FOSFOMICINA ZENT AD OS 2BUST3G

6,51 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FOSFOMICINA SALE DI TROMETAMOLO
  • ATC: J01XX01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 18/12/2011

• Cistite batterica acuta, episodi acuti di cistiti batteriche recidivanti, sindrome uretro-vescicale batterica acuta, uretrite batterica aspecifica; • Significativa batteriuria asintomatica (gravidanza); • Infezioni post-operatorie del tratto urinario; • Profilassi delle infezioni del tratto urinario negli interventi chirurgici e nelle manovre diagnostiche transuretrali. È necessario tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato di agenti antibatterici.
Una bustina contiene: Principio attivo: fosfomicina 3,0 g (come fosfomicina trometamolo 5,631 g). Eccipienti con effetti noti: saccarosio, saccarina. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <10 ml/min); - Pazienti in emodialisi; - Bambini di età inferiore a 12 anni (bustine da 3 g).

Posologia

Fosfomicina Zentiva è somministrato come soluzione orale.
Il contenuto di una bustina è disciolto in mezzo bicchiere (50-75 ml) di acqua fredda o altra bevanda, mescolando fino a completa dissoluzione e deve essere assunto immediatamente dopo la preparazione.
Generalmente i sintomi clinici scompaiono dopo 2-3 giorni.
L'eventuale persistenza di alcuni sintomi locali dopo il trattamento non è necessariamente espressione di insuccesso terapeutico, ma una più probabile conseguenza di processi infiammatori.
Adulti e adolescenti (12-18 anni) Infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (cistiti, uretriti non gonococciche) sostenute da germi sensibili a fosfomicina.
Una bustina da 3 g in un’unica somministrazione giornaliera.
Profilassi delle infezioni del tratto urinario negli interventi chirurgici e nelle manovre diagnostiche transuretrali. Il trattamento prevede la somministrazione di due dosi da 3 g: la prima bustina è somministrata 3 ore prima dell’intervento, la seconda bustina è somministrata 24 ore dopo la prima dose.
Anziani Nei pazienti anziani potrebbero essere necessarie due dosi da 3 g somministrate a distanza di 24 ore una dall’altra.
Insufficienza renale Nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non è necessario un aggiustamento della dose.
Fosfomicina Zentiva non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza renale grave o in emodialisi.
Insufficienza epatica Non è necessario un aggiustamento della dose.
Altre situazioni cliniche Nei casi clinicamente più impegnativi (pazienti allettati, infezioni ricorrenti) o in caso di infezioni causate da germi sensibili a concentrazioni più elevate di antibiotico (Pseudomonas, Enterobacter, Proteus indolo- positivo) potrebbe essere necessaria la somministrazione di due dosi di Fosfomicina Zentiva a distanza di 24 ore una dall’altra.
Istruzioni per l’uso Il cibo può ritardare l’assorbimento di fosfomicina trometamolo con la conseguenza di una riduzione dei picchi plasmatici e delle concentrazioni urinarie.
Pertanto, si raccomanda di somministrare Fosfomicina Zentiva a stomaco vuoto (un’ora prima o 2-3 ore dopo il pasto), preferibilmente prima del riposo notturno dopo aver vuotato la vescica.

Avvertenze e precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con Fosfomicina Zentiva è buona norma accertarsi della eventuale pregressa storia clinica del paziente relativa a ipersensibilità alla fosfomicina (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni di ipersensibilità, inclusi anafilassi e shock anafilattico, si possono verificare durante il trattamento con fosfomicina e possono essere pericolosi per la vita (vedere paragrafo 4.8).
se tali reazioni si verificano, la fosfomicina non deve mai più essere ri-somministrata ed è necessario un trattamento medico appropriato.
È stata riscontrata diarrea associata ad antibiotico con l’uso della quasi totalità degli agenti antibatterici, inclusa fosfomicina e può essere in un range di gravità da lieve diarrea a colite fatale.
La diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sangue, durante o dopo il trattamento con Fosfomicina Zentiva (incluse alcune settimane dopo il trattamento), può essere sintomatica di malattia associata a Clostridium difficile (CDAD).
È pertanto importante considerare questa diagnosi in pazienti che sviluppano grave diarrea durante o dopo il trattamento con Fosfomicina Zentiva.
Se CDAD è sospetta o confermata, deve essere intrapreso, senza ritardo, un trattamento appropriato (vedere paragrafo 4.8).
I medicinali anti- peristaltici sono controindicati in questa situazione clinica.
Insufficienza renale: le concentrazioni urinarie di fosfomicina rimangono effettive per 48 ore dopo una dose abituale se la clearance della creatinina è superiore a 10 ml/min.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Fosfomicina Zentiva contiene saccarosio.
Il suo uso non è raccomandato in pazienti con rara intolleranza ereditaria al fruttosio, affetti da malassorbimento glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi.
Usare con cautela in pazienti con diabete o che seguono una dieta ipocalorica.
Fosfomicina Zentiva contiene saccarina.

Interazioni

La somministrazione concomitante di metoclopramide riduce l’assorbimento orale di fosfomicina.
Altri farmaci che aumentano la motilità gastrointestinale possono produrre effetti simili.
La somministrazione concomitante di antiacidi o di sali di calcio induce una riduzione dei livelli plasmatici e concentrazioni urinarie di fosfomicina.
Il cibo può ritardare l’assorbimento del principio attivo di Fosfomicina Zentiva con conseguente lieve diminuzione del picco dei livelli plasmatici e le concentrazioni urinarie.
È pertanto preferibile assumere il medicinale a stomaco vuoto oppure 2 - 3 ore dopo i pasti.
Specifici problemi relativi all’alterazione dell’INRSono stati riscontrati numerosi casi di aumentata attività degli antagonisti della vitamina k in pazienti che assumono antibiotici.
I fattori di rischio includono infezione grave o infiammazione, l’età e la salute cagionevole in generale.
In presenza di queste circostanze, è difficile determinare se l’alterazione dell’INR è dovuta alla malattia infettiva o al suo trattamento.
Tuttavia, certe classi di antibiotici sono più spesso coinvolte e in particolare: fluorochinoloni, macrolidi, cicline, cotrimoxazolo e alcune cefalosporine.

Effetti indesiderati

Le più comuni reazioni avverse (ADR)che si verificano in seguito all’assunzione di una singola dose di fosfomicina trometamolo coinvolgono il tratto gastrointestinale; la diarrea risulta essere la reazione avversa che si manifesta più frequentemente.
La tabella seguente elenca le ADR che sono state riportate con l’uso di fosfomicina sia negli studi clinici che nell’esperienza post-marketing, organizzate secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
La frequenza delle categorie riportate fa riferimento alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100; <1/10); non comune (≥1/1.000; <1/100); raro (≥1/10.000; <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione organo-sistemica Reazioni avverse da farmaco
Comune (≥1/100; <1/10) Non comune (≥1/1.000; <1/100) Raro (< 1/1.000) Non nota
Infezioni ed infestazioni vulvovaginiti  superinfezioni sostenute da batteri resistenti 
Disturbi del sistema immunitario   reazioni allergiche reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico, ipersensibilità
Patologie del sistema nervoso cefalea, capogiri parestesia  
Patologie cardiache   tachicardia 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche    asma, broncospasmo, dispnea
Patologie gastrointestinali diarrea, nausea, dispepsia vomito, dolore addominale  colite associata ad antibiotico (vedere paragrafo 4.4), inappetenza
Patologie epatobiliari    transitorio aumento dei livelli plasmatici di fosfati alcalini e di amino- transferasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  eruzione cutanea, orticaria, prurito  angioedema
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  affaticamento  
Disordini del sangue e del sistema linfatico   anemia aplastica leggero aumento della conta di eosinofili e piastrine, con formazione di petecchie
Patologie dell’occhio    disturbi della visione
Patologie vascolari    Ipotensione, flebiti
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Fertilità Nessun effetto sulla fertilità è stato riportato negli studi sugli animali.
Non ci sono dati disponibili sull’uomo.
Gravidanza Al momento, i trattamenti in singola dose non sono adatti per trattare le infezioni del tratto urinario in donne in stato di gravidanza.
Gli studi su animali non indicano tossicità riproduttiva.È disponibile un’ampia quantità di dati di sicurezza relativi all’efficacia della fosfomicina trometamolo durante la gravidanza.
Tuttavia, solo un modesto numero di dati relativi a donne in stato di gravidanza sono disponibili e non indicano che la fosfomicina trometamolo causi malformazioni o abbia tossicità fetale/ neonatale.
Nelle donne in stato di gravidanza, il medicinale deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento Fosfomicina trometamolo è escreta nel latte materno umano in basse quantità dopo singola iniezione.
Pertanto la fosfomicina trometamolo può essere usata durante l’allattamento al seno, dopo singola dose orale.
Comunque durante l’allattamento il medicinale deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

Conservazione

Conservare nella confezione originale.
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.