28/09/2023

Giornata Mondiale dello Spreco, le buone regole

Alberta Mascherpa Pubblicato il 28/09/2023 Aggiornato il 28/09/2023

Sempre più attenti al rispetto e alla sostenibilità, gli italiani sono coscienti che sprecare significa mettere in pericolo il Pianeta. Ecco allora cosa possono fare

GIORNATA SPRECO

Siamo bravi ma non bravissimi. Nel 2022 gli italiani hanno ridotto lo spreco alimentare del 12% rispetto all’anno precedente.

Ma continuano comunque a buttare nella spazzatura 75 grammi di cibo al giorno, poco più di 27 chili all’anno. Con un impatto importante sul portafoglio, ma anche con un danno significativo nei confronti dell’ambiente.

Eppure, come testimoniano i dati dell’Osservatorio commissionato a BVA-Doxa da Babaco Market in occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari che si celebra il 29 settembre, ben il 96% degli italiani intervistati ha una chiara percezione di quanto sia dannoso lo spreco alimentare e di quanto sia importante agire per arginarlo. Ma cosa fare allora?

  1. Leggi la data di scadenza

Sempre dalla ricerca emerge che il 59% degli intervistati ha sprecato del cibo perché non ha controllato la data di scadenza. Attenzione allora al momento dell’acquisto a verificare questo dato tenendo conto che è meglio comprare prodotti a lunga scadenza se si prevede di consumarli a breve. E anche nel frigorifero meglio disporre i prodotti della stessa tipologia, siano gli yogurt piuttosto che le uova, in ordine di scadenza. Un’occhiata di tanto in tanto alle date poi non guasta mai.

  1. Limita le spese

Per il 16% degli italiani la ragione dello spreco è dovuta al fatto di comprare troppi prodotti e per un altro 16% di acquistarli in formati eccessivamente grandi. Occhio quindi quando si fa la spesa a non riempire all’inverosimile il carrello: procedere sempre tra le corsie del supermercato con una lista precisa, e rispettarla, è sempre una buona idea.

  1. Non cucinare in quantità industriali

Spesso capita di farlo per timore che non ci sia abbastanza cibo per tutti oppure perché non ci si sa ben regolare con le dosi. Per il 14% degli italiani, infatti, il cibo che finisce in spazzatura è proprio quello che non è stato consumato a tavola. Soluzioni? Cominciare a calcolare bene le quantità, anche pesandole se serve, in modo da avere la giusta porzione per ogni commensale, e nulla più. Ma anche riscoprire la cucina degli avanzi e le sue infinite ricette che permettono di “riciclare” quello che non si è mangiato in piatti sempre diversi e appetitosi.

  1. Acquista frutta e verdura di stagione

Frutta e verdura sono i prodotti più deperibili e di conseguenza quelli che si buttano maggiormente. Seguire la stagionalità negli acquisti è la prima buona regola per limitare gli sprechi perché permette di avere prodotti di qualità, sani e più durevoli. Che vanno comunque acquistati in giuste quantità, mai in eccesso anche perché più lunga è la loro conservazione, maggiore è la perdita di proprietà nutritive. Attenzione poi a conservare bene frutta e verdura nel reparto più basso del frigorifero e preferibilmente nei cassetti dove c’è un minor riciclo di aria, una condizione che evita un eccessivo “raggrinzimento” dei prodotti vegetali.

5 Controlla la dispensa

E cucina di conseguenza. Acquisto dopo acquisto, è facile ritrovarsi con una dispensa traboccante di cibo che, se non viene opportunamente trasformato in piatti da mettere in tavola, finisce buttato. Ecco perché un controllo periodico è fondamentale per avere ben chiaro quello che va usato prima della data di scadenza. E’ perché poi non programmare la “due giorni del consumo tutto quello che ho”, una sorta di sfida a mettere nel piatto tutto quanto è rimasto in dispensa, in modo gustoso ovviamente.