Muffe: come liberarsene

Redazione Pubblicato il 08/03/2024 Aggiornato il 08/03/2024

Possono colonizzare moquette, armadi, tappeti, frigo. Ma sconfiggerle non è difficile e preserva benessere e salute dal rischio di irritazioni a pelle e apparato respiratorio

muffe

Accanto all’autunno, la primavera è il periodo dell’anno peggiore per chi soffre di allergia alle muffe, a causa del tasso di umidità dell’aria, quando supera il 60-65 per cento. Questo disturbo tende a migliorare con l’aumento delle temperature in estate e con il riscaldamento in inverno, anche se le muffe sono un allergene perenne. «È un’allergia che non deve essere sottovalutata, perché rappresenta una quota abbastanza significativa, circa il 7-10 per cento, di tutte le allergie che interessano le alte vie respiratorie», spiega il dottor Giorgio Serino, Immunologo e Allergologo al Policlinico San Donato e alla Casa di Cura la Madonnina di Milano. La sua particolarità è interferire con la nostra quotidianità nei luoghi chiusi, dalla casa all’ufficio.

Che cosa sono

Dal colore bianco candido, verde, marrone o nero, le muffe fanno parte degli allergeni domestici o ambientali, cioè prodotti di disfacimento di varie sostanze quali acari, peli e forfora di animali domestici. Si tratta di organismi pluricellulari appartenenti alla famiglia dei miceti (funghi) uniti tra loro a catenella e ogni singola parte della catenella ha in sé tutte le componenti allergiche. Anche le spore, piccoli frammenti che si liberano dalle muffe con le quali queste si riproducono, sono molto allergizzanti. Le muffe sono molto più piccole del polline e si diffondono con rapidità nell’ambiente, specie se c’è vento, naturale o artificiale, come quello degli impianti di aerazione, che li immettono di continuo nei locali. Le muffe che scatenano più di frequente allergia sono l’alternaria, gli aspergilli e i penicillium (da questi ultimi si estrae la penicillina, principio attivo di alcuni antibiotici). Le muffe sono cross-reagenti tra loro: ciò significa che sei allergico a un tipo di muffa, lo puoi essere anche a tutte le altre.

Dove si trovano

Questi microrganismi colonizzano tappeti, moquette, così come armadi e mobili appoggiati alle pareti esposte a nord, le zone più fredde e umide, specie se l’edificio non è bene isolato. Attenzione a muri e parti di bagni e cucine vicino agli scarichi, dove ci sono sanitari e lavandini, che possono avere delle perdite. Anche le piante domestiche che si annaffiano con regolarità sono un luogo d’elezione: qui le muffe proliferano nel terreno, nelle foglie più basse o nella parte iniziale del tronco (possono essere già presenti all’acquisto). Ci sono poi il frigorifero, in particolare nei cassettoni di frutta e verdura, la zona meno fredda e più umida, tappetini e sedili dell’auto.

La bonifica ambientale e lo stile di vita

La temperatura in casa non deve superare i 20 gradi. È importante aerare le stanze, fare asciugare bene gli indumenti e le calzature per non fare sviluppare muffe, specie se vengono riposti nell’armadio nella camera da letto. Accertarsi che non ci sia muffa nell’armadio e pulirlo con regolarità con acqua e bicarbonato o appositi detergenti. Lo stesso vale per il frigorifero. Togliere la polvere per aspirazione o con un panno elettrostatico ma mai per strofinamento, per non fare depositare ancora eventuali particelle di questi microrganismi. Lavare sotto acqua corrente e asciugare con un panno i filtri di condizionatori e cappe da cucina. Controllare che i muri non siano attaccati da muffe. Per l’abbigliamento, no alla lana e a tessuti pelosi che possono trattenere umidità. Per lo stesso motivo, è bene preferire asciugamani in microfibra.

L’articolo completo è sul numero di marzo di Silhouette donna, ora in edicola.