19/01/2018

Le rughe

Cosa sono le rughe: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure e la prevenzione

Le rughe sono facilissime da riconoscere. Tuttavia, a dispetto di quanto si pensa comunemente, non sono tutte uguali. La pelle, infatti, si rovina e invecchia in tanti modi differenti.

Per esempio, ci sono i segni molto sottili, magari a ventaglio intorno agli occhi e verticali sopra il labbro superiore.

Questi sono ben diversi dagli “strizzamenti”, come la V che può comparire fra le sopracciglia o le parentesi ai lati della bocca.

In alcuni casi, poi, la pelle di guance e zigomi appare ruvida e segnata da piccole grinze.

In linea generale, si può dire che le rughe compaiono prima attorno agli occhi, poi nella zona del solco nasolabiale (fra naso e labbra) e sulla fronte. Anche la plica situata ai lati della bocca si accentua presto. Con il tempo, il reticolato di rughe aumenta e si intensifica sempre di più.

Anche le esposizioni frequenti o “selvagge” al sole aumentando il rischio di rughe precoci.

Anche la pelle del corpo invecchia

Il processo di invecchiamento però non riguarda solo il viso. Anche il corpo può segnarsi. In particolare in alcune aree:

– nell’interno coscia: con il tempo, la massa muscolare si assottiglia sempre di più, diventando meno tonica. Di conseguenza, la pelle non rimane più in tensione e può sviluppare un reticolato di rughe;

– sulle braccia: sono una zona del corpo molto esposta al sole, ma spesso trascurata. Raramente, infatti, le donne si ricordano di applicarvi la crema solare durante la stagione estiva. Lo stesso vale per le creme rassodanti ed elasticizzanti. Il risultato è che la pelle delle braccia può “arricciarsi”, diventando grinzosa e molle;

– su collo e décolleté: sono due aree molto esposte al sole e con muscoli che tendono ad atrofizzarsi nel tempo, causando un cedimento della cute. Inoltre, la pelle che le ricopre è sottile e tende, quindi, a rovinarsi molto in fretta;

– sulla giuntura fra mani e polsi: è una zona particolarmente sollecitata dai movimenti quotidiani. Oltretutto è ricoperta da pelle sottile e sempre esposta. Per questo può segnarsi facilmente;

– sull’addome: seppure in maniera minore, anche sull’addome possono comparire delle rughe. Succede soprattutto dopo intensi dimagrimenti o dopo una gravidanza: quando il volume aumenta la pelle si tende, quando la zona dimagrisce la pelle cede e si segna.

L’azione negativa del sole

L’esposizione prolungata e/o eccessiva al sole, senza l’utilizzo delle apposite protezioni, può segnare precocemente la pelle. Per diverse ragioni:

– aumenta la disidratazione e una cute secca tende a segnarsi prima o in maniera più accentuata: si pensi ai terreni aridi che, rispetto a quelli ben irrigati, presentano crepe e tagli. Lo stesso succede anche alla cute;

– favorisce la produzione di radicali liberi, le molecole che quando presenti in eccesso danneggiano cellule e tessuti, accelerando l’invecchiamento cellulare e cutaneo;

– fa adottare una mimica del volto che accentua le rughe di espressione. Per esempio, il continuo strizzare gli occhi per proteggerli dalla luce può peggiorare le cosiddette “zampe di gallina”;

– danneggia il film protettivo che ricopre la pelle, che dunque diventa sottile e si segna di rughe fini;

– indebolisce le fibre elastiche della cute;

– ostacola l’attività delle cellule produttrici di collagene ed elastina, le proteine che danno sostegno e compattezza alla pelle.

Non bisogna dimenticare che i raggi solari, scurendo la pelle, mettono in evidenza le rughe già presenti. Quelle più profonde rimangono chiare all’interno diventando ancora più antiestetiche.

 

Le soluzioni più efficaci

Per riempire le rughe e diminuire i segni lasciati dal sole si può ricorrere a tante tecniche differenti. Ecco alcune delle più efficaci.

Il picotage

Si tratta di una metodica che agisce sullo strato più superficiale della pelle, a pochi millimetri di profondità.

Consiste in una serie di microiniezioni superficiali di acido ialuronico naturale, effettuate a distanza di circa un centimetro l’una dall’altra, nelle pieghe di viso, collo e décolleté. Questo acido possiede una funzione rivitalizzante per la cute: stimola la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico endogeni (cioè prodotti dall’organismo stesso), tutte sostanze che rendono la pelle più compatta e soda. Inoltre, rinforza le naturali difese contro i raggi del sole e contrasta i radicali liberi.

Come si effettua

Il trattamento è praticamente indolore. Per questo, in genere non si effettua alcuna anestesia. Al limite, nelle persone più sensibili si può applicare una pomata anestetica.

Il medico inietta nella zona da trattare, fra le cellule dell’epidermide, l’acido ialuronico, utilizzando aghi molto sottili che non lasciano segni sull’epidermide. La seduta dura dai 15 ai 45 minuti circa.

Il trattamento non lascia segni. La persona può riprendere subito le normali attività. Non c’è bisogno di medicazioni, compressioni o altre cure.

Il numero delle sedute varia in relazione all’estensione delle aree da trattare e al grado di intensità dei difetti. In linea di massima sono indicati almeno due trattamenti, a distanza di 15-30 giorni l’uno dall’altro.

Il Prp

Prp, letteralmente plasma ricco di piastrine, è una metodica recente, che consiste nell’iniezione di piastrine prelevate dalla persona stessa.

Questi elementi del sangue, infatti, contengono i fattori di crescita del collagene, dotati di capacità nutritive e rigenerative molto potenti, al punto da riuscire a migliorare la qualità, il colore, la densità e il tono della cute.

Inoltre, favoriscono lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, migliorando l’ossigenazione e il nutrimento della zona.

Il risultato? La cute trattata appare più luminosa, tonica, elastica, idratata e fresca.

Come si effettua

Non serve ricorrere a pomate anestetiche o ad anestesie perché il trattamento è indolore.

Si inizia eseguendo un semplice prelievo di sangue. Il campione viene poi lavorato da una speciale macchina, in grado di separare le piastrine dagli altri componenti del sangue.

Il siero così ottenuto viene mescolato a una particolare soluzione, che è in grado di rompere le piastrine e di liberare i fattori di crescita contenuti al loro interno.

A questo punto, il medico ricorre a piccoli aghi per iniettare sotto pelle i fattori di crescita, nelle zone che appaiono stanche e invecchiate.

Il trattamento dura circa 30 minuti. Al termine possono comparire un po’ di gonfiore e arrossamento, destinati a scomparire da soli nel giro di pochi minuti.

In genere, per ringiovanire un’area sono necessarie due-tre sedute, a distanza mensile. Poi può bastare una seduta di mantenimento una volta ogni sei mesi o all’anno.

Le biorivitalizzazioni

Si tratta di una metodica che consiste nell’infiltrazione di varie sostanze in grado di migliorare la qualità e l’elasticità della pelle.

La più usata per rivitalizzare il viso è l’acido ialuronico, che è in grado di richiamare acqua negli strati più profondi della pelle e di illuminare il volto.

L’acido ialuronico può essere abbinato a vitamine, sali minerali, acidi nucleici, aminoacidi: sono sostanze che aumentano la sintesi di collagene ed elastina, le proteine che donano elasticità e sostegno alla pelle e migliorano il microcircolo.

Come si effettuano

Il trattamento è praticamente e non richiede quindi anestesia.

Utilizzando aghi molto sottili, il medico inietta fra le cellule del derma le sostanze scelte. La seduta dura dai 15 ai 45 minuti circa.

Al termine non rimangono segni visibili.

Il numero delle sedute cambia da caso a caso. In linea di massima sono indicate almeno tre-quattro sedute a distanza di 15-30 giorni l’una dall’altra.

I filler

Se il viso appare un po’ svuotato oppure rugoso e screpolato, si può ricorrere ai filler: si tratta di sostanze che vengono iniettate per ridare volume a una zona, riempire rughe, correggere contorni, eliminare piccole depressioni e avvallamenti.

I filler sono impiegati soprattutto per migliorare gli inestetismi del volto, come le rughe attorno agli occhi, al naso, alla bocca e sulla fronte, labbra sottili, piccole gobbe del naso, mento asimmetrico.

Anche in questo caso, la sostanza attualmente più utilizzata è l’acido ialuronico: oltre a ripristinare i volumi, è anche in grado di aumentare l’idratazione, regalando luminosità e turgore all’area e combattendo screpolature e avvallamenti.

Come si effettuano

Il trattamento viene eseguito in ambulatorio, senza bisogno di ricorrere ad anestesia. È indolore: al limite, può creare un lieve fastidio.

Dopo aver disinfettato l’area, il medico inietta la soluzione sotto pelle con iniezioni multiple, attraverso aghi smussi (appuntiti, ma non taglienti) molto piccoli.

Al termine possono rimanere lievi rossori, destinati a scomparire da soli nell’arco di poche ore al massimo.

Il numero delle sedute varia a seconda della situazione. In alcuni casi può essere sufficiente anche un solo trattamento.

Il laser frazionato Palomar

Si tratta di uno degli strumenti più innovativi ed efficaci per il ringiovanimento della pelle.

La sorgente laser è un erbium a 1540 nm: il fascio di calore generato stimola la formazione di neo collagene, che va a riempire ed eliminare i segni presenti.

La metodica inoltre ha un effetto ablativo, per cui migliora le irregolarità della pelle e la grana cutanea.

È indicata per le irregolarità diffuse del volto, le rughe perioculari, quelle intorno alle labbra (il cosiddetto “codice a barre”), le rughe di collo e décolleté, ma anche per cicatrici e macchie.

Come si effettua

Il trattamento è ben tollerato.

In pratica il medico indirizza il fascio laser sulla zona da trattare per una durata compresa fra i 20 e 30 minuti.

Terminata la seduta si può avvertire un senso di leggero bruciore che dura per circa una-due ore, seguito da un lieve rossore e un leggero edema della zona trattata. Tale sintomatologia sparisce gradualmente nelle 24 ore.

In genere sono necessarie almeno sei sedute, da effettuare ogni tre-quatto settimane.

L’alternativa: il laser q-switch

Contro le rughe è molto efficace anche un altro tipo di laser, il laser q-switch. Si tratta di una sorta di “soft peeling”, di facile esecuzione.

Questa tecnica permette di agire sugli strati superficiali della pelle, generando un effetto “whitening” “shining” (sbiancante e luminoso), immediato alla fine della seduta.

Come si effettua

In pratica, dopo avere applicato sull’area da trattare delle creme al carbone attivo, si indirizza sulle stesse la luce laser. Infine, si stende una maschera al collagene e all’acido ialuronico. Il trattamento è completamente indolore e non provoca arrossamento.

Il cross-linked

Se il viso è molto stanco e la pelle molto rilassata, bisogna intervenire con un trattamento più energico: il cosiddetto cross-linked (legame incrociato), che utilizza una sorta di sostegno meccanico.

Si tratta di una rete di acido ialuronico naturale biointerattivo che si inietta orizzontalmente e verticalmente nelle guance. Viene così a crearsi una vera e propria trama che funge da “pavimento” alla pelle soprastante che apparirà immediatamente più tonica e distesa.

Il trattamento è indicato anche per la pelle del collo.

Come si effettua

È una tecnica non dolorosa (si sente esclusivamente il pizzico di entrata dell’ago), per cui non necessita di anestesia.

Il medico inserisce la rete tramite l’utilizzo di un ago lungo solo 2,5 cm, che corre sotto cute a 2 mm di profondità.

In media, sono necessarie da tre a cinque sedute (a seconda dei casi), a distanza di due settimane l’una dall’altra. Al termine non si manifestano effetti collaterali.

Il peeling

Per le rughe del corpo si può utilizzare un peeling specifico, in grado di eliminare le fissurazioni della cute e renderla allo stesso tempo più luminosa e liscia.

Le sostanze più utilizzate sono:

– l’acido glicolico, agente esfoliante a bassa potenza, che aiuta a rimuovere lo strato di cellule morte che contribuiscono a dare alla pelle un aspetto “vecchio” e spento;

– l’acido salicilico e l’acido lattico, che promuovono la formazione di nuovo collagene, stimolano le fibre elastiche e riattivano la circolazione della zona. Al termine del trattamento, la pelle appare più tonica, elastica e tesa.

Come si effettua

L’esecuzione è molto semplice. Il medico applica le sostanze (anche in maniera sequenziale) con l’aiuto di una spatola e le lascia agire per un tempo variabile da 5 a 30 minuti, avvolgendo la zona con una pellicola trasparente; al termine sciacqua. Per un’azione più decisa può applicare anche una maschera idratante, per esempio ai sali del Mar Morto.

Durante il trattamento, si può avvertire un po’ di calore. Può anche rimanere un po’ di rossore sulla pelle, destinato a scomparire spontaneamente nel giro di poche ore.

Per ottenere un buon effetto lifting può essere necessario effettuare più sedute, a tre settimane di distanza l’una dall’altra.