EMBAGYN 20CPR 10MG+10MG

24,21 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: DOXILAMINA IDROGENO SUCCINATO/PIRIDOSSINA CLORIDRATO
  • ATC: R06AA59
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 23/04/2025

Embagyn è indicato per il trattamento sintomatico di nausea e vomito in gravidanza (NVP) in donne che non rispondono a una gestione conservativa. Limiti di impiego: L’associazione doxilamina/piridossina non è stata studiata in caso di iperemesi gravidica (vedere paragrafo 4.4).
Ogni compressa gastroresistente contiene 10 mg di doxilamina idrogeno succinato e 10 mg di piridossina cloridrato. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni compressa contiene 0,008 mg di rosso allura AC lacca di alluminio (E129). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Uso concomitante di inibitori delle monoamino ossidasi (I-MAO) (vedere paragrafo 4.5).
Uso concomitante di potenti inibitori degli isoenzimi CYP450.
Porfiria.

Posologia

Posologia La dose iniziale raccomandata è di due compresse prima di coricarsi (Giorno 1).
Se tale dose consente di controllare i sintomi il giorno successivo, la paziente può continuare ad assumere due compresse prima di coricarsi.
Se tuttavia i sintomi persistono fino al pomeriggio del Giorno 2, la paziente deve proseguire con la dose consueta di due compresse prima di coricarsi (Giorno 2) e il Giorno 3 deve assumere tre compresse (una compressa al mattino e due compresse prima di coricarsi).
Se queste tre compresse non controllano adeguatamente i sintomi al Giorno 3, la paziente può assumere quattro compresse iniziando il Giorno 4 (una compressa al mattino, una compressa a metà pomeriggio e due compresse prima di coricarsi).
La dose massima raccomandata è di quattro compresse (una al mattino, una a metà pomeriggio e due prima di coricarsi) al giorno.
Embagyn deve essere assunto come prescrizione quotidiana e non al bisogno.
La necessità continua di Embagyn deve essere rivalutata man mano che la gravidanza procede.
Per prevenire un improvviso ritorno di nausea e vomito, sintomi della gravidanza, si raccomanda una diminuzione graduale della dose di Embagyn al momento dell’interruzione della somministrazione.
Compromissione epatica Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti con compromissione epatica.
Tuttavia, si raccomanda prudenza a causa della potenziale riduzione del metabolismo, è possibile adeguare il dosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti con compromissione renale.
Tuttavia, si raccomanda prudenza a causa del potenziale accumulo di metaboliti, è possibile adeguare il dosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Embagyn non è raccomandato per l’uso in bambini al di sotto di 18 anni di età, a causa della mancanza di dati clinici (vedere paragrafo 5.1).
Modo di somministrazione Uso orale.
Embagyn deve essere somministrato a stomaco vuoto con un bicchiere d’acqua (vedere paragrafo 4.5).
Le compresse gastroresistenti devono essere deglutite intere e non devono essere schiacciate, divise o masticate.

Avvertenze e precauzioni

Questo medicinale può causare sonnolenza a causa delle proprietà anticolinergiche della doxilamina idrogeno succinato, un antistaminico (vedere paragrafo 4.8).
L’uso di questo medicinale non è raccomandato se la paziente sta assumendo simultaneamente depressivi del sistema nervoso centrale (SNC), incluso l’alcol (vedere paragrafo 4.5).
Questo medicinale ha proprietà anticolinergiche e pertanto deve essere usato con cautela in pazienti con: aumento della pressione intraoculare, glaucoma ad angolo stretto, ulcera peptica stenosante, ostruzione pilorica-duodenale e ostruzione del collo vescicale, poiché gli effetti anticolinergici di questo medicinale possono peggiorare queste condizioni.
Questo medicinale deve essere usato con cautela anche in pazienti con asma o altri disturbi respiratori, come bronchite cronica ed enfisema polmonare.
È stato dimostrato che gli antistaminici riducono il volume delle secrezioni bronchiali e ne aumentano la viscosità, rendendo più difficile l’espettorazione bronchiale.
Ciò può causare ostruzione respiratoria, che potrebbe peggiorare tali condizioni.
Risulta quindi necessario porre particolare attenzione in questi pazienti.
Questo medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica o renale.
Non ci sono dati disponibili.
Tuttavia, il metabolismo della doxilamina e della piridossina può essere teoricamente ridotto in presenza di compromissione epatica.
Inoltre, in presenza di compromissione renale potrebbe prodursi un accumulo teorico di metaboliti.
Questo medicinale contiene piridossina cloridrato, un analogo della vitamina B6; pertanto, assunzioni aggiuntive di vitamina B6 dalla dieta e da integratori devono essere valutate.
C’è un’esperienza limitata sull’uso dell’associazione doxilamina/piridossina nei casi di iperemesi gravidica.
Queste pazienti devono essere trattate da uno specialista.
Per prevenire la progressione a iperemesi gravidica si raccomanda un trattamento precoce dei sintomi correlati alla nausea mattutina tipica in gravidanza.
Si deve usare cautela in pazienti con iperemesi gravidica, poiché questa associazione non è stata studiata in questi casi (vedere paragrafo 4.1).
Reazioni di fotosensibilità: Anche se non è stata rilevata con la doxilamina, è stata osservata una maggiore sensibilità cutanea alla luce solare, con fotodermatite, con l’assunzione di alcuni antistaminici; pertanto, si deve evitare l’esposizione solare durante il trattamento.
Medicinali ototossici: Antistaminici sedativi della classe dell’etanolamina come la doxilamina potrebbero mascherare i segni indicativi di danno causati da medicinali ototossici come aminoglicosidi antibatterici, carboplatino, cisplatino, clorochina ed eritromicina, per citarne alcuni.
Si deve prestare attenzione nel caso di pazienti epilettici, in quanto gli antistaminici sono stati talvolta associati a reazioni di ipereccitabilità con effetto paradosso, anche a dosi terapeutiche.
A causa della riduzione della sudorazione causata dagli effetti anticolinergici, gli antistaminici possono aggravare i sintomi di disidratazione e i colpi di calore.
Devono essere adottate particolari precauzioni nei pazienti con sindrome del QT lungo, in quanto diversi antistaminici possono prolungare il citato intervallo QT, anche se questo effetto non è stato osservato specificamente con la doxilamina a dosi terapeutiche.
Ipopotassiemia o altri squilibri elettrolitici.
Il rischio di abuso e di dipendenza dalla doxilamina è basso.
La comparsa di segni indicativi di abuso o dipendenza deve essere monitorata con attenzione, specialmente in pazienti con una storia di disturbi da uso di farmaco.
Interferenza con test allergici cutanei Gli antistaminici possono sopprimere la risposta istaminica cutanea agli estratti di allergeni e la loro somministrazione deve essere interrotta alcuni giorni prima di effettuare i test cutanei.
Con l’uso di doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato sono stati segnalati test di screening delle urine falsi positivi per metadone, oppiacei e fenciclidina fosfato (PCP) (vedere paragrafo 4.5).
Questo medicinale contiene rosso allura AC lacca di alluminio (E129), che può causare reazioni allergiche.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Interazioni note o teoriche con antistaminici della classe delle etanolamine: • Agenti anticolinergici (antidepressivi triciclici, I-MAO, neurolettici): possono potenziare la tossicità a causa dell’aggiunta dei loro effetti anticolinergici.
• Sedativi (barbiturici, benzodiazepine, agenti antipsicotici, analgesici oppioidi): possono potenziare l’azione ipnotica.
• Medicinali antipertensivi con effetto sedativo sul sistema nervoso centrale (soprattutto alfa-metildopa) in quanto possono potenziare l’effetto sedativo se somministrati insieme agli antistaminici.
• Alcol: in alcuni studi è stata rilevata una maggiore tossicità, con capacità intellettiva e psicomotoria alterata.
Il meccanismo non è stato definito.
• Sodio oxibato come combinazione non raccomandata con doxilamina a causa del suo importante effetto depressivo centrale.
• Medicinali ototossici: Antistaminici sedativi della classe dell’etanolamina come la doxilamina potrebbero mascherare i segni indicativi di danno causati da medicinali ototossici come aminoglicosidi antibatterici.
• Medicinali con effetto fotosensibilizzante: L’uso concomitante di antistaminici con altri medicinali fotosensibilizzanti come amiodarone, chinidina, imipramina, doxepina, amitriptilina, griseofulvina, clorfenamina, piroxicam, furosemide, captopril, per citarne alcuni, può causare effetti fotosensibilizzanti aggiuntivi.
• Dato che vari agenti antistaminici possono prolungare l’intervallo QT, nonostante tale effetto non sia stato osservato con la doxilamina a dosi terapeutiche, l’uso concomitante di medicinali che prolungano l’intervallo deve essere evitato (ad esempio medicinali antiaritmici, alcuni antibiotici, alcuni antimalarici, alcuni antistaminici, alcuni medicinali antilipemici o alcuni agenti neurolettici).
• L’uso concomitante degli inibitori del citocromo P-450 deve essere evitato (ad esempio derivati azolici o macrolidi).
• L’uso concomitante di medicinali che causano squilibri elettrolitici come ipopotassiemia o ipomagnesiemia (ad es.
alcuni diuretici) deve essere evitato.
Gli effetti anticolinergici della doxilamina, un componente di questo medicinale, possono portare a falsi negativi nei test cutanei di ipersensibilità con gli estratti di antigeni.
Si raccomanda di interrompere il trattamento alcuni giorni prima di iniziare il test.
Interazioni note o teoriche con piridossina • Riduce l’effetto della levodopa anche se ciò non si verifica in caso di co-somministrazione con un inibitore della dopa decarbossilasi.
• È stata descritta una riduzione nei livelli plasmatici di alcuni antiepilettici come fenobarbitale e fenitoina.
• Alcuni medicinali come idroxizina, isoniazide o penicillamina possono interferire con la piridossina e aumentare il fabbisogno di vitamina B6.
Cibo Uno studio sugli effetti del cibo ha dimostrato che il ritardo nell’inizio dell’azione di questo medicinale può essere ulteriormente posticipato e che può avvenire una riduzione dell’assorbimento se le compresse vengono assunte con il cibo.
Pertanto, questo medicinale deve essere assunto a stomaco vuoto con un bicchiere d’acqua (vedere paragrafo 4.2).
Interferenza con screening delle urine per metadone, oppiacei e PCP Con l’uso di doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato possono verificarsi test di screening delle urine falsi positivi per metadone, oppiacei e PCP.
I test di conferma, come la spettrometria di massa gascromatografica (GC-MS), devono essere utilizzati per confermare l’identità della sostanza in caso di risultato positivo del test immunologico.

Effetti indesiderati

a.
Riepilogo del profilo di sicurezza Le informazioni sulle reazioni avverse derivano da studi clinici e dall’esperienza post-marketing in tutto il mondo.
C’è stata una vasta esperienza clinica riguardo all’uso di questa associazione di medicinali (doxilamina idrogeno succinato e piridossina cloridrato).
In uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo della durata di 15 giorni sono state incluse 261 donne con nausea e vomito in gravidanza, di cui 128 trattate con placebo e 133 con doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato.
L’età gestazionale media al momento dell’arruolamento era di 9,3 settimane; l’intervallo di gestazione era fra 7 e 14 settimane.
L’incidenza degli eventi avversi emersi dal trattamento è stata simile sia per il gruppo trattato, sia per il gruppo placebo.
La reazione avversa riportata con maggiore frequenza (≥5% e superiore al tasso con il placebo) è stata la sonnolenza.
b. Tabella delle reazioni avverse Il seguente elenco di reazioni avverse si basa sull’esperienza degli studi clinici e/o sull’uso post-marketing con questo medicinale e con altri medicinali simili contenenti gli stessi principi attivi.
Gli effetti indesiderati vengono rappresentati in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA con l’uso delle seguenti convenzioni per la frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥ 1/100 a <1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a <1/100); rara (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
La frequenza delle reazioni avverse riportate durante l’uso post-marketing non può essere determinata poiché queste derivano da report spontanei.
Di conseguenza, la frequenza di queste reazioni avverse è indicata come “non nota”.
Classificazione per sistemi e organi Effetto indsesiderato Frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico anemia emolitica Rara
Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità Non nota
Disturbi psichiatrici stato confusionale Non comune
agitazione Rara
ansia, disorientamento, insonnia, irritabilità, incubi Non nota
Patologie del sistema nervoso sonnolenza Molto comune
capogiro Comune
tremore, convulsioni Rara
cefalea, emicrania, parestesia, iperattività psicomotoria Non nota
Patologie dell’occhio diplopia, glaucoma Non comune
visione offuscata, compromissione della visione Non nota
Patologie dell’orecchio e del labirinto tinnito Non comune
vertigini Non nota
Patologie cardiache palpitazioni, tachicardia Non nota
Patologie vascolari ipotensione ortostatica Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche aumentata secrezione bronchiale Comune
dispnea Non nota
Patologie gastrointestinali bocca secca Comune
nausea, vomito Non comune
distensione addominale, dolore addominale, stipsi, diarrea Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo reazioni di fotosensibilità Non comune
iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, eruzione cutanea maculo-papulare Non nota
Patologie renali e urinarie disuria, ritenzione urinaria Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione stanchezza Comune
astenia, edema periferico Non comune
fastidio al torace, malessere Non nota
c.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Può verificarsi sonnolenza grave se questo medicinale viene assunto insieme a deprimenti del SNC, incluso l’alcol (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Gli effetti anticolinergici di questo medicinale possono essere prolungati e potenziati dagli inibitori delle monoamino ossidasi (I-MAO) (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I possibili effetti avversi anticolinergici associati all’uso di antistaminici come classe in generale includono: secchezza di bocca, naso e gola; disuria; ritenzione urinaria; vertigini, disturbi visivi, visione offuscata, diplopia, tinnito; labirintite acuta; insonnia; tremori, nervosismo; irritabilità; e discinesia facciale.
Si sono verificati costrizione toracica, addensamento delle secrezioni bronchiali, respiro sibilante, congestione nasale, sudorazione, brividi, mestruazioni precoci, psicosi tossica, cefalea, svenimento e parestesia.
Raramente sono state riportate agranulocitosi, anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia in pochi pazienti trattati con alcuni antistaminici.
In pazienti trattati con antistaminici si sono anche verificati aumento dell’appetito e/o aumento di peso.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Questo medicinale è destinato all’uso nelle donne in gravidanza.
Una grande quantità di dati su donne in gravidanza (più di 1.000 esiti di gravidanza) indica assenza di malformazioni e di tossicità feto/neonatale per doxilamina idrogeno succinato e piridossina cloridrato.
Allattamento Il peso molecolare della doxilamina idrogeno succinato è sufficientemente basso da potersi attendere un passaggio nel latte materno.
Eccitazione, irritabilità e sedazione sono state riportate in lattanti presumibilmente esposti a doxilamina idrogeno succinato attraverso il latte materno.
I lattanti con apnea o altre sindromi respiratorie possono essere particolarmente vulnerabili agli effetti sedativi di questo medicinale, con il risultato di un peggioramento dell’apnea o delle condizioni respiratorie.
La piridossina cloridrato/metaboliti vengono escreti nel latte materno.
Non sono state segnalate reazioni avverse in neonati presumibilmente esposti a piridossina cloridrato attraverso il latte materno.
Poiché i neonati possono essere più sensibili agli effetti degli antistaminici e a irritabilità ed eccitazione paradossa, non si può escludere un rischio per neonati/lattanti.
Questo medicinale non è raccomandato durante l’allattamento.
Si deve decidere se interrompere l’allattamento con latte materno o interrompere/astenersi dalla terapia con questo medicinale tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Non sono disponibili dati sull’uomo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.