16/02/2018

La psoriasi

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica e recidivante della pelle, non infettiva e non contagiosa, che può interessare aree localizzate oppure tutto il corpo. Di solito si localizza su gomiti, ginocchia, regione sacrale, mani, piedi e, appunto, cuoio capelluto.

I sintomi

Nella sua forma più frequente è caratterizzata dalla comparsa di placche rossastre di grandezza variabile, ricoperte da squame bianco-argentee di pelle secca e ispessita.

La psoriasi del cuoio capelluto si localizza soprattutto nella zona della nuca.

Le cause

Le chiazze si formano a causa di un aumento della proliferazione delle cellule del cuoio capelluto e dell’epidermide vicina.

La psoriasi è probabilmente dovuta a predisposizione genetica, tuttavia alcune situazioni particolari (come traumi locali, lesioni da grattamento, situazioni di stress, infezioni) possono scatenare il disturbo anche in assenza di altri casi tra i famigliari.

Le cure

È sufficiente un esame obiettivo del dermatologo per escludere o confermare il problema.

Le cure contro la psoriasi sono numerose ma, poiché si tratta di una malattia cronica, i trattamenti servono solo per alleviare i sintomi.

Si possono applicare creme emollienti, che aiutano a mantenere l’elasticità della cute, e vaselina salicilica sulla zona interessata per eliminare le squame.

I catrami vegetali in crema, a base di legno di pino, abete, ginepro, faggio, tiglio, betulla possono ridurre lo spessore delle placche cornee e la proliferazione delle cellule psoriasiche.

Inoltre si può ricorrere a veri e propri farmaci come i cortisonici in crema o lozione che agiscono contro il prurito e l’infiammazione. Vanno però usati con attenzione.

Shampoo e detergenti a base di zinco piritione e catrami possono supportare l’azione farmacologia delle applicazioni locali.

I raggi ultravioletti (prodotti dal sole e dalle lampade Uv) svolgono una potente azione antinfiammatoria e riducono la crescita delle cellule della pelle.

In generale, quindi, anche la semplice esposizione al sole fa bene a chi soffre di psoriasi. È bene approfittarne quando è possibile, naturalmente con un’adeguata protezione indicata dal dermatologo.

In centri specializzati è possibile sottoporsi a trattamenti di fototerapia, cioè di esposizione specifica ai raggi ultravioletti. Ogni seduta dura pochi minuti e va prescritta dal dermatologo

In casi selezionati si ricorre alla cosiddetta Puva o fotochemioterapia, ossia una cura con la luce che si avvale anche di farmaci fotosensibilizzanti, gli psoraleni. Durante la fotochemioterapia, si devono indossare occhiali che filtrino gli Uv e continuare a portarli anche dopo il trattamento per 1-2 giorni, dato che gli psoraleni vengono eliminati dall’organismo abbastanza lentamente. La Puva, però, ha effetti collaterali come nausea, mal di testa, senso di affaticamento, sensazione di bruciore alla pelle, prurito e pigmentazione irregolare della cute. Il rapporto costo-beneficio di questo trattamento deve quindi essere valutato con attenzione dal medico curante.