LIVMARLI OS FL 30ML 9,5MG/ML+S

52.429,91 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MARALIXIBAT CLORURO
  • ATC: A05AX04
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 05/12/2023

Livmarli è indicato per il trattamento del prurito colestatico in pazienti affetti da sindrome di Alagille (ALGS) di età pari e superiore a 2 mesi.
Ogni mL di soluzione contiene maralixibat cloruro, equivalente a 9,5 mg di maralixibat. Eccipiente con effetti noti Ogni mL di soluzione orale contiene 364,5 mg di propilene glicole (E1520). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento con Livmarli deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nella gestione dei pazienti affetti da malattie epatiche colestatiche.
Posologia La dose target raccomandata è di 380 mcg/kg una volta al giorno.
La dose iniziale è di 190 mcg/kg una volta al giorno, e deve essere aumentata a 380 mcg/kg una volta al giorno dopo una settimana.
La Tabella 1 riporta la dose, espressa in mL di soluzione, da somministrare per ciascun intervallo di peso corporeo.
In caso di scarsa tollerabilità, può essere presa in considerazione la riduzione della dose da 380 mcg/kg/giorno a 190 mcg/kg/giorno, o l’interruzione del trattamento.
Se tollerato, potrà essere tentato un nuovo aumento alla dose prevista.
La dose massima giornaliera raccomandata per i pazienti di peso superiore a 70 kg è di 3 mL (28,5 mg).
Tabella 1: Volume della dose singola in base al peso del paziente
Peso del paziente (kg) Dal giorno 1 al giorno 7 (190 mcg/kg una volta al giorno) Dal giorno 8 in avanti (380 mcg/kg una volta al giorno)
Volume della singola somministrazione giornaliera (mL) Dimensione della siringa per somministrazione orale (mL) Volume della singola somministrazione giornaliera (mL) Dimensione della siringa per somministrazione orale (mL)
5-6 0,1 0,5 0,2 0,5
7-9 0,15 0,3
10-12 0,2 0,45
13-15 0,3 0,6 1
16-19 0,35 0,7
20-24 0,45 0,9
25-29 0,5 1
30-34 0,6 1 1,25 3
35-39 0,7 1,5
40-49 0,9 1,75
50-59 1 2,25
60-69 1,25 3 2,5
70 o superiore 1,5 3
Un trattamento alternativo deve essere preso in considerazione nei pazienti per i quali non può essere stabilito alcun beneficio dopo 3 mesi di trattamento quotidiano continuo con maralixibat.
Dosi mancate Se una dose viene dimenticata, ma può essere assunta entro 12 ore dall’orario abituale, questa deve essere assunta quanto prima.
Se sono trascorse più di 12 ore dal momento in cui la dose è stata dimenticata, la dose deve essere saltata, e il regime posologico originale deve essere ripreso il giorno successivo.
Popolazioni particolari Compromissione renale Maralixibat non è stato studiato in pazienti con compromissione renale o affetti da malattia renale allo stadio terminale (end-stage renal disease, ESRD) con necessità di emodialisi.
Tuttavia, poiché le concentrazioni plasmatiche sono minime e l’escrezione renale è trascurabile, in questi pazienti non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Maralixibat non è stato sufficientemente studiato in pazienti con compromissione epatica.
Poiché l’assorbimento è minimo, nei pazienti con compromissione epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Si raccomanda, tuttavia, un attento monitoraggio nei pazienti affetti da malattia epatica allo stadio terminale o in progressione verso lo scompenso.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Livmarli nei bambini di età inferiore a 2 mesi non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Livmarli va somministrato per via orale dal paziente o da un caregiver, utilizzando una siringa per somministrazione orale, prima (fino a 30 minuti) o insieme a un pasto, la mattina.
L’utilizzo di Livmarli soluzione orale miscelato direttamente con cibi o bevande prima della somministrazione non è stato studiato e deve essere evitato.
Con ogni flacone di Livmarli vengono fornite siringhe per somministrazione orale di tre diverse dimensioni (0,5 mL, 1 mL e 3 mL).
La Tabella 1 riporta la dimensione corretta della siringa per somministrazione orale per ciascun intervallo di peso corporeo.

Avvertenze e precauzioni

Maralixibat agisce inibendo il trasportatore ileale degli acidi biliari ileali (ileal bile acid transporter, IBAT) e interrompendo la circolazione enteroepatica degli acidi biliari.
Patologie, medicinali o interventi chirurgici che compromettono la motilità gastrointestinale o la circolazione enteroepatica degli acidi biliari possono quindi alterare l’efficacia di maralixibat.
È stata segnalata diarrea come reazione avversa molto comune all’assunzione di maralixibat (vedere paragrafo 4.8).
La diarrea può comportare disidratazione.
I pazienti devono essere monitorati regolarmente per assicurare un’adeguata idratazione durante gli episodi di diarrea.
Pazienti con diarrea cronica che necessitavano di liquidi per via endovenosa o di supporto nutrizionale non sono stati valutati in studi clinici.
Negli studi clinici, sono stati riscontrati aumenti di ALT in alcuni pazienti trattati con maralixibat.
Tali aumenti sono stati osservati in assenza di incrementi della bilirubina, e il loro significato clinico non è noto.
I test di funzionalità epatica devono essere monitorati nei pazienti prima dell’inizio e durante il trattamento con maralixibat.
Per tutti i pazienti si raccomanda la valutazione dei valori delle vitamine liposolubili (vitamine A, D, E) e del rapporto internazionale normalizzato (international normalised ratio, INR) prima di iniziare l’assunzione di Livmarli, con monitoraggio secondo la pratica clinica standard.
Qualora sia diagnosticata una carenza di vitamine liposolubili, deve essere prescritta una terapia di integrazione.
Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene 364,5 mg di propilene glicole (E1520) per mL di soluzione orale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Sulla base di studi in vitro, maralixibat è un inibitore di OATP2B1.
Non può essere esclusa una riduzione dell’assorbimento orale dei substrati di OATP2B1 (ad es.
fluvastatina o rosuvastatina) a causa dell’inibizione di OATP2B1 nel tratto gastrointestinale.
Valutare l’eventualità di monitorare gli effetti dei substrati di OATP2B1 secondo necessità.
Sulla base di studi in vitro, maralixibat è anche un inibitore del citocromo CYP3A4.
Non è quindi possibile escludere un aumento dei livelli plasmatici dei substrati di CYP3A4 (ad es.
midazolam, simvastatina), e si raccomanda cautela in caso di somministrazione concomitante di tali composti.
In quanto inibitore dell’assorbimento degli acidi biliari, maralixibat non è stato interamente valutato in termini di potenziale di interazione con l’acido biliare acido ursodesossicolico (UDCA).
Maralixibat viene assorbito in minima parte, non viene significativamente metabolizzato, e non è un substrato dei trasportatori dei principi attivi; pertanto, non sono noti gli effetti di altri medicinali somministrati in concomitanza sulla distribuzione di maralixibat.
Maralixibat non ha effetti noti di inibizione o induzione di altri citocromi P450 nei pazienti; pertanto, non si prevede che maralixibat sia in grado di influenzare la distribuzione di altri medicinali somministrati in concomitanza attraverso tali meccanismi.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza nei pazienti di età superiore a 12 mesi (N=86) affetti da ALGS in trattamento con maralixibat per oltre 5 anni nel corso di studi clinici sono state diarrea (36,0%) e dolore addominale (29,1%).
Anche nei pazienti di età inferiore a 12 mesi (N=8), le reazioni avverse più comuni sono state diarrea e dolore addominale, come osservato nei bambini più grandi affetti da ALGS.
In tutto il programma relativo all’ALGS nessuna delle reazioni avverse di diarrea o dolore addominale è risultata grave.
Tabella delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza di maralixibat si basa sull’analisi aggregata dei dati ricavati dalla revisione di 5 studi clinici condotti in pazienti di età compresa tra 1 e 17 anni (mediana: 5 anni) affetti da ALGS (N = 86).
La durata mediana dell’esposizione è stata di 2,5 anni (intervallo: da 1 giorno a 5,5 anni).
Le reazioni avverse ricavate da questa analisi aggregata sono riportate nella Tabella 2.
Le reazioni avverse in pazienti trattati con maralixibat per ALGS sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e per categoria di frequenza.
Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 2: Reazioni avverse segnalate in pazienti affetti da ALGS
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Patologie gastrointestinali Molto comune Diarrea
Dolore addominale
Descrizione di reazioni avverse selezionate Tutti gli eventi di diarrea riferiti sono stati di gravità da lieve a moderata.
In 1 paziente è stata segnalata una reazione avversa grave di dolore addominale.
Nella maggior parte dei casi, diarrea e dolore addominale sono insorti nel primo mese di trattamento.
La durata mediana della diarrea e del dolore addominale è stata, rispettivamente, di 2 giorni e 1 giorno.
Per l’incidenza di diarrea non è stata osservata una relazione tra la risposta e la dose.
In 4 pazienti (4,7%) il trattamento è stato sospeso o la dose è stata ridotta a causa di reazioni avverse gastrointestinali e ciò ha comportato un miglioramento o la risoluzione delle reazioni avverse.
Nessuno dei pazienti ha dovuto interrompere definitivamente il trattamento con Livmarli a causa di queste reazioni avverse.
Qualora la diarrea e/o il dolore addominale persistano e non sia possibile identificare un’eziologia differente, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose o la sospensione del trattamento.
Controllare la disidratazione e istituire tempestivamente un trattamento.
In caso di sospensione del trattamento, la somministrazione di Livmarli può riprendere, se tollerata, in seguito al miglioramento della diarrea o del dolore addominale (paragrafo 4.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di maralixibat in donne in gravidanza non esistono.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Non si ritiene che maralixibat possa causare effetti sul feto durante la gravidanza, dal momento che l’esposizione sistemica a maralixibat è trascurabile.
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Livmarli durante la gravidanza.
Allattamento Non si ritiene che maralixibat possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l’esposizione sistemica a maralixibat di donne che allattano è trascurabile.
Livmarli può essere usato durante l’allattamento.
Fertilità Non ci sono dati clinici sugli effetti di maralixibat sulla fertilità.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilità o la riproduzione (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.