08/05/2024

Festa della mamma 2024: regala un’azalea, così aiuti la ricerca

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 08/05/2024 Aggiornato il 08/05/2024

Appuntamento per il 12 maggio con l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC. Obiettivo: sostenere l’impegno dei ricercatori e celebrare la festa della mamma 

azalea ricerca airc

L’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC torna nelle piazze italiane domenica 12 maggio, in occasione della festa della mamma. Circa 20mila volontari celebreranno in 3.500 piazze del Belpaese i 40 anni di impegno a fianco della ricerca sui tumori che colpiscono le donne e ricordare che il futuro di cure e terapie è nelle nostre mani. Oggi due donne su tre in Italia sono vive a cinque anni da una diagnosi di cancro. Con una raccolta totale di circa 300 milioni di euro, l’Azalea di Fondazione AIRC ha contribuito in quattro decenni al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne, attraverso diagnosi sempre più precoci, approcci chirurgici meno invasivi e terapie più precise e mirate, più efficaci e meglio tollerate.

A disposizione 600mila piantine di azalea a fronte di una donazione minima di 18 euro. Con le azalee sarà offerta una guida che ripercorre i principali traguardi della ricerca.

L’azalea è disponibile anche su Amazon (per informazioni: www.azaleadellaricerca.it). Banco BPM, Interflora e Paypal sono i partner sostenitori.

La ricerca guadagna terreno

Negli ultimi 40 anni l’Azalea di AIRC ha contribuito a molti importanti risultati per migliorare le terapie, tra cui:

  • la chirurgia conservativa del tumore della mammella, in grado di risparmiare parte del seno.
  • La biopsia del linfonodo sentinella, tecnica inizialmente sviluppata per valutare la diffusione dei melanomi e che poi è stata estesa anche al cancro del seno.
  • Un nuovo farmaco, la trabectedina, per il cancro ovarico avanzato.
  • La riduzione della dose di terapia ormonale, tamoxifene, nel trattamento del cancro del seno, efficace sia per ridurre del 50% circa il rischio di recidiva della malattia, sia per prevenire il carcinoma al seno nelle donne ad alto rischio.
  • Un esame molecolare che, insieme alla TC spirale (tomografia), permette di diagnosticare in anticipo e con precisione il tumore del polmone in fumatori e forti fumatori. In futuro l’esame potrebbe essere lo screening per la diagnosi precoce di popolazioni a rischio.
  • La possibilità di individuare con anticipo rispetto agli esami di imaging la ripresa di malattia dovuta a resistenze nel cancro del colon-retto, grazie alla biopsia liquida. Questo strumento, ancora sperimentale, potrebbe essere anche utile a orientare la scelta dei trattamenti dopo gli interventi chirurgici di rimozione del tumore.

Le sfide: diagnosi precoce e nuove terapie per il tumore all’ovaio

Il tumore dell’ovaio colpisce circa 6mila donne in Italia ogni anno e rappresenta il 3% circa di tutte le diagnosi di cancro. C’è però un recente risultato, molto incoraggiante, cui è arrivato il gruppo di studio coordinato da Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University, responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in IRCCS Istituto Clinico Humanitas e ricercatore AIRC. Con l’analisi dell’instabilità genomica si potrebbero identificare alterazioni molecolari specifiche del tumore ovarico nei tamponi utilizzati per il pap test, con anni di anticipo rispetto ai primi sintomi. La validità di questo approccio innovativo dovrà ora essere confermata in studi prospettici. Se i risultati saranno positivi, l’esame non invasivo potrà essere implementato su larga scala, con screening di popolazione per la diagnosi precoce del tumore dell’ovaio.