ITOREX IM 1F 1000MG+F 4ML

3,07 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CEFUROXIMA SODICA
  • ATC: J01DC02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 29/05/2011

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi “difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare,  il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.
500 mg: un flacone contiene: Cefuroxima  sale sodico 526 mg pari a cefuroxima 500 mg Una fiala solvente contiene: Acqua per preparazioni iniettabili ml 4 1 g: un flacone  contiene: Cefuroxima sale sodico 1,052 g pari a cefuroxima 1 g Una fiala solvente contiene: Acqua per preparazioni iniettabili ml 4

Controindicazioni

Ipersensibilità agli antibiotici della classe delle cefalosporine

Posologia

Il prodotto va somministrato  per via parenterale Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso e a giudizio del medico.
Via intramuscolare Adulti: 1,5 – 3 g/die ( 2-4 somministrazioni).
Bambini: 30-100 mg/Kg/die ( 2-4 somministrazioni).
Pazienti con funzionalità ridotta: in caso di insufficienza renale ( clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) la posologia va adattata, come riportato nela seguente tabella Posologia di cefuroxima negli adulti con insufficienza renale:
Clearance creatinina ( ml/min) Dose Intervallo fra dosi
Maggiore di 20 mg 750-1500 ogni 8 ore
Tra 10 e 20 mg 750 ogni 12 ore
Minore di 10 mg 750 ogni 24 ore (*)
(*) Poiché la cefuroxima è dializzabile, i pazienti sottoposti ad emodialisi devono ricevere un’ulteriore dose alla fine della dialisi.
Modalità d'uso ITOREX i.m.: aggiungere al flaconcino il contenuto della fiala solvente: dopo aver agitato energicamente si ottiene una sospensione lattescente che deve essere utilizzata entro pochi minuti ( o agitata di nuovo prima dell’uso).
Iniettare intramuscolo in profondità nel quadrante superiore esterno dei glutei.

Avvertenze e precauzioni

La cefuroxima deve essere prescritta con cautela  nei pazienti con precedenti di affezioni gastrointestinali, in particolare colite.
Sebbene la cefuroxima causi raramente alterazioni della funzionalità renale, si raccomanda il controllo delle condizioni del rene durante la terapia, soprattutto nei pazienti gravi trattati con le dosi massime.
In casi  di insufficienza renale, la posologia delle cefalosporine deve essere opportunamente ridotta sulla base delle prove di funzionalità renale.
L’uso contemporaneo di altri farmaci nefrotossici  aumenta la tossicità renale e la funzione del rene va assiduamente controllata.
L’uso prolungato di antibiotici può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili.
In tale evenienza, adottare le opportune misure terapeutiche.
Prima di iniziare la terapia con cefuroxima, va fatta una anamnesi accurata per determinare se il paziente abbia avuto precedenti reazioni di ipersensibilità a cefalosporine, penicilline ed altri farmaci.
Prove cliniche e di laboratorio hanno evidenziato parziale allergenicità crociala fra penicilline e cefalosporine.
Alcuni pazienti hanno presentato reazioni gravi (inclusa l’anafilassi) ad entrambi i farmaci.
La cefuroxima va quindi somministrata con cautela ai pazienti sensibili alla penicillina.
Gli antibiotici vanno somministrati con cautela ad ogni paziente che abbia presentato qualche forma di allergia, in particolare ai farmaci.
In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antiistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza.
Casi di colite pseudomembranosa sono stati segnalati con l’uso di cefalosporine (e di altri antibiotici a largo spettro).
E’ importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea in conseguenza dell’uso di antibiotici.
Il trattamento con antibiotici a largo spettro altera la normale flora batterica del colon e ciò può consentire la crescita di clostridi.
Alcuni studi hanno evidenziato che una delle cause principali di colite associata agli antibiotici è una tossina prodotta dal Clostridium difficile.
Casi lievi di colite si possono risolvere con la semplice interruzione della terapia.
I casi di colite moderata e grave vanno trattati con l’integrazione delle perdite di liquidi, elettroliti e proteine.
Se la colite non si risolve con l’interruzione della terapia o è grave, il trattamento di scelta per la colite pseudomembranosa da antibiotico, causata dal  Clostridium difficile, è la vancomicina per via orale.
Bisogna anche valutare la possibilità di altre cause per la colite.
La somministrazione delle cefalosporine può interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositività della glicosuria con i metodi di Benedict, Feheling e “Clinitest” ma non con i metodi enzimatici.
Si può avere con il test al ferricianuro per il glucosio ematico una reazione falsamente negativa.
Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività del test di Coombs ( talora false).   Le cefalosporine di II generazione, come altre betalattamine, possono indurre resistenza microbica e tale evenienza è maggiore verso organismi opportunisti, specialmente Enterobatteriacee e Pseudomonas, in soggetti immuno-depressi e, probabilmente associando tra loro più betalattamine.
Tenere fuori dalla portata dei bambini

Interazioni

In caso di somministrazione contemporanea o ravvicinata di farmaci nefrotossici ( p.es Kanamicina, streptomicina, neomicina, colistina, ecc) la funzione del rene deve essere assiduamente controllata.
Le cefalosporine vanno somministrate con cautela ai pazienti in trattamento con diuretici potenti ( furosemide ed  acido etacrinico) poiché si sospetta che  terapie di questo tipo possano danneggiare la funzionalità renale.
La somministrazione contemporanea di probenecid e cefuroxima rallenta la secrezione tubulare di quest’ultima determinando concentrazioni plasmatiche di cefuroxima  più alte e piu’ prolungate.

Effetti indesiderati

Come con le altre cefalosporine, reazioni indesiderabili saranno essenzialmente limitate a disturbi gastrointestinali e, occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilità.
La possibilità della comparsa di questi ultimi è maggiore in individui dotati di ipersensibilità ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria.
In corso di terapia con cefuroxima sono state segnalate le seguenti reazioni: Gastrointestinali: anoressia, glossite, nausea, vomito, diarrea, pirosi gastrica, dolori addominali.
Durante o dopo il trattamento con antibiotico si può sviluppare colite pseudomembranosa.   Allergiche:raramente lieve orticaria, rush cutaneo, prurito, febbre, artralgie Ematologiche: diminuzione della concentrazione dell’emoglobina e dell’ematocrito, eosinofilia transitoria.
Occasionalmente neutropenia transitoria e leucopenia.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
Epatiche: transitorio aumento delle transaminasi sieriche (SGOT, SGPT), della fosfatasi alcalina, di LDH e della bilirubina.
Renali: transitorio aumento dell’azoto ureico ematico, della creatinina sierica e diminuzione della clearance della creatinina.
Locali: sono gli effetti indesiderati più frequenti.
Si può avere dolore lieve, moderato e occasionalmente intenso nella sede dell’iniezione dopo somministrazione intramuscolare.
Altre reazioni osservate sono state: vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida in rapporto anche con lo sviluppo di microorganismi non sensibili.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
La cefuroxima passa nel latte materno, pertanto è consigliabile sospendere l’allattamento in caso di somministrazione del farmaco.

Conservazione

Tenere al riparo dalla luce

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 10/04/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.