EXEMESTANE SAND 30CPR RIV 25MG

64,80 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: EXEMESTANE
  • ATC: L02BG06
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 15/12/2011

Exemestane Sandoz è indicato per il trattamento coadiuvante delle donne in post-menopausa con tumore al seno in fase iniziale invasivo e positivo per i recettori degli estrogeni, dopo 2-3 anni di terapia iniziale coadiuvante con tamoxifene. Exemestane Sandoz è indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata nelle donne in post-menopausa naturale o indotta, la cui malattia è progredita dopo la terapia anti-estrogenica. L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.
Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di exemestane. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità nota al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Nelle donne in pre-menopausa e in quelle in gravidanza o in allattamento.

Posologia

Posologia Adulti e pazienti anziani La dose raccomandata di Exemestane Sandoz è di una compressa da 25 mg da prendere una volta al giorno dopo, preferibilmente dopo un pasto.
Nelle pazienti con tumore al seno in fase iniziale il trattamento con Exemestane Sandoz deve proseguire fino al completamento di cinque anni di terapia ormonale coadiuvante sequenziale combinata (tamoxifene seguito da Exemestane Sandoz) o fino a quando si verifica una recidiva del tumore.
Nelle pazienti con tumore al seno in fase avanzata il trattamento con Exemestane Sandoz deve proseguire fino a quando è evidente la progressione del tumore.
Non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio nelle pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere il paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica L’uso nei bambini non è raccomandato.

Avvertenze e precauzioni

Exemestane non deve essere somministrato alle donne con uno stato endocrino di pre-menopausa.
Pertanto, se clinicamente adeguato, lo stato di post-menopausa deve essere verificato valutando i livelli di LH, FSH ed estradiolo.
Exemestane deve essere usato con cautela nelle pazienti con compromissione epatica o danno renale.
Exemestane compresse contiene una sostanza proibita che è in grado di determinare un risultato positivo nei test antidoping.
Exemestane è un potente agente di riduzione degli estrogeni e dopo la sua somministrazione sono state osservate una riduzione della densità minerale ossea (bone mineral density, BMD) e una maggiore incidenza di fratture (vedere il paragrafo 5.1).
All’inizio del trattamento coadiuvante con exemestane le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono sottoporsi a un trattamento basale sulla salute minerale ossea secondo pratiche e guide cliniche correnti.
La densità minerale ossea (BMD) dei pazienti con disturbo in fase avanzato deve essere valutata caso per caso.
Sebbene non siano disponibili sufficienti dati in grado di dimostrare gli effetti della terapia nel trattamento della perdita di densità minerale ossea causata da exemestane, le pazienti trattate con exemestane devono essere attentamente monitorate e nelle pazienti a rischio deve essere iniziato il trattamento o la profilassi per l’osteoporosi.
Si deve prendere in considerazione la valutazione di routine dei livelli di 25-idrossi vitamina D prima dell'inizio del trattamento con inibitori dell'aromatasi, a causa dell’elevata prevalenza di grave carenza in donne con cancro al seno in fase iniziale (EBC).
Le donne con deficit di vitamina D dovrebbero ricevere un supplemento di vitamina D.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Studi condotti in vitro hanno dimostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldo-cheto reduttasi (vedere il paragrafo 5.2) e che non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP.
In uno studio clinico di farmacocinetica l’inibizione specifica del CYP 3A4 da parte di ketoconazolo non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica di exemestane.
In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, alla dose di 600 mg al giorno e una singola dose di exemestane 25 mg, l’AUC di exemestane è risultata ridotta del 54% e la Cmax del 41%.
Poiché la rilevanza clinica di questa interazione non è stata valutata, la co-somministrazione di medicinali quali rifampicina, anticonvulsivanti (per esempio fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti Hypericum perforatum (erba di S.
Giovanni), noti per indurre il CYP3A4, può ridurre l’efficacia di exemestane.
Exemestane Sandoz deve essere usato con cautela con medicinali che vengono metabolizzati attraverso il CYP3A4 e che presentano una ristretta finestra terapeutica.
Non esiste esperienza clinica sull’uso concomitante di Exemestane Sandoz con altri farmaci antitumorali.
Exemestane non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni, poiché questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

Effetti indesiderati

Exemestane è stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici effettuati con una dose standard di 25 mg/die e gli effetti indesiderati sono stati generalmente da lievi a moderati.
L’incidenza di sospensione dovuta a eventi avversi è stata del 7,4% nelle pazienti con tumore al seno in fase iniziale che ricevevano un trattamento coadiuvante con exemestane dopo una terapia coadiuvante iniziale con tamoxifene.
Le reazioni avverse riportate più comunemente sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e affaticamento (16%).
L’incidenza di sospensione dovuta a eventi avversi è stata del 2,8% nella popolazione globale delle pazienti con tumore al seno in fase avanzata.
Le reazioni avverse riportate più comunemente sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%).
La maggior parte delle reazioni avverse può essere attribuita alle normali conseguenze farmacologiche della deprivazione estrogenica (per esempio le vampate di calore).
Le reazioni avverse segnalate da studi clinici e esperienza post-marketing sono elencate di seguito, suddivise per classificazione sistemica organica e per frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (da ≥1/100 a <1/10); Non comune (da ≥1/1000 a <1/100); Raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); Molto raro (<1/10.000), Non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comune Leucopenia (**)
Comune Trombocitopenia (**)
Non nota Diminuita conta leucocitaria (**)
Disturbi del sistema immunitario
Non comune Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune Anoressia
Disturbi psichiatrici
Molto comune Depressione, insonnia
Patologie del sistema nervoso
Molto comune Cefalea, capogiri
Comune Sindrome del tunnel carpale, parestesia
Raro Sonnolenza
Patologie vascolari
Molto comune Vampate di calore
Patologie gastrointestinali
Molto comune Dolore addominale, nausea
Comune Vomito, stipsi, dispepsia, diarrea
Patologie epatobiliari
Raro Epatite (†), epatite colestatica (†)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune Aumento della sudorazione
Comune Rash, alopecia, orticaria, prurito
Raro Esantema pustoloso acuto generalizzato (†)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune Dolore articolare e muscoloscheletrico (*)
Comune Osteoporosi, fratture
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune Dolore, affaticamento
Comune Astenia, edema periferico
Indagini  
Molto comune Aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue
(*) Includono: artralgia e, meno frequentemente, dolore articolare nelle estremità, osteoartrite, mal di schiena, artrite, mialgia e rigidità articolare.
(**)Nelle pazienti con tumore al seno in fase avanzata sono state segnalate raramente trombocitopenia e leucopenia.
Un’occasionale diminuzione dei linfociti è stata osservata in circa il 20% delle pazienti trattate con exemestane, soprattutto nelle pazienti con linfopenia pre-esistente; tuttavia i valori medi dei linfociti in queste pazienti non sono cambiati in modo significativo nel tempo e non è stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali.
Questi effetti non sono stati osservati nelle pazienti trattate nei primi studi sul tumore al seno.
(†) Frequenza calcolata su base 3/X La tabella seguente presenta la frequenza di eventi avversi pre-specificati e di malattie nello studio Intergroup Exemestane Study del tumore al seno in fase iniziale (IES), indipendentemente dalla causalità, riportati nelle pazienti sottoposte alla sperimentazione della terapia e fino a 30 giorni dopo la sospensione della sperimentazione della terapia.
Eventi avversi e malattie Exemestane (N=2249) Tamoxifene (N=2279)
Vampate di calore 491 (21,8%) 457 (20,1%)
Affaticamento 367 (16,3%) 344 (15,1%)
Cefalea 305 (13,6%) 255 (11,2%)
Insonnia 290 (12,9%) 204 (9,0%)
Aumento della sudorazione 270 (12,0%) 242 (10,6%)
Disturbi ginecologici 235 (10,5%) 340 (14,9%)
Capogiri 224 (10,0%) 200 (8,8%)
Nausea 200 (8,9%) 208 (9,1%)
Osteoporosi 116 (5,2%) 66 (2,9%)
Emorragia vaginale 90 (4,0%) 121 (5,3%)
Altri tumori primari 84 (3,6%) 125 (5,3%)
Vomito 50 (2,2%) 54 (2,4%)
Disturbi visivi 45 (2,0%) 53 (2,3%)
Tromboembolismo 16 (0,7%) 42 (1,8%)
Fratture osteoporotiche 14 (0,6%) 12 (0,5%)
Infarto miocardico 13 (0,6%) 4 (0,2%)
Nello studio IES la frequenza degli eventi cardiaci ischemici nei bracci di trattamento con exemestane e con tamoxifene è stata rispettivamente del 4,5% vs.
il 4,2%.
Non è stata osservata alcuna differenza significativa per un qualsiasi singolo evento cardiovascolare, inclusi ipertensione (9,9% vs.
8,4%), infarto miocardico (0,6% vs.
0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs.
0,7%).
Nello studio IES exemestane è stato associato a una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto a tamoxifene (3,7% vs.
2,1%).
In uno studio separato, randomizzato e in doppio cieco, condotto su donne in post-menopausa con tumore al seno in fase iniziale a basso rischio trattate con exemestane (n=73) o placebo (n=73) per 24 mesi, exemestane è stato associato a una riduzione media del 7-9% del colesterolo HDL, rispetto a un aumento dell’1% per il placebo.
Si è anche verificata una riduzione del 5-6% dell’apolipoproteina A1 nel gruppo exemestane, rispetto allo 0-2% del gruppo placebo.
L’effetto sugli altri parametri lipidici analizzati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina-B e lipoproteina-A) è stato molto simile nei due gruppi di trattamento.
Il significato clinico di questi risultati non è chiaro.
Nello studio IES è stata osservata ulcera gastrica con una frequenza più elevata nel braccio exemestane rispetto al braccio tamoxifene (0,7% vs.
<0,1%).
La maggior parte delle pazienti con ulcera gastrica trattate con exemestane ha ricevuto un trattamento concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o presentava un’anamnesi precedente.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati clinici sull’esposizione a exemestane in gravidanze.
Gli studi sugli animali mostrano tossicità riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3).
Exemestane è pertanto controindicato in gravidanza.
Allattamento Non è noto se exemestane è escreto nel latte umano.
Exemestane non deve essere somministrato alle donne in allattamento.
Donne in peri-menopausa o in stato potenzialmente fertile Il medico deve discutere la necessità di una contraccezione adeguata con le donne che potenzialmente potrebbero rimanere incinte, comprese le donne che sono in peri-menopausa o che sono recentemente entrate in menopausa, fino a quando il loro stato di post-menopausa non sia completamente consolidato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 12/10/2025.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.