08/09/2025

Venezia 82: Leone d’Oro a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 08/09/2025 Aggiornato il 08/09/2025

La 82esima Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa con la consegna del Leone d'Oro all'ultimo film del regista Jim Jarmusch. Diversi i premi per il cinema italiano, anche nella sezione Orizzonti

Jim Jarmusch

Si è conclusa la 82esima Mostra del Cinema di Venezia, che per quasi due settimane ha messo al centro la settima arte con produzioni e star provenienti da tutto il mondo. La cerimonia di chiusura, condotta da Emanuela Fanelli (che si è confermata bravissima in questo ruolo), è stata divisa in due parti: la prima andata in onda su RaiPlay e la seconda su Rai3 (una scelta che non ha convinto del tutto).

Inutile dire che è stato un crescendo di emozioni che è culminato con la consegna del Leone d’Oro a Jim Jarmusch per il film Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Una bella sorpresa come lo è stato vedere premiati diversi esponenti del cinema italiano.

 

Cosa c’è da sapere sul Leone d’Oro

Father Mother Sister Brother ha per protagoniste tre famiglie i cui membri, dopo diverso tempo, si riuniscono: in un’anonima cittadina degli Stati Uniti d’America nord-orientali un fratello e una sorella molto compassati fanno visita all’eccentrico padre; a Dublino le due figlie di un’austera scrittrice vanno a trovarla per il loro appuntamento annuale di fronte a una tazza di tè; a Parigi, due gemelli si ritrovano a gestire l’appartamento dei genitori dopo la loro morte. Nel cast Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Sarah Greene, Indya Moore, Luka Sabbat, Françoise Lebrun. Il film uscirà nelle sale a dicembre, con distribuzione Lucky Red.

 

Gli italiani premiati

Le soddisfazioni per gli italiani non sono mancati. Nel concorso Orizzonti, la giuria presieduta da Julia Ducournau ha assegnato il premio per la miglior interpretazione femminile a Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli e quello per la miglior interpretazione maschile a Giacomo Covi per Un anno di scuola di Laura Samani. «Con Carolina abbiamo realizzato il film che volevamo e sentivamo. Grazie a lei sono diventata più indulgente con me stessa» ha dichiarato Benedetta. «Devo condividere questo riconoscimento con Lucrezia, mia partner in crime, che con i suoi sei anni ci racconta che non esiste una età per essere affidabili e impavidi» aggiunge.

Invece un quasi incredulo Giacomo Covi dice: «Vorrei ringraziare Laura Samani, una regista meraviglosa che ha reso questa bella esperienza indimenticabile. Ringrazio poi le mie sorelle e le persone che mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo, ovvero i miei genitori».

Spostandoci nel concorso principale Venezia 82, la giuria presieduta da Alexander Payneha ha assegnato la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Toni Servillo per La grazia di Paolo Sorrentino. L’attore, nel ricevere il premio, ha detto: «Sono felice ed emozionato, ringrazio Paolo perché questo Presidente della Repubblica è una sua creazione e io ho cercato di servirlo per quello che sono i limiti delle mie possibilità».

Il Premio speciale della giuria è invece andato a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi (già Leone d’Oro nel 2013): «Essere in concorso con un documentario è una sfida che faccio da tanti anni e ogni volta è una emozione enorme. Quest’anno sono stati presentati qui ala Mostra 15 documentari e voglio condividere questo mio premio con i miei colleghi. Il nostro compito è guardare, filmare, raccontare e testimoniare questo mondo, a volte anche con le sue atrocità». E aggiunge: «Dedico questo premio ai personaggi che ho ritratto in questi tre anni e hanno reso possiible questo film».

 

I premi di Venezia 82

Sempre parlando degli altri premi del concorso principale Venezia 82, è importante mettere in risalto il Leone d’argento – Gran premio della giuria a The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya che alla première ha ricevuto 24 minuti di applausi. Il film racconta (inserendo nella narrazione anche la sua telefonata di richiesta di aiuto) dell’omicidio di Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni uccisa nel gennaio 2024 dall’esercito israeliano insieme a sei familiari e due paramedici della Mezzaluna rossa nel corso dell’invasione israeliana della striscia di Gaza.

Il Leone d’argento per la miglior regia è andato invece a Benny Safdie per The Smashing Machine, mentre il Leone d’argento per la migliore sceneggiatura a Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d’oeuvre

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata vinta da Xin Zhilei per Rì guà zhongtian di Cai Shangjun, mentre il Premio Marcello Mastroianni (per il miglior attore/migliore attrice emergente) da Luna Wedler per Stille Freundin di Ildikó Enyedi.

 

Gli altri vincitori di Orizzonti

Il Premio Orizzonti per il miglior film è andato a En el camino di David Pablos e quello per la miglior regia a Anuparna Roy per Songs of Forgotten Trees.

Il Premio speciale della giuria è stato vinto da Harà Watan di Akio Fujimoto.

Il Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a Ana Cristina Barragán per Hiendra, mentre il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio a Utan Kelly di Lovisa Sirén.

 

Altri premi

Da non dimenticare la preziosa sezione di Venezia Classici che ha premiato Bashù – Il piccolo straniero di Bahram Beyzai come miglior film restaurato e Mata Hari di Joe Beshenkovsky e James A. Smith come miglior documentario sul cinema. Nel corso della cerimonia di chiusura di Venezia 82 sono stati consegnati anche il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis” a Short Summer di Nastia Korkia e il Venice Spotlight, Premio degli spettatori – Armani Beauty a Calle Malaga di Maryam Touzani. Invece il giorno precedente è stato consegnato, come da tradizione, il Leoncino d’Oro: la giuria composta da giovani studenti e studentesse (uno per Regione rappresentanti della scuola italiana) ha scelto The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya.