19/11/2021

X Factor 2021: le pagelle del quarto live

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 19/11/2021 Aggiornato il 19/11/2021

Sono Versailles e i Mutonia gli eliminati del quarto live di X Factor 2021, che ha visto gli animi scaldarsi con tanto di “Manuel contro tutti”

X Factor 2021 quarto live

A X Factor la miccia della competizione è diventata una fiamma che è divampata nel quarto live, dove abbiamo dovuto salutare Versailles e i Mutonia. Se per il primo (del roster di Hell Raton) tirava già aria di eliminazione nelle puntate precedenti, per la band di Manuel Agnelli non era poi così scontata.

E durante tutta la serata si è notata una certa tensione tra lui e gli altri giudici, a detta sua compatti nell’attacco al suo roster, che guarda caso era quello che finora non aveva perso componenti.

Che dite: sarà stato un caso o ha ragione? Diciamo che noi lasciamo il beneficio del dubbio. Di certo ora il gioco si fa ancora più duro, anche perché si inizia già a pensare alla finale.

Ospiti del quarto live del talent di Sky sono stati Young Miles, J Lord e Shari, che hanno proposto Testamento (La resa dei conti) brano di Bloody Vinyl, pezzo che ha lanciato la nuova stagione Gomorra.

Il giro di giostra della prima manche

La prima manche è stata chiamata giro di giostra, perché ha visto i talenti esibirsi uno dietro l’altro proponendo un minuto dei loro inediti.

Questa la successione: Bengala Fire con Valencia; Baltimora con Altro; Le Endrigo con Cose più grandi di te; Nika Paris con Tranquille (Mon coeur); gIANMARIA con I Suicidi; Erio con Amore Vero; Versailles con Truman Show; Fellow con Fire; Mutonia con Rebel.

Ai telespettatori l’ardua sentenza, con eliminazione diretta. Emma, Mika, Hell Raton e Manuel Agnelli? Hanno cercato di portare acqua ai loro mulini con appelli degni delle migliori televendite. Per addolcire l’amarezza dell’imminente eliminazione uno splendido duetto di Emma e Mika, che hanno cantato Anna e Marco di Lucio Dalla.

Alla fine il responso è arrivato e ad avere peggio qui è stato Versailles, che nonostante abbia un discreto singolo non è riuscito a convincere il pubblico.

Una seconda manche con sorprese (anche amare)

La seconda manche ha visto gli otto talenti rimasti alle prese con le cover. Ad aprire le danze è stato Erio (roster Manuel Agnelli) che ha proposto una sua versione molto personale di London Calling dei The Clash, dal mood dark e ritmo più slow, impreziosita come sempre dalla sua meravigliosa voce. Lui è davvero unico (10).

Chi invece sta iniziando ad annoiarci è Nika Paris (roster Mika) che ha portato Dernière danse di Indila: brava e raffinata, ma ormai con lei è sempre la stessa musica (6/7).

Le Endrigo (roster Emma) hanno fatto entrare nel loro mondo rock Malamente – Cap 1: Augurio, un brano flamenco pop di Rosalía, con una performance senza infamia e senza lode (6+).

E c’è poi stato Baltimora (roster Hell Raton), che ha riletto in chiave electro Un uomo che ti ama di Lucio Battisti: la sua esibizione è stata intrigante e suggestiva. Stavolta ci è piaciuto (7).

Largo quindi al rock con la R maiuscola con i Mutonia (Manuel Agnelli), che si sono confrontati con Gigantic dei Pixies, una band che ha fatto la storia dell’alternative rock. Il pezzo è stato riproposto con tutta la sua forza. (7/8).

Si è cambiato tono con gIANMARIA (Emma), che ha realizzato una sua versione (con riscrittura delle strofe) di Stella di mare di Lucio Dalla, riuscendo a toccare le corde dell’emozione. Il ragazzo ha poi avuto modo di mostrare più colori della sua voce. Bravo (8).

I Bengala Fire (Manuel Agnelli) sono tornati sul palco con Evil degli Interpol, pezzo anche stavolta nelle loro corde, che hanno suonato con una grande precisione tecnica. E Mattia Mariuzzo, detto Mario, si conferma un frontman di grande carisma. Loro sono sempre travolgenti (9).

A chiudere la manche Fellow (Mika) che si è confrontato con una canzone in italiano, ovvero Anche fragile di Elisa. La potenza della voce del ragazzo non si discute, ma la sua performance è stata una vera lagna. Peccato (4/5)

Alla fine il televoto ha mandato al ballottaggio i Mutonia ed Erio (responso, diciamolo, per noi inspiegabile) e ai giudici è passato l’onere di scegliere chi eliminare (senza riascoltarli nei loro cavalli di battaglia). Manuel ha chiesto ai colleghi, essendo due dei suoi, di invocare il tilt e quindi di ripassare la palla al pubblico, però loro non hanno accettato e hanno deciso di fare uscire i Mutonia. Il motivo? A detta loro non volevano rischiare che uscisse Erio. E se in realtà fosse la conseguenza degli scontri avuti con Manuel durante la puntata? Ai posteri l’ardua sentenza.

Le pagelle a conduttore e giudici

Il quarto live ha visto “Manuel contro tutti” e sappiamo che a casa si sono già formate le fazioni tra coloro che lo sostengono e chi invece è d’accordo con gli altri. Il nostro punto di vista potrete intuirlo dalle pagelle di questa settimana.

Ludovico Tersigni: stavolta ci è sembrato più rilassato e sciolto, tanto da far emergere un altro suo pregio ovvero l'(auto)ironia. Ha persino avvisato tutti che la prossima settimana farà ad Ed Sheeran la sua intervista in finto inglese, prendendosi in giro. 10

Emma: ci ha emozionato tantissimo con la sua performance insieme a Mika e ci piace come ha fatto squadra con i suoi concorrenti, ma non capiamo come mai ci sia sempre qualcosa nelle altre band che non la soddisfa artisticamente. Che siano troppo esterofili per i suoi gusti? 6/7

Hell Raton: l’abbiamo visto pronto a rispondere alle accuse di Manuel, ma con la giusta misura ed educazione. Peccato abbia fatto un brutto scivolone nel dire che il pubblico può dire quello che vuole (e quindi criticare le sue idee e scelte), ma nessuno è andato al conservatorio. Perché svilirlo? E poi è così sicuro che tra il pubblico non ci sia nessuno di preparato? 6-

Manuel Agnelli: si, è vero, si è dimostrato un po’ polemico nei confronti dei suoi colleghi. Ma se avesse ragione? Poi ha sempre il grande merito di regalarci, di puntata in puntata, delle belle chicche di cultura musicale, preziose ora più che mai (considerando l’appiattimento generalizzato delle scelte di ascolto). Ha anche lanciato un messaggio ai giovani, dicendo che vorrebbe vederli reagire allo stato attuale delle cose con rabbia e istinto. 9

Mika: la domanda che ci poniamo è sempre la stessa, ovvero è possibile che non gli piaccia quasi nulla al di fuori della sua squadra? È diventato il re dei criticoni, diciamolo. 4+