BYLVAY 30CPS 600MCG FL

18.161,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ODEVIXIBAT SESQUIDRATO
  • ATC: A05AX05
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 28/08/2022

Bylvay è indicato per il trattamento della colestasi intraepatica familiare progressiva (progressive familial intrahepatic cholestasis, PFIC) in pazienti di età pari o superiore ai 6 mesi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Bylvay 200 mcg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene odevixibat sesquidrato equivalente a 200 microgrammi di odevixibat Bylvay 400 mcg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene odevixibat sesquidrato equivalente a 400 microgrammi di odevixibat Bylvay 600 mcg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene odevixibat sesquidrato equivalente a 600 microgrammi di odevixibat Bylvay 1200 mcg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene odevixibat sesquidrato equivalente a 1200 microgrammi di odevixibat Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere avviato e supervisionato da medici esperti nella gestione della PFIC.
Posologia La dose raccomandata di odevixibat è di 40 mcg/kg somministrata per via orale una volta al giorno al mattino.
Odevixibat può essere assunto con o senza cibo.
La tabella 1 mostra il dosaggio e il numero di capsule da somministrare quotidianamente in base al peso corporeo per approssimare una dose di 40 mcg/kg/die.
Tabella 1: Numero di capsule di Bylvay necessarie per raggiungere la dose nominale di 40 mcg/kg/die
Peso corporeo (kg) Numero di capsule da 200 mcg  Numero di capsule da 400 mcg
da 4 a < 7,5 1 o n.d.
da 7,5 a < 12,5 2 o 1
da 12,5 a < 17,5 3 o n.d.
da 17,5 a < 25,5 4 o 2
da 25,5 a < 35,5 6 o 3
da 35,5 a < 45,5 8 o 4
da 45,5 a < 55,5 10 o 5
≥ 55,5 12 o 6
Il dosaggio/numero delle capsule in grassetto è raccomandato in base alla facilità di somministrazione prevista.
Aumento della dose In alcuni pazienti, dopo l’inizio della terapia con odevixibat possono verificarsi gradualmente il miglioramento del prurito e la riduzione dei valori degli acidi biliari nel siero.
Se dopo 3 mesi di terapia continua non vi è ancora stata una risposta clinica adeguata, la dose può essere aumentata a 120 mcg/kg/die (vedere paragrafo 4.4.).
La tabella 2 mostra il dosaggio e il numero di capsule da somministrare quotidianamente in base al peso corporeo per approssimare una dose di 120 mcg/kg/die, con una dose massima giornaliera di 7200 mcg al giorno.
Tabella 2: Numero di capsule di Bylvay necessarie per raggiungere la dose nominale di 120 mcg/kg/die
Peso corporeo (kg) Numero di capsule da 600 mcg  Numero di capsule da 1200 mcg
da 4 a < 7,5 1 o n.d.
da 7,5 a < 12,5 2 o 1
da 12,5 a < 17,5 3 o n.d.
da 17,5 a < 25,5 4 o 2
da 25,5 a < 35,5 6 o 3
da 35,5 a < 45,5 8 o 4
da 45,5 a < 55,5 10 o 5
≥ 55,5 12 o 6
Il dosaggio/numero delle capsule in grassetto è raccomandato in base alla facilità di somministrazione prevista.
Nei pazienti per i quali non può essere stabilito alcun beneficio dopo 6 mesi di trattamento giornaliero continuo con odevixibat deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo.
Dosi saltate Se si dimentica di assumere una dose di odevixibat, il paziente deve assumere la dose dimenticata non appena possibile, senza superare una dose al giorno.
Popolazioni speciali Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata.
Non sono disponibili dati clinici per l’uso di odevixibat in pazienti con compromissione renale moderata o severa o con nefropatia allo stadio terminale (end-stage renal disease, ESRD) che richiede emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Non sono disponibili dati per pazienti affetti da PFIC con compromissione epatica severa (Child-Pugh C).
In questi pazienti può essere opportuno un monitoraggio addizionale delle reazioni avverse quando viene somministrato odevixibat (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di odevixibat nei bambini di età inferiore a 6 mesi non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Bylvay è destinato all’uso orale.
Da assumere con o senza cibo al mattino (vedere paragrafo 5.2).
Le capsule più grandi da 200 mcg e 600 mcg sono destinate a essere aperte e cosparse sul cibo, ma possono essere ingerite intere.
Le capsule più piccole da 400 mcg e 1200 mcg sono destinate a essere ingerite intere, ma possono essere aperte e cosparse sul cibo.
Se la capsula deve essere ingerita intera, il paziente deve ricevere l’istruzione di assumerla con un bicchiere d’acqua al mattino.
Per le capsule da aprire, il paziente deve ricevere le seguenti istruzioni: • mettere una piccola quantità (30 mL/2 cucchiai) di cibo molle (yogurt, purea di mele, porridge di avena, purea di banana, purea di carote, budino al cioccolato o budino di riso) in una ciotola.
Il cibo deve essere a temperatura ambiente o inferiore; • tenere la capsula in posizione orizzontale alle due estremità, ruotarle in direzioni opposte e tirarle per svuotare i granuli nella ciotola con il cibo molle.
La capsula deve essere picchiettata delicatamente per assicurare che tutti i granuli fuoriescano; • ripetere il passaggio precedente se la dose richiede più di una capsula; • mescolare delicatamente i granuli con un cucchiaio nel cibo molle; • assumere l’intera dose immediatamente dopo avere mescolato.
Non conservare la miscela per utilizzarla successivamente; • bere un bicchiere d’acqua dopo l’assunzione della dose; • smaltire tutti gli involucri vuoti delle capsule.

Avvertenze e precauzioni

Il meccanismo d’azione di odevixibat richiede che la circolazione enteroepatica degli acidi biliari e il trasporto dei sali biliari nei canalicoli biliari siano conservati.
Affezioni, medicinali o interventi chirurgici che compromettono la motilità gastrointestinale o la circolazione enteroepatica degli acidi biliari, compreso il trasporto dei sali biliari nei canalicoli biliari, potrebbero ridurre l’efficacia di odevixibat.
Per questo motivo, ad esempio i pazienti affetti da PFIC2 che manifestano la completa assenza o mancanza di funzionalità della proteina della pompa di efflusso dei sali biliari (Bile Salt Export Pump, BSEP) (ossia i pazienti con sottotipo BSEP3 di PFIC2) non risponderanno a odevixibat.
I dati clinici relativi all’assunzione di odevixibat nei sottotipi di PFIC diversi da 1 e 2 non esistono o sono disponibili in numero limitato.
I pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C) non sono stati studiati (vedere paragrafo 5.2).
Per i pazienti affetti da compromissione epatica severa devono essere prese in considerazione analisi periodiche della funzionalità epatica.
È stata segnalata diarrea come reazione avversa comune quando si assume odevixibat.
La diarrea può comportare disidratazione.
I pazienti devono essere monitorati regolarmente per assicurare un’adeguata idratazione durante gli episodi di diarrea (vedere paragrafo 4.8).
Negli studi clinici, in alcuni pazienti che assumevano odevixibat è stato osservato un aumento dei valori nelle analisi della funzionalità epatica.
Per tutti i pazienti si raccomanda la valutazione delle analisi della funzionalità epatica (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transferasi, fosfatasi alcalina e bilirubina totale) prima di iniziare l’assunzione di Bylvay, con monitoraggio secondo la pratica clinica standard.
Per i pazienti che presentano un aumento dei valori nelle analisi della funzionalità epatica, deve essere preso in considerazione un monitoraggio più frequente.
Per tutti i pazienti si raccomanda la valutazione dei valori delle vitamine liposolubili (vitamine A, D, E) e del rapporto internazionale normalizzato (INR) prima di iniziare l’assunzione di Bylvay, con monitoraggio secondo la pratica clinica standard.
Il trattamento con odevixibat può influire sull’assorbimento dei medicinali liposolubili (vedere paragrafo 4.5).

Interazioni

Interazioni mediate da trasportatori Odevixibat è un substrato per il trasportatore di efflusso P-glicoproteina (P-gp).
In soggetti adulti sani, la somministrazione concomitante del forte inibitore della P-gp, itraconazolo, ha aumentato l’esposizione plasmatica di una singola dose di odevixibat da 7200 mcg di circa il 50-60%.
Questo aumento non è considerato clinicamente rilevante.
In vitro, non sono state individuate altre interazioni potenzialmente rilevanti mediate da trasportatori (vedere paragrafo 5.2).
Interazioni mediate dal citocromo P450 In vitro, odevixibat non ha indotto gli enzimi CYP (vedere paragrafo 5.2).
In studi in vitro, odevixibat ha dimostrato di essere un inibitore del CYP3A4/5 (vedere paragrafo 5.2).
In soggetti adulti sani, l’uso concomitante di odevixibat ha diminuito l’area sotto la curva (AUC) di midazolam orale (un substrato del CYP3A4) del 30% e l’esposizione a 1-OH-midazolam di meno del 20%, valori che non sono considerati clinicamente rilevanti.
Non sono stati condotti studi di interazione con UDCA e rifampicina.
In uno studio di interazione con un contraccettivo orale combinato lipofilo contenente etinilestradiolo (EE) (0,03 mg) e levonorgestrel (LVN) (0,15 mg) condotto in donne adulte sane, l’uso concomitante di odevixibat non ha influito sull’AUC di LVN e ha diminuito l’AUC di EE del 17%, valore che non è considerato clinicamente rilevante.
Non sono stati condotti studi di interazione con altri medicinali lipofili; pertanto, non può essere escluso un effetto sull’assorbimento di altri medicinali liposolubili.
Nelle sperimentazioni cliniche, in alcuni pazienti che assumevano odevixibat è stata osservata una diminuzione dei valori delle vitamine liposolubili.
I valori delle vitamine liposolubili devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Non sono stati effettuati studi d’interazione in pazienti in età pediatrica.
Non dovrebbero esserci differenze tra la popolazione adulta e quella pediatrica.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa più comunemente segnalata è stata la diarrea, riferita nel 7% dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse La tabella elenca le reazioni avverse identificate nelle sperimentazioni cliniche in pazienti affetti da PFIC di età compresa tra 4 mesi e 25 anni (mediana: 3 anni e 7 mesi).
Le reazioni avverse sono riportate in base alla classificazione per sistemi e organi, secondo la convenzione seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), raro (≥ 1/10000, < 1/1000), molto raro (< 1/10000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 3: Frequenza delle reazioni avverse in pazienti affetti da PFIC
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune
Patologie gastrointestinali diarrea, dolore addominalea, diarrea emorragica, feci molli
Patologie epatobiliari epatomegalia
a Include dolore addominale superiore Descrizione di reazioni avverse particolari Reazioni avverse gastrointestinali Reazioni avverse gastrointestinali si sono verificate con una frequenza dell’11% nei pazienti trattati con Bylvay.
Le reazioni avverse di diarrea, dolore addominale e feci molli sono state di breve durata: la maggior parte degli eventi ha avuto una durata ≤ 5 giorni e il tempo mediano alla prima insorgenza è stato di 16 giorni.
Tutti gli eventi segnalati erano di severità da lieve a moderata e non gravi.
Due pazienti hanno manifestato una reazione avversa di diarrea clinicamente significativa definita come diarrea persistente per 21 o più giorni senza altra eziologia, di intensità severa, che ha reso necessaria l’ospedalizzazione o è stata considerata come un evento medico importante, oppure che ha presentato una disidratazione concomitante che ha reso necessario un trattamento con reidratazione orale o endovenosa e/o altro intervento terapeutico (vedere paragrafo 4.4).
Nel 4% dei pazienti è stata segnalata l’interruzione del trattamento per diarrea, mentre la sospensione di Bylvay per diarrea è stata segnalata nell’1% dei pazienti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con Bylvay.
Gravidanza I dati relativi all’uso di odevixibat in donne in gravidanza non esistono o sono disponibili in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Bylvay non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento Non è noto se odevixibat o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Non ci sono informazioni sufficienti sull’escrezione di odevixibat nel latte animale (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Bylvay, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.
Fertilità Non sono disponibili dati sulla fertilità negli esseri umani.
Gli studi sugli animali non indicano alcun effetto diretto o indiretto sulla fertilità o sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non conservare a temperatura superiore a 25 °C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.