Bocca sana

Redazione Pubblicato il 30/11/2023 Aggiornato il 30/11/2023

Dolore, fastidio, bruciore o secchezza? Non sottovalutare i campanelli di allarme (visibili e non). E se il problema è ripetuto e prolungato consulta subito lo specialista

bocca sana

Non solo denti e gengive. Se soffri di qualsiasi disturbo – anche non visibile – a carico delle mucose del cavo orale – lingua, palato, interno delle guance, pavimento della bocca, costituito da particolari muscoli che fanno da appoggio a lingua e ghiandole salivari – è fondamentale approfondire la situazione, specie se questa non si risolve nel giro di due settimane, per indagare che non ci siano problemi più gravi. «Il cavo orale è una “regione di confine” e come tale è esposto al contatto con l’ambiente esterno ed eventuali agenti patogeni che possono causare una sua alterazione anatomica e funzionale», spiega il professor Silvio Abati, professore associato di Malattie Odontostomatologiche all’Università Vita-Salute San Raffaele e responsabile dell’Unità Clinica di Patologia Orale al Dipartimento di Odontostomatologia diretto dal professor Enrico Gherlone dell’IRCCS Ospedale San Raffaele a Milano.

I tessuti di rivestimento e i sistemi difensivi locali e generali della bocca sono impegnati nel mantenimento di una situazione di equilibrio biologico favorevole.

Pertanto, il loro danneggiamento può provocare problemi di diversa entità, con possibile coinvolgimento della salute generale.

I problemi più frequenti

Afte. Sono piccole ulcerazioni, cioè buchi ovali o tondeggianti con fondo bianco-grigio e bordo arrossato. In genere ne compaiono da una a tre e sono dolorose, perché nel punto della loro manifestazione manca il rivestimento epiteliale che protegge la mucosa della zona interessata e in questo modo vengono stimolate le terminazioni nervose. «Le cause sono ancora poco note: possono essere dovute a un disturbo immunopatologico, scatenato da diversi fattori tra cui morsicarsi involontariamente o mangiare alcuni cibi, specie frutta secca e cioccolato in persone predisposte», precisa il professor Abati. Per favorire la guarigione si utilizzano prodotti in gel che creano una pellicola protettiva, da utilizzare soprattutto prima dei pasti, così come gel antisettici per impedire che i microbi della bocca infettino l’ulcerazione e ne prolunghino la durata.

Infezioni. Esistono molte specie di virus, batteri e funghi che possono infettare e generare malattie delle mucose orali, provocandone la distruzione e suscitando reazioni infiammatorie di variabile entità. «Tra questi i più frequenti sono i virus dell’herpes, che può provocare la malattia acuta primaria o l’herpes labiale ricorrente. Per la guarigione ci sono antivirali, antibiotici o antifungini per via locale o sistemica, a seconda della causa e della gravità» continua l’esperto.

Candidosi. Nel biofilm della bocca di molte persone non ci sono solo batteri e virus ma anche lieviti. I più frequenti fanno parte del genere Candida e in particolari condizioni possono crescere in maggiore misura e provocare lesioni visibili: piccole papule o chiazze bianche che possono venire via sfregando, il cosiddetto “mughetto”, o chiazze rosse in vari punti dei tessuti molli della bocca. I fattori scatenanti sono collegati a situazioni per le quali si abbassa la sorveglianza immunitaria di questa zona del corpo, o nell’intero organismo, così come all’uso di farmaci con cortisone prescritti per curare insufficienze respiratorie o terapie antibiotiche prolungate che fanno prevalere la quantità di lieviti. E ancora igiene orale poco accurata e protesi dentali totali che creano lesioni. «Per la cura si inizia con farmaci antimicotici in formulazioni dense in sospensione o in gel. Se questi non sono sufficienti si può passare a farmaci per via generale» suggerisce Abati.

La prevenzione in 3 step

«La prevenzione passa sempre attraverso una corretta igiene orale quotidiana che prevede di spazzolare i denti dopo ogni pasto in senso verticale e l’uso del filo interdentale o dello scovolino per rimuovere residui di cibi e microbi dagli spazi tra i denti. Attenzione all’uso dei collutori, che devono essere consigliati dall’igienista dentale o dall’odontoiatra» raccomanda il professor Abati, che sottolinea poi quali sono le strategie per una bocca in salute.

No a fumo e alcol. Questi due fattori, soprattutto se combinati, sono tra le principali cause dei tumori della bocca. Irritando le mucose, contribuiscono anche a peggiorare le malattie meno gravi e rendono più difficile la guarigione del disturbo.

L’alimentazione. Diversi studi, condotti anche da ricercatori italiani, hanno dimostrato come mangiare frutta e verdura gialla, verde e blu-viola (more, mirtilli e uva), ricchi di antiossidanti naturali, e limitare carni rosse e processate, sia di aiuto per diminuire il rischio di insorgenza di tumori della bocca e mantenere il benessere della bocca.

I controlli periodici. Come raccomandato dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è fondamentale una volta all’anno effettuare un controllo delle mucose orali. «Il punto di partenza può essere una seduta di igiene orale professionale, durante la quale l’igienista dentale, che ha conoscenze riguardo a queste patologie, saprà valutare la situazione e se ci sono problemi particolari indirizzerà il paziente dall’odontoiatra, che a sua volta può prescrivere visite specialistiche e indagini diagnostiche opportune», conclude l’esperto.

L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di dicembre ora in edicola.