26/10/2017

La colite ulcerosa

Si tratta di una malattia infiammatoria cronica a carico del colon e/o del retto, caratterizzata dall’infiammazione degli strati più superficiali della mucosa intestinale, con aree di ulcerazione.

Le lesioni ulcerose, in genere, sono localizzate a livello superficiale e non intaccano gli strati profondi della mucosa, ma hanno tendenza a sanguinare. Si alternano fasi di attività a fasi di remissione completa.

Le cause

A oggi le cause sono poco chiare. Si presume, però, che alla base ci siano predisposizione genetica, infezioni e alterazioni immunitarie.

Anche i fattori emotivi, soprattutto se associati a sedentarietà, un’alimentazione disordinata e povera di fibre o intolleranze alimentari potrebbero contribuire alla comparsa del problema.

I sintomi

Generalmente, si manifesta con dolore, non molto forte, nella parte inferiore sinistra dell’addome e all’ano, che può essere associato a crampi.

Nelle persone che soffrono di questo disturbo, in genere, si verifica un’alternanza fra periodi di stitichezza e di dissenteria. In entrambi i casi, le feci sono spesso frammiste a sangue e a perdite mucose. Altri segnali di allarme sono il senso di gonfiore addominale, il meteorismo, la flatulenza, un generale senso di stanchezza, la nausea e la perdita di peso.

Le cure

Le cure variano in base ai singoli casi. Il medico, innanzitutto, può prescrivere dei farmaci sintomatici, che cambiano in relazione alle manifestazioni presenti (antidiarroici, lassativi, antispastici e così via). Per migliorare il quadro generale, si può ricorrere anche a corticosteroidi, immunosoppressori, probiotici.

Nei casi più seri può essere necessario intervenire chirurgicamente per asportare il colon infiammato, in parte o completamente.