ADENOSINA HIK 10F 2ML 6MG/2ML

331,40 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ADENOSINA
  • ATC: C01EB10
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 11/05/2022

Rapida conversione al normale ritmo sinusale delle tachicardie parossistiche sopraventricolari incluse quelle associate a vie accessorie di by-pass (sindrome di Wolff-Parkinson-White). Popolazione pediatrica Rapida conversione al normale ritmo sinusale delle tachicardie parossistiche sopraventricolari in bambini e adolescenti da 0 a 18 anni di età. Indicazioni per la diagnostica Ausilio nella diagnosi di tachicardie sopraventricolari a complessi larghi o stretti. Sebbene Adenosina Hikma non converta il flutter atriale, la fibrillazione atriale o la tachicardia ventricolare a ritmo sinusale, il rallentamento della conduzione atrioventricolare (AV) aiuta la diagnosi di attività atriale. Sensibilizzazione delle indagini elettrofisiologiche intracavitarie.
Ogni ml di soluzione iniettabile contiene 3 mg di adenosina. Ogni fiala da 2 ml contiene 6 mg di adenosina (6 mg/2 ml). Eccipienti con effetto noto: Ogni fiala contiene 7.08 mg di sodio (come sodio cloruro). Adenosina Hikma contiene 9 mg di sodio cloruro per ml (corrispondenti a 3.54 mg di sodio per ml). Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Adenosina Hikma è controindicato nei pazienti che presentano: - ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- Sindrome del seno malato, blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado (ad eccezione dei pazienti con pacemaker artificiale funzionante).
- Malattia polmonare cronica ostruttiva con evidenza di broncospasmo (ad es.
asma bronchiale).
- Sindrome del QT lungo.
- Grave ipotensione.
- Stati di insufficienza cardiaca scompensata.

Posologia

Adenosina Hikma è destinato al solo uso ospedaliero in ospedali forniti di attrezzature di monitoraggio e di rianimazione cardiorespiratoria, disponibili per l'uso immediato.
Adenosina Hikma deve essere usato solo quando esistono strutture per il monitoraggio cardiaco.
I pazienti che sviluppano un blocco AV di grado elevato non devono essere sottoposti ad ulteriori incrementi di dosaggio.
Posologia Adulti Dose iniziale: 3 mg somministrati in bolo endovenoso rapido (in 2 secondi).
Seconda dose: se la prima somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2 minuti, deve essere effettuata un’ulteriore somministrazione di 6 mg in bolo endovenoso rapido.
Terza dose: se la seconda somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2 minuti, devono essere somministrati 12 mg in bolo endovenoso rapido.
Dosi addizionali o più elevate non sono raccomandate Popolazione pediatrica Lo schema posologico raccomandato per il trattamento della tachicardia parossistica sopraventricolare nella popolazione pediatrica è: - primo bolo di 0.1 mg/kg peso corporeo (dose massima 6 mg); - aumento di 0.1 mg/kg peso corporeo finchè necessario per eliminare la tachicardia parossistica sopraventricolare (dose massima 12 mg).
Anziani Vedere le dosi raccomandate per gli adulti.
Modo di somministrazione Adenosina Hikma deve essere somministrata per iniezione endovenosa rapida in bolo in accordo con lo schema posologico sopra riportato.
Per essere certi che la soluzione raggiunga la circolazione sistemica somministrare direttamente in vena o in una linea endovenosa.
Se somministrato in una linea endovenosa, il medicinale deve essere iniettato il più prossimalmente possibile e deve essere seguito da un rapido lavaggio con soluzione salina.
Se somministrato attraverso una vena periferica, si deve usare una cannula ad ampio calibro.
Adenosina Hikma deve essere usato solo quando esistono strutture per il monitoraggio cardiaco.
I pazienti che sviluppano un blocco AV di grado elevato non devono essere sottoposti ad ulteriori incrementi di dosaggio.
Dose per la diagnostica Deve essere utilizzato lo schema posologico a dosi crescenti sopra riportato fino ad ottenere le sufficienti informazioni diagnostiche.

Avvertenze e precauzioni

Avvertenze speciali: Poichè esiste la possibilità che si instaurino aritmie cardiache transitorie durante la conversione delle tachicardie sopraventricolari a ritmo sinusale normale, la somministrazione deve essere effettuata in ospedali sotto stretto monitoraggio elettrocardiografico e con strumentazione di rianimazione cardiorespiratoria disponibile per l’utilizzo immediato in caso di necessità.
Durante la somministrazione è necessario un monitoraggio ECG continuo poichè esiste la possibilità che si instaurino aritmie cardiache potenzialmente fatali (vedere paragrafo 4.2).
Poiché può causare ipotensione rilevante, l’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con stenosi della coronaria sinistra principale, ipovolemia non corretta, patologia cardiaca per stenosi valvolare, shunt sinistro-destro, pericardite o versamento pericardico, disfunzione autonomica o stenosi carotidea con insufficienza cerebrovascolare.
L’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con infarto del miocardio recente, insufficienza cardiaca grave o difetti di conduzione minore (blocco AV di primo grado, blocco di branca) che possono peggiorare in modo transitorio durante l’infusione.
L’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con fibrillazione o flutter atriale e specialmente in quelli con conduzione anomala attraverso vie accessorie poichè particolarmente in quest’ultimo caso si può manifestare un aumento della conduzione attraverso tali vie.
Sono stati riportati rari casi di grave bradicardia.
Alcuni casi si sono verificati in pazienti sottoposti di recente a trapianto; in altri casi era presente una malattia senoatriale occulta.
La presenza di bradicardia grave deve essere considerata come segno di una sottostante patologia di base e può potenzialmente favorire l’insorgenza di torsioni di punta, specialmente in pazienti con intervallo QT prolungato.
Nei pazienti sottoposti di recente (meno di 1 anno) a trapianto cardiaco, si è osservato un aumento di sensibilità del cuore nei confronti dell’adenosina.
Dal momento che nè il rene nè il fegato intervengono nella degradazione dell’ adenosina esogena, la presenza di insufficienza epatica o renale non dovrebbe interferire sull’attività dell’adenosina.
Il dipiridamolo, quale noto inibitore della captazione di adenosina, può potenziare l'azione dell’adenosina.
Pertanto si suggerisce di non somministrare adenosina a pazienti che prendono dipiridamolo; se l'uso di adenosina è indispensabile si deve interrompere 24 ore prima la somministrazione di dipiridamolo oppure la dose di adenosina deve essere notevolmente ridotta (vedere paragrafo 4.5).
Adenosina Hikma ha mostrato di non essere efficace in pazienti con tachicardia atriale o ventricolare o tachicardie attribuibili a fibrillazione atriale o flutter atriale.
Precauzioni: L’instaurarsi di angina, bradicardia severa, ipotensione severa, insufficienza respiratoria (potenzialmente fatale), o arresto cardiaco/asistolia (potenzialmente fatale), deve portare all’interruzione immediata della terapia.
Adenosina Hikma deve essere usata con attenzione anche nel caso di pazienti con storia di angina pectoris instabile.
L’adenosina può provocare convulsioni nei soggetti predisposti a convulsioni.
Nei pazienti con storia di convulsioni/crisi epilettiche, la somministrazione di adenosina deve essere attentamente monitorata.
A causa del possibile rischio di torsioni di punta, l’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato, sia se questo è indotto da farmaco o di origine metabolica.
Adenosina Hikma è controindicata nei pazienti con sindrome da QT lungo (vedere paragrafo 4.3).
L’adenosina può precipitare o aggravare il broncospasmo (vedere paragrafo 4.3 e 4.8).
Adenosina Hikma contiene 9 mg di sodio cloruro per ml (corrispondente a 3.54 mg di sodio per ml), per cui è essenzialmente “senza sodio”.
Popolazione pediatrica Adenosina Hikma può scatenare aritmie atriali e quindi portare all'accelerazione ventricolare nei bambini con sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW).
Vedere anche paragrafo 5.1.
L’efficacia della somministrazione intraossea non è stata stabilita.

Interazioni

Il dipiridamolo inibisce la captazione cellulare ed il metabolismo di adenosina e potenzia l'azione di adenosina.
In uno studio il dipiridamolo ha incrementato di 4 volte gli effetti dell'adenosina.
A seguito della somministrazione concomitante è stata segnalata asistolia.
Pertanto si consiglia di non somministrare adenosina a pazienti trattati con dipiridamolo; se l'uso di adenosina è indispensabile si deve interrompere 24 ore prima la somministrazione di dipiridamolo oppure la dose di adenosina deve essere notevolmente ridotta (vedere paragrafo 4.4).
Evitare l’uso di aminofillina, teofillina e delle altre xantine, che sono tutti antagonisti competitivi dell’adenosina, nelle 24 ore che precedono la somministrazione di adenosina.Evitare cibi e bevande che contengono xantine (tè, caffè, cioccolato e bevande a base di cola) per almeno 12 ore prima della somministrazione di adenosina.
Adenosina Hikma può interagire con altri farmaci che inibiscono la conduzione cardiaca (ad es.
beta-bloccanti, digitale, verapamil) o che ne accelerano la conduzione (ad es.
i beta-simpaticomimetici).

Effetti indesiderati

Questi effetti indesiderati sono generalmente lievi, di breve durata (in genere meno di 1 minuto) e ben tollerati dal paziente.
Tuttavia possono verificarsi gravi reazioni avverse.
Le metilxantine come l’aminofillina o la teofillina endovenose sono state usate per porre fine ad effetti indesiderati persistenti (50-125 mg per iniezione endovenosa lenta).
Gli eventi avversi sono classificati secondo la frequenza: Molto comune (>1/10), Comune (>1/100, <1/10), Non comune (>1/1000, <1/100), Raro (>1/10000, <1/1000), Molto raro (<1/10000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema immunitario.
Non nota: - Reazione anafilattica (incluso angioedema e reazioni della pelle come oricaria e eruzione cutanea).
Disturbi psichiatrici.
Comune: - Apprensione.
Patologie del sistema nervoso.
Comune: - Cefalea, - Vertigini, sensazione di testa leggera; Non comune: - Aumento della pressione intracranica; Molto raro: - Aggravamento dell’ipertensione intracranica transitorio e reversibile in modo spontaneo e rapido; Non nota: - Perdita di coscienza/sincope, - Convulsioni, specialmente in pazienti predisposti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie dell’occhio.
Non comune - Visione offuscata.
Patologie cardiache. Molto comune: - Bradicardia, - Pausa sinusale, battiti mancanti, - Extrasistoli atriali, - Blocco atrioventricolare, - Disturbi dell’eccitabilità ventricolare come extrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare non sostenuta, - Asistolia (solitamente transitoria e auto-limitante); Non comune: - Tachicardia sinusale, - Palpitazioni; Molto raro: - Fibrillazione atriale, - Grave bradicardia non corretta da atropina e che può richiedere una temporanea stimolazione, - Disturbi dell’eccitabilità ventricolare incluse la fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4); Non nota: - Ipotensione a volte severa, - Asistolia/arresto cardiaco, a volte fatale specialmente in pazienti con sottostante patologia cardiaca ischemica/patologie cardiache, - Infarto del miocardio/rialzo del segment ST, specialmente in pazienti con patologie dell’arteria coronaria gravi e pre-esistenti (vedere paragrafo 4.4), - Arteriospasmo coronarico che può portare a infarto miocardico.
Patologie vascolari.
Molto comune: - Rossore; Non nota: - Stroke/attacco ischemico transitorio; secondaria agli effetti emodinamici dell'adenosina, inclusa l'ipotensione (vedere paragrafo 4.4).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Molto comune: - Dispnea (o urgenza di inspirare profondamente); Non comune: - Iperventilazione; Molto raro: - Broncospasmo (vedere paragrafo 4.4); Non nota: - Insufficienza respiratoria (vedere paragrafo 4.4), - Apnea/arresto respiratorio.
Sono stati riportati casi di insufficienza respiratoria, broncospasmo, apnea e arresto respiratorio con esito fatale.
Patologie gastrointestinali.
Comune: - Nausea; Non comune: - Sapore metallico; Non nota: - Vomito.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
Molto comune: - Dolore/pressione al petto, sensazione di costrizione/oppressione toracica; Comune: - Sensazione di bruciore Non comune: - Sudorazione, - Sensazione di malessere generale, debolezza, dolore; Molto raro: - Reazioni al sito di iniezione.
Segnalazione delle reazioni averse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di adenosina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva.
Adenosina Hikma non è raccomandato in gravidanza, eccetto il caso in cui il medico consideri i benefici superiori al rischio potenziale.
Allattamento Non è noto se i metaboliti dell’adenosina siano escreti nel latte materno.
Adenosina Hikma non deve essere usato durante l’allattamento.

Conservazione

Non conservare sopra i 30°C.
Non refrigerare.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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