07/04/2020

Covid-19 quando finirà?

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 07/04/2020 Aggiornato il 07/04/2020

Abbiamo chiesto a un (vero) virologo di spiegarci come si muove il Covid-19 e quando finirà l'epidemia

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Abbiamo girato la domanda al professor Massimo Clementi, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia all’Irccs ospedale San Raffaele e ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per capire quando potremo tirare un sospiro di sollievo di fronte all’epidemia di Covid-19.

Quando terminerà l’epidemia

Gli scienziati, quelli veri, non fanno previsioni senza analizzare i dati e purtroppo il Covid-19 è un virus nuovo, quindi poco conosciuto. Fino a pochi mesi fa apparteneva solo ai pipistrelli, che tra l’altro sono animali con cui noi umani non abbiamo tante interazioni e di cui non conosciamo molte cose.

Il virus si sposta in orizzontale

«Robert Gallo, lo scienziato che ha scoperto il virus dell’Aids, ha notato che il Covid-19 è nato in Cina, ma si sta spostando da Est verso Ovest restando, però, più o meno alla stessa latitudine. Questo è un dato scientifico molto importante» spiega il professor Clementi.

  • Il Covid-19 è partito da Wuhan, ma ha toccato Iran, Russia di cui non si conosce il numero dei malati, e altri Stati, più o meno sullo stesso parallelo. Non ha colpito i Paesi del Nord Europa, lì ci sono solo casi di importazione, ma non focolai. Stessa cosa sta succedendo nel continente americano: il Sud del mondo sembra esente da grossi focolai epidemici locali, se non per i casi che arrivano dall’estero.

Preferisce il clima del Nord Italia

«Il Coronavirus per diffondersi ha bisogno del clima che c’è stato in Veneto, in Lombardia, in Piemonte a fine febbraio inizio marzo. Se le temperature si alzeranno ancora il virus dovrebbe rallentare la sua corsa» chiarisce il virologo.

Il caldo lo rallenterà davvero?

«Il Covid-19 appartiene ai Coronavirus, microbi molto attivi con la stagione fredda, non a caso sono tra i responsabili del raffreddore e di altri mali invernali. Mancano ancora studi scientifici, ma abbiamo l’aspettativa che con l’arrivo del caldo la pandemia ridurrà la sua violenza almeno in Italia» spiega il professor Clementi.

  • Per esempio, nel 2014 in Arabia Saudita c’è stata un’epidemia di Mers, dovuta un altro Coronavirus. Quell’epidemia non si è trasformata in pandemia, perché il caldo di quel Paese ha bloccato la diffusione del virus e le misure di isolamento “l’esportazione”.

 

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