15/04/2020

Coronavirus, la cura con l’eparina funzionerà?

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 15/04/2020 Aggiornato il 15/04/2020

È un farmaco anticoagulante, ma si è scoperto che agisce anche contro il Covid-19. Per questo già 14 ospedali italiani sono stati autorizzati a usarlo

Coronavirus 2019-nCov novel coronavirus concept responsible for asian flu outbreak and coronaviruses influenza. Dangerous pandemic flu cases coronavirus strain microscope virus close up. 3d rendering

È uno degli anticoagulanti più noti. Eppure l’eparina sembra combattere anche il Coronavirus, al punto che l’Aifa, l’Agenzia italiana che vigila sui farmaci, ha dato l’ok a 14 ospedali italiani per utilizzarla su malati Covid-19 medio-gravi.

Perché l’eparina combatte il Covid-19

Questo farmaco anticoagulante, cioè che impedisce la formazione di trombi e altri “grumi” nella circolazione del sangue, attrae il Coronavirus che si attacca alla molecola dell’eparina: il virus viene così “ingannato” e, anziché aggredire le cellule sane, aggredisce il medicinale.

  • A conferma di ciò, alcuni test cinesi mostrano in vitro l’efficacia antivirale dell’eparina associata alla capacità di interferire anche con la “tempesta citochinica” che caratterizza la fase iper-infiammatoria della malattia Covid-19, che è quella più pericolosa.

È una cura molto promettente

“Un altro importante tassello del nostro armamentario terapeutico verso Covid-19 entra nella fase di sperimentazione clinica, quanto mai necessaria per capirne al meglio il ruolo e l’applicabilità”, dichiara il professor Pierluigi Viale, coordinatore dello studio e direttore dell’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

  • L’eparina può rappresentare uno dei cardini della terapia anti-infiammatoria e già in passato era stata documentata la sua azione antivirale contro la Sars e il virus Zika.

Ha meno effetti collaterali di altri farmaci anti Coronavirus

“La terapia dell’infezione da Covid-19 con uno specifico tipo di eparina ha una solida base scientifica”, commenta il professor Filippo Drago, direttore dell’unità operativa di farmacologia clinica del policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

  • A differenza di altri farmaci utilizzati contro il Coronavirus, quest’anticoagulante presenta un rapporto beneficio/rischio favorevole, poiché la sua efficacia è superiore agli eventuali effetti avversi che può provocare nei malati Covid-19.