11/09/2020

La leucoplachia

Le leucoplachie sono lesioni del cavo orale, potenzialmente pericolose, che non vanno trascurate perché possono evolvere in tumore. Ecco come riconoscerle e che cosa sapere su questa problematica.

Che cosa è

Per leucoplachia si intende una lesione biancastra tipica del cavo orale non collegata ad altre malattie.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha incluso questa condizione nel gruppo dei disordini del cavo orale potenzialmente maligni, quelli cioè che espongono la persona colpita a un rischio significativo di ammalarsi di cancro orale. Si calcola, infatti, che la trasformazione maligna di una leucoplachia sia ben cinque volte superiore rispetto a quanto accade coi tessuti sani.
Tuttavia, bisogna considerare che esistono numerose condizioni benigne che possono manifestarsi con lesioni bianche del cavo orale (come la candidosi e le lesioni da morsicatura).

La leucoplachia interessa in egual misura entrambi i sessi, con una leggera prevalenza per gli uomini. Tende a svilupparsi dopo i 30 anni di età, anche se il picco di insorgenza è verso i 50-60 anni.

Le cause

Nella stragrande maggioranza dei casi, la leucoplachia è causata dal consumo di tabacco, specie quello masticato: si tratta di un fattore che aumenta moltissimo la probabilità di sviluppare lesioni bianche del cavo orale. E, infatti, se si smette di fumare queste macchie possono regredire o addirittura scomparire.
Anche il consumo di alcol, i traumi locali, l’esposizione ai raggi ultravioletti, alcune patologie sistemiche (che interessano tutto l’organismo), infezioni batteriche del cavo orale sono considerati fattori scatenanti.

I sintomi

Le lesioni si manifestano come chiazze o macchie che hanno un colore variabile dal bianco al bianco-giallastro fino al rossastro, con una superficie più o meno omogenea, piana o in rilievo. 
In alcuni casi, si associano a un lieve fastidio o a un dolore localizzato, oltre che ad alterazioni del gusto.
Queste lesioni possono comparire in molteplici porzioni del cavo orale, ma la zona più colpita è il pavimento della bocca. Fra l’altro, questa regione anatomica e la porzione boccale della lingua sono quelle che più facilmente vanno incontro a trasformazione neoplastica.

Le cure

Il trattamento tradizionale della leucoplachia orale è l’asportazione chirurgica con esame istologico del tessuto.
In alcuni studi sono stati utilizzate altre strategie terapeutiche che prevedono l’uso di farmaci e integratori (come retinoidi, beta-carotene, vitamina E, bleomicina ed alfa-tocoferolo).