05/07/2019

Questo caldo mi fa svenire… e non solo!

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 05/07/2019 Aggiornato il 05/07/2019

L'afa affatica il cuore, non solo di chi è cardiopatico: ipertesi, anziani e bambini sono più a rischio. Sorpresa, per stare meglio basta un... bicchiere d'acqua|

Portrait of young woman drinking water.  Stylish Girl against urban scene

Quando la temperatura sale la pressione (sanguigna) scende, con il risultato che è più facile svenire, ma non solo. Problemi al cuore, come aritmie e ischemie sono più frequenti se le giornate sono bollenti. A essere più in pericolo sono  gli anziani e chi già ha problemi di cuore. A lanciare l’allarme è il professor Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia all’università Cattolica di Roma.

Chi ha la pressione alta è comunque a rischio

Con il caldo si suda di più. Gli anziani poi tendono a bere di meno, perché con il passare del tempo lo stimolo della sete si sente meno. Non solo, ma più si va avanti con gli anni più le arterie non sono più elastiche come un tempo e faticano ad adattarsi agli sbalzi di temperatura. L’afa, infatti, fa abbassare la pressione del sangue, anche in chi di solito soffre di ipertensione. Di conseguenza, per evitare di svenire è bene chiedere al proprio medico di base di rivedere la cura nei giorni da bollino rosso. E misurare la pressione con più frequenza.

Prendi dei farmaci? Fai scorta di sali minerali

“Con le temperature elevate si suda molto di più e non si perdono solo liquidi, ma anche sali minerali, come sodio e potassio” spiega il professor Antonio Rebuzzi. “I cardiopatici, e chi deve usare i diuretici, rischiano squilibri elettrolitici, incappando in aritmie e in episodi di fibrillazione”. Ecco perché, quando c’è la canicola, è fondamentale bere più del solito e consultarsi con il proprio medico, per valutare la possibilità di prendere degli integratori.

Anche i bimbi possono stare male

I bambini per loro natura si muovono molto, di conseguenza quando i giorni sono da bollino rosso, sudano ancora di più. Anche loro possono avere difficoltà a riconoscere lo stimolo della sete, quindi, rischiano la disidratazione, che porta ad affaticare il cuore e tutto l’organismo. Per questo, a prescindere che chiedano di bere, è importante offrire loro spesso acqua fresca o tè poco zuccherato.