25/10/2017

Fisioterapia e trattamenti che aiutano

Le tecniche di fisioterapia

Per favorire la guarigione di una lesione e il ritorno alla normalità è molto efficace la riabilitazione fisioterapica. In genere, queste tecniche non sono indicate in presenza di infiammazioni acute o di malattie particolarmente serie, come l’ernia del disco e la stenosi vertebrale.

Il laser

Questo tipo di laser è in grado di agire non solo sul punto infiammato, ma anche sull’area limitrofa, sui cosiddetti punti trigger o del dolore.

Riesce, quindi, sia a combattere gli stati infiammatori sia a trattare tutta l’area circostante, contrastando il male.

Il laser, inoltre, lavora in profondità, ripristinando i processi fisiologici che servono a ridurre la contrattura muscolare e a riavviare i normali movimenti e la conduzione nervosa della zona.

Il risultato è che, oltre al dolore, scompare anche il problema che lo provoca.

La Tens

La stimolazione nervosa elettrica transcutanea (Tens) consiste nella produzione di lievi scariche elettriche che stimolano le teminazioni nervose attraverso la pelle.

La tecnica, particolarmente utile in caso di mal di schiena, ottiene un effetto antalgico proprio inibendo le afferenze nervose coinvolte nella percezione del dolore.

La magnetoterapia

Mediante l’azione dei campi magnetici determina un’accelerazione di tutti i fenomeni riparatori.

Il risultato è una netta azione antinfiammatoriabiorigenerante, antiedematosa, antalgica senza effetti collaterali. È molto efficace in caso di traumi.

La massoterapia

Consiste in massaggi praticati da un operatore qualificato, capaci di ridurre le contratture e riattivare la circolazione sanguigna.

In genere, la persona viene fatta stendere su un lettino a pancia in giù, con un cuscino sotto l’addome. A questo punto l’operatore sfiora leggermente la schiena, dal basso verso l’alto, tenendo le mani ben aperte. In associazione a questi sfioramenti, il massoterapista esegue movimenti circolari coi polpastrelli.

Il massaggio si conclude con un lungo movimento che dalla base della colonna sale fino alle spalle, con una pressione decrescente.

Gli ultrasuoni

Questo metodo è in grado di riscaldare e massaggiare i muscoli in profondità, grazie all’azione degli ultrasuoni, vale a dire onde sonore non percepibili dall’udito umano che vibrano ad altissima intensità e penetrano nei tessuti stimolandoli. L’applicazione è indolore, ma può essere fatta solo da una persona esperta.

L’effetto che si ottiene è però solo temporaneo e la cura va ripetuta non appena si ripresentano i sintomi.

II metodo dDbc

Si tratta di un metodo che ha l’obiettivo di favorire il movimento dei muscoli. Consiste in una serie di esercizi mirati eseguiti con macchinari appositi, sotto la guida di fisioterapisti.

I macchinari bloccano la persona quando esegue movimenti che non coinvolgono i muscoli sui quali si deve lavorare. In pratica, l’attività viene concentrata solo nei punti del corpo dove c’è bisogno, senza che si corra il rischio di eseguire movimenti scorretti.

Le tecniche complementari

In alcuni casi, possono essere utili anche i trattamenti alternativi, ovviamente sempre dietro approvazione del medico.

La chiropratica

In caso di dolori alla schiena si può ricorrere alla questa disciplina che, attraverso tecniche manuali, può aiutare a risolvere il problema e restituire benessere alla persona.

Secondo la chiropratica, lo spostamento di una vertebra dalla sua posizione ottimale può dare origine a una “sublussazione”.

Questa “sublussazione” può essere causata da stress, traumi, cattive posture o abitudini alimentari errate e dare origine a interferenze sul sistema nervoso, che la persona percepisce con la comparsa di dolore o sofferenza di altro tipo.

Il chiropratico agisce manualmente sulla colonna vertebrale (e, se serve, anche su altri distretti osteoarticolari) in modo da riportare la struttura a un livello di funzionalità ottimale.

L’osteopatia

L’osteopatia è una tecnica in grado di rimuovere le alterazioni o i blocchi che si manifestano a livello muscolare o articolare.

Si tratta di una tecnica manuale, per certi versi simile alla chiropratica. Rispetto a quest’ultima prevede trattamenti più lunghi e movimenti più lenti, caratterizzati da un approccio più dolce.

Lavora molto sulle fasce e l’energia muscolare, sfruttando i riflessi fisiologici, e mobilizza le articolazioni in maniera delicata.

Lo shiatzu

Si tratta di una serie di pressioni localizzate, a volte dolci, a volte più intense, che vengono effettuate seguendo i punti dell’agopuntura.

Il massaggio, che viene eseguito con i palmi delle mani o le dita, ma anche coi gomiti e coi piedi, rilassa le tensioni muscolari.

Lo shiatsu si riceve vestiti, in un ambiente tranquillo. La pressione può essere anche piuttosto forte, ma non causa dolore, e viene mantenuta per venti-trenta secondi.

Il biofeedback

È una tecnica di rilassamento che insegna a prendere coscienza delle contrazioni muscolari del proprio corpo e a rilassarle. Si avvale dell’utilizzo di uno strumento elettronico che registra e misura l’attività elettrica dei muscoli frontali.

Proprio sulla fronte vengono applicati elettrodi che captano gli impulsi provenienti dai muscoli e li rimandano a un dispositivo che emette un suono più o meno intenso a seconda del grado di tensione del muscolo.

Con la guida di un fisioterapista la persona impara a “decontrarre” da sola il muscolo. Questo rilassamento localizzato induce il rilassamento di tutti i muscoli e quindi anche di quelli della schiena.

Dopo quattro-cinque sedute della durata di mezz’ora ciascuna, la persona impara a rilassarsi autonomamente a casa, senza bisogno di alcun macchinario.

L’agopuntura

Questa medicina orientale si basa sull’utilizzo di piccolissimi aghi che vengono inseriti in punti precisi della pelle.

In questo modo si induce una maggiore produzione da parte dell’organismo di beta-endorfine, sostanze che agiscono come antidolorifico naturale.

L’omeopatia

L’omeopatia è una medicina naturale che si occupa della diagnosi e della cura di diversi disturbi utilizzando rimedi del mondo vegetale, minerale o animale, opportunamente diluiti e dinamizzati.

In linea generale, i rimedi indicati di seguito vanno assunti sotto forma di globuli o granuli alla 5, 7 o 9 CH (in farmacia si trovano già pronti): occorre prenderne tre granuli tre volte al giorno, a stomaco vuoto, fino a miglioramento della situazione.

Successivamente, per una cura preventiva, si possono usare rimedi più diluiti, alla 30 CH, che hanno un’azione più profonda e duratura nel tempo.

I rimedi più utilizzati

In caso di dolore e infiammazione a muscoli, tendini e nervi il rimedio principe è rappresentato dall’Arnica, che ha proprietà antinfiammatorie, antiflogistiche e analgesiche.

Per le sciatalgie, soprattutto quelle che peggiorano con il freddo e migliorano con l’esposizione alle fonti di calore, è ottimo Rhus toxicodendron.

Per le lombalgie associate a stanchezza e ad accumulo di tossine va bene Berberis.

Contro i reumatismi in genere il rimedio di fondo è Calcium phosforicum, mentre per i dolori reumatici che si accentuano quando si sta seduti al freddo o che compaiono al mattino è meglio Dulcamara.

La fitoterapia

Si tratta di una disciplina naturale che cura vari disturbi utilizzano prodotti vegetali, estratti dalle erbe o dalle piante.

In linea di massima, i rimedi consigliati di seguito possono essere presi, a seconda della concentrazione, alla dose di due/tre compresse al giorno oppure di 25/50 gocce di tintura madre due/tre volte al giorno, fino a quando ci si sente meglio.

Le erbe possono essere usate anche sotto forma di tisana (due-tre volte al giorno), da sole o in associazione.

Ecco la ricetta base: mettere un cucchiaino di derivato secco di ciascuna erba in una tazza di acqua bollente per qualche minuto, poi filtrare e bere.

Le piante più utilizzate

In linea generale sono indicate tutte le erbe a effetto antidolorifico e antinfiammatorio, che migliorano contratture, flogosi e dolori.

Vanno molto bene Boswellia, Artiglio del diavolo, Spirea ulmaria e Partenio.

Quando i dolori sono molto forti sono consigliati Salice, Rosa canina e Ortica, che possiedono una spiccata azione analgesica.

Nei dolori da contratture, è perfetto lo Zenzero perché facilita lo smaltimento dell’acido lattico accumulato e protegge la muscolatura. Può essere consumato anche sotto forma di spezia.

Le cure termali

Fanghi, bagni, idromassaggi, ginnastica in acqua termale possono essere d’aiuto per risolvere l’infiammazione e diminuire il dolore.