01/04/2019

Sleeve gastrico dopo la rimozione del bendaggio?

Dottor Alessandro Giovanelli Pubblicato il 01/04/2019 Aggiornato il 01/04/2019

La riduzione chirurgica dello stomaco puo essere una buona pssibilità quando è necessario ricorrere a un secondo intervento bariatrico .

Una domanda di: Diletta
Gentile dottore,
ho 61 anni e otto anni fa ho fatto il bendaggio gastrico. Dopo cinque anni ho dovuto toglierlo perché si erano formate delle sacche all’imboccatura dello stomaco in cui si raccoglieva il cibo. Alla lunga la situazione è degenerata e si è sviluppata una brutta infezione che mi ha costretto a subire l’intervento di rimozione. Grazie al bendaggio ro dimagrita tantissimo e benissimo: ho perso in due anni più di 50 chili e lo straordinario è che la pelle non era neppure troppo cascante. Ora il disastro: da quando ho tolto il bendaggio sto ingrassando a vista d’occhi è ho quasi ripreso tutto. Sono disperata. Ho sentito parlare dello sleeve gastrico, ma non ho capito in che cosa consiste. Me lo può spiegare= Secondo lei potrebbe andare bene per me? Quali sono gli eventuali rischi?
Grazie di cuore.
Dottor Alessandro Giovanelli
Dottor Alessandro Giovanelli

Gentile signora, talora i trattamenti, specialmente quelli meno complessi come il bendaggio gastrico regolabile, mostrano i loro limiti nel tempo. Non è infrequente che il bendaggio gastrico, eccellente intervento e dai grandi risultati se ben gestito dal paziente e dal Centro bariatrico, possa perdere la sua forza o determinare situazioni complesse che ne obblighino la rimozione. Il paziente a quel punto rimane senza l’aiuto importantissimo della restrizione e rischia di scivolare giorno dopo giorno negli errori comportamentali e nella recidiva della malattia obesità.
È possibile a questo punto affrontare un nuovo intervento e cercare sempre nella chirurgia un aiuto? La risposta è affermativa: si parla di redo-surgery, cioè di nuovo intervento bariatrico. Ovviamente vanno ben valutate le singole circostanze che hanno determinato la rimozione del bendaggio per scegliere la strategia terapeutica più opportuna. Il team interdisciplinare composto da dietista, psicologo e chirurgo deve analizzare le abitudini alimentari, le motivazioni, la disponibilità al nuovo cambiamento e ovviamente analizzare gli esiti che il primo intervento può avere avuto sullo stomaco. La sleeve gastrectomy è senza dubbio una delle possibili soluzioni revisionali: consiste nella rimozione di una parte dello stomaco (circa ¾) con conseguente ridotta capacità gastrica e quindi controllo della quantità di cibo introdotte. A ciò si associa il controllo della fame a livello cerebrale grazie alla ridotta produzione di ormoni (grelina in particolare) che lo stomaco asportato produce normalmente. Viene sempre condotto in videolaparoscopia, cioè con piccole incisioni ed aiuto di una piccola telecamera introdotta nell’addome della persona. Con cordialità.

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