25/10/2018

Pressione alta: i farmaci anti-ipertensione fanno venire il tumore?

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 25/10/2018 Aggiornato il 25/10/2018

Uno studio canadese ha dimostrato che alcuni medicinali contro l'ipertensione aumentano il rischio di ammalarsi di tumore al polmone dal 14% al 31%

farmaci

Alcuni anti-ipertensivi, cioè i medicinali utili per abbassare la pressione alta, possono favorire la comparsa del tumore ai polmoni.
Lo ha dimostrato uno studio che ha confrontato l’azione degli Ace-inibitori rispetto a quella dei sartani, ossia i due più diffusi farmaci usati in tutto il mondo per combattere l’ipertensione.

Chi è più a rischio

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica “British medical journal”, ha evidenziato che chi utilizza gli Ace-inibitori è più a rischio di sviluppare il tumore al polmone. In particolare, è più esposto chi prende questi anti-ipertensivi da almeno 5 anni.
Ad arrivare a queste conclusioni è stato un gruppo di ricercatori della McGill University, guidati dal professor Laurent Azoulay del dipartimento di Oncologia dell’università canadese.

La probabilità di ammalarsi cresce dal 14% al 31%

Il rischio di tumore al polmone aumenta del 14% in chi prende gli Ace-inibitori da almeno 5 anni, ma può arrivare fino al 31% se si usano questi anti-ipertensivi da 10 anni. Gli Ace-inibitori, infatti, favoriscono l’accumulo di sostanze chimiche nei polmoni, che stimolerebbero la formazione della neoplasia.

Lo studio ha coinvolto un milione di persone

Per capire meglio il rapporto tra farmaci ipertensivi e tumore al polmone i ricercatori hanno analizzato i dati di un milione di pazienti del Regno Unito, che hanno iniziato una cura per la pressione alta tra il 1995 e il 2015.

Ci sono anche altri “colpevoli”

L’ampia fascia di partecipanti allo studio comprendeva pazienti che non avevano mai avuto un tumore, tutti sono stati seguiti per circa 6,4 anni. Al termine di questo periodo sono stati scoperti 7.952 casi di tumore al polmone, non tutti imputabili però alla cura per la pressione alta.
I ricercatori, infatti, hanno tenuto conto anche degli altri fattori di rischio per questa seria malattia, come l’età, il sesso, il peso, l’essere o meno un fumatore, la presenza di malattie respiratorie e altri.