LERCANIDIPINA SAND 28CPR 10MG
5,63 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/04/2011
Lercanidipina Sandoz è indicata per il trattamento dell'ipertensione essenziale lieve-moderata.
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 9,4 mg di lercanidipina. Eccipiente con effetti noti: Ciascuna compressa rivestita con film contiene 28,5 mg di lattosio (come monoidrato) Ciascuna compressa rivestita con film contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 18,8 mg di lercanidipina. Eccipiente con effetti noti: Ciascuna compressa rivestita con film contiene 57 mg di lattosio (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivoo ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
- Donne in età fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale.
- Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro.
- Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.
- Angina pectoris instabile.
- Grave compromissione epatica - Grave compromissione renale (GFR < 30 mL/min), inclusi i pazienti sottoposti a dialisi - Pazienti che hanno avuto un infarto cardiaco da meno di un mese.
- Trattamento concomitante con: - potenti inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
- ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
- pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5). Posologia
- Posologia La dose consigliata è di 10 mg una volta al giorno per via orale, assunta almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta individuale del paziente.
L’aggiustamento della dose deve essere graduale perché sono necessarie 2 settimane circa prima che il massimo effetto antipertensivo si manifesti.
Alcune persone, non adeguatamente controllate mediante monoterapia antiipertensiva, possono trarre beneficio dall’aggiunta della lercanidipina alla terapia con agenti beta-bloccanti (atenololo), diuretici (idroclorotiazide) o inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril o enalapril).
Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un "plateau" a dosi tra 20 e 30 mg, è improbabile che dosi più elevate inducano una maggiore efficacia mentre, per contro, potrebbe verificarsi un aumento delle reazioni avverse.
Anziani: Si raccomanda particolare attenzione all’inizio del trattamento negli anziani, sebbene gli studi di farmacocinetica e l’esperienza clinica specifica suggeriscano che non è necessario modificare la dose giornaliera.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di lercanidipina nei bambini e adolescenti fino a 18 anni di età non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili Insufficienza renale o epatica Si raccomanda particolare cautela all’inizio del trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi a moderate.
Anche se la posologia solitamente raccomandata dovrebbe essere ben tollerata da questi pazienti, l’incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con cautela.
Nei pazienti con compromissione epatica, l’effetto antiipertensivo può essere aumentato e quindi deve essere considerato un aggiustamento della dose.
La lercanidipina è controindicata nei pazienti con grave compromissione della funzione epatica o in pazienti con grave compromissione della funzione renale (GFR <30 mL/min) inclusi i pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Modo di somministrazione Uso orale Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: - Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione.
- Questo prodotto non deve essere somministrato con succo di pompelmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Avvertenze e precauzioni
- Sindrome del nodo del seno È necessaria particolare cautela quando la lercanidipina viene somministrata a pazienti affetti dalla sindrome del nodo del seno (senza un pacemaker).
Disfunzione ventricolare sinistra Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, è richiesta cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra.
È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d’azione possano essere associate a un incremento del rischio cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca.
Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti è richiesta cautela.
Cardiopatia ischemica Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris.
Molto raramente in pazienti con angina pectoris pre-esistente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della gravità di questi attacchi.
Potrebbero essere osservati casi isolati di infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).
Utilizzo con disfunzioni epatiche o renali: Si deve esercitare una particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi a moderate.
Sebbene la posologia raccomandata dovrebbe essere tollerata da questi pazienti, l’incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere effettuato con cautela.
Nei pazienti con alterazione della funzione epatica, l’effetto antiipertensivo potrebbe essere aumentato, di conseguenza deve essere preso in considerazione un aggiustamento della dose.
La lercanidipina è controindicata nei pazienti con compromissione epatica grave o con compromissione renale grave (GFR <30 mL/min) inclusi i pazienti sottoposti a emodialisi (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Dialisi peritoneale La lercanidipina è stata associata allo sviluppo di fluidi peritoneali torbidi in pazienti in dialisi peritoneale.
La torbidità è dovuta ad una maggiore concentrazione di trigliceridi nel fluido peritoneale.
Sebbene il meccanismo non sia noto, la torbidità tende a risolversi subito dopo l’interruzione della lercanidipina.
Questa è un'associazione importante da tenere presente, poiché il fluido peritoneale torbido può essere un segno di peritonite e comportare un ricovero e un uso di antibiotici non necessari.
Induttori del CYP3A4 Gli induttori del CYP3A4 come gli anticonvulsivanti (ad es.
fenitoina, carbamazepina) e rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici di lercanidipina e pertanto la sua efficacia può essere inferiore alle aspettative (vedere paragrafo 4.5).
Alcool L’alcool deve essere evitato in quanto può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di lercanidipina nei bambini e negli adolescenti fino a 18 anni di età non sono state stabilite.
Lercanidipina Sandoz contiene lattosio e sodio Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente ‘senza sodio’ Interazioni
- Controindicazioni e uso concomitante Inibitori del CYP3A4 È noto che la lercanidipina viene metabolizzata dall’enzima CYP3A4 e quindi, inibitori del CYP3A4, somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l’eliminazione della lercanidipina.
La somministrazione della lercanidipina in concomitanza di inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) deve essere evitata (vedere paragrafo 4.3).
Uno studio di interazione con il ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento delle concentrazioni plasmatiche della lercanidipina (un aumento di 15 volte della AUC e di 8 volte della Cmax per l’eutomero S-lercanidipina).
Ciclosporina Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.3).
È stato osservato un aumento dei livelli plasmatici della lercanidipina e della ciclosporina dopo somministrazione concomitante.
Uno studio in giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata la ciclosporina 3 ore dopo l’assunzione della lercanidipina, i livelli plasmatici della lercanidipina non cambiano, mentre l’AUC della ciclosporina aumenta del 27%.
Tuttavia, la co-somministrazione della lercanidipina con la ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici della lercanidipina e un aumento del 21% dell’AUC della ciclosporina.
Pompelmo e succo di pompelmo Lercanidipina non deve essere assunta con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).
Come altre diidropiridine, la lercanidipina è sensibile all’inibizione metabolica causata dal succo di pompelmo con un conseguente aumento della sua disponibilità sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo.
Precauzioni incluso l’aggiustamento della dose Midazolam Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza di midazolam per via orale in volontari anziani, l’assorbimento della lercanidipina aumenta (approssimativamente del 40%) e la velocità di assorbimento diminuisce (tmax ritardata da 1,75 a 3 ore).
Le concentrazioni del midazolam sono rimaste immodificate.
Substrati di CYP3A4 Cautela deve essere esercitata quando lercanidipina viene somministrata insieme ad altri substrati del CYP3A4, come: terfenadina, astemizolo, medicinaliantiaritmici di classe III come amiodarone o chinidina e sotalolo.
Digossina La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti cronicamente trattati con β-metildigossina non ha mostrato evidenza di interazione farmacocinetica.
Volontari sani trattati con digossina dopo somministrazione di 20 mg di lercanidipina a digiuno hanno mostrato un aumento medio del 33% nella Cmax della digossina, mentre l'AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate.
I pazienti in trattamento concomitante con digossina devono essere attentamente monitorati clinicamente per rilevare segni di tossicità da digossina.
Metoprololo Quando la lercanidipina è stata somministrata in concomitanza con metoprololo, il β-bloccante è stato eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità del metoprololo non è stata modificata mentre quella della lercanidipina è stata ridotta del 50%.
Questo effetto può essere dovuto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai β -bloccanti e può quindi verificarsi con altri medicinali di questa classe.
Di conseguenza, la lercanidipina può essere somministrata in modo sicuro con medicinali che bloccano l’adrenorecettore beta, ma può essere necessario un aggiustamento della dose.
Non raccomandati per l'uso concomitante Induttori del CYP3A4 La somministrazione concomitante della lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (ad es.
fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) e la rifampicina deve essere effettuata con cautela perché l’effetto antiipertensivo può essere ridotto e la pressione arteriosa deve essere controllata più frequentemente del solito (vedere paragrafo 4.4).
Alcol L’alcol deve essere evitato in quanto può aumentare l’effetto vaso-dilatatore dei medicinali anti-ipertensivi (vedere paragrafo 4.4).
Uso concomitante con altri medicinali Fluoxetina Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto in volontari di età pari a 65 ± 7 anni (media ± s.d.), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di lercanidipina.
Cimetidina I livelli plasmatici di lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi più elevate si raccomanda cautela poichè la biodisponibilità e l’effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.
Simvastatina In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l’AUC di lercanidipina non è stata significativamente modificata, mentre l’AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo b-idrossiacido del 28%.
È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica.
Somministrando lercanidipina al mattino e simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.
Warfarin La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina assunta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocinetica del warfarin.Diuretici e ACE inibitori Lercanidipina somministrata con diuretici e ACE inibitori è stata ben tollerata.
Altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna Come con tutti i medicinali antiipertensivi, può verificarsi un aumento dell'effetto ipotensivo quando la lercanidipina viene somministrata in concomitanza con altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna, come gli alfa-bloccanti per il trattamento dei sintomi del tratto urinario, gli antidepressivi triciclici e i neurolettici.
Al contrario, può verificarsi una riduzione dell'effetto ipotensivo con l'uso concomitante di corticosteroidi.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di lercanidipina alla dose di 10-20 mg una volta al giorno è stata valutata in studi clinici in doppio cieco, controllati con placebo (con 1.200 pazienti trattati con lercanidipina e 603 pazienti trattati con placebo) e in studi clinici a lungo termine con controllo attivo e non controllati, su un totale di 3.676 pazienti ipertesi trattati con lercanidipina.
Le reazioni avverse più comunemente riportate negli studi clinici e negli studi post-marketing sono: edema periferico, cefalea, rossore, tachicardia e palpitazioni.
Elenco tabulato delle reazioni avverse Nella tabella sotto sono riportate le reazioni avverse segnalate negli studi clinici e nell’esperienza post marketing mondiale per le quali esiste una ragionevole relazione di causalità elencate secondo la classificazione per Sistemi e Organi MedDRA e ordinate secondo la frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse osservate sono riportate in ordine decrescente di gravità.
¹ reazioni avverse da segnalazioni spontanee nell'esperienza post-marketing mondiale Descrizione delle reazioni avverse selezionate Negli studi clinici controllati con placebo l'incidenza di edema periferico è stata dello 0,9% con lercanidipina 10-20 mg e 0,83% con placebo.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune Raro Non nota Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri, Sonnolenza, Sincope Patologie cardiache* Tachicardia, palpitazioni Angina pectoris Patologie vascolari Rossore Ipotensione Patologie gastrointestinali Dispepsia, nausea, dolore addominale Diarrea, vomito Ipertrofia gengivale¹, fluidi peritoneali torbidi¹ Disturbi epatobiliari Aumento delle transaminasi sieriche¹ Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, prurito Orticaria Angioedema¹ Patologie muscoloscheletriche e del tessuto connettivo Mialgia Patologie renali e urinarie Poliuria Pollachiuria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema periferico Astenia, affaticamento Dolore toracico
Questa frequenza ha raggiunto il 2% nella popolazione complessiva dello studio, inclusi gli studi clinici a lungo termine.
La lercanidipina non sembra influenzare negativamente lo zucchero nel sangue o i livelli sierici di lipidi.
Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris.
Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della severità di episodi anginosi acuti in pazienti con angina pectoris pre-esistente.
Possono essere osservati isolati casi di infarto miocardico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non ci sono dati sull'uso di lercanidipina in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali non hanno mostrato effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3), ma questi sono stati osservati con altri composti diidropiridinici.
La lercanidipina non è raccomandata durante la gravidanza o nelle donne in età fertile.
Allattamento Non è noto se lercanidipina/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Lercanidipina è controindicata durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono disponibili dati clinici con lercanidipina.
In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che possono pregiudicare la fecondazione.
A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, è possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

