AMPICILLINA TIL EV IM 50FL 1G

400,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: AMPICILLINA SODICA
  • ATC: J01CA01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 18/03/2024

Ampicillina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafo 5.1): - Esacerbazione acuta della bronchite cronica - Pielonefrite - Meningite batterica - Polmonite acquisita in comunità quando la penicillina G non ha dato l’effetto desiderato o è inadatta per altri motivi - Infezioni intraddominali - Batteriemia che si verifica in associazione o si sospetta sia associata a una qualsiasi delle infezioni sopra elencate Ampicillina è indicata anche per il trattamento e la profilassi dell’endocardite. Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Ogni flaconcino contiene ampicillina sodica equivalente a 1 g di ampicillina Eccipiente con effetti noti: Ogni flaconcino contiene circa 66 mg di sodio (2,8 mmol). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad altre penicilline.

Posologia

Posologia La dose di ampicillina dipende dall'età, dal peso e dalla funzionalità renale del paziente, dalla gravità e dalla sede dell'infezione, dal presunto o identificato microrganismo patogeno.
Adulti e adolescenti (con età superiore a 12 anni): Intramuscolare: 500 mg 4 volte al giorno Iniezione endovenosa: 500 mg-2g 4-6 volte al giorno Infusione endovenosa continua: 6-12 g al giorno Infusione endovenosa intermittente: 2 g per 4-6 volte al giorno Per la profilassi dell'endocardite, possono essere somministrati 2 g per via endovenosa come dose singola da 30 a 60 minuti prima della procedura.
Popolazione pediatrica (fino a 12 anni di età) Iniezione o infusione endovenosa
Età Dose#
Neonato < 7 giorni 30 mg/kg ogni 12 ore La dose può essere raddoppiata in caso di grave infezione
Neonato 7-21 giorni 30 mg/kg ogni 8 ore La dose può essere raddoppiata in caso di grave infezione
Neonato 21-28 giorni 30 mg/kg ogni 6 ore La dose può essere raddoppiata in caso di grave infezione
Bambini da 1 mese a 12 anni 25 mg/kg (massimo 1 g) ogni 6 ore.
La dose può essere raddoppiata a 50 mg/kg (massimo 2 g) in caso di grave infezione
° #Occorre prendere in considerazione le linee guida terapeutiche ufficiali per ciascuna indicazione.
Nella meningite batterica la dose endovenosa per i bambini può essere aumentata a 400 mg/kg di peso corporeo al giorno, se necessario.
Per le profilassi dell’endocardite nei bambini, possono essere somministrati per via endovenosa 50 mg/kg in dose singola da 30 a 60 minuti prima della procedura.
Controllo durante il trattamento Durante il trattamento a lungo termine (>2-3settimane) è necessario monitorare la funzionalità epatica e renale e la conta ematica.
Nella meningite batterica causata da Listeria monocytogenes e nella batteriemia neonatale, l’ampicillina deve essere somministrata in combinazione con altri agenti antibatterici.
Nelle infezioni intraddominali, l’ampicillina deve essere usata in combinazione con altri agenti antibatterici appropriati quando è noto o si sospetta che i patogeni anaerobici e/o i patogeni Gram-negativi contribuiscono al processo infettivo.Popolazioni speciali Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl)>30mL/min.
In caso di grave compromissione renale con velocità di filtrazione glomerulare pari o inferiore a 30 mL/min, si raccomanda una riduzione della dose poiché è prevedibile un accumulo di ampicillina: - con una clearance della creatinina compresa tra 20 e 30 mL/min, la dose normale deve essere ridotta a ⅔, - con una clearance della creatinina inferiore a 20 mL/min, la dose normale deve essere ridotta a ⅓.
Come regola generale, nei pazienti con grave compromissione renale, la dose di 1 g di ampicillina ogni 8 ore non deve essere superata.
Modo di somministrazione Per somministrazione intramuscolare ed endovenosa.
Iniezione intramuscolare o endovenosa, o come infusione intermittente o continua.
Per la somministrazione intramuscolare, deve essere rispettato il limite abituale del volume di iniezione.
Ampicillina Tillomed può essere somministrato mediante iniezione endovenosa lenta nell'arco di 5-10 minuti.
Una somministrazione rapida può causare convulsioni.
Ampicillina Tillomed può essere somministrato mediante infusione endovenosa nell'arco di 20-30 minuti.
Per l'infusione continua, se possibile, deve essere utilizzata una pompa per infusione.
Per le istruzioni sulla ricostituzione/diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Reazioni di ipersensibilità Prima di iniziare la terapia con ampicillina, è necessario indagare attentamente sulle precedenti reazioni di ipersensibilità agli agenti beta-lattamici.
Se si verificano reazioni allergiche, è necessario interrompere il trattamento e istituire misure di supporto.
Si raccomanda cautela nei soggetti atopici.
I pazienti con ipersensibilità alla penicillina possono manifestare sensibilità crociata alle cefalosporine.
Se si verifica una reazione allergica (ad esempio orticaria, anafilassi, asma, febbre da fieno), la terapia con ampicillina deve essere interrotta e deve essere istituita una appropriata terapia alternativa (adrenalina, antistaminici e corticoterapia).
Colite pseudomembranosa La colite associata agli antibiotici e la colite pseudomembranosa sono state segnalate con quasi tutti gli agenti antibatterici, compresa l'ampicillina, e possono avere una gravità variabile da lieve a pericolosa per la vita.
Pertanto, è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di ampicillina (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento deve essere interrotto e deve essere iniziato un trattamento specifico per il Clostridium difficile.
I farmaci antiperistaltici sono controindicati in questa situazione.
Mononucleosi infettiva, leucemia linfatica cronica Una percentuale significativa (fino al 90%) di pazienti affetti da mononucleosi infettiva o leucemia linfatica che ricevono ampicillina presenta eruzioni cutanee.
Normalmente, l'eruzione cutanea inizia da 7 a 10 giorni dopo l'inizio del trattamento con ampicillina e continua per diversi giorni o una settimana dopo la sua interruzione.
Nella maggior parte dei pazienti si tratta di un'eruzione maculopapulare, pruriginosa e generalizzata.
L'uso dell'ampicillina nei pazienti con mononucleosi non è pertanto raccomandato.
Non è noto se questi pazienti siano effettivamente allergici all'ampicillina.
Compromissione renale Nei pazienti con insufficienza renale, la dose deve essere aggiustata in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2); è consigliabile il monitoraggio della funzionalità renale durante la terapia.
Valutazione delle funzioni dei sistemi d'organo In caso di uso prolungato ad alte dosi, si raccomanda di valutare la funzionalità epatica, renale ed ematopoietica.
Disturbi ematologici indotti dal farmaco Si raccomanda di eseguire test anticorpali, soprattutto nell'anemia emolitica, per identificare le reazioni immediate (vedere paragrafo 4.8).
Prolungamento del tempo di protrombina È stato riportato prolungamento del tempo di protrombina in pazienti trattati con ampicillina.
Quando vengono prescritti in concomitanza anticoagulanti, deve essere effettuato un monitoraggio appropriato.
Possono essere necessari aggiustamenti della dose degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Interferenze con i test per la presenza di glucosio nelle urine Durante il trattamento con ampicillina, i metodi enzimatici con glucosio ossidasi devono essere utilizzati ogni volta che si esegue il test per la presenza di glucosio nelle urine, poiché possono verificarsi risultati falsi positivi con metodi non enzimatici.
La somministrazione di soluzioni per via intramuscolare può causare dolore nel sito di iniezione.
Questo medicinale contiene sodio Questo medicinale contiene circa 66 mg di sodio per flaconcino, pari al 3,30% della assunzione massima giornaliera di sodio raccomandata dall'OMS di 2 g di sodio per un adulto.
La dose massima giornaliera di questo medicinale equivale al 39,48% della assunzione massima giornaliera di sodio raccomandata dall'OMS.
Ampicillina Tillomed è considerato ad alto contenuto di sodio.
Ciò deve essere tenuto in particolare considerazione per chi segue una dieta a basso contenuto di sale.

Interazioni

Allopurinolo L'uso concomitante di allopurinolo durante il trattamento con ampicillina può aumentare il rischio di sviluppare reazioni cutanee allergiche.
Probenecid Il probenecid inibisce la secrezione tubulare renale di ampicillina.
L'uso concomitante di probenecid può determinare un aumento e un prolungamento delle concentrazioni plasmatiche di ampicillina.
Anticoagulanti La co-somministrazione di anticoagulanti di tipo cumarinico può aumentare i livelli del rapporto internazionale normalizzato (INR).
Metotrexato L'ampicillina può inibire l'escrezione del metotrexato e quindi incrementarne la concentrazione sierica che può aumentare la tossicità del metotrexato.
I livelli di metotrexato nel sangue devono essere monitorati.
Vaccino vivo orale contro il tifo Devono trascorrere 3 giorni tra l'assunzione di un vaccino vivo orale contro il tifo e la somministrazione di antibiotici come l'ampicillina.

Effetti indesiderati

All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Gli effetti indesiderati sono classificati come segue: Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥ 1/100, < 1/10), Non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), Molto raro (< 1/10 000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Sistema Organo Classe Frequenza Effetti indesiderati
Infezioni e infestazioni Non comune Colite pseudomembranosa
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune Anemia, trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia e agranulocitosi
Disturbi del sistema immunitario Comune Prurito, eruzione cutanea
Non comune Malattia da siero, edema angioneurotico, edema laringeo, febbre da farmaci, anemia emolitica, vasculite allergica o nefrite, reazioni cutanee vescicolanti
Raro Reazione anafilattica, dermatite esfoliativa, sindrome di Lyell, eritema multiforme essudativo, sindrome di Steven- Johnson
Patologie gastrointestinali Comune Feci molli
Non comune Glossite, stomatite, nausea, vomito, enterocolite, diarrea
Patologie del sistema nervoso Raro Capogiri, cefalea, mioclono e convulsioni (in caso di insufficienza renale o dosi molto elevate)
Patologie epatobiliari Raro Epatite e ittero colestatico aumento moderato e transitorio delle transaminasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Esantema
Non comune Orticaria
Raro Dermatite esfoliativa ed eritema multiforme
Non nota Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
Patologie renali e urinarie Non comune Cristalluria
Raro Nefrite interstiziale acuta (in caso di somministrazione endovenosa ad alte dosi)
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro Dolore e gonfiore nel sito di somministrazione
Può verificarsi infezione fungina nella bocca e nell'area genitale.
Durante l’iniezione intramuscolare può verificarsi dolore locale.
Nell'infezione da mononucleosi, la frequenza dell'esantema è elevata.
Un esantema ad alta frequenza è stato osservato anche nella leucemia.
È stato dimostrato che i valori elevati di ASAT si verificano a causa del rilascio locale nel sito di iniezione e non indicano necessariamente un coinvolgimento epatico.
Per il trattamento della reazione anafilattica vedere paragrafo 4.9.
Segnalazione degli effetti indesiderati La segnalazione di sospette reazioni avverse dopo l'autorizzazione del medicinale è importante.
Essa consente di continuare a monitorare il rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gli operatori sanitari sono invitati a segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta attraverso il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La lunga esperienza clinica indica un basso rischio di reazioni avverse sulla gravidanza, sul feto o sui neonati.
Tuttavia, non esistono studi ampiamente controllati su donne in gravidanza.
Questo medicinale può essere usato in gravidanza se il medico curante ritiene che i potenziali benefici superino i potenziali rischi sia per la madre che per il bambino.
Allattamento A dosi terapeutiche, l'ampicillina viene escreta nel latte umano in piccole quantità (1mcg/mL dopo l'iniezione di 2-4 g di ampicillina).
I neonati allattati al seno possono pertanto presentare reazioni di ipersensibilità, diarrea o colonizzazione da lieviti della mucosa, che in alcuni casi possono richiedere l'interruzione dell'allattamento al seno.
Fertilità Negli studi sugli animali, l'ampicillina non ha avuto alcun effetto sulla fertilità.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione/diluizione del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.