EMCITATE 60CPR DISPERS 350MCG
20.679,51 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 29/10/2025
Emcitate è indicato per il trattamento della tireotossicosi periferica nei pazienti di qualunque età con deficit congenito del trasportatore 8 dei monocarbossilati (MCT8) (sindrome di Allan-Herndon- Dudley).
Ogni compressa contiene 350 microgrammi di tiratricolo. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa contiene 19 mg di lattosio (corrispondenti a 20 mg di lattosio monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipertiroidismo per motivi diversi dal deficit di MCT8 (ad esempio malattia di Graves); Gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Il trattamento deve essere iniziato e monitorato da medici esperti nella gestione di pazienti con malattie genetiche rare come il deficit di MCT8.
Posologia Il dosaggio di Emcitate deve essere titolato individualmente per ciascun paziente in base ai suoi livelli di ormone tiroideo.
La dose deve essere aumentata gradualmente circa ogni due settimane durante il periodo di titolazione, fino al raggiungimento della dose di mantenimento.
Di norma, si raccomanda di titolare la dose fino a quando il livello di T3 sierica è al di sotto del valore medio dell’intervallo normale per l’età.
La dose può essere ulteriormente aggiustata in base alla risposta del paziente alla terapia, in funzione delle caratteristiche cliniche del deficit di MCT8.
La necessità di ulteriori aggiustamenti posologici deve essere rivalutata periodicamente in conformità alla pratica clinica (vedere paragrafo 4.4).
I livelli di TSH e di (F)T4 possono fornire ulteriori informazioni per orientare il dosaggio individuale.
Adulti, adolescenti, bambini e neonati con un peso corporeo pari o superiore a 10 kg Titolazione e aggiustamento della dose La dose iniziale raccomandata per i pazienti con un peso corporeo pari o superiore a 10 kg è di 350 microgrammi al giorno.
Nella Tabella 1 è riportato il regime raccomandato di titolazione della dose.
La dose giornaliera deve essere aumentata gradualmente di 350 microgrammi ogni due settimane fino al raggiungimento della dose di mantenimento.
Di norma, si raccomanda di titolare la dose fino a quando il livello di T3 sierica è al di sotto del valore medio dell’intervallo normale per l’età.
A seconda dei casi, quando un paziente si avvicina ai livelli target di T3 sierica, è possibile procedere con incrementi della dose più ridotti (mezza compressa).
La dose può essere ulteriormente aggiustata in base alla risposta del paziente alla terapia, in funzione delle caratteristiche cliniche del deficit di MCT8.
La dose giornaliera complessiva deve essere somministrata in 1-3 dosi, distribuite nell’arco della giornata (ad esempio mattina, mezzogiorno, sera).
Tabella 1.
Regime raccomandato di titolazione della dose in pazienti con peso corporeo pari o superiore a 10 kg
Bambini e neonati con peso corporeo inferiore a 10 kg Titolazione e aggiustamento della dose La dose iniziale raccomandata per i pazienti con un peso corporeo inferiore a 10 kg è di 175 microgrammi (mezza compressa) al giorno.Titolazione Dose giornaliera complessiva (microgrammi) Numero di compresse/die Dose iniziale 350 1 Settimana 2 700 2 Settimana 4 1 050 3 Settimana 6 1 400 4 Settimana 8 1 750 5 Settimana 10 2 100 6 La titolazione della dose deve proseguire con incrementi di 350 microgrammi fino al raggiungimento della dose di mantenimento.
È sconsigliato superare la dose giornaliera di 80 microgrammi/kg nei pazienti con un peso corporeo compreso tra 10 e 40 kg, di 60 microgrammi/kg nei pazienti con un peso corporeo compreso tra 40 e 60 kg e di 50 microgrammi/kg nei pazienti con un peso corporeo superiore a 60 kg.
Nella Tabella 2 è riportato il regime raccomandato di titolazione della dose.
La dose giornaliera deve essere aumentata gradualmente di 175 microgrammi ogni due settimane fino al raggiungimento della dose di mantenimento.
Di norma, si raccomanda di titolare la dose fino a quando il livello di T3 sierica è al di sotto del valore medio dell’intervallo normale per l’età.
La dose può essere ulteriormente aggiustata in base alla risposta del paziente alla terapia, in funzione delle caratteristiche cliniche del deficit di MCT8.
La dose giornaliera complessiva deve essere somministrata in 1-3 dosi, distribuite nell’arco della giornata (ad esempio mattina, mezzogiorno, sera).
Tabella 2.
Regime raccomandato di titolazione della dose in pazienti con peso corporeo inferiore a 10 kg
Dose di mantenimento La dose di Emcitate è titolata individualmente fino al raggiungimento della dose di mantenimento.Titolazione Dose giornaliera complessiva (microgrammi) Numero di compresse/die Dose iniziale 175 0,5 Settimana 2 350 1 Settimana 4 525 1,5 Settimana 6 700 2 Settimana 8 875 2,5 Settimana 10 1 050 3 La titolazione della dose deve proseguire con incrementi di 175 microgrammi fino al raggiungimento della dose di mantenimento.
È sconsigliato superare la dose giornaliera di 100 microgrammi/kg nei pazienti con un peso corporeo inferiore a 10 kg.
Di norma, si raccomanda di titolare la dose fino a quando il livello di T3 sierica è al di sotto del valore medio dell’intervallo normale per l’età.
La dose può essere ulteriormente aggiustata in base alla risposta del paziente alla terapia, in funzione delle caratteristiche cliniche del deficit di MCT8.
La necessità di ulteriori aggiustamenti posologici deve essere rivalutata periodicamente in conformità alla pratica clinica (vedere paragrafo 4.4).
Dose dimenticata o ritardata Se si dimentica una dose e mancano più di 4 ore alla dose successiva prevista, la dose dimenticata deve essere assunta il prima possibile.
Se si dimentica una dose e la dose successiva è programmata entro 4 ore, la dose deve essere omessa e la dose successiva deve essere assunta secondo il programma regolare.
Test di laboratorio (misurazioni della T3) Si raccomanda di misurare i singoli livelli di T3 utilizzando il metodo della cromatografia liquida- spettrometria di massa tandem (LC/MS/MS).
Il tiratricolo ha una reazione crociata con la T3 quando è valutato tramite immunodosaggio, il che può produrre risultati non affidabili dei test.
Al momento dell’inizio della terapia, della titolazione e dell’aggiustamento della dose di tiratricolo utilizzando il metodo dell’immunodosaggio, occorre chiedere il parere di esperti per l’interpretazione dei risultati dei test (vedere paragrafo 4.4).
Segni e sintomi di ipermetabolismo Se segni e sintomi di ipermetabolismo (quali iperidrosi, irritabilità, ansia, insonnia, incubi, ipertermia, tachicardia, aumenti transitori della pressione arteriosa sistolica (SBP) o diarrea) si verificano per la prima volta o peggiorano e non si risolvono entro 2 settimane, la dose deve essere ridotta seguendo i passaggi del regime di titolazione fino alla risoluzione degli stessi (vedere Tabella 1 o Tabella 2).
Dopo la risoluzione dei segni e dei sintomi di ipermetabolismo si può riprendere la titolazione della dose, se opportuna dal punto di vista clinico (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali Compromissione epatica Non sono stati effettuati studi specifici in pazienti con compromissione epatica.
In tali pazienti si raccomanda un’accurata titolazione della dose e un regolare monitoraggio delle concentrazioni sieriche di T3 (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale Non sono stati effettuati studi specifici in pazienti con compromissione renale.
In tali pazienti si raccomanda un’accurata titolazione della dose e un regolare monitoraggio delle concentrazioni sieriche di T3 (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione Per uso orale o somministrazione tramite sonda gastrica per nutrizione.
Uso orale Le compresse dispersibili di Emcitate devono essere disperse in acqua prima di essere assunte.
La dispersione deve essere preparata in un piccolo bicchiere dedicato, disperdendo la o le compresse (massimo 4 compresse per ciascuna somministrazione) in 30 mL di acqua da bere, mescolando con un cucchiaino per 1 minuto.
Non devono essere utilizzati altri liquidi.
La dispersione deve essere di colore bianco torbido.
La dispersione deve quindi essere prelevata dal bicchiere con una siringa orale da 40 mL e somministrata immediatamente per via orale al paziente con la siringa.
Occorre fare in modo di spingere lo stantuffo lentamente e delicatamente verso il basso per spruzzare con delicatezza la dispersione all’interno della guancia del paziente.
Aggiungere al bicchiere ulteriori 10 mL di acqua da bere e mescolare con un cucchiaino per circa 5 secondi, per garantire la dispersione del prodotto residuo.
Questa dispersione deve essere prelevata dal bicchiere con la stessa siringa e somministrata immediatamente al paziente.
Mediante una sonda gastrica per nutrizione Emcitate può essere somministrato mediante una sonda gastrica per nutrizione.
La preparazione della dispersione deve essere effettuata come descritto sopra per l’uso orale.
Prima della somministrazione, occorre assicurarsi che la sonda gastrica per nutrizione sia libera da ostruzioni e che siano seguite le istruzioni della sonda prescelta per quanto riguarda le procedure di lavaggio, somministrazione e risciacquo.
Il contenuto della siringa deve essere somministrato immediatamente nella sonda gastrica per nutrizione (30 mL + 10 mL per tutte le fasce di età).
Per ulteriori informazioni sulla somministrazione mediante sonda gastrica per nutrizione e sulla stabilità della dispersione, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Segni e sintomi di ipermetabolismo All’inizio del trattamento con Emcitate e/o durante la titolazione della dose, può verificarsi la nuova insorgenza o il peggioramento dei segni e dei sintomi di ipermetabolismo, quali iperidrosi, irritabilità, ansia, insonnia, incubi, ipertermia, tachicardia, aumenti transitori della pressione arteriosa sistolica (SBP) o diarrea (vedere paragrafo 4.8).
Tali segni e sintomi sono solitamente transitori e si risolvono spontaneamente nell’arco di alcuni giorni.
Se i segni e i sintomi di ipermetabolismo non si risolvono entro 2 settimane, la dose deve essere ridotta secondo i passaggi del regime di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Dopo la risoluzione dei segni e dei sintomi di ipermetabolismo si può riprendere la titolazione della dose, ove opportuna dal punto di vista clinico.
Malattie cardiache Procedere con cautela durante la titolazione della dose nei pazienti con malattie cardiache, in quanto possono essere esposti a un maggiore rischio di reazioni avverse associate a uno stato ipermetabolico (vedere paragrafo 4.8).
Interferenza con esami di laboratorio Il tiratricolo ha una reazione crociata con la T3 quando è valutato tramite immunodosaggio, il che può produrre risultati non affidabili dei test.
Si raccomanda di utilizzare un metodo LC/MS/MS per misurare i livelli di T3.
Occorre prestare attenzione se si utilizza un metodo di immunodosaggio.
Nel determinare o aggiustare la dose di tiratricolo, seguire linee guida specifiche per l’interpretazione dei risultati dei test della T3 (vedere paragrafo 4.2).
Diabete Usare cautela nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.5).
Compromissione epatica La sicurezza e l’efficacia di Emcitate in pazienti con compromissione epatica non sono state studiate.
In questi pazienti occorre prestare particolare attenzione (vedere paragrafo 4.2).
Compromissione renale La sicurezza e l’efficacia di Emcitate in pazienti con compromissione renale non sono state studiate.
In questi pazienti occorre prestare particolare attenzione (vedere paragrafo 4.2).
Uso improprio per la riduzione del peso Il tiratricolo non deve essere assunto per la riduzione del peso.
Può causare effetti indesiderati gravi o potenzialmente letali, in particolare in associazione con orlistat (vedere paragrafo 4.5 alla voce “Orlistat”).
Lattosio Le compresse di Emcitate contengono lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco. Interazioni
- Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica del tiratricolo Non sono stati effettuati studi clinici di interazione per valutare l’effetto di altri medicinali sul tiratricolo.
Le potenziali interazioni descritte di seguito si basano sulla caratterizzazione in vitro del tiratricolo e sulle interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche note dei farmaci tireomimetici con altri medicinali e non sono state specificamente studiate con il tiratricolo.
Uso concomitante con precauzione Medicinali che possono influenzare l’assorbimento del tiratricolo Antiacidi, carbone vegetale, calcio, resine cationiche (ad es.
colestiramina), ferro, sucralfato e altri farmaci gastrointestinali possono interferire con l’assorbimento gastrointestinale del tiratricolo.
Questi trattamenti devono essere assunti prima o dopo il tiratricolo (più di 2 ore prima o dopo, se possibile).
Nel caso della colestiramina, il tiratricolo deve essere assunto 1 ora prima o 4 ore dopo la dose di resina.
Per ottenere l’effetto desiderato può essere necessario un aggiustamento della dose di tiratricolo.
Inibitori della pompa protonica (PPI) La co-somministrazione con PPI può causare una riduzione dell’assorbimento degli ormoni tiroidei, per effetto dell’aumento del pH intragastrico causato da PPI quali omeprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo e lansoprazolo.
Al momento di avviare, modificare o interrompere il trattamento con PPI, occorre monitorare le concentrazioni sieriche di T3 e prendere in considerazione l’adeguamento della dose di tiratricolo.
Sevelamer Il sevelamer può ridurre la concentrazione degli ormoni tiroidei e di conseguenza l’efficacia del tiratricolo.
Il sevelamer deve essere assunto più di 2 ore prima o dopo la somministrazione del tiratricolo.
Medicinali con effetto di induzione enzimatica, compresi gli antiepilettici I medicinali che possono indurre il sistema enzimatico nel fegato, come i barbiturici, la fenitoina, la carbamazepina, la rifabutina, la rifampicina o i prodotti contenenti erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono aumentare la clearance epatica del tiratricolo.
Al momento di avviare, modificare o interrompere un regime terapeutico antiepilettico o altri farmaci che inducono il sistema enzimatico, occorre monitorare le concentrazioni sieriche di T3 e prendere in considerazione l’adeguamento della dose di tiratricolo.
Medicinali antimalarici L’uso concomitante di tiratricolo e di medicinali antimalarici (clorochina, proguanil) può causare ipotiroidismo clinico.
Durante e dopo la terapia con medicinali antimalarici può essere necessario monitorare le concentrazioni sieriche di T3 e aggiustare la dose di tiratricolo.
Medicinali che possono influenzare il legame plasmatico di tiratricolo/T3 È noto che gli steroidi anabolizzanti e i glucocorticoidi riducono la concentrazione sierica della globulina legante la tiroxina (TBG) abbassando, di conseguenza, la concentrazione sierica di T3 e tiratricolo.
Salicilati, anticoagulanti, antinfiammatori e anticonvulsivanti possono causare uno spostamento del sito di legame proteico di T3, e potenzialmente del tiratricolo, dalla TBG, alterando in tal modo i livelli sierici degli ormoni tiroidei, ossia abbassando le concentrazioni totali ma lasciando inalterate le concentrazioni libere.
Estrogeni non contraccettivi Gli estrogeni non contraccettivi e i prodotti contenenti estrogeni (compresa la terapia ormonale sostitutiva) possono aumentare la dose di trattamento necessaria con tiratricolo.
Orlistat L’orlistat può ridurre l’assorbimento di tiratricolo, con conseguente ipotiroidismo (occorre monitorare eventuali variazioni della funzionalità tiroidea).
Effetto del tiratricolo sulla farmacocinetica di altri medicinali Uso concomitante con precauzione I dati in vitro indicano che il tiratricolo può essere induttore del CYP3A4 a livello intestinale e pertanto i medicinali con indici terapeutici ristretti che dipendono dal CYP3A4, tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: alfentanil, cisapride, ciclosporina, derivati dell’ergot, fentanil, pimozide, chinidina, sirolimus, tacrolimus, atorvastatina, lovastatina e simvastatina, devono essere utilizzati con prudenza.
Precauzioni simili devono essere applicate ad altri farmaci il cui metabolismo dipende dal CYP3A4.
Anche i medicinali che sono substrati dei trasportatori di efflusso P-glicoproteina (P-gp) o proteina di resistenza al carcinoma mammario (BCRP) con indici terapeutici ristretti devono essere utilizzati con cautela.
Interazioni farmacodinamiche Usi concomitanti sconsigliati Altri medicinali utilizzati per il trattamento delle patologie della tiroide L’assunzione di tiratricolo in associazione con altri medicinali tireomimetici o altri medicinali impiegati per il trattamento di patologie della tiroide (ad esempio levotiroxina, propiltiouracile e carbimazolo) può accrescere il rischio di sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Psicostimolanti La somministrazione di psicostimolanti (ad es.
caffeina, inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della dopamina (NDRI) e anfetamine) in associazione con dosi elevate di tiratricolo può causare un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
L’uso concomitante di psicostimolanti e tiratricolo è sconsigliato.
Uso concomitante con precauzione Antidiabetici Il tiratricolo può ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
In caso di somministrazione concomitante con tiratricolo, può essere necessario adeguare la dose degli antidiabetici.
Occorre un monitoraggio periodico della glicemia (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti orali Il trattamento con tiratricolo può potenziare l’effetto della terapia anticoagulante, con conseguente aumento del rischio di emorragia.
In caso di somministrazione concomitante con tiratricolo, può essere necessario adeguare la dose della terapia anticoagulante. Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente segnalate associate all’uso del trattamento con tiratricolo sono state iperidrosi (7%), diarrea (6%), irritabilità (2%), ansia (2%) e incubi (2%).
Solitamente tali reazioni si sono verificate all’inizio del trattamento e/o quando la dose è stata aumentata, e generalmente si sono risolte nell’arco di pochi giorni.
Tabella delle reazioni avverse La valutazione della sicurezza del tiratricolo si basa su dati provenienti da studi clinici.
Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla convenzione sulla frequenza come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, <1/100); raro (≥1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 3.
Reazioni avverse
Descrizione di reazioni avverse selezionate Segni e sintomi di ipermetabolismo Negli studi clinici in pazienti con deficit di MCT8, la comparsa delle reazioni avverse osservate, quali iperidrosi, irritabilità, ansia e incubi, ha coinciso con l’inizio della terapia o con la modifica della dose.Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Categoria di frequenza Disturbi psichiatrici Irritabilità Comune Ansia Comune Incubi Comune Insonnia Non nota Patologie cardiache Tachicardia Non nota Patologie gastrointestinali Diarrea Comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Comune Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Ipertermia Non nota
In tutti i casi, tali reazioni sono state lievi e si sono risolte spontaneamente.
All’inizio del trattamento con tiratricolo e/o durante la titolazione della dose, può verificarsi la nuova insorgenza o il peggioramento dei segni e dei sintomi di ipermetabolismo, quali iperidrosi, irritabilità, ansia, insonnia, incubi, ipertermia, tachicardia, aumenti transitori della pressione arteriosa sistolica (SBP) o diarrea (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica I dati sulla sicurezza sono stati valutati in 63 pazienti di età compresa tra 0 e 17 anni, negli studi Triac Trial I e Triac Trial II combinati.
Trenta (30) pazienti avevano un’età inferiore a 2 anni all’inizio del trattamento, 25 pazienti avevano un’età compresa tra 2 e 11 anni e 8 pazienti avevano un’età compresa tra 12 e 17 anni.
Dai dati degli studi clinici non emerge alcuna indicazione che il profilo di sicurezza in qualsiasi sottogruppo della popolazione pediatrica sia diverso dal profilo di sicurezza nei pazienti adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di comunicare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Il deficit di MCT8 è una malattia legata al cromosoma X che colpisce quasi esclusivamente i soggetti di sesso maschile.
Gravidanza Il tiratricolo attraversa la placenta.
I dati relativi all’uso di tiratricolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Emcitate è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento.
Allattamento Non è noto se tiratricolo/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Emcitate tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Uno studio sui ratti non ha mostrato alcun impatto sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2 °C-8 °C).
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la dispersione vedere paragrafo 6.3.
Cerca farmaci per nome:
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

