LESTRONETTE 21CPR RIV 0,1+0,02
16,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 27/01/2025
Contraccezione orale. La decisione di prescrivere Lestronette deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Lestronette e quello associato ad altri Contraccettivi Ormonali Combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Ogni compressa rivestita con film contiene 0,10 mg di levonorgestrel e 0,02 mg di etinilestradiolo. Eccipienti con effetto noto: Lattosio (89 mg/compressa), lacca di alluminio rosso (E 129) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- I contraccettivi ormonali di tipo combinato (COC) non devono essere utilizzati in presenza di una delle seguenti condizioni.
Qualora durante l’impiego del COC compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, l’assunzione del medicinale deve essere immediatamente interrotta.
• Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV) o Tromboembolia venosa - TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es.
trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP]) o Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S o Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4) o Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) • Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA) o Tromboembolia arteriosa - tromboembolia arteriosa in corso, anamnesi di tromboembolia arteriosa (ad es.
infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es.
angina pectoris) o Malattia cerebrovascolare - ictus in corso o anamnesi di ictus o condizioni prodromiche (ad es.
attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA)) o Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante o Anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali o Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto a molteplici fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come: • diabete mellito con sintomi vascolari, • ipertensione grave, • dislipoproteinemia grave • Grave malattia epatica, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non siano tornati alla norma.
• Presenza o anamnesi di tumori epatici (benigni o maligni).
• Patologie maligne ormono-dipendenti accertate o sospette (per es.
degli organi genitali o della mammella).
• Sanguinamento vaginale di natura non accertata.
• Amenorrea da causa sconosciuta • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Lestronette è controindicato per l’uso concomitante con prodotti medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, prodotti medicinali contenenti glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (paragrafo 4.5). Posologia
- Posologia Come prendere Lestronette Le compresse devono essere assunte per via orale seguendo l’ordine indicato sul blister, ogni giorno all’incirca alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido.
Le compresse devono essere prese ogni giorno per 21 giorni consecutivi.
Le confezioni successive devono essere iniziate dopo un intervallo di 7 giorni, durante il quale generalmente si manifesta sanguinamento da sospensione.
Tale sanguinamento in genere si presenta dopo 2-3 giorni dall’assunzione dell’ultima compressa e potrebbe essere ancora presente al momento di iniziare la confezione successiva.
Come iniziare il trattamento con Lestronette • Nessun trattamento contraccettivo ormonale (nel mese precedente) L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione).
È possibile iniziare anche tra il secondo e il quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, durante i primi sette giorni del primo ciclo si raccomanda di impiegare anche un ulteriore metodo contraccettivo.
• Passaggio da un altro contraccettivo ormonale di tipo combinato (COC, anello vaginale o cerotto transdermico) La donna deve iniziare il trattamento con Lestronette preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa contenente ormone del precedente COC o al più tardi il giorno dopo il consueto periodo di sospensione da pillola o il giorno dopo l’ultima compressa senza ormone del precedente contraccettivo ormonale.
Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, la donna deve iniziare il trattamento con Lestronette preferibilmente il giorno della rimozione, o al più tardi, quando sarebbe stata prevista la successiva applicazione.
• Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino (IUS) La donna può passare a Lestronette in qualsiasi momento se proviene dalla minipillola (o da un impianto o da uno IUS il giorno della sua rimozione, da un iniettabile il giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione), ma in ogni caso deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse.
• Dopo un aborto al primo trimestre È possibile iniziare l’assunzione delle compresse immediatamente.
Non sono necessarie ulteriori misure contraccettive.
• Dopo il parto o un aborto al secondo trimestre Per le donne che allattano si veda il paragrafo 4.6.
L’assunzione delle compresse deve iniziare dal 21° al 28° giorno successivo al parto o ad un aborto al secondo trimestre.
Se l’assunzione viene posticipata, deve essere utilizzato anche un metodo contraccettivo nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse., Se nel frattempo la donna ha avuto rapporti sessuali, prima di iniziare l’assunzione del COC si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione.
Gestione in caso di compresse dimenticate Lestronette contiene una dose molto bassa di entrambi gli ormoni e, pertanto, il margine di efficacia contraccettiva è ridotto se si dimentica una pillola.
Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque delle compresse è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non risulta ridotta.
La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, e le compresse successive devono essere assunte secondo il ritmo consueto.
Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque delle compresse è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può risultare ridotta.
Nei casi in cui si siano dimenticate delle compresse, si applicano le due regole basilari di seguito indicate: 1.
l’assunzione delle compresse non può essere sospesa per più di 7 giorni consecutivi; 2.
per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, è necessario assumere ininterrottamente le compresse per 7 giorni.
Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: Settimana 1 Si deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente.
Si deve quindi continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto.
Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo contraccettivo come, ad esempio, un profilattico.
Se nei 7 giorni precedenti la donna ha avuto rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilità di una gravidanza.
Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è il periodo di sospensione, maggiore è il rischio di gravidanza.
Settimana 2 Si deve prendere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente.
Si deve quindi continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto.
Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata la donna abbia assunto correttamente le compresse.
Nel caso in cui le compresse non siano state assunte correttamente, o se le compresse dimenticate fossero più di una, deve essere raccomandato l’impiego di precauzioni contraccettive aggiuntive per 7 giorni.
Settimana 3 Considerata l’imminenza dell’intervallo di 7 giorni libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore.
Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva.
Adottando una delle seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi, purché nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente.
In caso contrario, si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi 7 giorni: 1.
Si deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente.
Si deve quindi continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto.
La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato le compresse della precedente confezione, cioè senza osservare il periodo di sospensione.
In questo caso è probabile che non si verifichi sanguinamento da sospensione prima dell’intervallo della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, la donna può presentare spotting o sanguinamento da rottura.
2.
Si può anche sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso.
La donna deve quindi osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con una nuova confezione.
Se la donna dimentica di assumere diverse compresse e nel primo regolare periodo di sospensione non si presenti sanguinamento da sospensione, bisogna considerare l’eventualità di una gravidanza.
Raccomandazioni in caso di disturbi gastrointestinali In caso di gravi sintomi gastrointestinali, l’assorbimento dei principi attivi può non essere completo e devono essere adottate ulteriori misure contraccettive.
Se entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa si verifica vomito o diarrea grave si devono applicare le raccomandazioni relative alle compresse dimenticate.
Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si devono prendere compresse extra da una nuova confezione.
Come modificare il giorno di inizio o come posticipare una mestruazione Per posticipare una mestruazione, si deve iniziare una nuova confezione immediatamente dopo aver terminato la confezione corrente, senza osservare il periodo di sospensione.
Le mestruazioni possono essere posticipate quanto desiderato, ma non oltre la fine della seconda confezione.
Durante questo periodo la donna può presentare sanguinamento da rottura o spotting.
L’assunzione regolare di Lestronette viene quindi ripresa dopo il normale periodo di sospensione di 7 giorni.
Se si vuole spostare il giorno di inizio della mestruazione in modo che abbia inizio in un giorno diverso della settimana, la donna può abbreviare la durata del successivo periodo di sospensione di quanti giorni desidera.
Più breve sarà l’intervallo, maggiore sarà il rischio che non si presenti sanguinamento da sospensione, ma la donna potrà presentare sanguinamento da rottura o spotting durante l’assunzione delle compresse della seconda confezione (come quando si posticipa una mestruazione).
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Lestronette è indicato soltanto dopo il menarca.
Pazienti anziane Lestronette non è indicato per l’uso dopo la menopausa.
Pazienti con compromissione epatica Lestronette è controindicato nelle donne con patologie epatiche gravi.
Vedere anche il paragrafo 4.3.
Pazienti con compromissione renale Lestronette non è stato studiato specificatamente in pazienti con compromissione renale.
I dati disponibili non suggeriscono un cambio di trattamento in questa popolazione di pazienti.
Modo di somministrazione Uso orale Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze Qualora sia presente una delle condizioni odei fattori di rischio sottoelencati, l’idoneità di Lestronette deve essere discussa con la paziente.
In caso di peggioramento o prima comparsa di una qualunque di queste condizioni o dei fattori di rischio, la paziente deve essere informata di contattare il proprio medico per decidere se l’assunzione di Lestronette deve essere interrotta.
• Disturbi circolatori Rischio di tromboembolia venosa (TEV) L’uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) aumenta il rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. La decisione di usare levonorgestrel/etinilestradiolo deve essere presa solo dopo aver discusso con la donna per assicurarsi che essa comprenda il rischio di TEV associato a levonorgestrel/etinilestradiolo, il modo in cui i suoi attuali fattori di rischio influenzano tale rischio e il fatto che il rischio che sviluppi una TEV è massimo nel primo anno di utilizzo.
Vi sono anche alcune evidenze che il rischio aumenti quando l’assunzione di un COC viene ripresa dopo una pausa di 4 o più settimane.
Circa 2 donne su 10.000 che non usano un COC e che non sono in gravidanza, svilupperanno una TEV in un periodo di un anno.
Tuttavia, in una singola donna, il rischio può essere molto più elevato, a seconda dei suoi fattori di rischio sottostanti (vedere oltre).
Si stima che su 10.000 donne che usano un COC che contiene levonorgestrel, circa 6¹ svilupperanno una TEV in un anno.
Questo numero di TEV all’anno è inferiore al numero previsto in gravidanza o nel periodo post-parto.
La TEV può essere fatale nell’1-2% dei casi.
Numero di eventi di TEV per 10.000 donne in un annoMolto raramente, nelle donne che assumono COC è stata riportata trombosi a carico di altri distretti vascolari, per es.
arterie e vene epatiche, mesenteriche, renali e retiniche.
Fattori di rischio di TEV Il rischio di complicanze tromboemboliche venose nelle donne che usano COC può aumentare sostanzialmente se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi, specialmente se tali fattori di rischio sono più di uno (vedere la tabella).
Levonorgestrel/etinilestradiolo è controindicato se una donna presenta diversi fattori di rischio che aumentano il suo rischio di trombosi venosa (vedere paragrafo 4.3).
Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale di TEV.
Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).
Tabella: Fattori di rischio di TEV
Non vi è accordo sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’esordio e nella progressione della trombosi venosa.Fattore di rischio Commento Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC.
Particolarmente importante da considerare se sono presenti anche altri fattori di rischio.Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, interventi chirurgici di qualsiasi tipo a gambe e pelvi, interventi neurochirurgici, o trauma maggiore Nota: l’immobilizzazione temporanea, inclusi i viaggi in aereo di durata >4 ore, può anche essere un fattore di rischio di TEV, specialmente in donne con altri fattori di rischio In queste situazioni è consigliabile interrompere l’uso della pillola (in caso di intervento chirurgico elettivo almeno quattro settimane prima) e non riavviarlo fino a due settimane dopo la ripresa completa della mobilità.
Per evitare gravidanze indesiderate si deve utilizzare un altro metodo contraccettivo.
Se levonorgestrel/etinilestradiolo non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico.Anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata da uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC. Altre condizioni mediche associate a TEV Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattie intestinali infiammatorie croniche (malattia di Crohn o colite ulcerosa) e anemia falciforme. Età avanzata In particolare, al di sopra dei 35 anni
Il maggior rischio di tromboembolia in gravidanza, in particolare nel periodo di 6 settimane del puerperio, deve essere preso in considerazione (per informazioni su “Fertilità, gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6).
Sintomi di TEV (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono rivolgersi immediatamente a un medico e informarlo che stanno assumendo un COC.
I sintomi di trombosi venosa profonda (TVP) possono includere: - gonfiore unilaterale della gamba e/o del piede o lungo una vena della gamba; - dolore o sensibilità alla gamba che può essere avvertito solo in piedi o camminando; - maggiore sensazione di calore nella gamba colpita; pelle della gamba arrossata o con colorazione anomala.
I sintomi di embolia polmonare (EP) possono includere: - comparsa improvvisa e inspiegata di mancanza di respiro o di respirazione accelerata; - tosse improvvisa che può essere associata a emottisi; - dolore acuto al torace; - stordimento grave o capogiri; - battito cardiaco accelerato o irregolare.
Alcuni di questi sintomi (come “mancanza di respiro”, “tosse”) sono aspecifici e possono essere interpretati erroneamente come eventi più comuni o meno gravi (ad es.
infezioni delle vie respiratorie).
Altri segni di occlusione vascolare possono includere: dolore improvviso, gonfiore o colorazione blu pallida di un’estremità.
Se l’occlusione ha luogo nell’occhio i sintomi possono variare da offuscamento indolore della vista fino a perdita della vista.
Talvolta la perdita della vista può verificarsi quasi immediatamente.
Rischio di tromboembolia arteriosa (TEA) Studi epidemiologici hanno associato l’uso dei COC a un aumento del rischio di tromboembolie arteriose (infarto miocardico) o di incidenti cerebrovascolari (ad es.
attacco ischemico transitorio, ictus).
Gli eventi tromboembolici arteriosi possono essere fatali.
Fattori di rischio di TEA Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di un incidente cerebrovascolare nelle donne che utilizzano COC aumenta in presenza di fattori di rischio (vedere la tabella).
Levonorgestrel/etinilestradiolo è controindicato se una donna presenta un fattore di rischio grave o più fattori di rischio di TEA che aumentano il suo rischio di trombosi arteriosa (vedere paragrafo 4.3).
Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale.
Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).
Tabella: Fattori di rischio di TEA
Sintomi di TEA Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono essere avvisate di rivolgersi immediatamente a un medico e di informarlo che stanno assumendo un COC.Fattore di rischio Commento Età avanzata In particolare, al di sopra dei 35 anni Fumo Alle donne deve essere consigliato di non fumare se desiderano usare un COC.
Alle donne di età superiore a 35 anni che continuano a fumare deve essere vivamente consigliato l’uso di un metodo contraccettivo diverso.Ipertensione Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC.
Particolarmente importante nelle donne con altri fattori di rischio.Anamnesi familiare positiva (tromboembolia arteriosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC. Emicrania Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può rappresentare un motivo di interruzione immediata. Altre condizioni mediche associate ad eventi vascolari avversi Diabete mellito, iperomocisteinemia, valvulopatia e fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus eritematoso sistemico.
I sintomi di incidente cerebrovascolare possono includere: - intorpidimento o debolezza improvvisa del viso, di un braccio o di una gamba, soprattutto su un lato del corpo; - improvvisa difficoltà a camminare, capogiri, perdita dell’equilibrio o della coordinazione; - improvvisa confusione, difficoltà di elocuzione o di comprensione; - improvvisa difficoltà a vedere con uno o con entrambi gli occhi; - improvvisa emicrania, grave o prolungata, senza causa nota; - perdita di conoscenza o svenimento con o senza convulsioni.
Sintomi temporanei suggeriscono che si tratti di un attacco ischemico transitorio (TIA).
I sintomi di infarto miocardico (IM) possono includere: - dolore, fastidio, pressione, pesantezza, sensazione di costrizione o di pienezza al torace, a un braccio o sotto lo sterno; - fastidio che si irradia a schiena, mascella, gola, braccia, stomaco; - sensazione di pienezza, indigestione o soffocamento; - sudorazione, nausea, vomito o capogiri; - estrema debolezza, ansia o mancanza di respiro; - battiti cardiaci accelerati o irregolari.
A causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici), è necessario adottare misure contraccettive alternative adeguate.
Tumori Alcuni studi epidemiologici hanno riportato un aumentato rischio di sviluppo di cancro alla cervice in donne in trattamento a lungo termine con un COC, ma è ancora controverso quanto questo risultato sia influenzato da effetti confondenti relativi al comportamento sessuale o ad altri fattori come il papilloma virus umano (HPV).
Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che fanno attualmente uso di un COC hanno un rischio relativo (RR = 1.24) lievemente aumentato di avere diagnosticato un cancro della mammella e che l’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento.
Dal momento che nelle donne al di sotto dei 40 anni il cancro mammario è evento raro, il numero di casi in più di cancro mammario diagnosticati nelle donne che assumono o hanno assunto di recente un COC è basso rispetto al rischio complessivo di cancro mammario.
Questi studi non forniscono prove di una relazione causale.
Il pattern osservato di un rischio aumentato potrebbe essere dovuto ad una diagnosi più precoce di cancro mammario nelle donne che assumono COC, agli effetti biologici dei COC o ad una combinazione di entrambi.
I tumori mammari diagnosticati nelle utilizzatrici tendono ad essere clinicamente meno avanzati rispetto ai tumori diagnosticati nelle non-utilizzatrici.
Nelle donne che assumono un COC sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni.
In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita.
Se una donna che assume un COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità di un tumore epatico.
Altre condizioni Donne con ipertrigliceridemia o storia familiare di questa condizione possono presentare un aumentato rischio di pancreatite qualora assumano un COC.
Benché in molte donne che assumono un COC sia stato riscontrato lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro.
Solo in questi rari casi l’immediata sospensione del COC è giustificata.
Non è stata stabilita correlazione sistematica tra l’uso di un COC e ipertensione clinicamente significativa.
Se durante l’uso di un COC, in presenza di preesistente ipertensione, i valori di pressione sanguigna costantemente elevati o un significativo aumento di pressione sanguigna non rispondono adeguatamente al trattamento antiipertensivo, l’assunzione del COC deve essere sospesa.
Se appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora con la terapia antipertensiva siano stati ottenuti valori normali di pressione sanguigna.
Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di un COC è stata riportata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate; tuttavia, non vi è prova conclusiva della correlazione tra dette condizioni e l’uso di un COC: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gestationis o perdita dell’udito da otosclerosi.
Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC finché i marker della funzionalità epatica non siano tornati nella norma.
La ricomparsa di ittero e/o prurito colestatico, manifestatosi per la prima volta in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali, impone l’interruzione del COC.
Benché i COC possano influenzare la resistenza periferica all’insulina e la tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano un COC a basso dosaggio (<0,05 mg di etinilestradiolo).
Tuttavia le pazienti diabetiche debbono essere seguite attentamente, soprattutto all’inizio del trattamento con un COC.
Durante l’uso di COC sono stati riportati peggioramenti della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.
L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati ben noti dell’uso di contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8).
La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio ben noto per il comportamento suicidario e il suicidio.
Alle donne va consigliato di contattare il medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se insorti poco dopo l’inizio del trattamento.
Può comparire occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico.
Durante l’assunzione di un COC, le pazienti con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette.
Gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi dell’angioedema ereditario e acquisito.
Esame/consulto medico Prima di iniziare o di ricominciare la somministrazione di Lestronette, si deve raccogliere una completa anamnesi medica (anche familiare) e deve essere esclusa la presenza di una gravidanza in corso.
Deve essere misurata la pressione sanguigna e deve essere effettuato un esame obiettivo, secondo quanto indicato nelle Controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e nelle Avvertenze (vedere paragrafo 4.4).
È importante attirare l’attenzione della donna sulle informazioni relative alla trombosi venosa o arteriosa, incluso il rischio associato a Lestronette rispetto ad altri COC, i sintomi di TEV e TEA, i fattori di rischio noti e cosa fare in caso di sospetta trombosi.
Bisogna inoltre istruire la donna a leggere attentamente il foglio illustrativo e a seguire le raccomandazioni che vengono fornite.
La frequenza e il tipo degli ulteriori controlli periodici devono essere basati su linee guida prestabilite ed adattati individualmente alla donna.
Le donne debbono essere avvisate che i contraccettivi ormonali non proteggono nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) né da altre malattie sessualmente trasmissibili.
Riduzione dell’efficacia L’efficacia dei COC può diminuire in caso di mancata assunzione di compresse, vomito o diarrea, o assunzione contemporanea di altri medicinali.
Diminuzione del controllo del ciclo Durante l’assunzione di qualunque COC possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o sanguinamento da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento.
Pertanto, la valutazione di un qualunque sanguinamento vaginale irregolare ha significato solo dopo una fase di assestamento della durata di circa tre cicli di trattamento.
Nelle utilizzatrici di Lestronette, qualsiasi sanguinamento (spotting e/o sanguinamento da rottura) è stato segnalato in oltre il 50% dei casi durante i primi 6 mesi di utilizzo.
Se i sanguinamenti irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una causa non ormonale e, per escludere malignità o una gravidanza, debbono essere attuate misure diagnostiche adeguate.
Queste possono comprendere il raschiamento.
In alcune donne può non presentarsi sanguinamento da sospensione durante l’intervallo di sospensione.
Se il COC è stato assunto secondo quanto descritto nella sezione 4.2, è improbabile che si sia instaurata una gravidanza.
Tuttavia, se prima del mancato sanguinamento da sospensione il COC non è stato assunto secondo queste indicazioni, o se i sanguinamenti da sospensione non verificatisi sono due, prima di continuare a prendere il COC si deve escludere una gravidanza.
Eccipienti: Lattosio Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Lacca di alluminio rossa (E129) Può causare reazioni allergiche. Interazioni
- Nota: devono essere consultate le informazioni prescrittive dei medicinali concomitanti per identificare potenziali interazioni.Effetti di altri medicinali su Lestronette Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi microsomiali, che possono determinare un aumento della clearance degli ormoni sessuali e possono portare a emorragie da sospensione e/o all’insuccesso del metodo contraccettivo.
Comportamento L’induzione enzimatica può essere osservata già dopo pochi giorni di trattamento.
L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente entro poche settimane.
Dopo l’interruzione della terapia farmacologica, l’induzione enzimatica può persistere per circa 4 settimane.
Trattamento a breve termine Le donne in trattamento con farmaci induttori enzimatici devono usare temporaneamente un metodo di barriera o un altro metodo contraccettivo in aggiunta al COC.
Il metodo di barriera deve essere usato per tutta la durata della terapia farmacologica concomitante e per 28 giorni dopo la sua interruzione.
Se la terapia prosegue dopo la fine della confezione di compresse di COC, la successiva confezione di COC deve essere iniziata subito dopo la precedente, senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.
Il trattamento a lungo termine Nelle donne in trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, si raccomanda un ulteriore metodo contraccettivo affidabile non ormonale.
Assorbimento ridotto: i farmaci che aumentano la motilità gastrointestinale, come ad es.
metoclopramide, possono ridurre l’assorbimento degli ormoni.
Sostanze che aumentano la clearance dei COC (diminuita efficacia dei COC causata da induzione enzimatica), es.: Barbiturici, bosentan, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina e medicinali per l’HIV (ritonavir, nevirapina e efavirenz) e, probabilmente, anche felbamato, griseofulvina, oxcarbazepina topiramato e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
Sostanze con effetti variabili sulla clearance dei COC, es.: Quando co-somministrati con i COC, molti inibitori della proteasi dell'HIV e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, comprese combinazioni con inibitori della proteasi dell’HCV, possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni o progestinici.
In alcuni casi il risultato di questi cambiamenti può essere clinicamente rilevante.
Pertanto, le informazioni sulla prescrizione concomitante di farmaci per l’HIV/HCV devono essere consultate per identificare potenziali interazioni ed eventuali raccomandazioni inerenti.
In caso di dubbio, le donne in terapia con inibitori della proteasi o inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa devono utilizzare un ulteriore metodo contraccettivo di barriera.
Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici) La rilevanza clinica delle potenziali interazioni con inibitori enzimatici rimane sconosciuta.
La somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di estrogeno, di progestinico o di entrambi.
È stato dimostrato che dosi di etoricoxib da 60 a 120 mg/die aumentano le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo da 1,4 a 1,6 volte rispettivamente, quando assunte in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo.
Effetti dei COC su altri medicinali La troleandomicina può aumentare il rischio di colestasi intraepatica durante la somministrazione concomitante con i COC.I COC possono interferire con il metabolismo di altri medicinali.
Con la somministrazione concomitante di COC sono stati riportati aumenti della concentrazione plasmatica di ciclosporina.
È stato dimostrato che i COC influenzano il metabolismo della lamotrigina, comportando concentrazioni plasmatiche sub-terapeutiche di lamotrigina.
I dati clinici suggeriscono che l'etinilestradiolo inibisce la clearance dei substrati del CYP1A2, determinando un aumento debole (ad es.
teofillina) o moderato (ad es.
tizanidina) della loro concentrazione plasmatica.
•Interazioni farmacodinamiche Durante gli studi clinici con pazienti trattati per le infezioni da virus dell’epatite C (HCV) con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirina, si sono verificati in maniera significativa aumenti delle transaminasi (ALT) superiori a 5 volte il limite superiore della norma (ULN) più frequentemente nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo come i contraccettivi ormonali combinati (COC).
Inoltre, anche nei pazienti trattati con glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, sono stati osservati aumenti delle ALT in donne che usavano farmaci contenenti etinilestradiolo come i COC (vedere paragrafo 4.3).
Perciò, le utilizzatrici di Lestronette devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (esempio contracettivo con solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questi regimi di associazione.
Lestronette può essere ripreso dopo 2 settimane dalla conclusione del trattamento con questi regimi di associazione.
Altre forme di interazione Esami di laboratorio L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, tra i quali i parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (di trasporto) (per es.
della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche), i parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione del sangue e della fibrinolisi.
Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio. Effetti indesiderati
- Riepilogo del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni con Lestronette sono nausea, dolore addominale, aumento di peso, mal di testa, umore depresso, umore alterato, dolore mammario, dolorabilità mammaria.
Si manifestano in ≥1% e <10% delle utilizzatrici.
Le reazioni avverse gravi sono tromboembolia arteriosa e venosa.Elenco tabulato delle reazioni avverse Le reazioni avverse ai farmaci sono raggruppate in base alle loro frequenze.
I gruppi di frequenza sono definiti dalla seguente convenzione: comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Gli effetti indesiderati riportati tra le utilizzatrici di COC, incluso Lestronette, sono:
La lacca di alluminio rosso (E 129) può causare reazioni allergiche.Classificazione per sistemi e organi Frequenza delle reazioni avverse Comune Non comune Rara Non nota (da >1/100 a > 1/10) (da >1/1000 a <1/100) (da >1/10.000 a <1/1000) la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Esacerbazione dei sintomi dell’angioedema ereditario e acquisito Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ritenzione di liquidi Disturbi psichiatrici Depressione, umore alterato Libido diminuita Libido aumentata Patologie del sistema nervoso Cefalea Emicrania Patologie dell’occhio Intolleranza a lenti a contatto Patologie vascolari Tromboembolismo arterioso (ATE, tromboembolismo venoso (TEV) Patologie gastrointestinali Nausea, dolore addominale Vomito, diarrea Patologie epatobiliari Transaminasi aumentate Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, orticaria Eritema nodoso, eritema multiforme Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dolorabilità mammaria, dolore al seno Aumento di volume mammario Secrezione mammaria, secrezione vaginale Esami diagnostici Peso aumentato Peso diminuito
Descrizione di alcune reazioni avverse Nelle donne che usano COC è stato osservato un maggior rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, inclusi infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare, e tale rischio è discusso più dettagliatamente nel paragrafo 4.4.
Di seguito sono elencate le reazioni avverse con frequenza molto bassa o con insorgenza ritardata dei sintomi che si ritiene siano correlate al gruppo dei contraccettivi orali combinati (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4): Tumori • La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali è leggermente aumentata.
Dato che il cancro mammario è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, il numero di casi in più è basso rispetto al rischio complessivo di cancro mammario.
Non è noto se vi sia un rapporto di causalità con i COC.
Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4.
• Tumori epatici (benigni o maligni).
Altre condizioni • Rischio aumentato di pancreatite nelle donne con ipertrigliceridemia • Ipertensione • Insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso dei COC non è dimostrata: ittero e/o prurito dovuto alla colestasi; formazione di calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome emolitico-uremica; corea di Sydenham; herpes gestationis; perdita di udito legato a otosclerosi • Disturbi della funzionalità epatica • Cambiamenti nella tolleranza al glucosio o effetto sulla resistenza periferica all'insulina • Morbo di Chron, colite ulcerosa • Cloasma.
Interazioni Emorragia da sospensione e/o il fallimento del contraccettivo possono derivare da interazioni di altri farmaci (induttori enzimatici) con i contraccettivi orali (vedere paragrafo 4.5).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Lestronette non è indicato durante la gravidanza.
Se la gravidanza si instaura durante il trattamento con Lestronette, deve esserne interrotta immediatamente la somministrazione.Tuttavia, la maggior parte degli studi epidemiologici non ha rilevato un aumentato rischio di difetti alla nascita in bambini nati da donne che avevano usato pillole anticoncezionali prima della gravidanza, né alcun effetto teratogeno qualora all’inizio della gravidanza fossero state inavvertitamente assunte pillole anticoncezionali.
L’aumento del rischio di TEV nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l’assunzione di Lestronette (vedere paragrafo 4.2.
e 4.4).
Allattamento L’allattamento al seno può essere influenzato dalle pillole anticoncezionali, in quanto questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno.
L’uso dei COC deve perciò essere sconsigliato fino al termine dell’allattamento.
Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte.
Queste quantità possono avere effetti sul bambino. Conservazione
- Non conservare a temperature superiore a 30°C.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

