CLOBETASOLO IS 100ML 500MCG/ML

9,27 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CLOBETASOLO PROPIONATO
  • ATC: D07AD01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 26/08/2015

Trattamento di breve durata di dermatosi che rispondono alla terapia steroidea, quali psoriasi o eczemi resistenti che riguardano il cuoio capelluto e che non rispondono in maniera soddisfacente a steroidi meno attivi.
Un ml di soluzione cutanea contiene 500 microgrammi di clobetasolo propionato (equivalenti a 440 microgrammi di clobetasolo). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Questo prodotto è controindicato nei seguenti casi: - ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - in pazienti con bruciature, rosacea, acne vulgaris, dermatite periorale, prurito perianale o genitale; - uso in presenza di trattamenti per lesioni cutanee primarie infette causate da infezioni batteriche, virali, fungine o tubercolotiche sul cuoio capelluto; - questo prodotto non deve essere applicato sul viso, sugli occhi (per il rischio di glaucoma) o su ferite ulcerose; - nei bambini sotto i 2 anni di età.

Posologia

Il clobetasolo propionato appartiene alla classe più potente di corticosteroidi topici (Gruppo IV) e l'uso prolungato può provocare gravi effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4).
Se il trattamento con un corticosteroide locale è clinicamente giustificato oltre 4 settimane consecutive, deve essere presa in considerazione una preparazione di corticosteroidi meno potente.
Cicli ripetuti ma brevi di clobetasolo propionato possono essere utilizzati per controllare le riacutizzazioni (vedere i dettagli di seguito).
Uso cutaneo.
Posologia.
Applicare un piccolo quantitativo sul cuoio capelluto due volte al giorno finchè non si nota un miglioramento.
Come per altre preparazioni topiche con steroidi la terapia deve essere interrotta quando si raggiunge il controllo.
Brevi cicli di trattamento ripetuti con clobetasolo propionato possono essere utilizzati per controllare le esacerbazioni.
Se fosse necessario un trattamento continuo con steroidi si deve usare una preparazione meno forte.
Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea è un corticosteroide topico molto potente; per questo si deve limitare il trattamento fino al raggiungimento del controllo dei sintomi e a un massimo di 4 settimane consecutive e non se ne deve usare una quantità superiore a 50 g/settimana.
Popolazione pediatrica.
Non ci sono dati relativi all'uso di Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea in bambini e adolescenti.
Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea è controindicato nei bambini al di sotto dei 2 anni di età (vedere paragrafo 4.3) e non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti tra i 2 e i 18 anni (vedere paragrafo 4.4).
Anziani.
Studi clinici non hanno identificato differenze nelle risposte tra anziani e pazienti più giovani.
Se si verifica assorbimento sistemico, la frequenza maggiore di riduzione della funzionalità epatica o renale negli anziani più ritardare l’eliminazione.
Perciò deve essere utilizzata la dose minima per la durata più breve per raggiungere il beneficio clinico desiderato.
Compromissione renale/epatica.
In caso di assorbimento sistemico (quando l’applicazione è effettuata su un’area estesa per un periodo prolungato) il metabolismo e l’eliminazione possono essere ritardati aumentando il rischio di tossicità sistemica.
Perciò deve essere utilizzata la dose minima per la durata più breve per raggiungere il beneficio clinico desiderato.
Modo di somministrazione: Applicare Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea facendolo gocciolare direttamente sull'area interessata due volte al giorno (mattino e sera), e massaggiare delicatamente fino al completo assorbimento.
Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea deve essere distribuito sul cuoio capelluto pulito.
Si deve consigliare ai pazienti di lavare le mani dopo avere applicato clobetasolo propionato.

Avvertenze e precauzioni

Il trattamento topico prolungato e continuo deve essere evitato, particolarmente nei bambini, in quanto può facilmente determinare una soppressione surrenalica anche in assenza di bendaggio occlusivo.
Alla scomparsa delle lesioni, o dopo un periodo di trattamento non superiore a quattro settimane, passare alla terapia intermittente o prendere in considerazione l’eventualità della sostituzione con uno steroide meno potente.
In caso di utilizzo intermittente cronico, si consiglia di verificare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-pituitario-surrenale (HPA).
Possono insorgere infezioni secondarie, e ciò rende necessaria la sospensione del trattamento corticosteroideo topico e la somministrazione di antimicrobici adeguati.
Particolare prudenza è richiesta nei pazienti con compromissione epatica comprovata.
I pazienti con diabete mellito grave devono essere trattati con cautela.
Per questi pazienti è raccomandato il monitoraggio dei livelli di glucosio durante il trattamento con Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea.
I corticosteroidi topici possono rivelarsi rischiosi, in quanto si possono determinare recidive a seguito dell’insorgenza di sviluppo di tolleranza.
I pazienti possono inoltre essere esposti al rischio di sviluppare psoriasi pustolosa generalizzata e tossicità locale o sistemica dovuta all’alterazione della funzione di barriera della cute.
è importante un attento controllo del paziente.
A meno che non sia sotto la supervisione di un medico, Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea non deve essere usato con bendaggi occlusivi.
Nella letteratura sono stati riferiti casi di formazione di cataratta in pazienti sottoposti a trattamento prolungato con corticosteroidi.
Benchè non sia possibile escludere come fattore causale i corticosteroidi sistemici, chi prescrive il trattamento deve essere a conoscenza del possibile ruolo dei corticosteroidi nella formazione di cataratta.
Disturbi visivi.
Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
I pazienti devono essere avvisati di evitare: • di fumare durante l'applicazione sul cuoio capelluto; • fuoco, fiamme e calore, compreso l'uso di asciugacapelli, dopo l'applicazione.
Sono stati segnalati casi di infezioni gravi (inclusa fascite necrotizzante) e immunosoppressione sistemica (talvolta con conseguenti lesioni reversibili del sarcoma di Kaposi) principalmente con l'uso a lungo termine di clobetasolo a dosi superiori a quelle raccomandate (vedere paragrafo 4.2).
In alcuni casi i pazienti hanno usato contemporaneamente altri potenti corticosteroidi orali / topici o immunosoppressori (ad es.
metotrexato, micofenolato mofetile).
Se il trattamento con corticosteroidi locali è clinicamente giustificato oltre 4 settimane consecutive, deve essere presa in considerazione una preparazione di corticosteroidi meno potente.
Popolazione pediatrica. Gli infanti e i bambini sono più soggetti alla tossicità sistemica dei corticosteroidi topici, perché hanno un elevato rapporto tra l’area della superficie corporea e il peso corporeo.
Nei bambini trattati con corticosteroidi topici sono stati riportati soppressione adrenocorticale, sindrome di Cushing, ritardo nella crescita e ipertensione intracranica.
Le manifestazioni cliniche della soppressione adrenocorticale nei bambini includono bassi livelli di cortisolo plasmatico e assenza di risposta nel test di stimolazione dell’ACTH.
Le manifestazioni cliniche dell’ipertensione intracranica includono fontanella sporgente, cefalea e papilloedema bilaterale.
Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea non è raccomandato in bambini e adolescenti tra i 2 e i 18 anni.
In caso di utilizzo in questa popolazione, il trattamento deve essere rivisto settimanalmente.

Interazioni

La co-somministrazione di medicinali che possono inibire il CYP3A4 (es.
ritonavir e itraconazolo) ha dimostrato di inibire il metabolismo dei corticosteroidi portando ad un aumento dell’esposizione sistemica.
La misura in cui questa interazione è clinicamente rilevante dipende dalla dose e dalla via di somministrazione dei corticosteroidi e dalla potenza dell’inibitore del CYP3A4.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza.
Le reazioni avverse più comuni associate all’utilizzo di clobetasolo propionato in formulazioni cutanee osservate negli studi clinici sono reazioni al sito d’applicazione, tra cui bruciore (5%) e altre reazioni non specificate (2%).
Elenco tabulato delle reazioni avverse. Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100, <1/10), non comuni (≥ 1/1000, <1/100), rare (≥ 1/10.000, <1/1000) e molto rare (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa al farmaco
Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: Ipersensibilità.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: Atrofia cutanea;
Molto rara: Dermatite non altrimenti specificata (NOS), dermatite da contatto, psoriasi aggravata, irritazione della cute, dolorabilità della cute.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: Bruciore alla sede di applicazione, reazione non altrimenti specificata alla sede di applicazione;
Molto rara: Eritema alla sede di applicazione, prurito alla sede di applicazione, dolore non altrimenti specificato.
Patologie dell’occhio. Non comune: Visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4).
Descrizione delle reazioni avverse selezionate: Analogamente ad altri corticosteroidi topici, l’utilizzo prolungato di grandi quantitativi o il trattamento di zone estese possono determinare soppressione adrenocorticale.
È più probabile che questo effetto si manifesti negli infanti e nei bambini e quando si applicano medicazioni occlusive.
Il trattamento prolungato e intensivo con un preparato corticosteroideo altamente attivo può provocare alterazioni atrofiche locali della cute, quali assottigliamento, strie, disturbi vascolari come dilatazione dei vasi sanguigni superficiali, cicatrici pseudo-stellari, ulcerazioni e porpora in particolare in caso di utilizzo di bendaggi occlusivi o quando sono interessate le pliche cutanee.
In rari casi, il trattamento della psoriasi con corticosteroidi (o la sospensione dello stesso) è stato ritenuto responsabile della comparsa della forma pustolosa della patologia (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
In seguito alla somministrazione di steroidi topici sono state osservate alterazioni della pigmentazione, ipertricosi e rossore.Se compaiono segni di ipersensibilità, si deve interrompere subito l'applicazione.
Può verificarsi un peggioramento dei sintomi.
Altri eventi avversi locali associati al trattamento con glucocorticosteroidi comprendono dermatite periorale, dermatite simil-rosacea, tardiva cicatrizzazione delle ferite, fenomeno di rebound che può dare luogo a dipendenza da corticosteroidi ed effetti oculari.
Tra gli effetti collaterali dei glucocorticosteroidi sono noti anche l’aumento della pressione intraoculare e l’aumento del rischio di cataratta e diabete.
Può inoltre verificarsi un’allergia da contatto al prodotto o a uno degli eccipienti.
Qualora il prodotto non venga impiegato correttamente, possono essere celate e/o aggravate infezioni di natura batterica, virale, parassitaria e fungina.
Sono stati inoltre segnalati casi di follicolite.
Popolazione pediatrica. Gli infanti e i bambini sono più soggetti alla tossicità sistemica dei corticosteroidi topici, perché hanno un elevato rapporto tra l’area della superficie corporea e il peso corporeo (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Ci sono dati limitati sull’uso di clobetasolo propionato nelle donne in gravidanza.
La somministrazione topica di corticosteroidi durante la gravidanza negli animali può provocare anomalie nello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza di questo dato non e stata constatata nell'uomo.
La somministrazione di clobetasolo propionato durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio previsto per la madre supera i rischi per il feto.
Deve essere utilizzata la quantità minima per il minor tempo possibile.
Allattamento: Non è stato stabilito se l’uso di corticosteroidi topici durante l’allattamento sia sicuro.
Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa comportare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili nel latte materno.
La somministrazione di clobetasolo propionato durante l’allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.
Se viene usato durante l’allattamento, il clobetasolo propionato non deve essere applicato sul seno per evitare l’accidentale ingestione da parte del bambino.
Fertilità: Non ci sono dati nell’uomo per valutare l’effetto dei corticosteroidi topici sulla fertilità.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.