ENTOCIR 50CPS 3MG RM

38,79 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BUDESONIDE
  • ATC: A07EA06
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 23/02/2024

Morbo di Crohn di grado da lieve a moderato ad interessamento ileale e/o del colon ascendente.
Una capsula rigida di ENTOCIR contiene: budesonide 3 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti: vedi sezione 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla budesonide o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Le capsule vanno deglutite intere con dell’acqua.
Il contenuto delle capsule non deve essere masticato o frantumato.
ADULTI.
Malattia in fase attiva: La dose giornaliera raccomandata nella fase attiva è di 9 mg in un’unica somministrazione al mattino, per un periodo fino ad otto settimane.
La piena efficacia è usualmente raggiunta entro 2-4 settimane.
Mantenimento della remissione: Per mantenere la remissione, si consiglia una dose di 6 mg da somministrare una volta al giorno, al mattino.
Sostituzione del prednisolone con Entocir: Per la sostituzione di prednisolone, nei pazienti dipendenti dai corticosteroidi, viene raccomandata la dose di 6 mg di ENTOCIR in un’unica somministrazione al mattino.
Quando il trattamento con ENTOCIR capsule è iniziato, la dose di prednisolone deve essere ridotta gradualmente.
BAMBINI: I dati disponibili sull’uso di ENTOCIR capsule nei bambini sono limitati (vedi sezioni 5.1 e 5.2) ed insufficienti per supportarne la sicurezza e l’efficacia nella popolazione pediatrica.
Pertanto, l’uso di ENTOCIR nei bambini non può essere raccomandato fino a quando non si renderanno disponibili ulteriori dati.
ANZIANI: Si consiglia lo stesso dosaggio degli adulti.
Tuttavia, l’esperienza con ENTOCIR capsule negli anziani è limitata.
NB: Prima della sospensione della terapia la dose di ENTOCIR va ridotta gradualmente.

Avvertenze e precauzioni

Possono manifestarsi effetti indesiderati tipici dei corticosteroidi sistemici.
I potenziali effetti sistemici includono il glaucoma.
Gruppi speciali di pazienti: Da usare con cautela nei pazienti con infezioni batteriche, fungine o virali, ipertensione arteriosa, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma o cataratta o con una storia familiare di diabete o glaucoma o in qualsiasi altra condizione in cui l’uso dei corticosteroidi può avere effetti indesiderati.
Varicella e morbillo possono avere un decorso più grave in pazienti che assumono corticosteroidi orali.
In pazienti che non hanno mai contratto tali infezioni, è necessario usare cautela per evitare l’esposizione al contagio.
In caso sia avvenuta l’esposizione, può essere indicato un trattamento con immunoglobuline per la varicella zoster o con un concentrato di immunoglobuline per via endovenosa.
In caso di varicella manifesta, considerare l’opportunità di somministrare farmaci antivirali.
Disturbi visivi: Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Passaggio dalla terapia con corticosteroidi sistemici a ENTOCIR: Particolare cautela è necessaria nei pazienti che passino dal trattamento con corticosteroidi per via sistemica, con più elevati effetti sistemici, ad ENTOCIR capsule.
In tali pazienti la funzionalità surrenalica può essere soppressa.
È quindi consigliabile un controllo della funzionalità surrenalica e la dose di steroidi sistemici va ridotta con cautela.
Durante la riduzione della dose di corticosteroidi sistemici, alcuni pazienti potrebbero riferire malessere non meglio specificato, ad es.
dolori muscolari e articolari.
Un’insufficienza sistemica di corticosteroidi deve essere sospettata qualora, in rari casi, insorgano sintomi quali stanchezza, mal di testa, nausea e vomito.
In questi casi è talvolta necessario aumentare temporaneamente la dose di corticosteroidi sistemici.
I corticosteroidi possono ridurre la risposta dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene allo stress.
Un trattamento supplementare a base di corticosteroidi sistemici è consigliato nei pazienti che vengono sottoposti ad un intervento chirurgico o ad altre condizioni di stress.
Il passaggio dal trattamento con corticosteroidi per via sistemica, ad ENTOCIR capsule evidenzia talvolta allergie, ad es.
riniti ed eczemi, che erano in precedenza controllate dal farmaco somministrato per via sistemica.
Pazienti con ridotta funzionalità epatica: Una ridotta funzionalità epatica influisce sull’eliminazione dei corticosteroidi, causando una ridotta velocità di eliminazione ed un’esposizione sistemica più elevata.
Tenere in considerazione la possibilità di effetti collaterali sistemici.
La farmacocinetica dopo somministrazione endovenosa nei pazienti affetti da cirrosi tuttavia è risultata analoga a quella nei volontari sani.
Pazienti con trattamenti concomitanti: Studi in vivo hanno evidenziato che la somministrazione orale di ketoconazolo (noto inibitore dell’attività CYP3A4 nel fegato e nella mucosa intestinale - vedere anche sezione 4.5 - Interazioni) causa un molteplice aumento dell’esposizione sistemica a budesonide somministrata per via orale.
L’uso concomitante di ketoconazolo, di inibitori delle HIV-proteasi o di altri potenti inibitori del CYP3A4 deve essere evitato.
Se questo non fosse possibile, bisogna far trascorrere il più lungo intervallo di tempo possibile tra di due trattamenti e bisognerebbe prendere in considerazione una riduzione della dose di budesonide.
Assunzione cronica eccessiva: Quando ENTOCIR capsule viene assunto cronicamente in dosi eccessive possono verificarsi effetti corticosteroidei sistemici quali ipercorticismo e soppressione surrenalica.
Per chi svolge attività sportiva: L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
Il medicinale contiene saccarosio; non è quindi adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi.
Influenza sulla crescita: Si raccomanda che l’altezza dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi sia periodicamente controllata.
Se la crescita è rallentata, la terapia deve essere rivalutata.
I benefici della terapia con corticosteroidi e il possibile rischio di soppressione della crescita devono essere attentamente valutati.
Non sono stati condotti studi a lungo termine in bambini trattati con Entocir capsule.

Interazioni

Interazioni con ormoni: Dato che la funzione delle ghiandole surrenali può essere inibita soppressa, un test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un’eventuale insufficienza ipofisaria potrebbe fornire risultati falsati (valori bassi).
Nelle donne che assumono anche estrogeni o contraccettivi orali è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici e degli effetti dei corticosteroidi, ma nessun effetto è stato osservato in caso di uso concomitante di budesonide e contraccettivi orali a basso dosaggio.
Al contrario di ciò che si verifica con i livelli plasmatici di prednisolone che vengono raddoppiati.
Interazioni con inibitori della acidità gastrica: Omeprazolo nelle dosi raccomandate non influenza la farmacocinetica di budesonide somministrata per via orale, mentre cimetidina ha una leggera influenza clinicamente irrilevante.
Interazioni con bevande: In caso di consumo elevato di succo di pompelmo (inibitore dell’attività CYP3A4 soprattutto a livello della mucosa intestinale) l’esposizione sistemica alla budesonide somministrata per via orale aumenta di circa due volte.
Come per altri farmaci metabolizzati principalmente attraverso il CYP3A4, l’assunzione regolare di pompelmo o del suo succo dovrebbe essere evitata durante la somministrazione di budesonide (altri succhi come il succo d’arancia o di mela non inibiscono il CYP3A4).
Interazioni con enzimi del citocromo 450: Il metabolismo di budesonide è prevalentemente mediato dal CYP3A4, sottofamiglia del citocromo 450.
Gli inibitori di questo enzima, ad es.
ketoconazolo e itraconazolo e gli inibitori delle HIV-proteasi, possono quindi aumentare di diverse volte l’esposizione sistemica alla budesonide, vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”.
Non essendo disponibili dati per avvalorare una raccomandazione relativa al dosaggio, bisogna evitare la combinazione di questi farmaci.
Se questo non fosse possibile, bisogna far trascorrere il più lungo intervallo di tempo possibile tra i due trattamenti e si potrebbe prendere in considerazione di ridurre la dose di budesonide.
Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici.
L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
L’inibizione esercitata da budesonide su altri farmaci metabolizzati attraverso il CYP3A4 è improbabile in quanto budesonide ha una bassa affinità verso questo enzima.
L’inibizione del CYP3A4, anche con succo di pompelmo, può aumentare l’esposizione sistemica alla budesonide.
Il trattamento concomitante con induttori del CYP3A4 come la carbamazepina può ridurre l’esposizione alla budesonide che può richiedere quindi un aumento di dosaggio.

Effetti indesiderati

La maggior parte degli effetti indesiderati rilevati negli studi clinici è stata di intensità da lieve a moderata e di natura non grave.
Le seguenti definizioni si riferiscono all’incidenza di effetti indesiderati: Molto comune: (≥ 1/10); Comune: (≥1/100, <1/10); Non comune: (≥ 1/1000, <1/100); Raro: (≥ 1/10000, <1/1000); Molto raro: (< 1/10000), Le reazioni avverse associate all’uso di ENTOCIR capsule sono riportate nella tabella 1.
Tabella 1 Reazioni avverse espresse per frequenza e classificazione per sistemi e organi (COS)
COS Frequenza Reazioni
Patologie cardiache Comune palpitazioni
Patologie endocrine Comune manifestazioni cushingoidi
Molto raro ritardo della crescita
Patologie dell’occhio Raro glaucoma, cataratta compresa cataratta sub capsulare, visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4)
Patologie gastrointestinali Comune dispesia
Disturbi del sistema immunitario Molto raro reazione anafilattica
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune ipokaliemia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune crampi muscolari
Patologie del sistema nervoso Non comune tremore
Disturbi psichiatrici Comune modificazioni del comportamento quali nervosismo, insonnia e sbalzi d’umore, depressione
Non comune ansia, iperattività psicomotoria
Raro aggressività
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comune disturbi mestruali
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune reazioni cutanee (orticaria, esantema)
Raro ecchimosi
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota singhiozzo
Descrizione di eventi avversi selezionati: La maggior parte degli eventi avversi citati in questo RCP può essere attesa anche con altri trattamenti a base di glucocorticoidi.
Si possono verificare effetti tipici della terapia corticosteroidea sistemica (manifestazioni cushingoidi e ritardo nella crescita).
Tali effetti collaterali dipendono dalla dose, dalla durata del trattamento, dall’assunzione precedente o concomitante di corticosteroidi e dalla sensibilità individuale.
Gli studi clinici hanno mostrato che, la frequenza delle reazioni avverse tipiche dei corticosteroidi è sostanzialmente inferiore (pari alla metà circa) con ENTOCIR capsule di quanto riscontrato con prednisolone a dosi terapeuticamente equivalenti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: La somministrazione di budesonide, come di altri corticosteroidi, nell’animale gravido causa anomalie dello sviluppo fetale.
La rilevanza di tali osservazioni nell’uomo non è ancora stata stabilita.
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di ENTOCIR in gravidanza.
Come per tutti i medicinali, i corticosteroidi devono essere prescritti solo quando i benefici per la madre superino i possibili rischi per il feto.
Allattamento: Budesonide viene escreta nel latte materno.
In base ai dati provenienti dall’uso di budesonide per via inalatoria, si ritiene tuttavia che, quando ENTOCIR viene assunto a dosi terapeutiche, l’esposizione per il lattante sia bassa.
Una dose di mantenimento con budesonide per via inalatoria (200 o 400 mcg due volte al giorno) in donne asmatiche in allattamento determina un’esposizione sistemica a budesonide trascurabile nell’infante allattato al seno.
In uno studio di farmacocinetica, la dose giornaliera stimata per il lattante era pari allo 0.3% della dose giornaliera assunta dalla madre per entrambi i livelli di dosaggio, e la media delle concentrazioni plasmatiche nei lattanti è stata stimata essere di 1/600 delle concentrazioni osservate nel plasma materno, presupponendo una completa biodisponibilità orale per il lattante.
Le concentrazioni di budesonide nei campioni di plasma dei lattanti sono sempre risultate al di sotto del limite di quantificazione.
Basandosi sui dati ottenuti con l’impiego di budesonide per via inalatoria e sul fatto che budesonide mostra un profilo farmacocinetico lineare entro l’intervallo di dosi terapeutiche dopo somministrazione inalatoria orale e rettale, alle dosi terapeutiche di budesonide, l’esposizione del lattante è presumibilmente bassa.
I bambini allattati da madri che assumono dosi di budesonide maggiori di quelle raccomandate possono andare incontro ad un certo grado di soppressione surrenale.
Questi dati supportano l’utilizzo di budesonide, per somministrazione orale e rettale, durante l’allattamento.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 30°C.
Conservare nel contenitore originale.
Tenere il contenitore ben chiuso.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.