre gradualmente la dose.
Prendere in considerazione medicinali anticonvulsivanti non sedativi (es.
levetiracetam) per la profilassi delle crisi convulsive.ICEb 3-6 o riduzione del livello di coscienza ma si risveglia chiamandolo a voce Grado 3 Sospendere il trattamento con Lunsumio e monitorare i sintomi di tossicità neurologica fino alla risoluzione dell’ICANSd,e.
Somministrare una terapia di supporto, che può includere la terapia intensiva, e prendere in considerazione un consulto e una valutazione neurologici.
Trattare con 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore, se non è in corso il trattamento con altri corticosteroidi, fino al miglioramento al Grado 1, quindi ridurre gradualmente la dose.
Prendere in considerazione un farmaco anticonvulsivante non sedativo per la profilassi delle crisi convulsive fino alla risoluzione dell’ICANS.
Usare il farmaco anticonvulsivante per la gestione delle crisi convulsive secondo necessità.ICEb 0-2 o riduzione del livello di coscienza ma si risveglia allo stimolo tattile o qualsiasi crisi convulsiva clinica che si risolve rapidamente o edema focale/locale all’imaging cerebrale Gradoa Azioni In caso di ICANS ricorrente di Grado 3, prendere in considerazione l’interruzione definitiva del trattamento con Lunsumio. Grado 4 Interrompere definitivamente il trattamento con Lunsumio.
Somministrare una terapia di supporto, che può includere la terapia intensiva, e prendere in considerazione un consulto e una valutazione neurologici.
Trattare con 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore, se non è in corso il trattamento con altri corticosteroidi, fino al miglioramento al grado 1, quindi ridurre gradualmente la dose.
In alternativa, prendere in considerazione la somministrazione di 1 000 mg di metilprednisolone al giorno per via endovenosa per 3 giorni, fino al miglioramento dei sintomi, poi gestire come sopra.
Prendere in considerazione un farmaco anticonvulsivante non sedativo per la profilassi delle crisi convulsive fino alla risoluzione dell’ICANS.
Usare il farmaco anticonvulsivante per la gestione delle crisi convulsive secondo necessità.ICEb è 0 o il paziente non è risvegliabile o richiede stimoli tattili vigorosi o ripetitivi, o crisi convulsive prolungate potenzialmente letali (> 5 minuti) o crisi convulsive ripetitive senza ritorno ai valori basali o debolezza motoria focale profonda o edema cerebrale diffuso all’imaging cerebrale
b Se il paziente è risvegliabile e in grado di eseguire la valutazione dell’encefalopatia associata a cellule effettrici immunitarie (ICE), valutare: Orientamento (orientato relativamente ad anno, mese, città, ospedale = 4 punti); Nome (nominare 3 oggetti, es., indicare l’orologio, la penna, il bottone = 3 punti); Seguire i comandi (es., “mostrami due dita” o “chiudi gli occhi e tira fuori la lingua” = 1 punto); Scrittura (capacità di scrivere una frase standard = 1 punto); e Attenzione (contare al contrario da 100 a 10 = 1 punto).
Se il paziente non è risvegliabile e non è in grado di eseguire la valutazione ICE (ICANS di Grado 4) = 0 punti.
c Prendere in considerazione la tipologia di tossicità neurologica prima di decidere di sospendere Lunsumio.
d Vedere Dose ritardata o non somministrata per le indicazioni su come riprendere il trattamento con Lunsumio dopo un ritardo della dose.
e Valutare il rapporto beneficio/rischio prima di riprendere il trattamento con Lunsumio.
Popolazioni particolari Pazienti anziani Nei pazienti di età ≥ 65 anni non sono necessari aggiustamenti della dose di Lunsumio (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale L’uso di Lunsumio non è stato studiato in pazienti con compromissione renale severa.
In base alla farmacocinetica, nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non sono ritenuti necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica L’uso di Lunsumio non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica.
In base alla farmacocinetica, non sono ritenuti necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Lunsumio nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite.
Modo di somministrazione Lunsumio è soltanto per uso endovenoso.
Lunsumio deve essere diluito con tecnica asettica sotto la supervisione di un operatore sanitario.
Deve essere somministrato mediante infusione endovenosa attraverso una linea di infusione dedicata.
Per la somministrazione di Lunsumio non devono essere usati filtri in linea.
Per la somministrazione di Lunsumio possono essere utilizzati filtri per camere di gocciolamento.
Il primo ciclo di Lunsumio deve essere somministrato mediante infusione endovenosa della durata minima di 4 ore.
Se nel Ciclo 1 le infusioni risultano ben tollerate, i cicli successivi possono essere somministrati mediante infusione della durata di 2 ore.
Lunsumio non deve essere somministrato come push o bolo endovenoso.
Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Sindrome da rilascio di citochine (CRS) In pazienti trattati con Lunsumio si è manifestata sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS), ivi comprese reazioni potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.8).
I segni e sintomi hanno compreso piressia, brividi, ipotensione, tachicardia, ipossia e cefalea.
Le reazioni correlate all’infusione possono risultare clinicamente indistinguibili dalle manifestazioni della CRS.
Gli eventi di CRS si sono verificati prevalentemente nel Ciclo 1 e si sono principalmente associati alle somministrazioni della dose del Giorno 1 e del Giorno 15.
Ai pazienti deve essere somministrata la premedicazione con corticosteroidi, antipiretici e antistaminici almeno fino al Ciclo 2.
I pazienti devono ricevere un’adeguata idratazione prima della somministrazione di Lunsumio.
I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’eventuale insorgenza di segni e sintomi di CRS.
Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa, in qualsiasi momento, di segni e sintomi di CRS.
I medici devono istituire un trattamento con terapia di supporto, tocilizumab e/o corticosteroidi secondo quanto indicato (vedere paragrafo 4.2).
Infezioni gravi In pazienti trattati con Lunsumio si sono manifestate infezioni gravi, quali infezione polmonare, batteriemia e sepsi o shock settico, alcune delle quali si sono rivelate potenzialmente letali o si sono concluse con un esito fatale (vedere paragrafo 4.8).
Dopo la somministrazione dell’infusione di Lunsumio sono stati osservati nei pazienti casi di neutropenia febbrile.
Lunsumio non deve essere somministrato in presenza di infezioni attive.
L’uso di Lunsumio deve essere valutato con cautela nei pazienti con anamnesi di infezioni ricorrenti o croniche (ad es.
virus di Epstein-Barr cronico attivo) che presentano condizioni sottostanti note per predisporre a infezioni o che sono stati sottoposti in precedenza a un trattamento immunosoppressivo significativo.
A seconda del caso, devono essere somministrati ai pazienti, a scopo profilattico, farmaci antibatterici, antivirali e/o antimicotici.
I pazienti devono essere monitorati, prima e dopo la somministrazione di Lunsumio, per rilevare l’eventuale insorgenza di segni e sintomi di infezione, e devono essere trattati in maniera adeguata.
In caso di neutropenia febbrile, i pazienti devono essere valutati per l’infezione e devono essere trattati con antibiotici, liquidi e altre terapie di supporto, secondo quanto previsto dalle linee guida locali.
Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) In pazienti trattati con Lunsumio si è manifestata ICANS, comprese reazioni gravi e potenzialmente letali.
L’insorgenza dell’ICANS può avvenire in modo concomitante alla CRS, in seguito alla risoluzione della CRS, o in assenza della CRS.
Le manifestazioni dell’ICANS riportate negli studi clinici includevano stato confusionale, letargia, encefalopatia, riduzione del livello di coscienza, e compromissione della memoria.
La maggior parte dei casi si è verificata durante il Ciclo 1.
I pazienti devono essere sottoposti al monitoraggio di segni e sintomi dell’ICANS dopo la somministrazione di Lunsumio.
Ai pazienti deve essere consigliato di richiedere immediatamente l’assistenza medica qualora dovessero manifestarsi segni o sintomi in qualsiasi momento (vedere Scheda per il paziente in basso).
I pazienti devono essere avvisati di essere cauti mentre guidano, vanno in bicicletta o usano macchinari pesanti o potenzialmente pericolosi (o di evitare se sintomatici) (vedere paragrafo 4.7).
Ai primi segni o sintomi dell’ICANS, gestire in accordo alle linee guida sull’ICANS fornite nella Tabella 5.
Il trattamento con Lunsumio deve essere sospeso o interrotto definitivamente come raccomandato.
Linfoistiocitosi emofagocitica In pazienti trattati con Lunsumio sono stati riportati casi di linfoistiocitosi emofagocitica (HLH), inclusi casi fatali.
La HLH è una sindrome potenzialmente fatale caratterizzata da febbre, epatomegalia e citopenia.
La HLH deve essere considerata quando la manifestazione della CRS è atipica o prolungata.
I pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi clinici della HLH (vedere paragrafo 4.2).
In caso di sospetta HLH, Lunsumio deve essere interrotto e deve essere iniziato il trattamento per la HLH.
Tumour flare In pazienti trattati con Lunsumio è stato segnalato tumour flare (vedere paragrafo 4.8).
Le manifestazioni includevano versamento della pleura di nuova insorgenza o in peggioramento, dolore e gonfiore localizzati nelle sedi delle lesioni del linfoma e infiammazione tumorale.
In linea con il meccanismo d’azione di Lunsumio, il tumour flare è probabilmente dovuto all’afflusso di cellule T nelle sedi tumorali a seguito della somministrazione del medicinale.
Sebbene non siano stati individuati specifici fattori di rischio per il fenomeno di tumour flare, l’effetto massa secondario a quest’ultimo determina la sussistenza di un rischio aumentato di compromissione e morbilità in pazienti con tumori voluminosi localizzati in prossimità delle vie aeree e/o di un organo vitale.
I pazienti trattati con Lunsumio devono essere monitorati e valutati per il tumour flare in siti anatomici critici.
Sindrome da lisi tumorale (TLS) In pazienti trattati con Lunsumio è stata segnalata sindrome da lisi tumorale (Tumour Lysis Syndrome, TLS) (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono ricevere un’adeguata idratazione prima della somministrazione di Lunsumio.
A seconda del caso, ai pazienti deve essere somministrata terapia profilattica anti-iperuricemica (ad es.
allopurinolo, rasburicase).
I pazienti, in particolare quelli con elevata carica tumorale o neoplasie a rapida proliferazione e con funzionalità renale ridotta, devono essere monitorati per rilevare l’eventuale insorgenza di segni e sintomi di TLS.
I pazienti devono essere monitorati per i parametri ematochimici e le eventuali anomalie devono essere trattate tempestivamente.
Immunizzazione La somministrazione di vaccini vivi e/o vivi attenuati non deve avvenire in concomitanza con Lunsumio.
Non sono stati condotti studi in pazienti sottoposti a recenti vaccinazioni con vaccini vivi.
Scheda per il paziente Il medico prescrittore deve illustrare al paziente i rischi associati alla terapia con Lunsumio.
Il paziente deve ricevere la scheda per il paziente e istruzioni sulla necessità di portarla sempre con se'.
La scheda per il paziente descrive i segni e sintomi comuni della CRS e dell’ICANS, e include le indicazioni su quando il paziente deve richiedere immediatamente assistenza medica.
Eccipiente con effetti noti Questo medicinale contiene polisorbato 20.
Ogni flaconcino di Lunsumio 1 mg concentrato per soluzione per infusione contiene 0,6 mg di polisorbato 20 e ogni flaconcino di Lunsumio 30 mg concentrato per soluzione per infusione contiene 18 mg di polisorbato 20, equivalenti a 0,6 mg/mL.
I polisorbati possono provocare reazioni allergiche. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Non è possibile escludere un effetto transitorio clinicamente rilevante sui substrati di CYP450 con indice terapeutico ristretto (ad es.
warfarin, voriconazolo, ciclosporina, ecc.), poiche' l’avvio del trattamento con Lunsumio determina un aumento transitorio dei livelli di citochine che potrebbe causare l’inibizione degli enzimi del CYP450.
All’avvio della terapia con Lunsumio in pazienti che assumono substrati di CYP450 con indice terapeutico ristretto, deve essere valutata la necessità del monitoraggio terapeutico.
La dose del medicinale concomitante deve essere aggiustata secondo necessità. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse descritte nel presente paragrafo sono state individuate nell’ambito dello studio clinico registrativo GO29781 in pazienti trattati alla dose endovenosa raccomandata (n=218) e alla dose sottocutanea raccomandata (n=139).
I pazienti presentavano linfoma follicolare (51,8%), linfoma diffuso a grandi cellule B (26,9%), linfoma follicolare trasformato (9,8%), linfoma a cellule mantellari (7,3%), trasformazione di Richter (3,9%) e altre istologie (0,3%).
Il numero mediano di cicli ricevuti di Lunsumio per via endovenosa è stato pari a 8 (range 1-17), il 37% dei pazienti ha ricevuto 8 cicli e il 15% più di 8 cicli, fino a un massimo di 17 cicli.
La popolazione di sicurezza (n=357) era formata dai pazienti che hanno ricevuto la dose endovenosa (n=218) e la dose sottocutanea (n=139) raccomandata.
In questa popolazione di sicurezza aggregata, le reazioni avverse osservate con maggiore frequenza (≥ 20%) sono state sindrome da rilascio di citochine, neutropenia, eruzione cutanea e infezione delle vie respiratorie superiori.
Le reazioni avverse gravi osservate con maggiore frequenza (≥ 2%) hanno compreso sindrome da rilascio di citochine (17% in base al sistema di classificazione ASTCT), piressia (3%), sepsi (3%), infezione delle vie respiratorie superiori (3%) e infezione polmonare (5%).
Il 5,8% (21/357) dei pazienti ha interrotto definitivamente l’assunzione di Lunsumio a causa di una reazione avversa.
Nei pazienti che hanno ricevuto la dose endovenosa raccomandata (n=218), la CRS è stata l’unica reazione avversa a comportare l’interruzione del trattamento in più di un paziente (2 pazienti [0,9%]).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse di seguito elencate sono presentate in base alla classificazione per sistemi ed organi (SOC) e alle categorie di frequenza secondo MedDRA.
Le categorie di frequenza sono definite in funzione della seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 6 Reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con LunsumioClassificazione per sistemi e organi / termine preferito o reazione avversa Tutti i gradi [6] 9 Grado 3-4 Infezioni ed infestazioni Infezione delle vie respiratorie superiori¹ Molto comune Comune Infezione delle vie urinarie [7] Comune Comune Infezione polmonare [8] Comune Comune Infezione delle vie respiratorie inferiori4 Comune Non comune Sepsi [9] Comune Comune Tumori benigni, maligni e non specificati (incl.
cisti e polipi)Tumour flare6 Comune Non comune Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia7 Molto comune Molto comune Anemia Molto comune Comune Trombocitopenia8 Molto comune Comune Neutropenia febbrile Comune Comune Disturbi del sistema immunitario Sindrome da rilascio di citochine10 Molto comune Comune Linfoistiocitosi emofagocitica9,17 Non comune Non comune Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipofosfatemia11 Molto comune Molto comune Ipokaliemia12 Molto comune Comune Ipomagnesiemia13 Comune Molto raro Sindrome da lisi tumorale Non comune Non comune Patologie del sistema nervoso Cefalea14 Molto comune Non comune Capogiro15 Comune Non comune Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie16,17 Comune Molto raro Patologie gastrointestinali Diarrea Molto comune Non comune Nausea Molto comune Non comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea18 Molto comune Comune Prurito Molto comune Molto raro Cute secca Molto comune Molto raro Esfoliazione cutanea Comune Molto raro Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Molto comune Comune Brividi Molto comune Non comune Esami diagnostici Alanina aminotransferasi aumentata Comune Comune Aspartato aminotransferasi aumentata Comune Comune 6 Il termine “tumour flare” comprende tumour flare, versamento della pleura, infiammazione tumorale e dolore al fianco.
7 Il termine “neutropenia” comprende neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
8 Il termine “trombocitopenia” comprende trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
9 Il termine “linfoistiocitosi emofagocitica” (HLH) comprende la HLH.
10 Secondo la classificazione dell’American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT).
11 Il termine “ipofosfatemia” comprende ipofosfatemia e fosforo ematico diminuito.
12 Il termine “ipokaliemia” comprende ipokaliemia e potassio ematico diminuito.
13 Il termine “ipomagnesiemia” comprende ipomagnesiemia e magnesio ematico diminuito.
14 Il termine “cefalea” comprende cefalea, emicrania e fastidio al capo.
15 Il termine “capogiro” comprende capogiro e vertigine.
16 Coerente con il concetto clinico di ICANS in accordo all’American Society for Transplantation and Cellular Therapy e include stato confusionale, ICANS, letargia, encefalopatia, riduzione del livello di coscienza, compromissione della memoria.
17 Il calcolo della frequenza è basato su studi clinici addizionali.
18 Il termine “eruzione cutanea” comprende eruzione cutanea, esantema eritematoso, eruzione esfoliativa, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea pruriginosa, esantema pustoloso, eritema, eritema palmare, dermatite, dermatite acneiforme, dermatite da contatto, eritrodisestesia palmo-plantare ed eruzione cutanea morbiliforme.
19 EA di grado 5 si sono verificati solo per i termini di ADR HLH, infezione polmonare, sepsi e IVRS (ossia COVID-19) con l’iniezione sottocutanea di mosunetuzumab (1 ciascuno) e per i termini di ADR infezione polmonare e sepsi con l’infusione endovenosa di mosunetuzumab (1 ciascuno).
Descrizione di reazioni avverse selezionate Sindrome da rilascio di citochine (CRS) Il 39% (86/218) dei pazienti trattati con Lunsumio, somministrato mediante infusione endovenosa, ha manifestato sindrome da rilascio di citochine (Cytokine release syndrome, CRS; sistema di classificazione ASTCT) di qualsiasi grado, il 14% CRS di grado 2, il 2,3% CRS di grado 3 e lo 0,5% CRS di grado 4.
L’unico paziente che ha presentato l’evento di grado 4 era affetto da LF in fase leucemica che ha manifestato anche TLS concomitante.
La CRS di qualsiasi grado ha riguardato il 15% dei pazienti dopo la somministrazione della dose del Giorno 1 del Ciclo 1, il 5% dopo la somministrazione della dose del Giorno 8 del Ciclo 1, il 33% dopo la somministrazione della dose del Giorno 15 del Ciclo 1, il 5% dopo la somministrazione del Ciclo 2 e l’1% nei Cicli 3 e successivi.
Il tempo mediano all’insorgenza della CRS dall’inizio della somministrazione è risultato pari a 5 ore (range: 1-73 ore) il Giorno 1 del Ciclo 1, pari a 28 ore (range: 5-81 ore) il Giorno 8 del Ciclo 1, pari a 25 ore (range: 0,1-391 ore) il Giorno 15 del Ciclo 1 e pari a 46 ore (range: 12-82 ore) il Giorno 1 del Ciclo 2.
La CRS si è risolta in tutti i pazienti e la durata mediana dei relativi eventi si è attestata a 3 giorni (range: 1-29 giorni).
Tra gli 86 pazienti che hanno sviluppato CRS, i segni e sintomi più frequentemente manifestati hanno compreso piressia (98%), brividi (36%), ipotensione (35%), tachicardia (24%), ipossia (22%) e cefalea (16%).
Tocilizumab e/o corticosteroidi sono stati utilizzati per trattare un evento di CRS nel 16% dei pazienti: il 6% ha ricevuto tocilizumab in monoterapia, il 6% monoterapia corticosteroidea e il 4% entrambi i farmaci (tocilizumab più corticosteroide).
Del 10% dei pazienti trattati con tocilizumab (con o senza un corticosteroide), l’86% ha ricevuto una sola dose di tocilizumab, con non più di due dosi di tocilizumab somministrate per un singolo evento di CRS.
Il 48% dei pazienti che hanno manifestato CRS di grado 2 ha ricevuto un trattamento sintomatico senza corticosteroidi né tocilizumab, il 18% tocilizumab in monoterapia, il 21% monoterapia corticosteroidea e il 12% tocilizumab in associazione al corticosteroide.
Ai pazienti con CRS di grado 3 o 4 sono stati somministrati tocilizumab, corticosteroidi, vasopressori e/o ossigenoterapia.
Dopo la somministrazione di Lunsumio il 3% dei pazienti ha manifestato ipotensione e/o ipossia senza febbre; il 2% dei pazienti ha ricevuto tocilizumab e/o un corticosteroide in assenza di febbre.
La CRS ha comportato ricoveri ospedalieri per il 21% dei pazienti, con una durata mediana della degenza pari a 5 giorni (range: 0-30 giorni).
Neutropenia Nei pazienti trattati con Lunsumio somministrato mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea, la neutropenia di qualsiasi grado ha riguardato il 26,1% (93/357) dei pazienti, di cui il 22,7% con eventi di grado 3-4.
Il tempo mediano all’insorgenza della prima neutropenia/diminuzione della conta dei neutrofili è risultato pari a 50 giorni (range: 1-280 giorni), con una durata mediana di 8 giorni (range: 1-487 giorni).
Il 68% (63/93) dei 93 pazienti che hanno manifestato eventi di neutropenia/conta dei neutrofili diminuita è stato sottoposto a terapia con G-CSF per il trattamento degli eventi.
Infezioni gravi Nei pazienti trattati con Lunsumio somministrato mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea, lo sviluppo di infezioni gravi di qualsiasi grado ha riguardato il 17% (60/357) dei pazienti.
Cinque (1,4%) pazienti hanno manifestato infezioni gravi in concomitanza con neutropenia di grado 3-4.
Il tempo mediano all’insorgenza della prima infezione grave è risultato pari a 92 giorni (range: 1-408 giorni), con una durata mediana di 15,5 giorni (range: 2-174 giorni).
Nel 2,5% (9/357) dei pazienti si sono verificati eventi di grado 5, che hanno compreso polmonite da COVID-19, COVID-19, infezione polmonare, shock settico e sepsi.
Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie Su una popolazione di sperimentazione clinica più ampia, la sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) si è verificata nel 2,1% dei pazienti (20/949), 19 pazienti hanno avuto eventi di Grado 1-2 e 1 paziente ha avuto un evento di Grado 3.
La maggior parte degli eventi si è verificata durante il primo ciclo di trattamento.
La maggioranza dei casi si è risolta.
Il tempo mediano all’insorgenza dalla dose iniziale è stata di 17 giorni (range: da 1 a 48 giorni).
La durata mediana è stata di 3 giorni (range: 1-20 giorni).
Il punteggio dell’encefalopatia associata alle cellule effettrici immunitarie (ICE) non è stato eseguito sistematicamente nella popolazione dello studio di riferimento.
Tumour flare Nei pazienti trattati con Lunsumio somministrato mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea, il tumour flare (versamento della pleura e infiammazione tumorale compresi) ha riguardato il 3,1% (11/357) dei pazienti, di cui l’1,4% con eventi di grado 2 e l’1,4% con eventi di grado 3.
Il tempo mediano all’insorgenza è risultato pari a 13 giorni (range: 2-84 giorni), mentre la durata mediana si è attestata a 36 giorni (range: 15-105 giorni).
Sindrome da lisi tumorale (TLS) Nei pazienti trattati con Lunsumio somministrato mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea, la sindrome da lisi tumorale (Tumour Lysis Syndrome, TLS) ha riguardato lo 0,6% (2/357) dei pazienti, verificandosi in concomitanza con CRS.
Un paziente che ha manifestato TLS di grado 4 era affetto da linfoma follicolare in fase leucemica.
L’insorgenza della TLS è stata riscontrata nei giorni 2 e 24, con conseguente risoluzione entro rispettivamente 3 e 6 giorni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/Contraccezione Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con Lunsumio e per almeno 3 mesi dopo la somministrazione dell’ultima infusione di Lunsumio.
Gravidanza I dati relativi all’uso di Lunsumio in donne in gravidanza non esistono.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Lunsumio non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi.Allattamento Non è noto se mosunetuzumab/i metaboliti siano escreti nel latte materno umano.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
L'allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento con Lunsumio.
Fertilità Non sono disponibili dati sulla fertilità negli esseri umani.
In studi di tossicità della durata di 26 settimane condotti su scimmie cynomolgus a esposizioni (AUC) simili a quelle di pazienti trattati con la dose raccomandata non è stata osservata alcuna compromissione degli organi riproduttivi maschili o femminili. Conservazione
- Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare.
Tenere il flaconcino nel confezionamento esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale vedere paragrafo 6.3.
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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
