03/12/2021

X Factor 2021: le pagelle della semifinale

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 03/12/2021 Aggiornato il 03/12/2021

Semifinale ricca di brutte sorprese per X Factor 2021, che ha visto ingiustamente uscire di scena Erio, dato da tempo come potenziale vincitore

X Factor semifinale

Purtroppo la semifinale di X Factor 2021 non è riuscita a stupirci con effetti speciali, anzi ci ha regalato una serie di brutte sorprese: da alcune esibizioni non all’altezza all’ingiusta eliminazione di Erio, che era stato indicato da molti come potenziale vincitore.

A contendersi la vittoria saranno Fellow, Baltimora, gIANMARIA e i Bengala Fire: quest’ultimi sarebbero gli unici meritevoli, ma purtroppo temiamo fortemente il voto da casa che nelle ultime settimane ha premiato più i bei visini che il talento.

Unica consolazione: durante la finale (che si terrà al Mediolanum Forum di Assago) ci saranno come ospiti i Coldplay e i Maneskin.

I duetti della prima manche

Il live si è aperto con l’esibizione di Manuel Agnelli (sul palco con Rodrigo D’Erasmo, Beatrice Antolini e Little Pieces of Marmelade) che ha cantato La profondità degli abissi, pezzo tratto da colonna sonora del film Diabolik (nelle sale il 16 dicembre).

Si è quindi entrati nella prima parte della gara, che ha visto i semifinalisti duettare con delle special guest (cantando brani di quest’ultime).

A rompere il ghiaccio è stato Erio (roster Manuel Agnelli) che ha cantato Amare insieme a La Rappresentante di Lista: i loro mondi artistici sono decisamente compatibili e le voci si sono ben fuse, amplificando la forza già dirompente del pezzo (9).

Invece Fellow (roster Mika) ha potuto dividere il palco con uno dei suoi miti, ovvero Benjamin Clementine, sulle note di I Won’t Complain: il giovane artista è riuscito a mantenere la calma nonostante tutto e si è fatto trasportare dal mood, risultando convincente (7).

Per gIANMARIA (roster Emma) duetto con Samuele Bersani: i due hanno cantato Spaccacuore e il ragazzo se l’è cavata bene, regalando un momento emozionante (7+).

Baltimora (roster Hell Raton) ha cantato Resistenza con Fulminacci: la classica esibizione senza infamia e senza lode (6/7).

Il momento più alto di questa manche ci è stato regalato dai Bengala Fire (roster Manuel Agnelli) che grazie a Motta si sono per la prima volta cimentati in un pezzo in italiano, ovvero Del Tempo Che Passa La Felicità. Un duetto travolgente: da una parte infatti c’era uno dei più grandi artisti dell’ultimo decennio e dall’altro una band tecnicamente perfetta, che è riuscita ad entrare nelle suggestioni e nelle fascinazioni della canzone (10).

I capitomboli della seconda manche

Poi si è entrati direttamente nella seconda manche, con le classiche cover. E purtroppo ne abbiamo sentite di tutti i colori!

Il primo capitombolo artistico è stato quello di Baltimora, che ha portato una sua versione di Altrove di Morgan, togliendo tutto il potenziale emotivo ak brano. In pratica l’ha rovinato (4/5).

È andata meglio con i Bengala Fire che si sono cimentati in un mash-up tra Sunny Afternoon dei The Kinks e Chelsea Dagger dei The Fratellis, riuscendo ad eliminare il gap generazionale tra i due brani. Travolgenti. (8)

Poi purtroppo è stato il momento di gIANMARIA, che ha completamente devastato una canzone che è entrata nella storia della musica italiana ovvero Alexander Platz, scritta da Franco Battiato e portata al successo da Milva. E si, perché ancora una volta ha voluto cambiare il testo e mettercene uno suo. Inascoltabile, (3).

A seguire un momento karaoke offerto da Fellow che ha svilito un super-pezzo come Dog Days Are Over di Florence + The Machine: qualcuno gli dica che avere una bella voce non basta, ma serve anche intensità e personalità. (5)

Per fortuna si è chiuso in bellezza con Erio, che ha portato Street Spirit (Fade Out) dei Radiohead: un pezzo meraviglioso che solo una voce come la sua può interpretare senza perderne la magia e l’impatto emotivo. Da brividi. (10).

E subito dopo si è consumato il dramma: il televoto (con somma tra le due manche) ha mandato al ballottaggio Erio e Baltimora, che hanno riproposto i loro inediti.

Quindi la parola è passata ai giudici che, a differenza di qualche settimana fa (in cui dicevano di voler assolutamente portare Erio in finale), hanno pensato bene di eliminarlo. Forse Emma e Mika lo temevano?

Le pagelle a conduttori e giudici

Inutile dire che questa puntata si è fatta incandescente sul finale, con Manuel Agnelli che si è scontrato duramente con Emma e Mika durante l’HotFactor condotto da Paola Di Benedetto. E noi non possiamo che sostenerlo di fronte all’ingiustizia subita.

Ecco quindi le nostre pagelle.

Ludovico Tersigni: in attesa di vedere come gestirà la finale, non possiamo che continuare a promuovere il giovane conduttore, anche se stavolta il suo outfit (un po’ anni’80) non ci ha convinto del tutto. 8

Emma Marrone: prima conferma i nostri sospetti (quelli sull’antipatia nei confronti dell’esterofilia) elogiando i Bengala Fire solo perché finalmente avevano cantato in italiano, poi elimina Erio (che fino alla scorsa puntata adorava) ed entra persino nel mood “la miglior difesa è l’attacco” di fronte a un Manuel giustamente ferito. Che dire poi del suo look da femme fatale con makeup futuristico: too much. 4

 

Hell Raton: serio, imparziale, equilibrato e sempre pronto ad emozionarsi attraverso la musica. Quest’anno lui ci piace molto. 9

Manuel Agnelli: ha detto che per lui l’eliminazione di Erio è una sconfitta per il programma e ha pienamente ragione. Ha fatto bene anche a rispondere per le rime agli attacchi di Emma e al tentativo di Mika di arrampicarsi sugli specchi. Piena solidarietà. 10

Mika: le sue giustificazioni legate all’eliminazione di Erio lasciano il tempo che trovano, però almeno ha provato a dare un senso alla sua scelta. E abbiamo sempre sottolineato che è lui il grande stratega di questa edizione. Però lo bocciamo ugualmente, perché premiare il vero talento dovrebbe essere la vera missione di un giudice. 5