Emicrania: la soluzione che non ti aspetti

Redazione Pubblicato il 19/11/2023 Aggiornato il 19/11/2023

Diffusa, “impegnativa” e molto femminile. La nuova frontiera per combattere l’emicrania sono le iniezioni di tossina botulinica 

Emicrania

L’emicrania? A livello globale è la seconda patologia più frequente e la terza più invalidante secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E in Italia interessa ben sei milioni di persone, con un rapporto di un uomo colpito dal problema ogni tre donne.

Per questo motivo possiamo classificare questo disturbo come una malattia di genere.

«La fascia di età più soggetta al mal di testa nella donna è quella riproduttiva, dai 20 ai 45 anni circa», dice il dottor Bruno Colombo, neurologo responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale San Raffaele a Milano. Il motivo è presto detto. Durante l’età fertile, nel periodo del ciclo mestruale, alcuni ormoni femminili, gli estrogeni, subiscono una rapida diminuzione e possono favorire la comparsa di attacchi di emicrania caratterizzati da un dolore più intenso. Le persone che accusano almeno 15 giorni di emicrania al mese hanno una patologia definita come cronica. Si tratta di una frequenza elevata che ogni anno registra un incremento del numero di nuovi pazienti.

Il ruolo della tossina botulica

Alcuni decenni fa numerosi studi avevano scoperto come i pazienti che si erano sottoposti a interventi di medicina estetica a base di tossina botulinica segnalavano di aver ottenuto miglioramenti anche sugli attacchi di emicrania. Da qui la ricerca ha fatto la parte del leone e sono state così definite delle linee guida internazionali per l’esecuzione di un protocollo mirato che prevede l’impiego della tossina botulinica per ridurre frequenza e intensità degli episodi emicranici. Nel 2010 il metodo (denominato Preempt) è stato approvato negli Stati Uniti d’America e qualche anno dopo anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco nel Belpaese. Il trattamento è rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale e si può eseguire in centri cefalee ospedalieri selezionati.

Che cos’è

La tossina botulinica è una proteina prodotta dal batterio Clostridium botulinum e già dagli Anni Settanta veniva impiegata per il trattamento dello strabismo. Il suo meccanismo di azione è quello di rilassare la muscolatura, e di bloccare il rilascio della molecola CGRP.

Come funziona

«Le iniezioni vengono praticate in 31 punti specifici di testa e collo con un ago piuttosto sottile. La dose di tossina botulinica è molto bassa, pari a 155 unità internazionali, da suddividere nei 31 punti, con una media di cinque unità per punto», dice il dottor Colombo. Nelle zone dove il paziente afferma di sentire più dolore si può alzare il dosaggio di altre unità, arrivando fino a 195 unità totali, il massimo consentito. La seduta dura in tutto 30-45 minuti e il paziente può tornare subito a casa e riprendere le proprie attività. Il richiamo si fa dopo tre mesi. Se c’è buona risposta dopo il secondo o il terzo trattamento si può continuare la terapia per un anno a queste dosi a cadenza trimestrale, oppure ogni quattro mesi. E quando gli attacchi di emicrania scendono sotto i dieci al mese, lo specialista può valutare di sospenderla e di riprenderla dopo qualche tempo.

Quando utilizzarla

È stato dimostrato che la tossina botulinica ha un’efficacia maggiore nelle forme croniche di emicrania rispetto a quelle con bassa frequenza di episodi. I risultati sono molto validi: una quota di oltre il 50 per cento dei pazienti nel giro di qualche mese riduce numero e intensità degli attacchi. Le linee guida ne raccomandano l’impiego nei pazienti sopra i 18 anni (evidenze scientifiche hanno rilevato che da bambini e adolescenti è raro soffrire di forme di emicrania croniche). Non ci sono limitazioni per persone over 65 se in salute e in assenza di altre malattie che ne impediscono l’uso.

Effetti collaterali 

Si può verificare un leggero abbassamento della palpebra nel punto dove è stata effettuata l’iniezione.

L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di novembre ora in edicola.