15/09/2020

L’orchite

L’orchite è un’importante infiammazione dei testicoli, che compare in maniera isolata o come complicazione di alcune malattie infettive, nella maggior parte dei casi parotite (orecchioni). Proprio per questa complicazione la malattia è considerata pericolosa se contratta in età adulta.  

I sintomi

Possono essere interessati uno o entrambi i testicoli, che sono gonfi e molto dolenti. La pelle dello scroto è arrossata e calda.
A questi disturbi può associarsi una febbre elevata, accompagnata da nausea, vomito, mal di testa. Spesso l’infiammazione interessa anche il primo tratto delle vie spermatiche (epididimo): in questo caso si parla di orchi-epididimite.

Le cause

L’orchite può essere causata sia da batteri sia da virus che possono raggiungere i testicoli tramite il sangue o le vie uro-genitali.
Tra i virus implicati, quello della parotite, della famiglia dei  Paramyxoviridae. Tra i batteri, la Clamydia trachomatis.

Nota. A fronte di un dolore sordo che coinvolge lo scroto e che si prolunga per giorni senza essere riconducibile a una causa precisa, come può essere un trauma (o un’infezione), è necessario rivolgersi al proprio medico anche se non ci sono segni di infiammazione(rossore, gonfiore, pelle calda al tatto, febbre).
Una simile eventualità potrebbe, infatti, essere la spia di un varicocele non ancora individuato o, nei casi peggiori, di un tumore.

La diagnosi

La diagnosi viene fatta dal medico valutando i sintomi e la storia clinica. Vengono prescritte analisi delle urine e del sangue che servono a confermare se si è in presenza di un’infezione. 
L’importante è, infatti, che vi sia l’assoluta sicurezza che il dolore sia realmente dovuto all’infezione e non a un altro problema gravissimo: la torsione del testicolo. È un’eventualità che si verifica quando il funicolo, formato dai vasi sanguigni che irrorano il testicolo e dal dotto deferente, gira sul suo asse impedendo l’afflusso di sangue (e quindi di ossigeno e nutrimento) al testicolo stesso. In simili casi, se non si interviene tempestivamente – entro massimo sei ore – con un intervento che rimetta in asse il funicolo, il tessuto che costituisce il testicolo va in necrosi, cioè muore.
Nei casi dubbi, quando cioè il medico è incerto tra l’orchite e la torsione si ricorre d’urgenza a un’ecografia per escludere o confermare la seconda ipotesi. La torsione dipende da una lassità del funicolo presente dalla nascita. Va detto che, a differenza dell’orchite, interessa in genere un solo testicolo e questo dato aiuta il medico nella diagnosi.

Le conseguenze

La complicazione più severa dell’orchite è la sofferenza dei testicoli, che comporta il loro rimpicciolimento, detto atrofia testicolare, che può determinare infertilità. 
In realtà si tratta di una conseguenza non troppo frequente, che interessa solo gli uomini dopo l’adolescenza, mentre non si riscontra prima della pubertà. La diffusione del vaccino antiparotite negli ultimi anni ha ridotto le probabilità che gli uomini  adulti, a loro tempo non vaccinati, contraggano la parotite e l’orchite che ne può derivare.

Le cure

In base all’agente responsabile dell’infezione, possono essere prescritti farmaci antibiotici o antivirali (per esempio, in caso di parotite).
Per controllare l’infiammazione e il dolore (quasi sempre molto intenso) possono essere prescritti derivati del cortisone o altri tipi di antidolorifici. Sono, inoltre, consigliati impacchi di ghiaccio sullo scroto e il riposo a letto.