18/05/2020

Ha senso fare i test sierologici?

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 18/05/2020 Aggiornato il 18/05/2020

Vuoi sottoporti ai test sierologici per capire se sei immune? Difficilmente lo scoprirai, perché solo pochi laboratori possono verificare ciò

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Test per scoprire se si è stati infettati, test per vedere se si è immuni, test per tornare al lavoro. E chi più ne ha più ne metta. Ma le persone “comuni” come fanno a sapere se vale la pena sottoporsi a questi esami? Lo abbiamo chiesto a Massimo Clementidirettore di laboratorio Bsl3 e ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute di Milano.

Perché i test non danno una “patente di immunità”?

Perché al momento non si conosce abbastanza bene il virus da poter capire se si è davvero immuni dopo che si è stati infettati e per quanto tempo dura questa immunità. C’è molta variabilità su come reagisce ogni organismo di fronte al Coronavirus, così come c’è chi si ammala gravemente e chi neppure si accorge di essere stato infettato, anche rispetto all’immunità
le reazioni variano da individuo a individuo.

C’è chi è più immune di altri?

Così come c’è chi guarisce prima e chi dopo, ci sono malati che producono subito gli anticorpi immunizzanti e chi invece ci mette molte settimane. Non mi riferisco solo a persone più fragili o ad anziani, ma anche a chi ha un buono stato di salute e, a parità di condizioni, impiega più tempo a “immunizzarsi”. Non sappiamo ancora spiegare il perché di questa caratteristica del virus. Quello che abbiamo scoperto finora è che ogni organismo ha una reazione diversa, ma ancora non si capisce il perché di questa diversità.

Che senso ha fare i test se non garantiscono di essere immuni?

Al momento non si può dire con certezza se una volta contratto il virus si diventa immuni per sempre. Ma sapere se si è avuto il Covid-19 è, comunque, molto importante, soprattutto se non si sono rilevati sintomi evidenti della malattia.

Perché fare comunque queste analisi del sangue?

Perché permette di capire quanto si è diffusa davvero l’infezione, quali sono le zone più a rischio, e avere queste informazioni dà la possibilità di mettere in atto misure mirate sia di prevenzione sia di precauzioni. Più test si fanno più dati si ottengono sia su quanto è circolato il virus, sia in quali luoghi, sia sugli effetti che ha avuto tra i vari contagiati.

Ci sono test migliori di altri?

Sconsiglio quelli fai da te o quelli che si possono acquistare solo su internet. L’importante è che i test sierologici vengano fatti con un prelievo di sangue analizzato poi in un laboratorio.

Perché solo i laboratori Bsl3 possono valutare l’immunità?

Sono laboratori presenti solo in pochi ospedali e centri di ricerca con un livello di protezione 3, cioè molto alto. A differenza della maggior parte dei laboratori dove vengono effettuate le normali analisi del sangue, questi possono lavorare con i virus vivi. Naturalmente solo per scopi di diagnosi o ricerca su patogeni ad alta contagiosità.

  • Anche per effettuare la ricerca degli anticorpi immunizzanti contro il Covid-19 serve avere il nuovo Coronavirus in forma “replicativa”, ossia ancora capace di infettare. Per questo solo i pochi laboratori Bsl3 presenti in Italia possono fare questo tipo di test.

     

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