CAMZYOS 28CPS 5MG

2.215,63 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MAVACAMTEN
  • ATC: C01EB24
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 28/10/2025

CAMZYOS è indicato per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (CMIO) sintomatica (classe II-III secondo la classificazione della New York Heart Association, NYHA) in pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1).
CAMZYOS 2,5 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 2,5 mg di mavacamten. CAMZYOS 5 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 5 mg di mavacamten. CAMZYOS 10 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 10 mg di mavacamten. CAMZYOS 15 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 15 mg di mavacamten. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
• Trattamento concomitante con forti inibitori del CYP3A4 nei pazienti con fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19 e nei pazienti con fenotipo CYP2C19 non determinato (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.5).
• Trattamento concomitante con l’associazione di un forte inibitore del CYP2C19 e un forte inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nella gestione dei pazienti con cardiomiopatia.
Prima dell’inizio del trattamento, la frazione di eiezione ventricolare sinistra (Left Ventricular Ejection Fraction, LVEF) dei pazienti deve essere valutata mediante ecocardiografia (vedere paragrafo 4.4).
Se la LVEF è < 55%, il trattamento non deve essere iniziato.
Prima dell’inizio del trattamento, le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza negativo (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
Al fine di determinare la dose appropriata di mavacamten, si deve eseguire la genotipizzazione dei pazienti per il citocromo P450 (CYP) 2C19 (CYP2C19).
I pazienti con fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19 possono presentare esposizioni maggiori a mavacamten (fino a 3 volte), che possono causare un aumento del rischio di disfunzione sistolica rispetto ai pazienti con stato di metabolizzatore normale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Se il trattamento inizia prima della determinazione del fenotipo CYP2C19, fino a tale determinazione i pazienti devono seguire le istruzioni relative al dosaggio per i soggetti con stato di metabolizzatore lento (vedere figura 1 e 3 e tabella 1).
Posologia L’intervallo di dose è compreso tra 2,5 mg e 15 mg (2,5 mg, 5 mg, 10 mg o 15 mg).
Fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19 La dose iniziale raccomandata è 2,5 mg per via orale una volta al giorno.
La dose massima è di 5 mg una volta al giorno.
Il paziente deve essere valutato per la risposta clinica iniziale in base al gradiente del tratto di efflusso ventricolare sinistro (Left Ventricular Outflow Tract, LVOT) con manovra di Valsalva dopo 4 e 8 settimane dall’inizio del trattamento (vedere figura 1).
Fenotipo di metabolizzatore intermedio, normale, rapido e ultrarapido del CYP2C19 La dose iniziale raccomandata è di 5 mg per via orale una volta al giorno.
La dose massima è di 15 mg una volta al giorno.
Il paziente deve essere valutato per la risposta clinica iniziale in base al gradiente LVOT con manovra di Valsalva dopo 4 e 8 settimane dall’inizio del trattamento (vedere figura 2).
Una volta raggiunta una dose di mantenimento individualizzata con LVEF ≥ 55%, i pazienti devono essere valutati ogni 6 mesi.
Per i pazienti con LVEF compresa tra 50% e < 55% indipendentemente dal gradiente LVOT con manovra di Valsalva, i pazienti devono essere valutati ogni 3 mesi (vedere figura 3).
Se a una qualsiasi visita la LVEF del paziente è < 50%, il trattamento deve essere sospeso per 4 settimane e fino a quando la LVEF non sarà ritornata ≥ 50% (vedere figura 4).
Nei pazienti che manifestano una malattia intercorrente, quale grave infezione o aritmia (inclusa fibrillazione atriale o altra tachiaritmia non controllata), che potrebbe compromettere la funzione sistolica, è raccomandata la valutazione della LVEF e gli aumenti della dose non sono raccomandati fino a quando la malattia intercorrente non è risolta (vedere paragrafo 4.4).
È necessario prendere in considerazione l’interruzione del trattamento nei pazienti che non hanno mostrato risposta (ad es.
nessun miglioramento dei sintomi, della qualità della vita, della capacità di esercizio fisico, del gradiente LVOT) dopo 4-6 mesi alla dose massima tollerata.
Modifica della dose con medicinali concomitanti Per il trattamento concomitante con inibitori e induttori del CYP2C19 o del CYP3A4, seguire le procedure indicate nella tabella 1 (vedere anche paragrafo 4.5).
Tabella 1: Modifica della dose di mavacamten con medicinali concomitanti
Medicinale concomitante Fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19* Fenotipo di metabolizzatore intermedio, normale, rapido e ultrarapido del CYP2C19
Inibitori
Uso in associazione di un forte inibitore del CYP2C19 e un forte inibitore del CYP3A4 Controindicato (vedere paragrafo 4.3). Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Forte inibitore del CYP2C19 Nessun adeguamento della dose (vedere paragrafo 4.5).
Se il fenotipo CYP2C19 non è stato ancora determinato.
Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5).
Avviare mavacamten alla dose di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 15 mg a 5 mg e da 10 mg e 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5).
Forte inibitore del CYP3A4 Controindicato (vedere paragrafo 4.3). Nessun adeguamento della dose (vedere paragrafo 4.5).
Moderato inibitore del CYP2C19 Nessun adeguamento della dose.
Se il fenotipo CYP2C19 non è stato ancora determinato Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5).
Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 5 mg.
Ridurre di un livello di dose o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5).
Moderato o debole inibitore del CYP3A4 Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Se il paziente sta assumendo una dose di mavacamten di 5 mg, ridurre la dose a 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5).
Nessun adeguamento della dose (vedere paragrafo 4.5).
Induttori
Interruzione o riduzione della dose di un forte induttore del CYP2C19 e di un forte induttore del CYP3A4 Ridurre la dose da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5). In caso di interruzione o riduzione della dose di forti induttori durante il trattamento con mavacamten, ridurre di un livello di dose quando la dose assunta è di 5 mg o superiore (vedere paragrafo 4.5).
Nessun adeguamento della dose quando la dose assunta è di 2,5 mg.
Interruzione o riduzione della dose del moderato o debole induttore del CYP3A4 Ridurre la dose di mavacamten a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg (vedere paragrafo 4.5). Nessun adeguamento della dose (vedere paragrafo 4.5).
* include i pazienti per i quali non è stato ancora determinato il fenotipo CYP2C19.
Dosi saltate o ritardate Se viene saltata una dose, occorre assumerla non appena possibile e la dose programmata successiva dovrà essere assunta all’ora abituale il giorno successivo.
Non si devono assumere due dosi nello stesso giorno.
Popolazioni speciali Anziani Non è necessario alcun adeguamento della dose rispetto alla dose e allo schema di titolazione standard per i pazienti di età pari e superiore a 65 anni (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Non è necessario alcun adeguamento della dose rispetto alla dose e allo schema di titolazione standard per i pazienti con compromissione renale da lieve (velocità di filtrazione glomerulare stimata [estimated Glomerular Filtration Rate, eGFR] 60-89 mL/min/1,73 m²) a moderata (eGFR 30-59 mL/min/1,73 m²).
Non è possibile fare raccomandazioni sulla dose per i pazienti con compromissione renale severa (eGFR < 30 mL/min/1,73 m²) perché mavacamten non è stato studiato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica La dose iniziale di mavacamten deve essere di 2,5 mg in tutti i pazienti con compromissione epatica lieve (classe Child-Pugh A) e moderata (classe Child-Pugh B) poiché è probabile che l’esposizione a mavacamten risulti aumentata (vedere paragrafo 5.2).
Non è possibile fare raccomandazioni sulla dose per i pazienti con compromissione epatica severa (classe Child-Pugh C) perché mavacamten non è stato studiato in questi pazienti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di mavacamten nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Mavacamten non deve essere usato nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa di potenziali problematiche di sicurezza.
Modo di somministrazione Per uso orale.
Il trattamento deve essere assunto una volta al giorno con o senza pasti, approssimativamente alla stessa ora ogni giorno.
La capsula deve essere deglutita intera con acqua.

Avvertenze e precauzioni

Disfunzione sistolica definita come LVEF < 50% sintomatica Mavacamten riduce la LVEF e può causare insufficienza cardiaca dovuta a disfunzione sistolica definita da LVEF < 50% sintomatica.
I pazienti con una malattia grave intercorrente, quale infezione o aritmia (inclusa fibrillazione atriale o altra tachiaritmia non controllata), o quelli che vengono sottoposti a intervento cardiochirurgico maggiore possono essere a maggior rischio di disfunzione sistolica e progredire a insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.8).
Nuova insorgenza o peggioramento di dispnea, dolore toracico, stanchezza, palpitazioni, edema delle gambe o aumenti del frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP) possono essere segni e sintomi di disfunzione sistolica e devono indurre a eseguire una valutazione della funzionalità cardiaca.
La LVEF deve essere misurata prima di iniziare il trattamento e successivamente deve essere monitorata attentamente.
Potrebbe essere necessaria la sospensione del trattamento per garantire che la LVEF rimanga ≥ 50% (vedere paragrafo 4.2).
Rischio di insufficienza cardiaca o di perdita di risposta a mavacamten a causa di interazioni Mavacamten viene metabolizzato prevalentemente dal CYP2C19 e in misura minore dal CYP3A4 e prevalentemente dal CYP3A4 nei soggetti con stato di metabolizzatore lento del CYP2C19, il che può causare le seguenti interazioni (vedere paragrafo 4.5): • l’inizio o l’aumento della dose di un inibitore forte o moderato del CYP3A4 o di qualsiasi inibitore del CYP2C19 può aumentare il rischio di insufficienza cardiaca dovuta a disfunzione sistolica • l’interruzione o la riduzione della dose di qualsiasi inibitore del CYP3A4 o del CYP2C19 può causare una perdita di risposta terapeutica a mavacamten • l’inizio di un trattamento con un forte induttore del CYP3A4 o un forte induttore del CYP2C19 può causare una perdita di risposta terapeutica a mavacamten • l’interruzione di un trattamento con un forte induttore del CYP3A4 o un forte induttore del CYP2C19 può aumentare il rischio di insufficienza cardiaca dovuta a disfunzione sistolica.
Prima e durante il trattamento con mavacamten, si deve tenere conto delle potenziali interazioni, incluse quelle con i medicinali da banco (quali omeprazolo o esomeprazolo).
• Il trattamento concomitante con forti inibitori del CYP3A4 nei pazienti con fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19 e con fenotipo CYP2C19 non determinato è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
• Il trattamento concomitante con l’associazione di un forte inibitore del CYP2C19 e un forte inibitore del CYP3A4 è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
• Potrebbe essere necessario un adeguamento della dose di mavacamten e/o un attento monitoraggio nei pazienti che iniziano o interrompono il trattamento con, o che cambiano la dose di, medicinali concomitanti che sono inibitori o induttori del CYP2C19 o del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
La somministrazione intermittente di questi medicinali non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Uso concomitante di inotropi negativi La sicurezza dell’uso concomitante di mavacamten con disopiramide o l’uso di mavacamten nei pazienti che assumono beta-bloccanti in associazione a verapamil o diltiazem non è stata stabilita.
Pertanto, i pazienti devono essere monitorati attentamente quando assumono questi medicinali concomitanti (vedere paragrafo 4.5).
Tossicità embrio-fetale In base agli studi sugli animali, si sospetta che mavacamten causi tossicità embrio-fetale quando somministrato a una donna in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
In considerazione del rischio per il feto, CAMZYOS è controindicato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci.
Prima dell’inizio del trattamento, le donne in età fertile devono essere informate del rischio per il feto, devono avere un test di gravidanza negativo e devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per 6 mesi dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche Se si inizia il trattamento con un nuovo inotropo negativo oppure se si aumenta la dose di un inotropo negativo in un paziente in trattamento con mavacamten, è necessario prevedere un’attenta supervisione medica con il monitoraggio della LVEF fino a quando non siano state raggiunte dosi stabili e sia stata ottenuta una risposta clinica (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Interazioni farmacocinetiche Effetto di altri medicinali su mavacamten Nei soggetti con stato di metabolizzatore intermedio, normale, rapido e ultrarapido del CYP2C19, mavacamten viene metabolizzato prevalentemente dal CYP2C19 e in misura minore dal CYP3A4.
Nei soggetti con stato di metabolizzatore lento del CYP2C19, il metabolismo avviene prevalentemente ad opera del CYP3A4 (vedere paragrafo 5.2).
Gli inibitori/induttori del CYP2C19 e gli inibitori/induttori del CYP3A4 possono pertanto influire sulla clearance di mavacamten e aumentarne/diminuirne la concentrazione plasmatica, a seconda del fenotipo del CYP2C19.
In tutti gli studi clinici di interazione farmacologica sono stati arruolati prevalentemente soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19 e nella valutazione delle interazioni farmacologiche non è stato incluso alcun soggetto con stato di metabolizzatore lento del CYP2C19, pertanto l’effetto della co-somministrazione di inibitori del CYP2C19 e del CYP3A4 con mavacamten nei soggetti con stato di metabolizzatore lento del CYP2C19 non è completamente certo.
Le raccomandazioni relative alla modifica della dose e/o al monitoraggio aggiuntivo per i pazienti che iniziano o interrompono il trattamento con, o che cambiano la dose di, medicinali concomitanti che sono inibitori del CYP2C19 o del CYP3A4 o induttori del CYP2C19 o del CYP3A4 sono fornite nella tabella 2.
Forte inibitore del CYP2C19 in associazione a un forte inibitore del CYP3A4 La co-somministrazione di mavacamten con l’associazione di un forte inibitore del CYP2C19 e un forte inibitore del CYP3A4 è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Inibitori del CYP2C19 L’effetto di un inibitore moderato o forte del CYP2C19 sulla farmacocinetica (PK) di mavacamten non è stato studiato in uno studio clinico di interazione farmacologica.
L’effetto di un forte inibitore del CYP2C19 (ad es.
ticlopidina) sarà simile a quello dello stato di metabolizzatore lento del CYP2C19 (vedere tabella 1).
In soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19, la co-somministrazione di mavacamten con un debole inibitore del CYP2C19 (omeprazolo) ha determinato un aumento del 48% dell’AUCinf di mavacamten senza effetti sulla Cmax.
La somministrazione intermittente di un inibitore del CYP2C19 (quale omeprazolo o esomeprazolo) non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Inibitori del CYP3A4 L’effetto di forti inibitori del CYP3A4 sulla farmacocinetica (PK) di mavacamten non è stato valutato in uno studio clinico di interazione farmacologica.
Si prevede che la co-somministrazione di mavacamten con un forte inibitore del CYP3A4 (itraconazolo) in soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19 determini un aumento della concentrazione plasmatica di mavacamten fino al 59% e al 40% rispettivamente nell’AUC0-24 e nella Cmax.
La co-somministrazione di mavacamten con un moderato inibitore del CYP3A4 (verapamil) in soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19 ha determinato un aumento della concentrazione plasmatica di mavacamten del 16% e del 52% rispettivamente nell’AUCinf e nella Cmax.
Questa variazione non è stata considerata clinicamente significativa.
Induttori del CYP2C19 e del CYP3A4 Non sono stati condotti studi di interazione per valutare l’effetto della somministrazione concomitante con un forte induttore del CYP3A4 e del CYP2C19.
Si prevede che la co-somministrazione di mavacamten con un forte induttore sia del CYP2C19 sia del CYP3A4 (ad es.
rifampicina) influisca significativamente sulla farmacocinetica (PK) di mavacamten e determini una minore efficacia, pertanto la co-somministrazione con forti induttori sia del CYP2C19 sia del CYP3A4 non è raccomandata.
Se si interrompe il trattamento concomitante con un forte induttore del CYP2C19 o del CYP3A4, aumentare il numero di valutazioni cliniche e ridurre la dose di mavacamten (vedere paragrafo 4.2).
Tabella 2: Modifica della dose/monitoraggio di mavacamten con medicinali concomitanti
Medicinale concomitante Fenotipo di metabolizzatore lento del CYP2C19* Fenotipo di metabolizzatore intermedio, normale, rapido e ultrarapido del CYP2C19
Inibitori
Uso in associazione di un forte inibitore del CYP2C19 e un forte inibitore del CYP3A4 Controindicato (vedere paragrafo 4.3) Controindicato (vedere paragrafo 4.3)
Forte inibitore del CYP2C19 (ad es.
ticlopidina, fluconazolo, fluvoxamina)
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Se il fenotipo CYP2C19 non è stato ancora determinato.
Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Avviare mavacamten alla dose di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 15 mg a 5 mg e da 10 mg e 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Forte inibitore del CYP3A4 (ad es.
claritromicina, itraconazolo, ketoconazolo, voriconazolo, ritonavir, cobicistat, ceritinib, idelalisib, tucatinib)
Controindicato (vedere paragrafo 4.3) Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Moderato inibitore del CYP2C19 (ad es.
fluconazolo, fluoxetina, omeprazoloa)
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Aggiustare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Se il fenotipo CYP2C19 non è stato ancora determinato.
Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Ridurre la dose da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Aggiustare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 5 mg.
Avvio o aumento della dose di un moderato inibitore durante il trattamento con mavacamten: Ridurre di un livello di dose o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Moderato inibitore del CYP3A4 (ad es.
eritromicina, succo di pompelmo, verapamil, diltiazem)
Se il paziente è in trattamento quando inizia l’assunzione di mavacamten, non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Avvio o aumento della dose di un moderato inibitore durante il trattamento con mavacamten: Se il paziente sta assumendo una dose di mavacamten di 5 mg, ridurre la dose a 2,5 mg o se sta assumendo una dose di 2,5 mg sospendere il trattamento per 4 settimane.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Debole inibitore del CYP2C19 (ad es.
cimetidina, citalopram, omeprazoloa, esomeprazolo)
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Avvio o aumento della dose di un debole inibitore durante il trattamento con mavacamten: Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Aggiustare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Debole inibitore del CYP3A4 (ad es.
cimetidina, esomeprazolo, omeprazolo, pantoprazolo)
Se il paziente è in trattamento quando inizia l’assunzione di mavacamten, non è necessario alcun adeguamento della dose iniziale di 2,5 mg.
Avvio o aumento della dose di un debole inibitore durante il trattamento con mavacamten: Se il paziente sta assumendo una dose di mavacamten di 5 mg, ridurre la dose a 2,5 mg o se sta assumendo una dose di 2,5 mg sospendere il trattamento per 4 settimane.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Avvio o aumento della dose di un debole inibitore durante il trattamento con mavacamten: Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Aggiustare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Induttori
Forte induttore del CYP2C19 e forte induttore del CYP3A4 (ad es.
rifampicina, apalutamide, enzalutamide, mitotano, fenitoina, carbamazepina, efavirenz, iperico)
Avvio o aumento della dose di un forte induttore durante il trattamento con mavacamten: Monitorare il gradiente LVOT e la LVEF 4 settimane dopo.
Aggiustare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
La dose massima è di 5 mg.
Interruzione o riduzione della dose di un forte induttore durante il trattamento con mavacamten: Ridurre la dose di mavacamten da 5 mg a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Avvio o aumento della dose di un forte induttore durante il trattamento con mavacamten: Monitorare il gradiente LVOT e la LVEF 4 settimane dopo.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Interruzione o riduzione della dose di un forte induttore durante il trattamento con mavacamten: Ridurre mavacamten di un livello di dose quando la dose assunta è di 5 mg o superiore.
Mantenere la dose di mavacamten quando la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Moderato o debole induttore del CYP2C19 (ad es.
letermovir, noretindrone, prednisone)
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Avvio della dose di un moderato o debole induttore durante il trattamento con mavacamten: Monitorare il gradiente LVOT e la LVEF 4 settimane dopo.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Interruzione di un moderato o debole induttore durante il trattamento con mavacamten: Ridurre mavacamten di un livello di dose quando la dose assunta è di 5 mg o superiore.
Mantenere la dose di mavacamten quando la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
Induttore moderato o debole del CYP3A4 (ad es.
fenobarbital, primidone)
Avvio o aumento della dose di un induttore moderato o debole durante il trattamento con mavacamten: Monitorare il gradiente LVOT e la LVEF 4 settimane dopo.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Interruzione o riduzione della dose di un moderato o debole induttore durante il trattamento con mavacamten: Ridurre la dose di mavacamten a 2,5 mg o sospendere il trattamento se la dose assunta è di 2,5 mg.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
Nessun adeguamento della dose.
Monitorare la LVEF 4 settimane dopo, successivamente riprendere il monitoraggio del paziente e lo schema di titolazione.
Adeguare la dose di mavacamten in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.2).
* Include i pazienti per i quali non è stato ancora determinato il fenotipo CYP2C19.
a Omeprazolo è considerato un debole inibitore del CYP2C19 alla dose di 20 mg una volta al giorno e un moderato inibitore del CYP2C19 alla dose totale giornaliera di 40 mg.
Effetto di mavacamten su altri medicinali I dati relativi a mavacamten in vitro suggeriscono una potenziale induzione del CYP3A4.
La co-somministrazione di un trattamento di 17 giorni con mavacamten a esposizioni clinicamente rilevanti in soggetti con stato di metabolizzatore normale, rapido e ultrarapido del CYP2C19 non ha ridotto l’esposizione a etinilestradiolo e a noretindrone, che sono componenti dei contraccettivi orali tipici e substrati del CYP3A4.
Inoltre, la co-somministrazione di un trattamento di 16 giorni con mavacamten a esposizioni clinicamente rilevanti in soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19 ha determinato una riduzione del 13% della concentrazione plasmatica di midazolam.
Questa variazione non è stata considerata clinicamente significativa.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse riportate più comunemente con mavacamten sono capogiro (17%), dispnea (12%), disfunzione sistolica (5%) e sincope (5%).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse segnalate nei pazienti trattati con mavacamten in due studi di fase 3 (EXPLORER-HCM e VALOR-HCM) sono riportate nella seguente tabella.
Complessivamente 179 pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera di 2,5 mg, 5 mg, 10 mg o 15 mg di mavacamten.
La durata mediana del trattamento nei pazienti che assumevano mavacamten è stata di 30,1 settimane (intervallo: da 1,6 a 40,3 settimane).
Le reazioni avverse incluse nella tabella 3 sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.
All’interno di ciascuna classe per sistemi e organi, le reazioni avverse sono presentate in ordine di frequenza e gravità decrescenti.
Inoltre, la categoria di frequenza corrispondente per ogni reazione avversa è definita come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000).
Tabella 3: Reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza
Patologie del sistema nervoso Capogiro Molto comune
Sincope Comune
Patologie cardiache Disfunzione sistolicaa Comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Molto comune
a Definita da LVEF < 50% con o senza sintomi.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Disfunzione sistolica Negli studi clinici di fase 3, il 5% (9/179) dei pazienti nel gruppo mavacamten ha manifestato riduzioni reversibili della LVEF < 50% (mediana 45%: intervallo: 35-49%) durante il trattamento.
Nel 56% (5/9) di questi pazienti, le riduzioni sono state osservate senza altre manifestazioni cliniche.
In tutti i pazienti trattati con mavacamten, la LVEF è stata ripristinata dopo l’interruzione di mavacamten e tutti hanno portato a termine lo studio durante il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Dispnea Negli studi clinici di fase 3, è stata riportata dispnea nel 12,3% dei pazienti trattati con mavacamten rispetto all’8,7% dei pazienti trattati con placebo.
Nello studio EXPLORER-HCM, la maggior parte (67%) degli eventi di dispnea è stata riportata dopo l’interruzione di mavacamten, con un tempo mediano all’insorgenza di 2 settimane (intervallo: 0,1-4,9) dopo l’ultima dose.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/contraccezione nei soggetti di sesso femminile CAMZYOS è controindicato nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci (vedere paragrafo 4.3).
Pertanto, prima dell’inizio del trattamento nelle donne in età fertile, deve essere disponibile un risultato negativo del test di gravidanza e devono essere fornite informazioni in merito al grave rischio per il feto.
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per 6 mesi dopo l’interruzione di CAMZYOS, poiché sono necessarie circa 5 emivite (circa 45 giorni per i soggetti con stato di metabolizzatore normale del CYP2C19 e 115 giorni per i soggetti con stato di metabolizzatore lento del CYP2C19) per l’eliminazione di mavacamten dall’organismo dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Quando si interrompe la terapia con mavacamten per pianificare una gravidanza, si deve prendere in considerazione la possibilità della ricomparsa dell’ostruzione del LVOT e del carico sintomatologico (vedere paragrafo 4.4).
Gravidanza Non esistono dati relativi all’uso di mavacamten in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Si sospetta che mavacamten causi tossicità embrio-fetale quando somministrato durante la gravidanza.
Pertanto, CAMZYOS è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
CAMZYOS deve essere interrotto 6 mesi prima di pianificare una gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
Se una paziente inizia una gravidanza, mavacamten deve essere interrotto.
Devono essere fornite informazioni mediche relative al rischio di effetti dannosi per il feto associati al trattamento e devono essere eseguiti esami ecografici.
Allattamento Non è noto se mavacamten o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Non esistono informazioni sull’escrezione di mavacamten o dei suoi metaboliti nel latte di animali (vedere paragrafo 5.3).
In considerazione degli effetti avversi sconosciuti di mavacamten sui neonati/lattanti allattati con latte materno, le donne non devono allattare con latte materno durante il trattamento con mavacamten.
Fertilità Non sono disponibili dati sulla fertilità umana con l’uso di mavacamten.
Gli studi sugli animali non forniscono informazioni sufficienti per quanto riguarda la fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.