18/09/2020

Mammografia

È una radiografia della mammella che, attraverso l’impiego dei raggi X, permette di individuare precocemente la presenza di un tumore maligno.
Serve, inoltre, per avere informazioni sulla natura di un nodulo scoperto grazie all’autopalpazione o all’ecografia. Appartiene alla categoria delle metodiche diagnostiche morfologiche, in quanto studia la forma e la struttura della mammella.

Impiega le radiazioni ionizzanti (le stesse della radiografia tradizionale, cioè i raggi X), ma le apparecchiature di ultima generazione, a differenza di quelle del passato, consentono di impiegare una modestissima quantità di radiazioni, limitando al massimo i rischi per la salute della donna (i danni provocati dai raggi X dipendono infatti dalla quantità). LINK A “DA SAPERE, I DANNI DEI RAGGI X, alla fine della voce RADIOGRAFIA

A cosa serve

Permette di scoprire tumori della mammella nel loro stadio precoce, quando sono visualizzati come noduli opachi, dai contorni irregolari oppure come micro-calcificazioni (che appaiono come puntini chiari), oppure come zone disomogenee rispetto al resto della mammella.

È considerata un’indagine importantissima nell’ambito della prevenzione secondaria che è appunto la diagnosi precoce (la prevenzione primaria comprende invece tutto ciò che si può fare per evitare che un tumore inizi a svilupparsi).

È consigliata a partire dall’età di 40 anni, quando la struttura mammaria diventa più facile da visualizzare grazie alla riduzione di volume della ghiandola mammaria e all’aumento della quota di grasso.
Prima di questa età nelle mammelle prevale la parte ghiandolare e questo può rendere più difficoltosa  la valutazione con la mammografia. L’esame di prima scelta per lo studio e le indagini sulla mammella è allora l’ecografia, che in alcuni casi viene associata alla mammografia anche nelle donne con più di 40 anni.

Nelle donne con familiarità per tumore al seno o interessate da una mastopatia fibrocistica benigna (seno ricco di noduli solidi, fibroadenomi e cisti liquide) può essere consigliata la mammografia a partire dai 35 anni. 

La mammografia va ripetuta, a seconda del singolo caso, ogni anno oppure ogni due anni. A stabilire l’intervallo tra un controllo e l’altro deve essere il medico, in base alla storia della donna (se ha familiarità o no per il tumore al seno, ovvero se la mamma, la nonna o una sorella ne sono state colpita) e a quanto emerge dalla prima mammografia, circa la morfologia delle mammelle.

Va detto che nel caso in cui ecografia e mammografia lasciassero dei dubbi, potrebbe essere prescritta, come indagine di approfondimento, la risonanza magnetica.  (LINK ALLA VOCE RISONANZA MAGNETICA)

Chi non può farla

La mammografia non può essere effettuata in gravidanza.

Come si svolge

A torace nudo,  si entra nella stanzetta che ospita l’apparecchiatura dove sarà eseguito l’esame, che si effettua in posizione eretta (stando in piedi).
L’operatore (tecnico di radiologia) posiziona la mammella su un apposito piano e poi la schiaccia lievemente tra due piastre. Questo serve a dividere leggermente la ghiandola mammaria dal tessuto adiposo. A questo punto, la donna è invitata a stare immobile per un paio di secondi.

L’esame è ripetuto anche sull’altra mammella, dopodiché in genere il radiologo visita il seno e, in certi casi, esegue subito un’ecografia a entrambe le mammelle, a completamento dell’indagine.

Quanto dura

La mammografia in sé ha una durata di pochi minuti.

Provoca fastidio?

Può causare un leggero fastidio dovuto alla pressione che viene esercitata sulle mammelle.

Come prepararsi

La mammografia non richiede alcuna particolare preparazione. Le donne che ancora hanno le mestruazioni dovrebbero cercare di eseguire l’esame tra il quinto e il dodicesimo giorno del ciclo, inteso come intervallo tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio di quella successiva.
È un accorgimento che rende l’esame meno fastidioso in quanto, dopo questa prima fase del ciclo, le mammelle iniziano a essere più turgide e quindi più sensibili alla compressione prevista dall’esame.
Prima dell’esame, la donna deve togliere bracciali, orecchini, anelli, orologio.

Cosa fare dopo

Si può tornare a casa guidando. Si possono subito riprendere tutte le normali attività.