08/10/2020

Si può guarire dagli attacchi di panico?

Dottoressa Franca Valdo Pubblicato il 08/10/2020 Aggiornato il 08/10/2020

Gli attacchi di panico possono essere risolti con l'aiuto della psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Una domanda di: Giada
Da un anno a questa parte soffro di attacchi di panico. Non riesco a stare da sola in casa o comunque a uscire senza paure. Non ho più la vita di prima. Ho fatto delle cure alle erbe perché allattavo e sembrava andare meglio, ma adesso ho di nuovo questi attacchi specialmente di notte!
Ho 29 anni e non riesco a capire perché così giovane e così tante paure?
Il mio medico di base mi ha segnato una visita neuropsichiatrica e non pensavo di arrivare fino a questo punto. Ma ho un bimbo di 18 mesi e devo
curarmi per lui oltre che per me stessa.
Dottoressa Franca Valdo
Dottoressa Franca Valdo

Gentile lettrice,
l’attacco di panico viene classificato nel manuale diagnostico DSM-V tra i “disturbi d’ansia”, una realtà che purtroppo è in crescita nel nostro paese e nel mondo. Dico questo, non per generalizzare il suo problema o sopravvalutarlo, ma per spostare il focus sul fenomeno stress che è direttamente correlato ai livelli di ansia che produciamo.
Ogni giorno infatti accadono eventi e ipotizziamo pericoli che non possiamo prevedere e controllare. Viviamo nell’incertezza e sperimentiamo quotidianamente il vissuto della paura. Quest’ultima è un’emozione che genera ansia e viene avvertita come sensazione di attesa di qualcosa di indefinito, ma che viene da una minaccia percepita, che non sempre siamo in grado di riconoscere. Ciò che chiamiamo ansia è una reazione ad uno stimolo, interno o esterno, una reazione innata del nostro organismo psico – biologico ad una minaccia che attiva il nostro modo di funzionare che agisce su tre livelli : fisiologico, cognitivo, comportamentale.
Nell’attacco di panico, che rappresenta la forma espressiva più intensa, la paura può interferire anche sul nostro funzionamento personale, familiare e sociale. Nello specifico si produce una reazione di allarme che attiva il sistema nervoso simpatico che rilascia un ormone, la noradrenalina che entrando in circolo stimola gli organi, aumenta la frequenza respiratoria e il battito cardiaco, aumenta forza e l’energia muscolare disponibile preparando l’organismo ai comportamenti di attacco e fuga. Non a caso è un sistema che abbiamo in comune con gli animali che non posseggono una corteccia cerebrale che li vede alle prese con un’attività di pensiero incessante come accade a noi uomini. Gli animali però non sviluppano disturbi d’ansia ma solo reazioni comportamentali di difesa. Detto ciò, mi sento di rassicurarla sul suo disturbo d’ansia che, in quanto tale, possiamo escludere possa trattarsi di un disturbo organico e pertanto non è opportuno trattarla con farmaci psicotropi. E’ opportuno invece che lei si rivolga al più presto a uno specialista psicoterapeuta cognitivo – comportamentale che la aiuterà, con tecniche personalizzate di esposizione graduale e ristrutturazione cognitiva, supportate da psicoeducazione del respiro e tecniche di rilassamento, fornendole quegli strumenti idonei alla risoluzione definitiva del disturbo di panico.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.


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