04/09/2019

Venezia 76: Chiara Ferragni star in un documentario

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 04/09/2019 Aggiornato il 04/09/2019

Alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia è arrivato il momento di Chiara Ferragni – Unposted, il documentario di Elisa Amoruso dedicato alla nota influencer che ovviamente è arrivata al Lido insieme a Fedez

Chiara Ferragni

La 76esima Mostra del Cinema di Venezia è bella anche perché varia, ricca di contrasti. E così capita che, proprio in giornate in cui stanno passando intensi film d’autore provenienti da tutto il mondo, faccia capolino l’estremismo del pop rappresentato da Chiara Ferragni. Nella sezione collaterale Sconfini, infatti, è stato presentato Chiara Ferragni – Unposted, il documentario di Elisa Amoruso dedicato alla nota influencer.

Evento atteso? È inevitabile, dato che si parla di un personaggio sempre tra i trend topic social e al centro del gossip. Però non manca chi storce il naso…

L’arrivo al Lido con Fedez

Chiara Ferragni è arrivata ieri al Lido di Venezia, in compagnia del marito Fedez (che ha cambiato nuovamente hair-look, passando a un biondo-bianco). Ad accoglierli un’agguerrita schiera di fotografi e operatori, a cui i coniugi hanno regalato un tenero bacio a favore di obiettivo. D’altra parte il loro amore è stato raccontato e condiviso fin dalla sua nascita, dando così la sensazione di essere la classica coppia della porta accanto nonostante il loro status elitario. Un modo per fare sognare ancora di più quelle ragazze che vogliono diventare famose e trovare il principe azzurro, proprio come Chiara.

Di cosa parla Chiara Ferragni – Unposted

Raccontare il dietro le quinte (o presunto tale) della vita di Chiara Ferragni non deve essere facile, ma Elisa Amoruso ha accettato questa sfida e così è arrivato Chiara Ferragni – Unposted. In quest’ultimo troviamo interviste dirette, che si mescolano a scene che raccontato i momenti significativi della quotidianità e della storia della nota imprenditrice digitale, a cui si aggiungono materiali di repertorio presi da Instagram e interventi di interviste a giornalisti, scrittori, sociologi e docenti di Harvard (che nel 2015 hanno trasformato l’influencer in un loro soggetto di studio).
Il tutto viene poi preso come spunto per una riflessione sulla società attuale (e questo è l’elemento più interessante), in cui l’apparire sta diventando più importante dell’essere e il valore di un individuo viene valutato in base ai followers e ai like. Senza parlare dell’informazione, che corre sui binari di Twitter e a volte si affida a fonti poco autorevoli come blog fai da te. Insomma, una bella occasione per ricordare che questo mondo virtuale con il piede perennemente sull’acceleratore non è fatto solo di luci, ma anche di tante ombre.