ILOPROST ZE EV 1F 50MCG 0,5ML
157,04 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 05/01/2023
‒ Trattamento della tromboangioite obliterante (morbo di Bürger) in stadio avanzato con grave ischemia degli arti nei casi in cui non è possibile effettuare un intervento di rivascolarizzazione. ‒ Trattamento di pazienti con fenomeno di Raynaud grave e che non rispondono ad altre misure terapeutiche. ‒ Trattamento di pazienti con arteriopatia obliterante periferica (AOP) grave, in particolare in quelli a rischio di amputazione per i quali non è possibile effettuare un intervento chirurgico o di angioplastica.
Ogni fiala da 0,5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 50 microgrammi di iloprost (come iloprost trometamolo).Ogni ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 100 microgrammi di iloprost (come iloprost trometamolo). Eccipienti con effetti noti Ogni mL contiene 8,10 mg di etanolo 96%. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- Gravidanza.
- Allattamento.
- Condizioni nelle quali gli effetti di iloprost sulle piastrine potrebbero aumentare il rischio di emorragie (ad es.
ulcere peptiche in fase attiva, traumi, emorragia intracranica).
- Coronaropatia grave o angina instabile.
- Infarto miocardico negli ultimi 6 mesi.
- Insufficienza cardiaca congestizia acuta o cronica (NYHA classi II-IV).
- Aritmie gravi.
- Sospetto di congestione polmonare. Posologia
- Posolog ia Iloprost Zentiva Italia deve essere somministrato solo sotto sorveglianza ospedaliera o in ambulatori, se adeguatamente attrezzati.
Nelle donne, l’eventualità di una gravidanza in atto deve essere esclusa prima di iniziare il trattamento.
Dopo la diluizione, Iloprost Zentiva Italia deve essere somministrato mediante infusione endovenosa (EV) per 6 ore al giorno, in una vena periferica o via catetere in una vena centrale, come descritto nel paragrafo 6.6.
La dose deve essere adattata sulla base della tollerabilità individuale del singolo paziente, nell’ambito di un range compreso tra 0,5 e 2 ng di iloprost/kg di peso corporeo/minuto.
La soluzione per infusione deve essere preparata quotidianamente al momento dell’uso, per garantirne la sterilità.
Il contenuto della fiala e il diluente devono essere miscelati accuratamente.
All’inizio di ciascuna infusione e dopo ogni incremento di dose devono essere misurate la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
Nei primi 2-3 giorni di trattamento deve essere determinata la dose tollerata dal singolo paziente.
Il trattamento iniziale deve essere iniziato a una velocità di infusione di 0,5 ng/kg/min per 30 minuti.
La dose deve essere quindi aumentata con incrementi di 0,5 ng/kg/min a intervalli di 30 minuti circa, fino a un massimo di 2,0 ng/kg/min.
L’esatta velocità di infusione deve essere calcolata in base al peso corporeo, in modo tale che sia compresa entro il range di 0,5-2,0 ng/kg/min (vedere le tabelle sottostanti per l’uso con pompa di infusione o con pompa a siringa).
Qualora si manifestino effetti collaterali quali cefalea, nausea o calo dei valori pressori, la velocità di infusione deve essere ridotta fino al raggiungimento della dose tollerata.
In presenza di effetti collaterali gravi, la somministrazione deve essere sospesa.
Il trattamento deve proseguire, solitamente, alla dose tollerata individuata nei primi 2-3 giorni.
Il trattamento dura fino a 4 settimane.
A seconda della tecnica di infusione, vi sono due modi diversi per diluire il contenuto di una fiala.
Una di queste due diluizioni pronta per l’usoè 10 volte meno concentrata dell’altra (0,2 mcg/ml contro 2 mcg/ml) e può essere somministrata solo con una pompa di infusione (ad es.
Infusomat).
Al contrario, la soluzione pronta per l’uso più concentrata (2 mcg/mL) può essere somministrata solo con una pompa a siringa (ad es.
Perfusor) (vedere paragrafo 6.6).
Velocità di infusione [ml/ora] per dosi differenti utilizzando una pompa di infusione In generale, la soluzione per infusione pronta per l’uso) deve essere somministrata per via endovenosa con una pompa di infusione (ad es.
Infusomat)(vedere paragrafo 6.6.).
La velocità di infusione richiesta per questa soluzione per infusione (0.2 mcg/mL) per ottenere una dose compresa tra 0.5 e 2.0 ng/kg/min secondo lo schema sopra riportato, deve essere determinata sulla base del peso individuale del paziente e come riportato nella Tabella 1.
Identificare il peso effettivo del paziente corrispondente alla dose in ng/kg/min per calcolare la velocità di infusione Tabella 1: Velocità di infusione [ml/h] per dosi differenti utilizzando una pompa di infusione.
Velocità di infusione [ml/ora] per dosi differenti utilizzando una pompa a siringa In alternativa, può essere usata anche una pompa a siringa con siringa da 50 ml per l’infusione.Peso corporeo [kg] Dose [ng/kg/min] 0,5 1,0 1,5 2,0 Velocità di infusione [ml/h] 40 6,0 12 18,0 24 50 7,5 15 22,5 30 60 9,0 18 27,0 36 70 10,5 21 31,5 42 80 12,0 24 36,0 48 90 13,5 27 40,5 54 100 15,0 30 45,0 60 110 16,5 33 49,5 66
La velocità di infusione richiesta per questa soluzione per infusione (2.0 mcg/mL) per ottenere una dose compresa tra 0.5 e 2.0 ng/kg/min secondo lo schema sopra riportato, deve essere determinata sulla base del peso individuale del paziente e come riportato nella Tabella 2.
Identificare il peso effettivo del paziente corrispondente alla dose in ng/kg/min per calcolare la velocità di infusione.
Tabella 2: Velocità di infusione [ml/ora] per dosi differenti utilizzando una pompa a siringa.
La durata del trattamento può protrarsi fino ad un massimo di 4 settimane.Peso corporeo (kg) Dose (ng/kg/min) 0,5 1,0 1,5 2,0 Velocità di infusione (ml/ora) 40 0,60 1,2 1,80 2,4 50 0,75 1,5 2,25 3,0 60 0,90 1,8 2,70 3,6 70 1,05 2,1 3,15 4,2 80 1,20 2,4 3,60 4,8 90 1,35 2,7 4,05 5,4 100 1,50 3,0 4,50 6,0 110 1,65 3,3 4,95 6,6
In caso di fenomeno di Raynaud, spesso sono sufficienti periodi di trattamento più brevi (3-5 giorni) per ottenere un miglioramento per diverse settimane.
Un’infusione continua per più giorni non è raccomandata a causa del possibile sviluppo di tachifilassi al termine del trattamento.
in relazione all’effetto sulle piastrine, o della possibilità di una iperaggregabilità piastrinica da rimbalzo “.
Non è mai stata segnalata alcuna complicazione clinica associata a questi fenomeni.
Compromissione renale o epatica Nei pazienti con insufficienza renale sottoposti a dialisi o con cirrosi epatica, l’eliminazione di iloprost è ridotta.
In questi pazienti è necessaria una riduzione della dose (ad es.
metà della dose raccomandata).
Popolazione pediatrica Non ci sono esperienze d’uso di iloprost nei bambini (vedere paragrafo 4.4). Avvertenze e precauzioni
- Nei pazienti nei quali l’amputazione sia richiesta d’urgenza (ad es.
in caso di gangrena infetta), l’intervento chirurgico non deve essere posticipato.
Ai pazienti deve essere fortemente raccomandato di smettere di fumare.
Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa e in quelli con compromissione renale sottoposti a dialisi, l’eliminazione di iloprost è ridotta (vedere paragrafo 4.2).
Occorre prestare particolare attenzione nei pazienti con ipotensione arteriosa onde evitare ulteriori cali pressori, e i pazienti con malattie cardiache importanti devono essere accuratamente monitorati.
Se iloprost viene somministrato mentre il paziente è in posizione supina, occorre prestare attenzione quando il paziente passa alla posizione eretta, poiché sussiste il rischio di ipotensione ortostatica.
Nei pazienti che hanno subito un evento cerebrovascolare (ad es.
attacco ischemico transitorio, ictus) negli ultimi 3 mesi, deve essere effettuata un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio (vedere anche paragrafo 4.3).
Attualmente sono disponibili solo dati limitati sull’uso di iloprost in bambini e adolescenti.
L’infusione in sede extravascolare di Iloprost Zentiva Italia non diluito può causare alterazioni locali in corrispondenza della sede di iniezione.
L’ingestione orale o il contatto con le mucose devono essere evitati.
In caso di contatto con la cute, iloprost può provocare un eritema indolore di lunga durata.
Devono pertanto essere adottate opportune precauzioni per evitare che il prodotto venga a contatto con la cute.
Nell’eventualità di un contatto, la zona interessata deve essere lavata immediatamente con abbondante acqua o soluzione fisiologica.
Eccipienti Iloprost Zentiva Italia 100 microgrammi/ml contiene 7,66 mg of etanolo in 1 ml del concentrato che è equivalente a 8,1 mg of etanolo 96%.
Il quantitativo in 1 ml di questo medicinale è equivalente a meno di 0,2 ml di birra o 0,08 ml di vino.
La piccola quantità di alcol in questo medicinale non produrrà effetti rilevanti.
Iloprost Zentiva Italia 100 microgrammi/ml contiene 3,54 mg di sodio in 1 ml del concentrato, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Iloprost può aumentare l’effetto antipertensivo di beta-bloccanti, calcio-antagonisti e ACE-inibitori.
Se durante il trattamento si manifesta un calo significativo della pressione arteriosa, è possibile correggerlo riducendo la dose di iloprost.
Poiché iloprost inibisce la funzione piastrinica, l’uso concomitante di anticoagulanti (come eparina o anticoagulanti cumarinosimili) o di altri antiaggreganti piastrinici (come acido acetilsalicilico, farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori della fosfodiesterasi e nitro-vasodilatatori) può aumentare il rischio di emorragia.
Il pretrattamento orale con acido acetilsalicilico a dosi fino a 300 mg al giorno per un periodo di 8 giorni non ha impatto sulla farmacocinetica di iloprost.
I risultati di uno studio condotto sull’uomo hanno dimostrato che iloprost non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di dosi orali multiple di digossina né sulla farmacocinetica dell’attivatore tissutale del plasminogeno (t-PA) co-somministrato ai pazienti.
Anche se non sono stati effettuati studi clinici, gli studi in vitro volti a valutare il potenziale inibitorio di iloprost sull’attività degli enzimi del citocromo P450 hanno evidenziato che non è prevista un’inibizione rilevante da parte di iloprost sul metabolismo dei farmaci mediato da questi enzimi. Effetti indesiderati
- Riassunto del p rofilo di sicurezza Il profilo di sicurezza complessivo di iloprost si basa sui dati provenienti dalla sorveglianza post- marketing e sui dati aggregati ricavati dagli studi clinici.
La frequenza è basata su una banca dati che comprende i dati cumulativi di 3.325 pazienti trattati con iloprost in studi clinici controllati o non controllati oppure in un programma per uso compassionevole, relativo solitamente a pazienti anziani e con più patologie associate che presentano malattia occlusiva arteriosa periferica (PAOD) in stadio avanzato III e IV e a pazienti con tromboangioite obliterante (TAO) (Per maggiori informazioni, vedere la Tabella 3).
Le reazioni avverse osservate con maggiore frequenza (≥ 10%) nei pazienti trattati con iloprost negli studi clinici sono state cefalea, arrossamento, nausea, vomito e iperidrosi.
È probabile che questi effetti indesiderati si verifichino durante la titolazione della dose all’inizio del trattamento per individuare la miglior dose tollerabile per ciascun paziente.
Nella maggior parte dei casi, tutte questi effetti indesiderati scompaiono rapidamente riducendo la dose.
Complessivamente, gli effetti indesiderati più gravi nei pazienti che ricevono iloprost sono ictus, infarto del miocardio, embolia polmonare, arresto cardiaco, convulsione, ipotensione, tachicardia, asma, angina pectoris, dispnea ed edema polmonare.Un altro gruppo di effetti indesiderati è relativo alle reazioni locali nel sito d’infusione.
Per esempio, possono comparire arrossamento e dolore nel sito d’infusione o una vasodilatazione cutanea che può portare a eritema striato superficiale lungo il decorso della vena sede d'infusione.
Tabella delle reazioni av v erse Le reazioni avverse al farmaco osservate con iloprost sono riportate nella tabella sotto.
Sono classificate secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
Il termine MedDRA più appropriato è usato per descrivere una certa reazione con i suoi sintomi e le relative condizioni.
Le reazioni avverse al farmaco provenienti dagli studi clinici sono classificate secondo la loro frequenza, La frequenza è stata definita secondo le seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, < 1/100), raro (≥1/10.000, < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 3: reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici o durante l’osservazione post-marketing in pazienti trattati con iloprost.
* sono stati riportati casi fatali e/o pericolosi per la vita.Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Molto comune Comune Non comune Rara Patologie del Sistema emolinfopoietico Trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Disturbi del metabolismo e della nutrizione Riduzione dell’appetito Disturbi psichiatrici Apatia, Stato confusionale Ansia, Depressione, Allucinazioni Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiro/ Vertigini, Parestesia/ Sensazione di pulsazione/ Iperestesia/ Sensazione di bruciore, Irrequietezza, Agitazione, Sedazione, Sonnolenza Convulsione*, Sincope, Tremore, Emicrania Patologie dell'occhio Vista offuscata, Irritazione oculare, Dolore oculare Patologie dell'orecchio e del l ab irinto Patologie vestibolari Patologie cardiache Tachicardia*, Bradicardia, Angina pectoris* Infarto del miocardio* Arresto cardiaco* Aritmia/ Extrasistole Patologie vascolari Arrossamento Ipotensione* Aumento della pressione sanguigna Accidente cerebrovascolare*/ Ischemia cerebrale, Embolia polmonare* Trombosi venosa profonda Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea* Asma*, Edema polmonare* Tosse Patologie gastrointestinali Nausea, Vomito Diarrea, Disturbo addominale/ Dolore addominale Diarrea emorragica, Emorragia rettale Dispepsia, Tenesmo rettale, Stipsi Eruttazione, Disfagia, Bocca secca, Disgeusia (alterazione del gusto) Proctite Patologie epatobiliari Ittero Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Prurito Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore alla mascella/Tris ma/ Mialgia/ Artralgia Tetania, Spasmi muscolari, Ipertonia Patologie renali e urinarie Dolore renale, Tenesmo vescicale, Anormalità urinaria, Disuria, Patologie del tratto urinario Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore, Piressia/ Aumento della temperatura corporea, Sensazione di calore, Astenia/ Malessere, Brividi, Affaticamento/ Stanchezza, Sete, eritema nella sede d’infusione, dolore nella sede d’infusione, flebite nella sede d’infusione
Iloprost può causare angina pectoris, specialmente nei pazienti con disturbi coronarici.
Il rischio di emorragia è maggiore nei pazienti ai quali vengono somministrati in concomitanza inibitori dell’aggregazione piastrinica, eparina o anticoagulanti cumarinosimili.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione disponibile all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Iloprost Zentiva Italia non deve essere somministrato in gravidanza o durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Gravidanza I dati relativi all’uso di iloprost in gravidanza sono insufficienti.
Gli studi preclinici hanno evidenziato fetotossicità nel ratto, ma non nel coniglio né nella scimmia (vedere paragrafo 5.3).
Poiché il rischio potenziale dell’uso terapeutico di iloprost in gravidanza non è noto, le donne in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo adeguato durante il trattamento.
Allattamento Non è noto se iloprost passi nel latte materno.
Poiché quantità minime del medicinale vengono escrete nel latte di ratto, Iloprost Zentiva Italia non deve essere somministrato alle donne che allattano con latte materno. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Non congelare.
Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.