Osteopatia a misura di donna

Redazione Pubblicato il 14/05/2024 Aggiornato il 14/05/2024

Dai dolori mestruali a quelli post-partum sono tanti i disturbi su cui agisce efficacemente

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Si fissa l’appuntamento dall’osteopata per un mal di schiena che non se ne va, un vizio di postura, la sensazione che la zona cervicale sia tutta bloccata. In realtà, con l’osteopatia si può risolvere anche una lunga serie di problemi prettamente femminili. Dai dolori mestruali all’assenza del ciclo, fino a tutte i disturbi legati alla gravidanza o che si manifestano nel periodo successivo al parto

L’osteopatia ginecologica tratta problematiche che hanno a che fare con il sistema riproduttivo, concentrandosi sulla zona del bacino, del perineo, sulla parta bassa della schiena e sull’anca.

L’obiettivo è aumentare la mobilità di queste aree, che fanno da contenitore osseo degli organi, che ne beneficeranno. Senza dimenticare di trattare il corpo nella sua interezza.

Quando il corpo cambia

Succede spesso che l’osteopata collabori con il ginecologo o con un’ostetrica e integri le cure degli specialisti. Ma può accadere anche che l’azione benefica della disciplina sull’apparato genitale venga scoperta casualmente. «Mi è capitato di trattare persone con dolori o altri problemi e identificare un disturbo di tipo ginecologico poi alleviato dal trattamento stesso», spiega Daniela Giroletti, osteopatia e massofisioterapista a Milano. «Più che di osteopatia ginecologica sarebbe meglio parlare di osteopatia per le donne, che aiuta a vivere con equilibrio alcune fasi della vita femminile, come la gravidanza, la fase successiva al parto o la menopausa. Durante la gravidanza il corpo della donna cambia e l’osteopatia aiuta ad accompagnare tale mutamento: combatte i fastidi che insorgono quando il feto cresce, dal mal di schiena alla sciatalgia, dalle difficoltà di digestione al gonfiore delle gambe. E’ di grande aiuto anche nel post partum, perché stimola l’apparato muscolo scheletrico a ritrovare il suo equilibrio, agisce sui dolori osteomuscolari localizzati nell’area lombo-sacrale o nella zona del coccige, ma anche l’eventuale incontinenza. Uno o più trattamenti possono essere utili anche quando l’episiotomia, il taglio che a volte si fa a livello del perineo, provoca difficoltà a sedersi: le cicatrici, spesso, alterano una delle fasce che avvolgono il nostro corpo, la pelle, e creano trazioni che provocano dolore. Infine, considerato che la depressione post partum può essere scatenata anche dal dolore che insorge nel post gravidanza, l’osteopatia può aiutare a ristabilire l’umore». L’osteopatia, infine, può essere utile nei casi di dispareunia, il dolore prima, durante e dopo i rapporti sessuali. «Tensioni e squilibri della zona pelvica e nel sistema di fasce che unisce il pube e l’osso sacro possono infatti riflettersi nell’area vaginale, causando fastidio» continua Giroletti. 

Funziona anche contro l’endometriosi

Con l’osteopatia si tratta anche l’endometriosi, disturbo caratterizzato da dolore pelvico cronico e a volte anche durante i rapporti sessuali, con lombalgia, dismenorrea, stipsi. Simona Melegari, osteopata, da 12 anni si occupa prevalentemente di questo problema e ha condotto due studi sull’efficacia della disciplina nell’alleviare i sintomi. «Come avviene sempre durante le sedute, si analizza parte per parte il corpo della persona, valutando la mobilità della colonna vertebrale, del bacino, degli organi, del pavimento pelvico e mettendo in relazione tutti questi distretti», spiega l’esperta. «Di seduta in seduta, si rivalutano i sintomi chiedendo qual è il grado di dolore, da uno a dieci. Il segreto è tenere bassa l’infiammazione, anche con un corretto stile di vita, e tenere il campo libero, togliere cioè le disfunzioni che fanno sì che il sintomo si ripresenti». 

L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di maggio, ora in edicola.