18/06/2020

Dormi male? Bevi di più!

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 18/06/2020 Aggiornato il 18/06/2020

La difficoltà a riposare bene può essere legata anche alla disidratazione, cioè non bevi a sufficienza durante il giorno e la notte ne paghi le conseguenze… non riuscendo a dormire o svegliandoti stanca

Photo Young Contemplated Woman Lying On Bed

Che insonnia e idratazione siano collegate lo sostiene la ricerca “Short sleep duration is associated with inadequate hydration”, pubblicata sulla rivista scientifica “Sleep” e basata su due studi, uno americano e l’altro cinese.

Due ricerche spiegano il legame bere-dormire

Entrambe le indagini hanno arruolato un alto numero di persone, delle quali sono state analizzate la durata e la qualità del sonno, oltre a parametri come densità e presenza di sali nelle urine.

  • È emerso che le persone con valori elevati di densità urinaria e di contenuto salino nelle urine (segnali di scarsa idratazione) erano anche quelle che ammettevano di dormire poco e male.

Che cosa c’entra l’insonnia con la disidratazione?

Gli esperti ritengono che l’organismo non abbastanza idratato produca una quantità maggiore di vasopressina, un ormone che ha la funzione di trattenere i liquidi.

  • Questo, però, influisce sui ritmi circadiani, provocando frequenti risvegli durante la notte. Inoltre, se non si beve abbastanza si suda poco e questo fa salire la temperatura interna, aumentando la sensazione di arsura.

Il consiglio medico

Per dormire bene è importante concentrare la maggior parte dei liquidi entro le 19. In questo modo, si elimina l’acqua in eccesso con le urine prima di coricarsi. La sera, inoltre, è bene privilegiare gli alimenti meno salati, come cereali, frutta e ortaggi, evitando i formaggi stagionati e i salumi che aumentano la sete.

Il testo completo dell’articolo, con la consulenza della dottoressa Cristina Mosetti, dietista a Parma, è in edicola su Viversani&belli per una settimana.