12/07/2019

Prurito? Attenta all’orticaria da mare

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 12/07/2019 Aggiornato il 12/07/2019

Esci dall'acqua e ti gratti. Stai al sole e ti prude la pelle. Forse anche tu soffri di un disturbo dovuto al sudore, ma non solo

Young woman putting sunscreeen at iRimini, Italy
Mare, sabbia, spiaggia. Ovvero sale, sudore e… prurito. Per la pelle, l’estate può dare l’avvio a un’orticaria. Non solo per chi già soffre di questo problema della cute, ma anche per chi ha avuto la fortuna di non doversi mai grattare per il fastidio provocato da arrossamenti, ponfi e pelle secca.

Sapore di sale… non sulla pelle!

In Italia, almeno una volta nella vita, circa 5 milioni di persone soffrono di orticaria. Questo disturbo della pelle aumenta in estate, perché il caldo, l’acqua di mare e delle piscine favoriscono questo fastidioso problema. Anche altri elementi, però, possono stimolare la comparsa di questo tipo di orticaria, in particolare alcuni cibi che nella stagione calda si consumano con più frequenza: pesche, fragole, crostacei e vino bianco.

Si evita con… l’acqua fresca

Gli esperti della Società italiana di allergologia ricordano che questa forma spesso è insensibile agli antistaminici, i farmaci utili per altri tipi di orticaria, come quella dovuta ad allergie. Per evitare il prurito “da sole”, quindi, conviene lavarsi spesso con acqua fresca o tiepida, soprattutto dopo aver fatto il bagno in mare e in piscina. Anche tenere ben idratata la pelle, con creme solari e lozioni doposole, aiuta a stare alla larga da rossore e irritazioni, alla base del fastidioso disturbo.

Se tornati in città non scompare…

Se il problema persiste, però, oltre a eliminare i cibi “scatena prurito”, è bene parlarne con un dermatologo, soprattutto se il disturbo diventa insistente e la pelle è sempre arrossata o, ancor peggio, compaiono ponfi o vescicole.