Gentilezza: fa bene a sé e agli altri
In occasione della Giornata della Gentilezza che si celebra il 13 novembre, una ricerca rivela che essere gentili è la ricetta, semplice ma efficace, per migliorare l’umore e far decollare la giornata.
Italiani un popolo di gente socievole, cordiale e gentile? Una recente ricerca arriva a smentire l’immagine che in genere si ha del Bel Paese. Realizzata da Sanrio, l’azienda giapponese creatrice di Hello Kitty con l’Istituto You Gov, l’indagine “The State of Kindness in Europe” ha analizzato l’impatto che i gesti di gentilezza hanno sul quotidiano nei cinque paesi presi in considerazione, Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.
Essere gentili ogni giorno
Pubblicata in occasione della Giornata della Gentilezza che si celebra il 13 novembre, la ricerca rivela innanzitutto che la gentilezza è pratica quotidiana per il 71% dei cittadini europei. Ma le differenze tra paese e paese ci sono e sono per altro piuttosto significative: se la Spagna, infatti, si distingue come paese più gentile con il 76% degli intervistati che dichiara di praticare regolarmente la gentilezza, l’Italia si colloca fanalino di coda con il 69%. Questo nonostante il 95% degli italiani riconosca che la gentilezza si lega ad emozioni positive tanto che per il 49% degli intervistati essere gentili migliora l’umore e l’intera giornata, per il 35% porta calma e pace, per il 34% gratitudine.
Ascolto e vicinanza
La gentilezza quindi, sempre nell’ottica degli italiani, fa bene a se stessi in termini di benessere ma soprattutto agli altri. Si basa infatti sull’empatia, l’ascolto partecipato, la voglia di dimostrare affetto alle persone che sono vicine. Ecco allora che il 55% degli italiani tende a fare complimenti, il 54% offre il proprio supporto nei momenti difficili, percentuale che per altro sale al 64% se si considerano le sole donne, il 53% chiede “come stai?”. Ma a chi sono indirizzati i gesti gentili degli italiani? Il 43% degli intervistati indica a pari merito famiglia e amici a differenza di Francia e Spagna dove la famiglia viene segnalata dal 64% delle persone come la destinataria principale dei gesti di gentilezza.
Tra il dire e il fare
L’Italia si allinea con il resto dell’Europa per quanto riguarda le attenzioni alle generazioni più anziane con un 30% di intervistati che le indicano come destinatari privilegiati di gentilezza mentre tra i più giovani, nella fascia tra i 18 e i 34 anni, è il partner a ricevere maggiori cure. Il 28% degli italiani dichiara, infine, di compiere gesti di gentilezza quando naviga online o sui social media. Ma arriva la nota dolente: gli italiani si collocano infatti ultimi nella classica europea quando si tratta di passare all’azione dal momento che solo il 30%, contro il 50% degli altri europei, compie gesti concreti di gentilezza. C’è comunque una speranza per il futuro visto che un buon numero di intervistati è consapevole che essere gentili è il modo migliore per creare un’emulazione virtuosa che porta anche gli altri ad esserlo.
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