19/01/2018

La fotodermatosi

Cosa è la fotodermatosi: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure e la prevenzione

In alcuni casi, l’esposizione al sole può dare origine a una fotodermatosi. Si tratta di una reazione anomala o addirittura di una vera e propria forma di allergia provocata dall’esposizione alla luce solare (e in particolare ai raggi ultravioletti). Colpisce più spesso le donne, più frequentemente quelle di giovane età.

I sintomi

Papule eritematose e fortemente pruriginose nelle regioni foto esposte, rossore, vesciche, orticaria, pomfi: sono tutte manifestazioni della fotodermatosi.

Le cause

È in sostanza una reazione anomala alla luce solare, che ovviamente è molto più frequente durante e dopo l’estate.

Le fotodermatosi possono essere scatenate direttamente, con un effetto acuto o cronico, dall’irradiazione solare o anche artificiale (lampade ai raggi ultravioletti).

In altri casi, può trattarsi di una reazione indiretta: succede quando le radiazioni interagiscono con sostanze biologiche fotosensibilizzanti (cromofori).

4 tipi di fotodermatosi

Esistono varie forme di fotodermatosi:

  1. idiopatiche, in cui l’agente fotosensibilizzante non è noto,
  2. mediate o secondarie, in cui il fattore fotosensibilizzante è facilmente identificabile,
  3. fotoaggravate, in cui il fattore fotosensibilizzante peggiora una malattia già presente,
  4. genofotodermatosi, legate a carenze nella fotoprotezione naturale.

Talvolta compare una vera e propria reazione allergica. In pratica, il sistema immunitario riconosce alcuni componenti della pelle esposta al sole come “estranei” e, quindi, avvia una reazione contro di essi, da cui origina l’allergia.

In alcuni casi, è l’assunzione di certi farmaci o altre molecole chimiche combinata con l’esposizione al sole ad attivare i meccanismi allergici.

Le cure

Il trattamento dipende dal tipo di dermatosi e dalla causa scatenante. In genere si basa sull’associazione fra cicli di fototerapia e cura farmacologica.

La prima è una terapia che consiste nell’esposizione controllata della persona alla luce di un’apposita lampada per desensibilizzare progressivamente la cute.

I farmaci più usati sono gli steroidi, sia locali sia per bocca, e gli antistaminici contro il prurito. Nei casi più gravi, il medico può prescrivere immunosoppressori per bocca.

Ovviamente, dove possibile, è bene anche eliminare l’agente fotosensibilizzante.

Le regole di prevenzione

  • È importante evitare l’esposizione ai raggi solari.
  • Se non si può fare diversamente, quando si sta al sole usare oli o lozioni protettive che assorbano le radiazioni ultraviolette. I prodotti devono però essere sempre consigliati dal dermatologo.
  • In caso di esposizione al sole, indossare anche un abbigliamento adeguato e occhiali con lenti anti-Uv.